Julian Assange cittadino onorario di Bari

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di Valeria Casolaro

Il Consiglio comunale di Bari ha approvato un ordine del giorno per conferire la cittadinanza onoraria al fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. La mozione è stata approvata all’unanimità ed “evidenzia la necessità, per la città di Bari – si legge nella nota del Comune – di essere d’esempio in materia di tutela della libertà di informazione e dei diritti umani, presupposti fondamentali in una società fondata su principi democratici”. Assange da circa 5 anni è detenuto in un carcere di massima sicurezza nel Regno Unito e in attesa di estradizione negli Stati Uniti, dove rischia fino 175 anni di carcere per aver svelato al mondo decine di segreti imbarazzanti per i governi occidentali, dalle stragi di civili in Iraq alle reali ragioni della guerra in Libia, passando per lo spionaggio messo in campo dagli USA verso molti governi europei.

La data della decisione finale in merito alla sua estradizione è stata fissata: i giudici dell’Alta Corte di Londra si riuniranno infatti il 20 e 21 febbraio 2024, in quella che potrebbe essere l’ultima possibilità per il giornalista australiano di evitare di essere consegnato alle autorità statunitensi. Dopo l’annuncio della data del processo, i sostenitori della campagna per la libertà di Assange – appoggiata da Amnesty International, dall’Unione nazionale dei giornalisti, da Reporter senza frontiere e da moltissimi sindacati dei diritti civili e dei giornalisti – hanno lanciato una mobilitazione di protesta che si terrà davanti all’Alta Corte di Londra il mattino dell’udienza, alle 8:30, invitando tutti coloro che sostengono la libertà di stampa a unirsi alla manifestazione. Dal nostro Paese hanno ovviamente risposto presente il gruppo Free Assange Italia e il Comitato per la liberazione di Julian Assange.

Sono ormai numerose le città italiane che, come Bari, hanno deciso di conferire al giornalista australiano la cittadinanza onorariain segno di solidarietà. Tra queste vi sono diversi grandi centri, tra i quali NapoliReggio EmiliaCatania, ma anche Pescara, Viareggio (Lucca), Castelnuovo Cilento (Salerno), Marcellinara (Catanzaro) e Lucera (Foggia), in assoluto il primo Comune a mettere in atto l’iniziativa. Anche Roma, dopo una iniziale riluttanza, si sta muovendo in questo senso.

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