Vaccini: la vera emergenza è che abbiamo Arcuri
Ormai siamo in una condizione kafkiana in cui la principale emergenza non è dettata dal Covid, ma da chi ha ricevuto il mandato di attutirne l’impatto devastante fallendo nell’incarico. Tant’è che la struttura commissariale rincorre l’emergenza sanitaria, anziché anticiparsi il lavoro con una programmazione di interventi che sono prevedibili in un quadro pandemico.
Commissario inadeguato
Essere impreparati al piano vaccinale, sia con la carenza del personale sanitario preposto alla somministrazione delle dosi sia con l’inadempiente dotazione di una logistica operativa, conferma l’inadeguatezza dell’ineffabile Domenico Arcuri. Siamo in presenza di una struttura che, piuttosto di onorare la sua missione orientata a placare l’urgenza scatenata dal virus, sta fomentando l’emergenza e, così, risultando parte del problema anziché della soluzione. Non abbiamo ancora gli operatori sanitari idonei a soddisfare il fabbisogno del personale addetto alla massiccia campagna di vaccinazioni. Mancano i centri dove eseguire materialmente l’inoculazione dell’antidoto, i cosiddetti hub di vaccinazione, ma possiamo consolarci soltanto con l’idea architettonica, a sagoma floreale, partorita da Stefano Boeri.
Ci siamo vincolati al piano europeo per la distribuzione, proporzionale alla popolazione di ciascun paese, del vaccino senza esplorare canali di approvvigionamento alternativi, limitandoci nella disponibilità del siero anti-Covid. Ci siamo lasciati sedurre dalla strategia comune sui vaccini presentata dalla Commissione europea lo scorso 17 giugno. L’unità e la solidarietà erano il mantra della burocrazia europea e negli accordi sottoscritti si sanciva «l’obbligo di non fare trattative separate». Continua a leggere
Germania, boom dell’ultradestra anche in Turingia: raddoppia i voti e diventa il secondo partito
Crollo della Cdu di Angela Merkel che perde quasi lʼ11% dei voti
L’estrema destra tedesca di Alternativa per la Germania (Afd) va oltre il raddoppio in Turingia e con il 24% dei consensi diventa secondo partito dopo la sinistra radicale di Die Linke, al 29,5%. Male la Cdu di Angela Merkel che registra il peggior risultato mai ottenuto nella regione e si ferma al 22,5%, con un crollo di 10,8 punti percentuali. Per l’ultradestra tedesca è il terzo exploit in meno di due mesi, dopo Sassonia e Brandeburgo. Continua a leggere
Immigrati, l’accordo di Malta era una bufala!
di Alessandro Gnocchi
L’avevano presentato (giornali e politici) come il grande accordo. Una pietra miliare per almeno tre motivi diversi: ridefiniva le politiche europee sull’immigrazione; segnava la ritrovata coesione dell’Unione in nome della solidarietà; l’Italia usciva dall’isolamento, nuovamente rispettata grazie al passo felpato e sapiente del Conte Bis, Continua a leggere
L’Europa e la questione tedesca
di Fabio Falchi

Fonte: Fabio Falchi
Il nuovo scontro tra Stati Uniti e Germania sulla missione marittima nello Stretto di Hormuz (missione pianificata da Washington per impedire che gli iraniani possano minacciare la libera navigazione in quello Stretto, attaccando o sequestrando delle petroliere come ritorsione per il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare iraniano del luglio 2015 – ossia dal Joint Comprehensive Plan of Action – nonché per le sanzioni adottate dagli americani contro l’Iran), è certamente un altro segno del deterioramento dei rapporti tra l’America e Unione Europea. Anche se Berlino afferma che questa missione (cui, se ci sarà, non è escluso che anche la Germania possa parteciparvi) non farebbe altro che gettare benzina sul fuoco, in realtà questo scontro tra la Germania e gli Stati Uniti ha un significato che va ben oltre la questione del nucleare iraniano. In gioco, infatti, vi sono interessi economici e questioni geopolitiche più importanti che la divergenza di opinioni sulla strategia da adottare nei confronti della Repubblica islamica dell’Iran. Per capirlo però occorre fare “qualche passo indietro”. Continua a leggere
Germania, Maometto insegnato a scuola L’islam è il futuro?
Scritto e segnalato da Antonio Amorosi
Germania, Maometto insegnato a scuola. L’islam è il futuro? Dominerà l’Europa?
Francia e Germania contro la manovra italiana
Gli attacchi e le critiche alla manovra del governo gialloverde ormai sono all’ordine del giorno.
Ieri ci hanno pensato Bce, Bundesbank, Ue, Austria e Olanda. Oggi è la volta della Germania e della Francia.
“Mi rammarico che l’Italia non abbia accolto la mano tesa dalla Commissione europea. La Commissione europea aveva detto ‘discutiamo, dialoghiamo, proviamo a migliorare questo bilancio’, e l’Italia ha rifiutato questo dialogo”, ha dichiarato il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire invitando l’Italia a “dare prova di responsabilità” e “lucidità” su questo dossier. Le Maire, parlando alla trasmissione ‘Les 4 vérités’ su France 2, ha detto che “ora sta alla Commissione europea prendere la sua decisione”.
COMMERZABANK E DEUTSCHE “DANNO CONSIGLI” AL PRESIDENTE ITALIANO
Un appello diretto al presidente della repubblica viene dal capo-economista di Commerzbank, Jorg Kramer: lo ha fatto su Handelsblatt Global, l’edizione inglese del principale giornale economico. Ecco il ragionamento:https://global.handelsblatt.com/opinion/power-markets-chasten-italy-populists-980858La UE tenga duro. Noi (“i mercati”) puniremo governo populista, esigendo tali interessi sul loro debito pubblico, da renderlo insolvente. L’Italia dovrà chiedere aiuto alla BCE. E’ vero che la …
FONTE: https://www.maurizioblondet.it/commerzabank-e-deutsche-danno-consigli-al-presidente-italiano/
In Francia sempre tutto bene. Come in Germania
IN FRANCIA INVECE TUTTO BENE. COME IN GERMANIA.
Macron una ne fa e una ne pensa. Come saprete, lui l’anti-fasci-razzista , è riuscito a lodare il maresciallo Pétain, il capo del governo di Vichy, collaborazionista con Hitler, suscitando proteste internazionali. Praticamente, ogni volta che apre bocca, sbotta in qualche involontaria provocazione. Usa spesso parole inventate , distorte (croquignolet), gergali da teppista (”bordel”, “pognon de dingue”) o enigmatiche (“essence …
Hanno coltelli e carte prepagate dall’ONU
HANNO COLTELLI – E CARTE PREPAGATE DALL’0NU
Decine di migliaia di “migranti”, dalla Bosnia, stanno sfondando la frontiera della Croazia. “Al 95% maschi giovani, tutti armati di coltello. Un poliziotto è già stato pugnalato. Non ci sono più siriani fra loro. Sono per lo più pakistani, ma anche marocchini, algerini, iraniani . Vogliono andare in Germania e nei paesi scandinavi. E tutti – dice la polizia croata …










