L’imbecille globale è al potere
A parte il corso permanente e intensivo di angoscia e terrore causa pandemia, ogni mattina, pomeriggio e sera, ovunque tu sei e a qualunque fonte d’informazione ti colleghi – video, radio, giornali, web ma anche film, concerti, omelie, lezioni a scuola o all’università, discorsi istituzionali – c’è un Imbecille Globale che ripete sempre lo stesso discorso: “Abbattiamo i muri, niente più frontiere tra popoli, fedi, razze, sessi e omosessi, non più chiusure in nazioni, generi, famiglie, tradizioni ma aperti al mondo”. Te lo dice come se stesse esprimendo un’acuta e insolita opinione personale, originale; finge di ribellarsi al conformismo della chiusura e al potere del fascismo (morto da 75 anni) mentre lui, che coraggioso, che spregiudicato, è aperto, non si conforma, ha la mente aperta, il cuore aperto, le braccia aperte, è cittadino del mondo. Sfida i potenti, lui, che forte. Sta ripetendo all’infinito, da imbecille prestampato qual è, il Catechismo Precompilato dei Cretini Allineati al Canone del Tempo. Tutti per uno, uno per tutti. L’Imbecille è globale perché lui sa dove va il mondo e si sente cittadino del mondo. L’idiota planetario si moltiplica in mille versioni.
C’è l’Imbecille Cantante che dal palco, ispirato direttamente dal dio degli artisti, dichiara che lui canta contro tutti i muri e tutti i razzismi. Che eroe, sei tutti noi. Poi vedi l’Imbecille Attore o Regista che dal podio lancia il suo messaggio originale e assai accorato, perfettamente uguale a quello del precedente cantautore, ma lui lo recita come se l’umanità l’ascoltasse per la prima volta dalla sua viva voce. “Io non amo i muri, non mi piace chi vuole alzare muri” Che bravo, che anticonformista. Segue a ruota l’Imbecille Intellettuale, profeta e opinionista che per distinguersi dal volgo rozzo e ignorante, dichiara anche lui la Medesima Cosa, sui muri ci piscio, morte al razzismo, morte a Hitler (defunto sempre da 72 anni), viva l’accoglienza, i neri, i gay e i trans. L’Idiota Collettivo, versione ebete dell’Intellettuale Collettivo post-gramsciano, non pensa in proprio ma scarica l’app ideologica che genera risposte in automatico. Poi c’è l’Imbecille a mezzo stampa o a mezzobusto che riscrive o recita ispirato l’identica pisciatina contro i Muri. E poi c’è il Presidente o la Presidente, che in veste d’Imbecille Istituzionale, esprime lo stesso, identico Concetto, col piglio intrepido di chi sfida i Poteri Forti (ai cui piedi è accucciato o funge da zerbino). Continua a leggere
La Passione di Cristo, Resurrezione: Jim Caviezel conferma il sequel del film di Mel Gibson
di Carola Proto
A 16 anni dall’uscita in sala de La Passione di Cristo, che incassò globalmente oltre 600 milioni di dollari, Jim Caviezel conferma definitivamente che il già annunciato sequel si farà e che sarà un film decisamente più ambizioso del primo. Già nel mese di aprile l’attore aveva parlato de La Passione di Cristo: Resurrezione, definendolo il più grande film della storia del cinema. Adesso ci tiene a ripetere il concetto e a spiegare: “Mel Gibson mi ha appena mandato la terza versione della sceneggiatura del film”. Nell’intervista, rilasciata a Breitbart News, l’attore riflette sul fatto che dà un po’ di tempo i film biblici vanno meno per la maggiore, e quindi Hollywood non è poi così disposta a investire ingenti quantità di denaro. Nel mese di marzo Caviezel aveva detto che a Gesù la gente preferisce Superman, ma non capisce che Gesù è il più grande supereroe di tutti i tempi.
Come sappiamo, La Passione di Cristo: Resurrezione sarà incentrato sui tre giorni che separano la morte di Gesù dalla sua Resurrezione, il che significa che la nuova fatica del regista australiano potrebbe scatenate più polemiche de La passione di Cristo. Non tutti credono, infatti, che Gesù discese agli Inferi in quel penoso lasso di tempo.
Ad aprile vi avevamo detto che La Passione di Cristo: Resurrezione sarebbe uscito a Pasqua del 2021. Siccome le riprese non sono ancora cominciate, iniziamo a sospettare che l’arrivo al cinema verrà posticipato, anche se non avrebbe senso per Mel e Jim puntare su un periodo diverso dell’anno.
Film su Norma Crosetto al Festival del Cinema di Venezia
Il film che non s’ha da fare e non sìha da vedere per l’intellighenzia rossa che ci ha nascosto tante verità…
Dal quotidiano Libero di ieri Continua a leggere
Film “Prima che la notte” su Fava. Antimafia retorica…
Scritto e segnalato da Antonio Amorosi
Film “Prima che la notte” su Pippo Fava. Antimafia retorica e senza mordente“