Depistaggio sull’origine del Covid: Fauci “in segreto” nella sede CIA

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di Federico Punzi

Ha partecipato all’indagine dell’Agenzia per influenzarne le conclusioni spingendo per l’origine naturale. I finanziamenti a Wuhan e la falsa testimonianza al Congresso

Il Congresso Usa la commissione sulla pandemia Covid l’ha istituita davvero, pochi giorni dopo l’inizio della legislatura, e non si è fatto limitare l’ambito di indagine da una conferenza stampa del presidente Biden. Ebbene, la Commissione ha scoperto che il dottor Anthony Fauci, all’epoca direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e membro della task force presidenziale per l’emergenza Covid, è stato accompagnato in segreto nel quartier generale della CIA, dove ha “partecipato all’analisi” per “influenzare” l’indagine dell’Agenzia sulle origini del Covid-19.

Che vuol dire in segreto? Che è stato fatto entrare “senza una registrazione di ingresso”. Il presidente della Commissione, Brad Wenstrup, ha chiesto all’ispettore generale del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, documenti, comunicazioni e altre prove dei contatti tra Fauci e la CIA.

Ora, i contatti tra il virologo e la CIA sono interessanti perché proprio Fauci ha promosso la stesura di “Proximal Origin”, il famigerato documento utilizzato per bollare come teoria del complotto l’ipotesi della fuga di laboratorio.

 

Trattato come una rockstar

Secondo una inchiesta di Michael Shellenberger, Matt Taibbi e Alex Gutentag, Fauci avrebbe screditato la tesi della fuga di laboratorio e “spinto” invece il controverso articolo “Proximal Origin” durante le riunioni della CIA, del Dipartimento di Stato e della Casa Bianca. “Le opinioni degli esperti di Fauci sono state prese in significativa considerazione e facevano parte della nostra valutazione classificata”, ha spiegato un agente CIA decorato e con esperienza in Asia. “La sua opinione ha sostanzialmente modificato le conclusioni che sono state successivamente tratte”.

La stessa fonte conferma che Fauci è stato fatto entrare e uscire dalla sede CIA senza registrazione e che veniva per “promuovere la tesi dell’origine naturale”. “Sapeva cosa stava succedendo. Si stava parando il culo e stava cercando di farlo con la comunità di Intelligence. So che è venuto più volte ed è stato trattato come una rockstar“.

Fauci e la CIA potrebbero aver collaborato ad un vero e proprio insabbiamento e depistaggio sulle origini del Covid ai danni del pubblico americano ma anche delle autorità politiche del loro Paese. Tra aprile e maggio 2020 l’allora presidente Donald Trump accennò al virus prodotto nel laboratorio di Wuhan, ma la tesi era già stata screditata da Fauci nel governo.

 

Corrotti sei analisti

Contatti preoccupanti, osserva la Commissione della Camera, anche alla luce delle recenti testimonianze di informatori secondo cui la CIA avrebbe corrotto sei analisti, con “significativi incentivi monetari”, per modificare le loro conclusioni sull’origine del Covid-19, dalla fuga da un laboratorio cinese alla trasmissione da un animale.

Secondo un informatore di “alto livello” della CIA, l’Agenzia “ha cercato di ricompensare sei analisti che avevano scoperto che il SARS-CoV-2 probabilmente aveva avuto origine in un laboratorio di Wuhan, se avessero cambiato posizione e avessero affermato che il virus era passato dagli animali all’uomo”. Al termine dell’analisi, sei dei sette membri del team ritenevano che l’intelligence e la scienza fossero “sufficienti per effettuare una valutazione con basso grado di certezza che il Covid-19 provenisse da un laboratorio a Wuhan, in Cina”, si legge nella lettera di Wenstrup. “Il settimo membro della squadra, il più anziano, era l’unico a credere che avesse avuto origine per zoonosi”.

L’informatore sostiene, si legge inoltre nella lettera, che “per arrivare alla decisione pubblica finale di incertezza, agli altri sei membri sia stato dato un significativo incentivo monetario per cambiare la loro posizione”, specificando che gli analisti erano “funzionari esperti con significative competenze scientifiche”.

 

I rapporti Fauci-CIA

Come si legge nel comunicato di martedì della Commissione:

La discutibile presenza del dottor Fauci alla CIA, insieme alle prove recentemente scoperte secondo cui il dottor Fauci “ha spinto” la stesura di “Proximal Origin” – il famigerato documento utilizzato per tentare di “confutare” la teoria della fuga di laboratorio – dà credito alle crescenti preoccupazioni circa la promozione di una falsa narrazione sulle origini del Covid-19 da parte di più agenzie governative federali. Il presidente Wenstrup sta cercando tutti i documenti e le comunicazioni relativi all’accesso del dottor Fauci alle strutture della CIA e ai dipendenti della CIA in relazione a queste accuse. Inoltre, dopo essere venuto a conoscenza di ulteriori informazioni, il Sottocomitato ristretto chiede all’agente speciale Brett Rowland di comparire per un’intervista trascritta riguardante i presunti movimenti del dottor Fauci da e verso la CIA. Poiché le prove crescenti continuano a suggerire che i funzionari del governo federale abbiano nascosto le origini del Covid-19, indagare su qualsiasi influenza impropria garantirà la futura responsabilità non solo della comunità dell’Intelligence, ma anche dei funzionari della sanità pubblica.

 

Cosa bisognava nascondere

Ma perché il dottor Fauci e la CIA avrebbero dovuto collaborare ad un depistaggio sulle origini del Covid. Perché, come abbiamo riportato su Atlantico Quotidiano già nel settembre 2021, il laboratorio di Wuhan da cui il virus è uscito è stato indirettamente finanziato dal National Institutes of Health (NIH), tramite la EcoHealth Alliance di Peter Daszak, dal 2014 al 2020, con un importo di 600.000 dollari, per “studiare la trasmissione dei coronavirus dai pipistrelli all’uomo”, nonostante si conducessero notoriamente ricerche di guadagno di funzione (potenziamento dei virus, per renderli più infettivi per l’uomo), sottoposte a moratoria dall’amministrazione Obama.

Solo di recente il NIH ha ammesso che “l’Istituto di Virologia di Wuhan ha condotto un esperimento che ha violato i termini dell’accordo di finanziamento per quanto riguarda l’attività virale e che potrebbe causare problemi sanitari e altri esiti inaccettabili”.

Gli ex direttori del NIAID e del NIH, Fauci e Collins, “hanno ripetutamente mentito – consapevolmente, volontariamente e sfacciatamente – su questo argomento”, ha scritto su Twitter il prof. Richard H. Ebright:

Hanno mentito perché avevano finanziato la ricerca sul guadagno di funzione e potenziato la ricerca su potenziali agenti pandemici a Wuhan. Hanno anche mentito perché avevano violato in modo illecito le politiche del governo Usa per finanziare la ricerca, violando la moratoria sulla ricerca sul guadagno di funzione in vigore nel 2014-2016 e violando il requisito del rapporto rischio-beneficio della ricerca ePPP in vigore dal 2017. Il loro finanziamento ad una ricerca sconsiderata e il loro comportamento illecito nel violare le politiche del governo Usa, hanno probabilmente causato la pandemia di Covid-19 e probabilmente hanno ucciso più di 20 milioni di persone e sono costati più di 25 trilioni di dollari.

 

Falsa testimonianza al Congresso

Il dottor Fauci ha negato persino davanti al Congresso, tanto da essere stato deferito al Dipartimento di Giustizia, nell’agosto scorso, dal senatore Repubblicano Rand Paul per aver presumibilmente mentito sotto giuramento: “Non esiste caso di spergiuro più evidente nella storia delle testimonianze governative di quello di Fauci”.

L’ex direttore del NIAID “ha affermato categoricamente che il governo non ha mai finanziato questa ricerca sul guadagno di funzione”, ha spiegato il senatore Paul a Fox News. “Ora abbiamo il Government Accountability Office che ha ammesso che il finanziamento proveniva dal NIH” e “il direttore ad interim del NIH, Lawrence Tabak, che ammette per iscritto che proveniva dal NIH”.

 

Le e-mail

La “smoking gun”, secondo Paul, è che “Fauci in privato diceva l’opposto di ciò che ha detto in pubblico, quando mi ha detto che assolutamente non finanziamo la ricerca sul guadagno di funzione in Cina”. “In privato dice sospettiamo che il virus sia stato manipolato e siamo sospettosi perché sappiamo che stanno facendo ricerche sul guadagno di funzione. Poi prosegue descrivendo la ricerca, ed è esattamente la ricerca finanziata dal NIH”.

Il senatore si riferiva ad una e-mail del febbraio 2020 in cui Fauci descriveva dettagliatamente una chiamata con il ricercatore britannico Jeremy Farrar, all’epoca direttore del Wellcome Trust. Secondo Fauci, i partecipanti alla chiamata della task force, tra cui Francis Collins, ex direttore del NIH, e altri scienziati “altamente credibili” con esperienza in biologia evoluzionistica, avevano espresso preoccupazione per il “fatto che, dopo aver visto le sequenze di diversi isolati di nCoV, c’erano mutazioni nel virus che sarebbe stato molto insolito che si fossero evolute naturalmente nei pipistrelli e c’era il sospetto che questa mutazione fosse stata inserita intenzionalmente“.

“Sospetto accresciuto dal fatto che gli scienziati dell’Università di Wuhan sono noti per aver lavorato a esperimenti di guadagno di funzione per determinare i meccanismi molecolari associati ai virus dei pipistrelli che si adattano alle infezioni umane, e l’epidemia ha avuto origine a Wuhan”, scriveva Fauci.

 

Articolo completo: Depistaggio sull’origine del Covid: Fauci “in segreto” nella sede CIA (nicolaporro.it)

 

Bill Gates: quando Omicron passerà, il Covid sarà come un’influenza stagionale

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di Alessandra Caparello

La variante Omicron del Covid si sta espandendo in tutto il mondo a un ritmo da record, ma c’è qualcuno che vede speranza all’orizzonte come Bill Gates. E non un qualcuno qualsiasi perché parliamo di Bill Gates, il fondatore di Microsoft, uno degli uomini più ricchi del mondo che oggi è un famoso filantropo e investe insieme alla Fondazione creata con l’ex moglie Melinda anche in ricerca sanitaria e vaccini.

Bill Gates, le sue previsioni su Omicron

“Una volta che l’attuale ondata si attenuerà, i paesi possono aspettarsi di vedere “molto meno casi” nel resto dell’anno 2022” così ha scritto Bill Gates durante un Twitter Q&A con Devi Sridhar, professore di salute pubblica globale presso l’Università di Edimburgo. “Una volta che ciò accade, ha continuato Gates, “il Covid molto probabilmente può “essere trattato più come l’influenza stagionale”.

Il co-fondatore di Microsoft e filantropo miliardario, forte sostenitore della salute pubblica che interviene regolarmente nella risposta alla pandemia di Covid, non è il primo a fare previsioni simili. Alcuni esperti dicono che la rapida diffusione di Omicron, anche se certamente pericolosa, contagiando tantissime persone, potrebbe farci raggiungere la cosiddetta “immunità naturale” aiutando così a guidare la pandemia di Covid in una fase “endemica” molto meno grave.

Gates ha parlato di questo scenario nel suo Twitter Q&A, prevedendo che “Omicron creerà molta immunità, almeno per il prossimo anno”. La tempistica è importante: se gran parte della popolazione può mantenere un certo livello di immunità simultanea contro il Covid, sia indotta dal vaccino o altro, la circolazione del virus potrebbe rallentare abbastanza a lungo da far passare la pandemia alla fase endemica.
Una volta che il Covid diventa endemico, ha aggiunto Gates, “potremmo dover fare iniezioni annuali per il Covid per qualche tempo” un po’ come le iniezioni annuali per l’influenza.

Le prospettive relativamente ottimistiche di Gates potrebbero anche essere deluse da una nuova variante di Covid che emerge sulla scia di Omicron, soprattutto se è più grave o trasmissibile di qualsiasi altra variante fino ad oggi.
Il miliardario ha scritto che lo scenario è forse improbabile – ma certamente non impossibile. “Una variante più trasmissiva non è probabile”, ha detto Gates su Twitter, “ma siamo stati sorpresi molto durante questa pandemia”.

Una volta divenuta endemico, il Covid non influenzerà la nostra vita quotidiana come ha precisato poco tempo fa proprio Gates. Le malattie endemiche sono sempre in circolazione in alcune parti del mondo, ma tendono a causare malattie più lievi perché più persone hanno l’immunità da infezioni o vaccinazioni passate.
Si potrà avere la tosse e il raffreddore, ma se si sarà in regola con le vaccinazioni, si sarà abbastanza protetti da evitare malattie gravi o addirittura il ricovero. Come altri virus respiratori, ci saranno periodi dell’anno in cui le infezioni da Covid raggiungono il picco – molto probabilmente i mesi autunnali e invernali più freddi, il che significa che le stagioni di Covid e influenza potrebbero regolarmente coincidere in futuro.
Se il virus diventa più stagionale come l’influenza, potrebbe diventare la norma indossare la mascherina nei luoghi affollati, come sui mezzi di trasporto e potenzialmente anche negli uffici come sottolinea Shaun Truelove, epidemiologo di malattie infettive alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health.

Altre strategie di prevenzione familiari, come lavarsi regolarmente le mani e divieti di assembramento in ambienti ad alto rischio, potrebbero anche restare in vigore.

Come vanno i contagi negli Usa

Intanto gli Stati Uniti hanno riportato un record di 1,5 milioni di nuovi casi di Covid lunedì, mentre hanno anche registrato un nuovo record di ricoveri. Ma il dottor Anthony Fauci, il principale consigliere medico del presidente Joe Biden, ha previsto che l’attuale ondata di casi di omicron avrà il suo picco negli Stati Uniti entro la fine di gennaio. E la scorsa settimana, il Centers for Disease Control and Prevention ha detto che si aspetta un “precipitoso declino” dei casi una volta che omicron sarà passato.

“Omicron, con il suo grado di trasmissibilità senza precedenti, alla fine troverà tutti. I vaccinati e coloro con la terza dose saranno esposti” alla variante e molti di loro “saranno probabilmente infettati ma, molto probabilmente, non finiranno in ospedale e non moriranno”.

Così Fauci mentre secondo l’Oms “oltre il 50% della popolazione della Regione europea sarà contagiata” dalla nuova variante “nelle prossime 6-8 settimane”.

Fonte: https://www.wallstreetitalia.com/bill-gates-quando-omicron-passera-il-covid-sara-come-uninfluenza-stagionale/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:%20Wall%20Street%20Italia&utm_content=bill-gates-quando-omicron-passera-il-covid-sara-come-uninfluenza-stagionale&utm_expid=24d0ca8f6aa04e501a1696e2bb16eb15a1464a4f6d2645e107c1efc8f8ee3e0f

Hanno sostituito Dio con la religione vaccinista

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di Beatrice Nencha per https://www.nicolaporro.it/hanno-sostituito-dio-con-la-religione-vaccinista/

“Is God Dead?” interrogava nel 1966 una copertina iconica –  titolo a caratteri cubitali rossi su sfondo nero – del Time Magazine. Firmata da John Elson, editor specializzato in temi religiosi, la cover-story era destinata a fare scalpore, anche negli anni a venire. La redazione fu sommersa da quasi 4 mila lettere. E l’inchiesta costrinse persino Bob Dylan a interrogarsi, anche se lo fece su Playboy: “Se voi foste Dio, vi piacerebbe trovare in copertina una simile affermazione?”. Oggi una copertina del genere, probabilmente, non farebbe più notizia. Da un decennio, a leggere le statistiche Usa, l’America ha perso un buon 20 per cento di cittadini che si definiscono cattolici. Nel 2009 si dichiaravano tali il 77 per cento degli intervistati. Un decennio dopo, nel 2019, si professavano legati al cattolicesimo solo il 65 per cento del campione. Mentre chi ha scelto di abbandonare il crocifisso si è avvicinato a posizioni sempre più laiche o ha perso del tutto la fede.

Religione vaccinista

Oggi la stampa americana è tornata a riflettere sulla graduale perdita dell’identità cristiana in una società così duramente colpita dal Coronavirus. L’epidemia globale pare essersi sostituita, in molti ambiti della vita quotidiana, alla fede che un tempo portava l’uomo a ricercare in Dio la propria salvezza. Nel suo show in prima serata, il giornalista Tucker Carlson ha indicato il monile indossato dalla governatrice di New York Kathy Hochul: un girocollo in argento con la scritta “Vaxed”. E ha riportato alcune sue recenti affermazioni, pronunciate in tono enfatico davanti a centinaia di concittadini adoranti: “Indosso sempre la collana per ricordare a tutti che sono una persona vaccinata. So che anche voi presenti lo siete tutti, siete le persone più intelligenti. Ma là fuori esistono altri che non lo sono. Voi li conoscete. Voi siete i miei apostoli e io ho bisogno che andiate là fuori a dirgli “Dio ci ha detto di amarci l’uno con l’altro” E come si dimostra questo amore?”. La risposta della governatrice democratica non ammette replica: “Solo dicendogli: per favore andate a vaccinarvi”.

Il sentimento della compassione, nel Paese dove il presidente Joe Biden ha da poco emanato un obbligo vaccinale che colpisce 18 milioni di americani ancora “ribelli” – la quasi totalità dei non vaccinati eccetto, curiosamente, gli impiegati del servizio postale e i rappresentanti del Congresso e il loro staff – si dimostra attraverso un’azione evangelica: bussate alle loro porte e convertiteli al nuovo credo vaccinista della salvezza eterna via ago in vena. Un mantra decisamente più suadente di quello lanciato in Italia, la scorsa estate, dal pragmatico generale Francesco Paolo Figliuolo. Quando ha pensato di convertire gli italiani renitenti alla puntura con un ben più laico “vi staneremo casa per casa”.

Acqua santa negata ai fedeli

L’ambiguità di cui si ammantano i discorsi politici sul Covid, non solo Oltreoceano, sembra spesso preferire i toni liturgici di una scienza medica che ripudia la fallibilità e aspira ad essere benedetta, anche con l’acqua santa. E dire che nelle nostre parrocchie, oggi l’acqua santa resta ancora indisponibile ai fedeli. E restano abolite dalla funzione le strette di mano, simbolo universale dell’offerta evangelica di pace. Eppure la gente può schiacciarsi ogni giorno in un treno locale o in autobus, può toccare ogni oggetto che vuole negli scaffali dei supermercati, ma le acquasantiere incarnano il pericolo numero uno del contagio e pertanto devono restare aride e inutilizzate. Simbolo di una fede che per molti, in questi 18 mesi, si è inaridita fino a tramutare la liturgia in una mera procedura burocratica sanitaria. Dove a trionfare è la paura del contagio e della morte. La fobia dell’essere umano rispetto alla Fede nella salvezza divina.

Se per entrare in Vaticano è richiesto un green pass, ovvero un certificato di negatività al Covid 19, non si smentisce forse la principale lezione evangelica? L’esempio del figlio di Dio che lascia venire a sé ladri, malati, storpi, prostitute e personaggi dalla salute non certo di ferro viene relegato a mero simbolo di folclore. Smentito dalla pragmaticità del nuovo culto sanitario. Il quale pretende che l’uomo, anche per incontrare Dio, debba essere uguale alla macchina: sano, pulito, obbediente e distanziato. Non proprio quello che viene narrato nei Vangeli.

Fauci come santino

Per questo “nuovo apostolo” sono stati creati una serie di gadget per potersi riconoscere e autocelebrare: collane, spille, magliette e braccialetti con la scritta “vaccinato”. E, inoltre, una ricca oggettistica per celebrare una liturgia domestica quotidiana. Su Amazon e su altri siti si possono acquistare candele e ceri votivi con l’immagine del virologo Antohny Fauci in versione ecclesiastica. Nei commenti degli acquirenti, alcuni dichiarano di riporre i ceri sopra appositi altarini in casa o sulla scrivania al lavoro. Tra gli articoli più venduti figurano anche delle natività con Giuseppe, Madonna e bambinello in fasce, tutti con indosso la mascherina. Solo cattivo gusto o sostituiranno i personaggi del presepe tradizionale? L’ultima ipotesi non è così peregrina. Dato che chi aspira a fare del vaccino antiCovid una nuova, sincretica religione – con un nuovo Pantheon da idolatrare – vuole che i suoi membri, i vaccinati, si identifichino perfettamente nei suoi simboli e nei suoi valori.

Ed ecco spiegato perché tutti, “nessuno escluso”, vanno accompagnati alla puntura come se fossimo nel pieno di una lotta tra il Bene e il Male. Una nuova Crociata per imporre un vaccino che si è trasfigurato, oggi, in “un dio unico, che non accetta concorrenze, le cure possibili, altrimenti la torre su cui è stata costruita l’intera impalcatura cadrebbe come neve al sole”, scrive la giornalista Tiziana Alterio, autrice del libro inchiesta Il Dio vaccino. Meglio dunque affrettarsi a mettere la mascherina al neonato Gesù nella mangiatoia e distanziare i Re Magi nel Presepe. Magari qualcuno di loro potrebbe essere passato per Wuhan, prima di arrivare a Betlemme…

Beatrice Nencha, 29 settembre 2021