ARAI DANIELE, “MIO PADRE, LA SUA FEDE, LA GRANDE CONFUSIONE UMANA”

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di Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di uno dei figli del defunto e compianto Arai Daniele, oggi nel giorno in cui il suo amico Padre Juan Carlos Ceriani celebra la S. Messa tradizionale “non una cum” in suffragio della sua anima. Non entriamo nel merito di quanto Marco Turi Daniele dice e che non conoscevamo, né, per rispetto, negli aspetti privati che egli ha ritenuto opportuno rendere pubblici con questo suo scritto, che non è un’apologia, tutt’altro, e che non manca di critica e auto-critica. E’ una visione personale, che non lascia spazio alle solite ipocrisie di quando muore qualcuno a noi caro. Assecondiamo l’espresso desiderio di suo padre, che volle la pubblicazione di questo articolo, qui su questo sito. Vogliamo rassicurarlo sul fatto che Agerecontra.it, sito del Circolo Christus Rex, continuerà la sua funzione, a Dio piacendo, come sempre ha cercato di fare, cercando di testimoniare la Verità, anche quando è difficile e scomoda. Usando, magari, più carità, dal momento che questo, in generale, Arai sperava dai Cattolici romani integrali.

di Marco Turi Daniele

E’ molto difficile prescindere dai fattori umani là dove si è stati figli e ancor di più un fedelissimo di un padre come il mio. Ci ha lasciati tutti il 25 novembre, addormentandosi a Fatima fra le braccia del Padre, in attesa della resurrezione del corpo e dell’anima. Anche se, purtroppo, a causa di un suo autentico rifiuto di conformarsi alle regole burocratiche della società umana, di cui ne ha fatto pienamente parte sfruttandone tutti i vantaggi, ha lasciato in eredità ai figli e non solo a loro, molti più problemi di quanti già ne avesse creati in vita. Continua a leggere

“Christus Rex” ricorda a Verona Arai Daniele, araldo della Fede Cattolica senza compromessi

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Ieri è morto Arai Daniele, editorialista per questo sito fin dal 2010, quando Matteo Castagna gli telefonò a Fatima, dove si era ritirato nella preghiera e nello studio, per chiedergli di collaborare. Fu stretto collaboratore di Mons. Antonio de Castro Mayer, vescovo di Campos in Brasile e tra i primi sedevacantisti, dopo l’alluvione conciliare.

Le preghiere di oggi saranno dedicate alla sua anima di combattente per la Fede Cattolica, integra e incorrotta. La sua eredità è costituita certamente anche dai preziosi articoli qui pubblicati nella sezione che porta il suo nome. L’ultimo, scritto a quattro mani con Matteo Castagna, è nella sezione Cattolicesimo del 21 ottobre 2017. Il suo ultimo libro è “Nella profezia di Fatima…il segreto dell’altra Roma”, donato recentemente dal Consigliere Comunale Avv. Andrea Bacciga alla Biblioteca Civica di Verona. Arai ha avuto la grazia di essere stato assistito da un sacerdote negli ultimi dieci giorni di vita e di essere trapassato pregando assieme a lui. E’ vissuto da cattolico ed è morto da cattolico. I funerali si svolgeranno domani a Fatima, ove la salma sarà tumulata.

Martedì 28/11/2017 alle ore 21.00 il Circolo Cattolico Christus Rex lo ricorderà degnamente a Verona. Riposi in pace. La S. Messa in suffragio sarà celebrata da Padre Juan Carlos Ceriani, che lo conosceva personalmente. Continua a leggere

LA PRIORITÀ ASSOLUTA IN UNA CHIESA SENZA PAPA

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Risultati immagini per Crocifisso e Maria addolorataL’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

La mancanza del vero Capo è dunque una certezza, anche se lasciando tante questioni in sospeso. Qui si apre un ventaglio di opinioni, che non dovrebbero, però, accantonare la priorità assoluta, che non cambia né dipende da circostanze o difficoltà umane.
Il problematico Conclave di Viterbo è un esempio della continuità di questa priorità assoluta nella fede dei figli fedeli della Chiesa. Né veramente manca oggi, se non nei sedevacantisti, da quando quelli più attaccati all’importanza della presenza del Papato, come voluto al Signore sono arrivati alla certezza, dato il suo stravolgimento, della vacanza. Ciò era allora una cosa sola con assoluta priorità di sempre. Ma chiaramente questa restava nell’ordine dei principi, da tener presente, fino alla fine del mondo.
L’ASSOLUTA PRIORITÀ DELLA CHIESA NEI NOSTRI TEMPI
Un principio fondante della Chiesa non cambia. Anzi, se raggirato diviene ancora più urgente. Nel caso attuale si è scoperto che la sua applicazione era sbagliata nel conclave che elesse Roncalli divenuto G23 perché questo era un deviato e proprio nel senso di mutare la Chiesa.
Poiché lo dimostrò, iniziando a operare in questo senso, il suo conclave è nullo. Ciò vale per i successori e per accresciute ragioni di deviazione nella fede. La situazione è interamente inquadrabile nel MISTERO D’INIQUITÀ, perdurante da quasi sessant’anni.
La sola soluzione è nell’intervento divino per ristabilire la Chiesa come è stata edificata da Dio.
Ma un’azione è richiesta ai sui figli, che tale intervento sia supplicato secondo la testimonianza della Sua integrità e priorità assolute nella Fede; che sia nelle mani del Signore.
E nessuna supplica può esse più piacevole a Dio Padre che quella attraverso il Santo Sacrificio del Figlio.

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LA PRIMA GRANDE «CRISI DELLA COSCIENZA EUROPEA» GENERÒ LA RIVOLUZIONE

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Prise_de_la_BastilleL’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

La prima grande «crisi della coscienza europea» generò la Rivoluzione. L’attuale? Lo sfascio universale. La prima è maturata nella scia della trama ribelle del Protestantesimo e va situata secondo lo storico Paul Hazard, alla fine del regno di Luigi XIV, tra il 1680 e il 1715. Era allora che l’idea dell’Enciclopedismo massone per abbattere il Cristianesimo, tramata da «maître à penser», detti «maître d’hotel de la nouvelle philosophie», faceva le prime mosse.
Proprio in quel periodo, Luigi XIV ricevette la richiesta di consacrare il suo regno al Sacro Cuore; richiesta venuta attraverso una visione nel convento di Paray-le-Monial, il 17 giugno di quel 1689 alla suora visitandina S. Margherita Maria Alacoque.
Era l’umica soluzione. Ma, come si sa non fu considerata, anche se non fu nemmeno dimenticata dai Borboni. Tanto è vero che Luigi XVI e la sua famiglia, già prigionieri, hanno cercato di eseguirla; ormai era troppo tardi. Già dominavano allora i pensatori dello scientismo,della «Bibbia del materialismo ateo» che, pur suscitando le risate perfino di Voltaire, seguiva il piano dei «maestri congiurati» per oscurare la Cristianità e «écraser l’infâme!» con la «cultura» del buio illuminista.
A questo scopo si erano impegnati a sovvertire intellettualmente ministri, principi e anche le teste regali. Quale terribile ironia affiora da certi documenti, come dalla lettera di Maria Antonietta a sua sorella, la regina Maria Cristina (26.2.1781): “Penso che vi preoccupate troppo con la Massoneria. Tutti qui ci appartengono. Di recente, è stata nominata gran-maestra di una Loggia la principessa Lamballe, che mi ha raccontato di tante belle cose che vi sono state dette”! Tale principessa era stata nominata da Maria Antonietta «Sovrintendente alla Casa della Regina». La Rivoluzione partiva dalle belle cose dette in corte. Difatti, a cominciare dal cugino del re, il futuro regicida Filippo “Egalité” – a suo turno ghigliottinato! – dall’alto delle loro posizioni aderirono alla trama illuminista per «massonizzare» quel piccolo mondo antico, dai nobili all’esercito.
Seguì la rivoluzione francese: gran complotto demo-liberticida per liquidarli tutti. Con Giovanni 23, degno del titolo di «concierge» del modernista Vaticano 2 delle logge, tale illuminismo è stato inoculato nella Chiesa, per la crisi di coscienza terminale che viviamo.

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Madonna Addolorata

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di Arai Daniele

·       “Padre, la Madonna è molto triste perché non si è fatto caso al suo Messaggio del 1917. Né i buoni né i cattivi vi hanno fatto attenzione. I buoni vanno per la loro strada senza preoccuparsi con le norme celestiali; i cattivi, seguono nella via larga della perdizione, non tenendo in nessun conto i castighi incombenti.”

Il Messaggio di Fatima portato da Maria Vergine non poteva essere meno che un estremo aiuto divino per evitare grandi mali incombenti in un cruciale momento della storia umana. Ciò è riconoscibile dai suoi termini. Alla luce dalla gravità del suo rifiuto si misura la marea di mali che l’umanità ha conosciuto dal 1917 alla 2ª GG e le sue conseguenze fino alla fine degli anni ’50. In quell’epoca si delineava l’accelerato accumulo di moti distruttivi della vita spirituale e morale dell´essere umano, come creato da Dio. Eppure, il rifiuto del Messaggio, a partire delle cupole clericali, subiva un ulteriore aggravamento.

·       “Mi creda, Padre, il Signore castigherà il mondo molto presto. Il castigo è imminente, verrà presto un castigo  materiale; il Padre può immaginare quante anime andranno all’inferno e ciò perché non si prega e non si fa penitenza. Questa è la causa della tristezza della Madonna. Continua a leggere

C’ERA UNA VOLTA LA CHIESA DELL’INTELLIGENZA NELLA FEDE

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Risultati immagini per ingresso di chiesaL’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

Nel trattare la manifestazione della trascendenza nella Chiesa, si deve parlare dell’origine e della natura di questo potere supremo. Niente di meglio che farlo pubblicando un discorso specifico di Papa Pio XII sull’argomento, un discorso rivolto appunto alla Corte del Sacro Romano Rota. Seguono parti del testo originale in italiano, per evidenziare alcuni punti salienti della questione.

Il documento risale al 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, e quando la vittoria degli alleati, specialmente degli Stati Uniti d’America, aveva per slogan più diffuso la necessità di una democrazia all’immagine degli USA in tutto il mondo. Il Papa aveva già affrontato la questione nel suo messaggio di Natale del 1944,Radio messaggio “Benignitas et humanitas»: Chiesa Faro delle Nazioni.

·       Sarebbe bene notare che questo Papa che tratta con grande rispetto del futuro della democrazia, ha scritto su due democrazie; una possibile, l’altra inaccettabile. (Vedi il libro di Jean Madiran Les deux démocraties, 1977. Continua a leggere

LE ULTIME TAPPE DELLA DISCESA LIBERISTA ALL’INFERNO

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di Arai Daniele

Dall’intervista a Alexander Dugin: L’Unione Europea è un punto cieco della storia e della tradizione europea, secondo lei l’UE è “anti-Europa”. Cosa è accaduto, a suo parere, agli europei?

«Gli Europei sono arrivati all’ultimo punto della loro discesa all’inferno. Il buio è così forte che nessuno ricorda più ciò che la luce può essere. Questa è la conseguenza della vendetta del Logos di Cibele padroneggiato nelle origini della civiltà Europea dalle culture indoeuropee apollinee, ma liberatosi dalle catene, come Satana nella storia dell’Apocalisse. La metafisica della tecnica è l’essenza del titanismo. L’attuale stato delle cose in Europa non è casuale, è una fase logica – quella finale – del processo che ha origine con la Modernità e il rifiuto della Tradizione. L’Europa senza la Tradizione non è Europa, è Anti-Europa.» Continua a leggere

DUE PELLEGRINAGGI A FATIMA (1987 – 2017) : ORA ABBAGLIO PER TORNARE ALLO «STATU QUO ANTE ASSISI»

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di Arai Daniele

Vediamo il quadro della situazione della Chiesa e del mondo nel 1987 e ora.

il 27 ottobre 1986, ad Assisi, Giovanni Paolo 2º promuove e presiede alla preghiera per la pace delle grandi religioni. Ciò da allora è ricorrente. Ma quanto lasciava allibiti i cattolici, entusiasmava la ‘cultura’ massonica e agnostica dei potenti del mondo.

Ecco che il 4 novembre 1986, alla celebrazione del 40° anno dell’UNESCO, veniva innalzata al posto d’onore una gigantesca foto di Giovanni Paolo 2º. Era già elevato agli altari del mondo e dell’ONU, quello che ora Bergoglio ha canonizzato!

Dichiarazione di Buenos Aires

Alla fine del 1986, dopo l’abominio d’Assisi, i due Vescovi, Lefebvre e Castro Mayer  si sono trovati a Buenos Aires per pubblicare una dichiarazione che accusasse la “rottura con i loro predecessori” dei capi conciliari. Continua a leggere

I «LORO PAPI BUONI» PER UN’ALTRA CHIESA … CONCILIARE

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di Arai Daniele

L’erezione di un’altra chiesa … conciliare è un fatto obiettivo; lo si conosce dalla dottrina, dalla liturgia, dai «papi», dai prelati, dal clero, perfino dal nome – usato da loro stessi – in senso ufficiale almeno dal cardinale Benelli in poi.

Ma poiché essa s’intitola cattolica e occupa quasi tutto quel che era della vera Chiesa Cattolica, la questione va risolta nella coscienza del fedele sul quando, sul come e sul modo di vedere la vera Chiesa occupata.

Qui penso ricorrere a un paragone che riguarda il corpo della Chiesa come società visibile presente in questo mondo e con una storia di due mila anni. Di fatto la Chiesa Cattolica Apostolica Romana nel suo corpo s’identifica con la Chiesa del Corpo Mistico del Signore. Essa, come Comunione dei Santi, ha una ricchezza inestimabile Nella Fede dei Martiri, dei Santi, dei Dottori, del Magistero ininterrotto dei suoi Papi, tutto ispirato dallo Spirito Santo, in netto contrasto con la vita, pensieri e desideri del mondo.

Ciò disturbava dei «consacrati» con un’altra «fede» e ben altri piani di apertura e pace con ilmondo, difficilmente tenuti a freno dai Papi e Vescovi fino a Pio XII. E con questo già si risponde al «quando»: la morte di quest’ultimo Papa Cattolico. Per rispondere al «come», poiché la Chiesa è guidata dal Signore, si tratta della rinuncia alla Sua Guida attraverso l’elezione di un pontefice aperto alle mutazioni che seguono la vita, i pensieri, l’ordine e desideri del mondo. Tale «potere pontificio» deviato era necessario per loro e ci da il modo di stabilire il paragone predetto, che riguarda il «corpo sociale» della Chiesa. Continua a leggere

LA RIVOLUZIONE GESUITICA CON BASE A ROMA E CAPITALI PURE A CARACAS

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superior-jesuitaRiprenderemo gli aggiornamenti del sito dopo la Festività dell’Assunzione di Maria in Cielo il 15 Agosto.

L’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

P. Arturo Sosa Abascal (Caracas, 12 novembre 1948) è dal 14 ottobre 2016 il nuovo generale della Compagnia di Gesù; un gesuita venezuelano. Sosa Abascal è laureato in filosofia (nuova) presso l’Università Cattolica e ha perfezionato gli studi in scienze politiche con un dottorato sempre presso l’università centrale del Venezuela. Prima di essere eletto successore di Adolfo Nicolás, Abascal era responsabile del coordinamento dell’apostolato sociale del Venezuela dal 1996 al 2004. Come docente presso diverse università venezuelane, ha pubblicato studi sulla politica e storia del suo paese. Nel 2014, fu trasferito a Roma e gli incaricato della gestione delle case dell’ordine e delle opere dei gesuiti in ambito interprovinciale.

Qui si è già parlato della «rivoluzione culturale gesuitica» nell’America Latina e delle sue ramificazione. UM «PAPA» PARA O MOVIMENTO DE LIBERTAÇÃO DA IGREJA CONCILIAR”. https://promariana.wordpress.com/2013/04/10/um-papa-para-o-movimento-de-libertacao-da-igreja-conciliar/ . Si trattava della «Teologia della Liberazione» in pillole di culturali. Continua a leggere

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