La Commissione contro l’Odio mette a rischio la libertà
Di Corrado Ocone
Non sarà che con questa storia che il termine liberale sia fuori moda, ci prepariamo a perdere poco alla volta le nostre libertà essenziali? La cinesizzazione dell’Occidente è forse già alle porte se un deputato può alzarsi la mattina e proporre una “Commissione contro l’Odio” senza suscitare lo sdegno e la riprovazione della “libera stampa” (come si diceva un tempo) e della pubblica opinione. E anzi riesce pure a farla passare ai voti delegittimando moralmente chi si oppone ad essa perché o vi vede la bieca strumentalizzazione politica (che si serve in questa caso anche di una rispettabilissima vittima della discriminazione razziale) o semplicemente perché ha ancora cultura e senso liberali. Continua a leggere



