Elezioni europee 2024: gli amici eletti che hanno firmato i nostri principi fondamentali

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del Circolo Christus Rex-Traditio

Come gruppo, in campagna elettorale abbiamo dato indicazione di seguire le istruzioni del Manifesto di Pro-Vita e tutti i candidati che lo hanno firmato, verso la cui preferenza ci siamo rivolti per conoscenza diretta, sono stati eletti, anche grazie al nostro contributo. Il presidio fisso a Bruxelles di Pro-Vita è garanzia di vigilanza per le battaglie, che, a causa dei globalisti, si proporranno presto. Ci faremo trovare pronti!

di Toni Brandi

Sono state settimane intense e di duro lavoro, ma finalmente possiamo dirlo: i risultati di queste elezioni europee dimostrano che la nostra campagna è stata un successo!

Grazie all’impegno di tutti coloro che hanno sostenuto il nostro lavoro con una donazione o firmando il nostro appello ai candidati, siamo riusciti ad ottenere un risultato straordinario e, nonostante il ritardo di alcuni conteggi, possiamo già da ora annunciare che 20 dei candidati che hanno firmato il nostro manifesto valoriale sono stati eletti!

Eccoti un elenco più dettagliato:

Italia Nord Occidentale


Fratelli d’Italia
: Carlo Fidanza, Mario Mantovani, Pietro Fiocchi, Mariateresa Vivaldini, Paolo Inselvini

Forza Italia-Noi Moderati: Massimiliano Salini

Lega: Roberto Vannacci, Isabella Tovaglieri


Italia Nord Orientale


Fratelli d’Italia
: Elena Donazzan, Stefano Cavedagna, Sergio Antonio Berlato, Daniele Polato

Lega: Paolo Borchia


Italia Centrale


Fratelli d’Italia
: Nicola Procaccini, Marco Squarta, Antonella Sberna, Francesco Torselli

Lega: Susanna Ceccardi


Italia Meridionale


Fratelli d’Italia
: Denis Domenico Nesci, Michele Picaro

 

Congratulazioni a tutti i cittadini attivi e a questi candidati! 

La loro elezione rappresenta non solo una vittoria significativa per tutti noi che sosteniamo i valori della vita, della famiglia e della libertà, ma anche la speranza di un nuovo inizio per la costruzione di una nuova Europa che metta al centro della sua missione la difesa e la promozione del Bene Comune.

E ti assicuro che non ci limiteremo ad osservare il loro operato a distanza… ti spiego subito cosa abbiamo in mente.

Il successo della nostra campagna ci ha reso più chiara la responsabilità del nostro impegno per influenzare le elezioni europee. Ma, appunto, si è trattato solo di un primo passo. 

Continueremo a seguire il lavoro dei politici eletti che hanno firmato il nostro manifesto in Europa, affinché venga rispettato il patto sottoscritto con te e con gli elettori.

Per questo motivo, ti annuncio che presto inaugureremo una rappresentanza stabile di Pro Vita & Famiglia a Bruxelles, per vigilare meglio sulle politiche promosse dall’UE e influenzarle, con lo scopo di riportare in Europa la giustizia, la ragione, il buon senso, e il rispetto incondizionato della dignità umana.

Sì Matteo, hai capito bene: presto Pro Vita & Famiglia avrà la sua succursale europea a Bruxelles!

Questo ulteriore passo ci permetterà di essere ancora più efficaci e presenti nelle decisioni che riguardano il futuro delle nostre famiglie, dei nostri figli e dei nostri nipoti.

Ma le buone notizie non si fermano qui…

Abbiamo anche altre ragioni per celebrare: un punto particolarmente positivo emerso da queste elezioni è che Più Europa di Emma Bonino, una delle principali avversarie dei nostri valori, non ha superato la soglia di sbarramento e quindi è rimasta fuori dal Parlamento Europeo!

Questo è un segnale forte da parte degli italiani contro le politiche pro-aborto, pro-eutanasia e pro-LGBTQIA che ha sempre sostenuto. 

Inoltre, i risultati internazionali di queste Elezioni Europee ci consegnano due fatti chiari e significativi: in primo luogo, oltre la metà degli elettori di tutta Europa ha scelto di non votare, rivelando una crisi profonda all’interno del progetto politico dell’Unione Europea, con meno di un elettore su due che si identifica con esso a livello continentale.

In secondo luogo, abbiamo osservato un notevole calo dei partiti progressisti e un’affermazione decisa dei partiti conservatori. Questo dimostra che sempre più cittadini sono stanchi delle politiche ideologiche relativiste e desiderano un ritorno ai valori fondamentali che hanno costruito la nostra civiltà, tra cui il rispetto della vita umana, il sostegno socio-economico alla famiglia e alla natalità, e la fine delle campagne ideologiche aggressive contro l’educazione dei più giovani.

Non vediamo l’ora di inaugurare la nostra nuova rappresentanza a Bruxelles per lavorare fianco a fianco con i candidati eletti e tenerti aggiornato su ogni sviluppo.

Avanti tutta, con coraggio e determinazione, per la vita, la famiglia e la libertà!

 

 

 

Steve Bannon, offerta-bomba alla Lega: “I dati segreti con cui vi faccio trionfare alle Europee”

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"Italia attenta, l'Europa vi vuole in crisi a vita"Bannon, orgoglio sovranista: è l'ora della rivoltadi Redazione

Da oltre un anno pubblichiamo articoli interessanti di “Breitbart”, abbiamo contatti con il mondo sovranista USA rappresentato dall’ex portavoce di Trump, Mr. Steve Bannon, che abbiamo conosciuto di persona a Roma. Uomo dalle indiscutibili doti carismatiche, gran oratore che sa colpire nel segno, capire cosa la gente voglia. Un esperto di comunicazione, certamente più “libero” nell’azione da quando non è più alla Casa Bianca, ove ha contribuito in maniera determinante a far eleggere Trump. Inflessibile sui temi etici, si dichiara cattolico e con un particolare amore per l’Italia, la sovranità, il patriottismo, l’identità. Ne abbiamo riportato interviste ed il progetto. Ora chiarisce meglio alcuni aspetti:

LO STRATEGA SOVRANISTA

“L’Italia è il centro dell’universo perché sta ridefinendo la sua politica”. Parola di Steve Bannon, fondatore di The Movement (movimento internazionale lanciato per diffondere il populismo di destra), si dichiara pronto a offrire tutto il necessario ai sovranisti europei: “Il mio sostegno prevede la creazione di sondaggi mai fatti prima d’ora sulle elezioni europee – prosegue sulle pagine del Corriere della Sera – Posso fornire una “war room” a risposta rapida, composta da agende di cose da dire, gente da mandare in tivù, risposte quando attaccano il candidato e tanto altro“.

La differenza, per l’ex stratega di Donald Trump, la fa sempre il denaro: Luigi Di Maio e Matteo Salvini “avranno speso neanche 10 milioni di euro per la loro campagna elettorale”, una cifra irrisoria per Bannon che punta a produrre analisi dei dati in grado di individuare dove si trovano gli elettori e condurli poi al voto. Ma chi finanzierà queste belle idee? “Ho moltissimi donatori europei facoltosi, che hanno venduto le proprie imprese o sono in là con gli anni, persone che vedono nei populisti una voce per la gente umile”, chiarisce il giornalista.  Continua a leggere

Intervista al ministro leghista Fontana: “Alleanza identitaria per influenzare il Ppe a Strasburgo”

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Foto: Tony Gentile/Reuters

“Dalla Svezia segnale importante: da ottobre parte il lavoro per le europee, puntiamo a essere il secondo gruppo al Parlamento Ue”

di Angela Mauro

“Il buon risultato dei Democratici svedesi è un segnale molto importante. A partire da ottobre avvieremo tavoli di lavoro con le altre forze identitarie europee per costruire insieme una piattaforma per le elezioni di maggio. Obiettivo realistico: diventare il secondo gruppo a Strasburgo e condizionare così le scelte del Parlamento europeo, magari costruendo una maggioranza con il Ppe per impedire che ce ne sia un’altra consociativa tra Popolari e socialisti”.

Lorenzo Fontana esulta per il risultato della destra di Jimmie Akesson alle politiche in Svezia. In questa intervista ad Huffpost, il ministro leghista, ex eurodeputato del Carroccio e mente della svolta sovranista della Lega, traccia le tappe del progetto politico di Matteo Salvini da qui alle europee di maggio 2019. Missione: conquistare Bruxelles e Strasburgo e cambiare i connotati all’Ue.

Partiamo dalla Svezia: l’exploit dei populisti non c’è stato, sebbene abbiano guadagnato consensi.

I sondaggi dell’ultima settimana li davano tra il 16 e il 19 per cento, direi che si sono rivelati giusti: i ‘Democratici svedesi’ sono andati oltre il 17 per cento, mentre i socialdemocratici sono in calo pure in Svezia, la patria della socialdemocrazia. E’ il trend degli ultimi dieci anni.

Ora che succede, da qui alle europee di maggio?

A breve, penso da ottobre, ci sarà una serie di tavoli di lavoro con le altre forze identitarie europee per costruire una piattaforma per le elezioni. Il primo dovrebbe essere a Vienna.

Per costruire un’alleanza… come la chiamate: sovranista? Populista? Identitaria? Continua a leggere