Il Rial Iraniano ha perso quasi due terzi del suo valore in dollari USA negli ultimi tre anni [Thaier al-Sudani/Reuters]
La mossa di venerdì (ndt 13 apr.) viene considerata parte degli sforzi per eludere le restrizioni sull’accessibilità alla valuta dollaro, per effetto delle tensioni con Washington, oltre che a prevenire instabilità generale sui mercati generate dalle fluttuazioni del Rial iraniano nei confronti del dollaro.
In una riunione dì gabinetto, il governo ha deciso che tutti i ministeri, le organizzazioni statali e le società dovrebbero far riferimento al tasso di cambio con l’euro, che la Banca centrale dell’Iran avrà il compito di comunicare frequentemente, ha riferito l’agenzia di stampa IRNA.
Non è chiaro quando questa decisione entrerà in vigore, ma gli imprenditori hanno detto che attenderanno di conoscere le modalità attuative prima che queste nuove condizioni possano avere effetto.
“Suppongo che se useranno l’euro come valuta ufficiale, questo ridurrà l’impatto psicologico delle fluttuazioni del rial sul dollaro”, ha detto, ad Al Jazeera, Newsha Sheikh Soleimani, che importa materie prime per la lavorazione di laterizi e ceramica di Teheran.
“La nostra azienda opera principalmente in euro, ma alcune fatture vengono emesse in base al tasso di cambio rial-dollaro” ma la sua azienda recentemente ha dovuto sospendere tutte le transazioni per l’incertezza sul valore della valuta estera.
“Accolgo con favore qualsiasi mossa che possa riportare stabilità nel mercato dei cambi”.
La perdita di valore
Valiollah Seif, capo della Banca Centrale, aveva già detto che non è “logico” l’uso del dollaro nelle transazioni finanziarie.
Le entrate commerciali dell’Iran avvengono principalmente in euro a causa delle sanzioni sul dollaro USA, ha affermato. Pertanto, ha aggiunto Seif, le relazioni finanziarie del paese dovrebbero utilizzare una valuta di riferimento più stabile e ampiamente utilizzata nel commercio.
Come parte dell’accordo nucleare iraniano del 2015 con le potenze mondiali, tutte le sanzioni relative al controverso programma nucleare iraniano sono state revocate.
Malgrado ciò, a causa soprattutto delle persistenti tensioni con gli Stati Uniti, permangono ancora limitazioni all’accessibilità per l’Iran alla valuta statunitense.
Queste restrizioni hanno contribuito alla caduta del valore del rial nei confronti del dollaro negli ultimi mesi.
Il dollaro è stato scambiato al massimo storico di 60.000 Rial la settimana scorsa, provocando, tra gli iraniani, serie preoccupazioni sulla stabilità che il Presidente Hassan Rouhani aveva portato all’economia controllando i tassi di cambio.
Dall’anno scorso, il rial ha perso circa il 50% del suo valore rispetto alla valuta USA, che alcuni iraniani comprano in gran quantità come investimento in tempo di forte incertezza economica.
Ci si aspetta che un improvviso calo di valore del Rial provochi un aumento del prezzo delle merci importate e aumenti il tasso di inflazione.
Per controllare la crisi valutaria, il governo la scorsa settimana ha congelato il libero scambio commerciale della valuta USA introducendo un tasso ufficiale di 42.000 rial per ogni dollaro.
La Banca centrale ha detto che fornirà dollari solo a chi è registrato per usarli per scopi specifici, mentre il libero scambio della valuta straniera sarà ritenuto illegale.
Seif, Capo della Banca Centrale, la scorsa settimana ha dovuto affrontare la furia dei legislatori, quando ha preso il podio parlamentare per spiegare le nuove politiche forex. Ha suggerito al leader supremo Ayatollah Ali Khamenei l’uso dell’euro nel commercio estero in sostituzione del dollaro USA.
Un rimedio a breve termine?
Nel frattempo, un commerciante di valute ha dichiarato ad Al Jazeera che queste nuove politiche sono “buone notizie per importatori ed esportatori”, ma che hanno generato confusione per il suo business.
“Anche se il governo sostituisce il dollaro con l’euro, il dollaro è ancora scambiato e usato come investimento da molti nel libero mercato”, ha detto, preferendo restare anonimo.
“Spero che queste decisioni non siano solo misure temporanee – come una pillola che fa abbassare la febbre – perché le restrizioni internazionali sul dollaro influenzano la nostra stabilità economica”.
Ci sono state crescenti preoccupazioni tra le imprese iraniane su un possibile ritiro degli Stati Uniti dall’accordo nucleare iraniano.
Il Presidente USA Donald Trump dovrebbe decidere il 12 maggio se la sua amministrazione confermerà le sanzioni che erano state revocate come parte dell’accordo nucleare.
Crede che l’accordo non funzioni perché non affronta il programma missilistico iraniano, così come la sua presenza militare nella regione.
L’Iran dice che i suoi missili sono a scopo difensivo.
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