Dove si nascondono i moderati

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QUINTA COLONNA

di Marcello Veneziani

Ma che fine hanno fatto i moderati, si chiede Antonio Polito sul Corriere della sera? Già, dove si sono cacciati, ma se è per questo che fine hanno fatto i liberali, i conservatori, i cattolici in politica? Nel giro di poco tempo sono spariti, anche se in tanti pensavano che fossero la maggioranza profonda del paese. Oggi a uno sguardo di superficie, l’Italia si divide in due blocchi principali: uno largo e basso, i radical pop, e uno stretto e lungo, i radical chic.

I primi vengono definiti populisti o sovranisti, i secondi sono il residuo ideologico della sinistra, la punta avanzata di quel che resta dei progressisti. I liberali coltivano il privato, si preoccupano dell’economia come del resto si addice loro, o invocano l’Ue, si agganciano all’Europa. I cattolici sembrano estinti dal punto di vista politico, non hanno uno sbocco comune, come era ai tempi della Dc e come in fondo è stato dopo con la divaricazione in cattolici popolari, inclinanti verso il centro-destra, e cattolici dem che propendevano per il centro-sinistra.

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Global compact, Lega contro il diritto a migrare: “Non faremo entrare tutti”

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Lun, 26/11/2018 – 15:11

La Lega si schiera contro il Global Compact sui migranti. Si sono sfilati già Usa, Austria, Polonia e Ungheria. Saltamartini: “Contrari a ingressi incontrollati”

Nei giorni scorsi diversi esponenti del centrodestra avevano invitato il governo, e in particolare la Lega, a prendere posizione contro il Global Compact sui migranti, l’accordo internazionale sul “diritto a migrare”.

Oggi il Carroccio ha raccolto la richiesta: il capogruppo in Commissione Esteri ha presentato una risoluzione per spiegare “perché il nostro Paese, come hanno già fatto anche altri Stati europei, non deve aderire al Global Compact”.

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Gender, a scuola arriva il consenso informato: vince il buon senso!

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“Continueremo a presidiare le scuole dei nostri figli contro la colonizzazione ideologica di progetti ispirati alla dittatura gender”, dicono i cattolici.

La teoria gender troverà degli enormi ostacoli all’interno della scuola italiana. Attraverso una nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), dicastero guidato dal leghista Marco Bussetti, è stato riconosciuto il diritto al consenso informato dei genitori su tutti i progetti extracurricolari.

Diventa così obbligatorio per le scuole, di ogni ordine e grado, l’esonero degli alunni che lo richiedono (attraverso il diniego da parte dei genitori, espresso con il mancato consenso informato) dai progetti che non fanno parte delle discipline obbligatorie.

In base alla nota ministeriale, che riguarda in particolare il Piano triennale dell’offerta formativa di ogni istituto, il cosiddetto Ptof (che deve essere approvato e comunicato alle famiglie), si stabilisce che “le famiglie devono esprimere il consenso, ove occorra, al fine della partecipazione degli alunni e studenti alle attività extra-curricolari” e, inoltre, che ogni scuola “deve promuovere i necessari rapporti con tutti i portatori di interesse”, prendendo in considerazione “le proposte e i pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori” e, per le scuole secondarie di secondo grado, dagli studenti. Continua a leggere

Verona laboratorio della destra e della tradizione cattolica

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di Redazione

“Definire il nostro ‘Christus Rex’ come ”un’organizzazione oltranzista cattolica” puo’ anche starci – replica il leader dei tradizionalisti cattolici Matteo Castagna alla rivista L’Internazionale – ma accostarlo, ancora oggi, a Forza Nuova e’ una fake new. 
In Italia, lo spazio politico sovranista e identitario, tradizionalista e patriottico, bene o male, e’ occupato dalla Lega di Salvini, che ha un consenso tale da dover esser presa in attenta considerazione. 
Purtroppo, altri danno solo l’impressione di annaspare alla rincorsa della visibilita’ perduta,  perseverando con scelte locali e nazionali d’autoisolamento, che in ultima analisi riducono ad una marginalita’ imbarazzante, soprattutto se si vuol parlare seriamente di grandi principi e massimi sistemi. 
Noi vorremmo tentare di superare la logica della ‘rivoluzione da megafono’, per contribuire ad ottenere qualche risultato chi e’ sensibile alle nostre istanze o chi riusciamo ad eleggere. Qualcosa, in tal senso, si sta vedendo, a Verona ma anche a Roma, perlomeno sul piano culturale. E’ sotto gli occhi di tutti, tanto che ad intervistarci, ora arrivano pure L’Espresso, Il Fatto Quotidiano, Presa Diretta o inviati di media francesi, tedeschi, spagnoli”.

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Migranti, aiutarli a casa loro ci costerebbe 6 volte meno che accoglierli qui

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Migranti, aiutarli a casa loro ci costerebbe 6 volte meno che accoglierli quiSaranno pure i classici  “conti della serva”, ma servo o anche questi per individuare bene le scelte da compiere.   I conti sono questi: aiutare i migranti a trovare un futuro nei loro, rispettivi Paesi costerebbe allo Stato italiano quasi sei volte meno che accoglierli, assisterli e provare a “integrarli” a casa nostra.

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Corte Europea: insultare Gesù si può. Maometto no!

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Blasfemia contro Islam

 Antonella Sanicanti

La Blasfemia contro l’Islam è un reato. Questa quanto emerge dalla sentenza della CEDU legata al caso Sabaditsch-Wolff.

Sono 47 i Paesi dell’Europa su cui ha potere la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU). Ora, tutti i Paesi membri saranno costretti ad accettare le “regole” in merito a ciò che determina il reato di blasfemia per la religione musulmana.

In poche parole, tutti potremmo essere accusati di aver offeso l’islam con le nostre dichiarazioni e ciò in nome di una “pace religiosa”. Ancora memori, o forse meglio dire impauriti, dalla memoria dei tragici fatti legati alla vicenda Charlie Hebdo.
Ancora una volta dunque abbassiamo la testa per placare l’offensiva, anche se questo metodo pare non aver mai funzionato nel corso della storia.

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Clan Mafia nigeriana, tutti col permesso umanitario

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E’ ufficiale, la Mafia nigeriana è arrivata sui barconi

Praticamente tutti i membri avevano il permesso di soggiorno umanitario. Quello che viene abolito dal decreto Salvini e che componenti degradate della società vorrebbero rimanesse.

Il clan mafioso era specializzato nel traffico di droga e nella tratta di esseri umani. Tutti i membri entrati in Italia da almeno tre anni.

La maggior parte faceva credere di vivere di espedienti: alcuni componenti dell’organizzazione controllati dagli investigatori nei mesi che hanno preceduto gli arresti, sono stati segnalati davanti a bar e supermercati mentre chiedevano l’elemosina.

Insomma, se ce ne fosse stato bisogno, ora è ufficiale: la mafia nigeriana è arrivata sui barconi

FONTE: https://voxnews.info/2018/11/23/clan-mafia-nigeriana-tutti-col-permesso-umanitario/

La Francia ribolle. E adesso Macron è sotto assedio

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parigi macron

I gilet gialli sono a Parigi. E la capitale francese diventa il teatro di una delle proteste più violente e simboliche degli ultimi anni. La Francia profonda è arrivata nelle via della grande metropoli francese. Un mondo in rivolta, una Francia lontana anni luce da quella delle magnifiche sorti e progressive che Emmanuel Macron vorrebbe rappresentare. È un Paese impoverito, preoccupato da una crisi economica che non sembra avere fine, stanco di un presidente sempre più distante incapace di comprendere i bisogni della Francia reale. Questa Francia, già scesa per le strade di tutto il Paese nella scorsa settimana, continua la sua protesta. E adesso assedia Macron.

Gli appelli del governo a mantenere la calma non sono bastati. La marcia di avvicinamento dei gilet gialli verso la grande manifestazione parigina è stata costellata di critiche feroci, muri contro muri, ma soprattutto dalla volontà del governo francese, rappresentato dal ministro dell’Interno Christophe Castaner e dal premier Édouard Philippe, di tirare dritto. Parigi non si piega ai manifestanti: è stato quello il messaggio lanciato dai palazzi del potere. E adesso la protesta ha colpito direttamente il cuore del Paese, Parigi, con 81mila manifestanti che ancora paralizzano parti del Paese e migliaia che hanno invece preso d’assalto il centro della capitale.

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Porzus, 73 anni fa: l’altra strage comunista “oscurata”, come le foibe

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“Cerimonia in tono minore per Porzus”, titola oggi un’agenzia di stampa. La nuova retorica dell’antifascismo sta oscurando anche le pagine di storia più scomode. Come ieri per le foibe, costrette a cercarsi uno spazio mediatico tra le “casuali” manifestazioni della sinistra contro le destre, oggi per Porzus.

Oggi a Faedis e a Canebola si sono svolte le cerimonie di commemorazione del 73esimo anniversario dell’eccidio delle malghe di Porzus, con il tentativo di ritrovare una memoria condivisa.

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Siamo l’unico Paese dove la classe dominante tifa perché l’Italia vada in default

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Giulio Sapelli

“C’è una via di mezzo tra apocalittici e integrati. La situazione è un po’ più usuale di quello che viene rappresentato in Italia dai corifei, a cominciare da Padoan, che tifano per la Troika. Se noi guardiamo la stampa internazionale, ad esempio El Paìs dell’altro ieri: c’era la foto della ministra dell’economia spagnola con Moscovici e all’interno c’era un titolo molto neutro che diceva: con l’UE si comincia a trattare sulla legge di bilancio che sforerà del 2,7% e c’era un articoletto in cui dicevano quali erano le posizioni di Moscovici.

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