Ma “Segreto di Stato” può voler dire “Tangenti”? (Domanda alla Procura)
di Maurizio Blondet
Poiché i Benetton non forniscono allo Stato missili, armamenti avanzati, radar – perché le concessioni autostradali sono state coperte dal segreto di Stato? E’ una domanda che vorrei porre, da povero cittadino, a giudici, procuratori: quale altro motivo riescono a immaginare per questo segreto – di Stato! – se non occulti scambi e benefici tra i politici che hanno concesso, e quelli che godono della concessione di un monopolio lucrosissimo? Domando sinceramente: perché io non riesco a immaginare altro. Magari i giudici e procuratori, invece sì. Hanno un motivo per trovare questo segreto normalissimo. E per questo non si sono mossi nonostante anche l’Authority dei Trasporti abbia più volte sottolineato la necessità di rendere pubblici tali contratti, che riguardano un servizio pubblico e il pubblico potere. E benché in qualunque altro paese il ministero dei trasporti rendano consultabili i contratti e gli atti che disciplinano il rapporto tra lo Stato e i gestori delle reti autostradali, come – del resto -di ogni servizio pubblico dato in concessione.
Si possono ipotizzare tangenti? Pagamenti sottobanco in qualunque forma al partito di governo concessionario? Lo si domanda ingenuamente, visti gli enormi profitti che la società in oggetto ricava dalla gestione del monopolio: quasi il 26 per cento sul fatturato l’utile netto, pari a 1,042 miliardi . E un margine operativo lordo che fa dire al giornalista economico Fabio Dragoni la seqguente battutaccia: “Un EBITDA di quasi il 68% sul fatturato come quello di #Autostrade credo possa essere superato soltanto dal traffico di stupefacenti”. E perché Mario Giordano li chiama “Avvoltoi”?
