L’EDITORIALE DEL VENERDI di Arai Daniele
«Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
La libertà ha per oggetto il bene conforme alla ragione. La libertà di errare «dimostra che siamo liberi, come la malattia, che siamo vivi, ma dell’umana libertà non è che difetto»; «Il poter peccare non è libertà, ma schiavitù», insegna san Tommaso.
Eppure, sembra sempre più un gesto carico di bontà quando chi detiene autorità, apre ad ogni libertà dell’«evoluto mondo moderno» infettato dalla libertà di errare e di mentire ai più alti livelli civili e clericali; in un’età che si ritiene adulta mentre è solo adultera.
La questione era ancora limitata nel tempo di Pio XII a quel mondo liberale educato dall’ingannevole scientismo odierno, ma ora è legata alle menzogne conciliari con inaudite conseguenze per l’intera sorte della vita umana in terra.
Così, se l’enigma dei «papi buoni» pare spuntare come un vertice clericale, in realtà esso è piuttosto la punta di un iceberg sorretto da una colossale piramide di poteri terreni poggiati su un mare di errori sinistri, di piani segreti e atroci delitti, diretti ad aggiornare la coscienza umana in vista di un «nuovo ordine mondiale»; processo terminale per svincolare le anime dall’Ordine della Verità incarnata nel mondo. Continua a leggere