E’ tutto sotto controllo…

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di Alfio Krancic

Pareva che gli esplosivi risultati elettorali in Francia e Germania potessero far saltare il banco politico europeo. Non è così. Niente paura. Con un paio di mosse l’élite ha rimesso le cose a posto. Dopo un primo momento di panico il Sistema si è subito ricompattato, mettendo in atto efficaci contromisure. Macron ha sciolto l’Assemblea Nazionale e indetto nuove elezioni, mettendo in difficoltà il Rassemblement National di Bardella e Le Pen; il presidente dei neo-gollisti Ciotti dopo aver dato il suo appoggio alla destra del RN, viene sconfessato dai suoi, con un golpe interno al partito e tutto torna in alto mare. Non solo, ma Macron auspica la nascita di un Fronte anti-destra che vada dai banchieri alla sinistra dei centri sociali. In Germania le forze anti-sistema AfD Sarha Wagenknecht insieme fanno il 21%. I partiti del Sistema possono tranquillamente unirsi in una Grosse Koalition e continuare sulla vecchia strada.

Insomma: tutto cambia per rimanere com’è.

Ecco il vero punto debole dei partiti sovranisti europei

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Da sovranisti leggiamo con attenzione un articolo di critica costruttiva:

Se il sovranismo è attenzione esclusiva all’interesse nazionale, non deve sorprendere che quel mondo, in Europa, non abbia alcun interesse a sostenere l’Italia nella sua politica economica. Lo ha fatto capire per primo Sebastian Kurz, cancelliere austriaco, che ha manifestato il pieno sostegno alla decisione della Commissione europea sulla correzione della manovra italiana.

Lo ha fatto capire poi l’ultradestra tedesca. La leader di Alternative für Deutschland, Alice Wiedel, ha scritto un tweet abbastanza chiaro parlando dell’Italia. “Orrendo nuovo indebitamento: sono pazzi questi romani!” esclama la leader di Afd sul suo profilo social. E ancora: “La folle manovra degli italiani è a spese della Germania: perché dobbiamo pagare noi per i ricchi italiani?”

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È la Germania il vero malato d’Europa

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Segnalazione Linkiesta

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È la Germania il vero malato d’Europa (e se diventa grave sono guai per tutti)

È l’economia che traina il Vecchio Continente, ma è sotto l’attacco dei dazi di Trump. È l’argine e lo spauracchio dei populisti, ma è minacciata dalla crescita di Alternative fur Deutschland: viaggio nelle crepe di un gigante d’argilla. E nei rischi che corriamo tutti se crolla. (di Fulvio Scaglione, LEGGI)

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Altri Sovranisti. Vox, la Spagna viva

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ALTRI SOVRANISTI. VOX, LA SPAGNA VIVA.

                                                               di Roberto PECCHIOLI La contestazione contro le oligarchie transnazionali e i loro terminali politici avanza. Le elezioni bavaresi sono un ulteriore segnale forte. Socialdemocrazia sotto il 10 per cento, i cristiano sociali dominatori a Monaco per settant’anni al minimo storico, avanzata imponente degli ambientalisti, consolidamento della destra anti immigrazione di Afd e un inaspettato 10 per cento a un …

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Sorpasso dell’estrema destra nella ex Germania est, allarme per Merkel

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L’Afd vola nei sondaggi e diventa primo partito, superando la Cdu. E sulle connivenze con i neonazisti per i fatti di Chemnitz arriva anche l’inaspettata copertura dei servizi segreti

DALLA  CORRISPONDENTE DE “LA REPUBBLICA” TONIA MASTROBUONI

BERLINO – È arrivato il temutissimo sorpasso: nella vecchia Germania est l’Afd è  diventato il primo partito. Secondo un sondaggio Infratest-Dimap per la Welt, la destra populista raggiunge ormai il 27% dei consensi, contro il 23% della Cdu. La Linke, tradizionalmente forte perché ‘nipotina’ del vecchio partito socialista della Ddr, è al 18% e la Spd è solo quarta con il 15% dei consensi.    Una batosta, per la forza politica…

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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2018/09/07/news/afd_primo_partito_nella_ex_germania_est-205834306/ Continua a leggere