Il Magistero della Chiesa sul digiuno e sull’astinenza

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Segnalazione di Sursum Corda

il secondo precetto con le parole: Non mangiar carne nel venerdì e negli altri giorni proibiti, ci proibisce di mangiar carne nel venerdì (giorno della Passione e Morte di Gesù Cristo) e in alcuni giorni di digiuno.

Il peccato crea un debito di colpa, che viene tolto con il perdono, e un debito di pena, che si sconta con la penitenza.

La prima penitenza, necessaria per il perdono della colpa e per la remissione della pena, è il pentimento. Però difficilmente il pentimento è così perfetto da meritare il condono di tutta la pena. Ordinariamente ottiene la remissione solo di una parte della pena.

L’altra parte dovrà essere scontata o con la penitenza e mortificazione volontaria in questa vita, o con le pene del Purgatorio. E’ quindi necessario che facciamo opere di penitenza, sia per eccitare un dolore più vivo, sia per scontare la pena…