Il conflitto israelo-palestinese mette in luce il suprematismo occidentale

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di Fabio Fioresi

Ormai è una settimana che le bombe cadono su Gaza uccidendo uomini, donne e bambini.
La propaganda sionista non fa che accusare tutti quelli che dissentono come filonazisti e genocidi, mentre sono i cari sostenitori dell’unica democrazia del medioriente che festanti predicano la trasformazione della striscia in un cimitero.
La cosa più incredibile è la quantità di razzismo, xenofobia e intolleranza che i benpensanti hanno riscoperto.
Eppure, il nostro paese ha combattuto un’occupazione, noi più di tutti dovremmo sapere cosa vuol dire non passa lo straniero, e si sa i massacri perpetrati ai civili occupanti sono comunque colpa dei colonizzatori, perché sono loro che gli hanno messi in quella situazione di pericolo.
L’islamofobia da due soldi è forse la parte più esilarante ed irritante insieme, la saccenza di pensionati della domenica che giudicano popoli che non sanno neanche trovare sulla mappa geografica, che attacca i mussulmani per gli attentati recenti a Bruxelles. Ma lo vogliamo ricordare che noi bombardiamo quei paesi un giorno sì e l’altro pure, e ci indigniamo per attacchi che in confronto ai nostri sono nulla?
Un piccolo inciso, perché quando c’è un attentato di matrice islamista ogni mussulmano deve sempre chiedere scusa? Noi italiani per ogni cosa legata alla mafia ci dobbiamo vergognare?
Contemporaneamente la libertà di parola sta venendo ulteriormente irregimentate dal regime libertario.
economicamente ma totalitario politicamente, ovvero il nostro caro Piantedosi vorrebbe mandare agenti nelle scuole per verificare se hanno dei sentimenti pro Palestina.
Più va avanti la situazione più penso che la definizione di Russia e Cina come autocrazie sia solo un esempio di lapsus freudiano.

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