Il Magistero della Chiesa sul digiuno e sull’astinenza
Segnalazione di Sursum Corda
Il peccato crea un debito di colpa, che viene tolto con il perdono, e un debito di pena, che si sconta con la penitenza.
La prima penitenza, necessaria per il perdono della colpa e per la remissione della pena, è il pentimento. Però difficilmente il pentimento è così perfetto da meritare il condono di tutta la pena. Ordinariamente ottiene la remissione solo di una parte della pena.
L’altra parte dovrà essere scontata o con la penitenza e mortificazione volontaria in questa vita, o con le pene del Purgatorio. E’ quindi necessario che facciamo opere di penitenza, sia per eccitare un dolore più vivo, sia per scontare la pena…
La santa disciplina del digiuno e dell’astinenza
Papa Benedetto XIV, Non ambigimus, sul digiuno quaresimale
Papa Clemente XIII, Appetente sacro, sul digiuno quaresimale
Papa Leone XII, Charitate Christi, su digiuno e astinenza
Papa Leone XIII, Quod auctoritate, sul digiuno e sulla penitenza