Utero in affitto, fiera per comprare bimbi/ Prezzi a coppie gay: Ue ‘tace’ sul Belgio

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“Men Having Babies”, la fiera choc in Belgio sull’utero in affitto: cataloghi e prezzi per comprare i bambini. Denuncia Lega alla Commissione Ue (che però tace)

Cosa c’è di meglio per distrarsi dalla tremenda pandemia di Covid-19, di una bella fiera online, con tanto di cataloghi e prezzi al dettaglio per “oggetti” di merce rara al giorno d’oggi? Nulla, in teoria, se non si trattasse di bambini e di prezzi legati alla maternità surrogata (tradotta in “vulgata” come utero in affitto). In Belgio dal 2014 si rinnova ogni anno la fiera-choc dal titolo “Men Having Babies” dove tra cataloghi e informazioni, le coppie omosessuali possono dilettarsi sulla scelta più idonea del loro piccolo figlio attraverso l’utero di una madre surrogate, ovviamente il tutto a pagamento. La denuncia arriva quest’anno da Simona Baldassarreeuroparlamentare della Lega, che a Libero Quotidiano racconta stamani la sua richiesta da anni ormai presso la Commissione Ue di intervenire contro l’organizzazione delle fiera che “vende” i bambini. «La risposta è stata evasiva, senza alcuna presa di posizione. Del resto la stessa Ursula Von der Leyen – la presidente della Commissione Europea – nel suo discorso sullo Stato dell’Unione si è detta pronta a favore la genitorialità delle famiglie omosessuali», attacca ancora la co-presidente dell’intergruppo del Parlamento Ue sulle sfide demografiche.

UTERO IN AFFITTO, NEANCHE IL COVID FERMA LA FIERA-SCANDALO IN BELGIO

Il Belgio non da oggi favorisce questa pratica per le coppie gay di “affittare” una madre surrogata per poter poi ricevere il figlio: sulla scia del diritto alla famiglia come primo e unico principio, l’impianto di utero in affitto – vietato ancora oggi in Italia e in diversi altri Paesi europei – viene presentato con dovizia di particolari in questa fiera giunta al sesto anno di attività (e neanche fermato dalla pandemia Covid, solo traslato in video-conferenza). «Ci sono i cataloghi, ognuno scegliere la madre surrogata e le modalità di pagamento che preferisce», attacca ancora la Baldassarre, segnalando come il prezzo oscilli dai 95mila fino ai 165mila euro, tutto compreso anche il sostegno psicologico, l’assistenza legale e i collegamenti aerei per prelevare il “prodotto” ordinato. L’europarlamentare del Carroccio, appoggiata anche dal resto del Centrodestra italiano in Europa, non si capacita di come nel 2020 «dobbiamo ancora assistere a questi eventi che sponsorizzano questa moderna forma di schiavitù». Il bambino diventa una sorta di merce, e con lui anche la madre surrogata, che per il momento viene “permesso” dalla Commissione Europea. Da mesi ormai giace ancora alla Camera una proposta di legge di Fratelli d’Italia a firma Giorgia Meloni, appoggiata anche da Forza Italia, Lega e Noi con l’Italia, che chiedere al Parlamento italiano di rendere l’utero in affitto reato universale anche nel resto d’Europa.

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https://www.ilsussidiario.net/news/utero-in-affitto-fiera-per-comprare-bimbi-prezzi-a-coppie-gay-ue-tace-sul-belgio/2090858/

Spagna: Vox contro il gender

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L’EDITORIALE DEL VENERDÌ
di Matteo Orlando

 

In Spagna è scontro aperto tra Santiago Abascal, il leader del partito cattolico di destra Vox e il governo rosso-viola guidato da Pedro Sanchez, il più a sinistra della storia recente spagnola.
L’ultimo terreno di lotta è il cosiddetto “pin parental” voluto da Vox per contrastare il gender nelle scuole ed altre iniziative educative non ritenute adeguate alla tradizione spagnola.
Vox, durante le ultime elezioni, ha infatti insistito molto sulla proposta di vincolare l’approvazione dei bilanci cittadini nelle comunità alla possibilità, indirizzata ai direttori dei centri educativi, di riferire preventivamente, attraverso un’autorizzazione esplicita, su qualsiasi argomento, discorso, seminario o attività scolastica che possa influire su questioni morali socialmente controverse o sulla sessualità, che possano essere invadenti per la coscienza e l’intimità dei bambini, “in modo che i genitori possano analizzarli in anticipo”, ha affermato Abascal, per “riflettere su di essi e in base a ciò dare o meno il proprio consenso”.
La coerenza di Vox ha fatto scattare l’allarme da parte dei laicisti al governo e delle lobby che lo sostengono.
Dal ministero dell’istruzione hanno minacciato di ricorrere all’azione giudiziaria per bloccare qualsiasi iniziativa di “pin parental”, e per farlo dichiarare “illegale”.
Ma da Vox hanno dichiarato che faranno di tutto per difendere il “pin parental” a fronte “dell’evidente indottrinamento all’ideologia di genere a cui sono destinati i bambini spagnoli nei centri educativi, contro la volontà e contro i principi morali dei genitori, attraverso contenuti curriculari in materie, attività di esercitazione, seminari e lezioni basati sull’ideologia gender”.
Inutile sottolineare che i gruppi omosessualisti, tutti schierati a sinistra, hanno criticato Vox arrivando a sostenere che questa misura priverebbe “i minori del loro diritto di conoscere la realtà”.

Bacio omosessuale in un cartone americano per bambini

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Anche The Three Downstairs: Tales of Arcadia si aggiunge alla purtroppo ormai lunga lista di cartoni animati che ospitano personaggi e vicende omosessuali.

Un nuovo cartone animato dà spazio all’amore omosessuale: si chiama The Three Downstairs: Tales of Arcadia e viene trasmesso su Netflix nella sezione dedicata ai più piccoli.

A dare la notizia GospelPrime che offre brevi cenni sulla trama dell’episodio: temendo la distruzione dell’Arcadia High School ad opera di un meteorite, la giovane Shannon Longhannon teme di morire senza aver dato il primo bacio. È una ragazzina timida, introversa, sovrappeso, con gli occhiali; dando voce alle proprie paure viene avvicinata da una coetanea, anche lei vittima della medesima angoscia.

Così tra le due scattano dei baci che preludono probabilmente ad una futura storia d’amore, dal momento che la minaccia dell’asteroide viene detronizzata e la scuola è sana e salva.

Secondo il sito della CBR, l’episodio sarebbe frutto dell’interesse da parte della produzione di Guillermo del Toro & Co. verso la tematica dell’integrazione, sia per quanto riguarda l’argomento degli immigrati e dei rifugiati negli Stati Uniti ma anche per alcuni aspetti per cari alla comunità LGBTQ.

Da https://vocecontrocorrente.it/bacio-omosessuale-cartone-animato-bambini/

Le uniche vittime di Bibbiano sono i bambini, non il sindaco

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Andrea Carletti, il primo cittadino, si dice “crocifisso”. Ma a chiedere le scuse posso essere soltanto le famiglie devastate dallo scandalo affidi

Di Mario Giordano

Perseguitato? Vittima? Addirittura «crocifisso», come si è autodefinito, paragonandosi nientemeno che a Gesù sul Golgota? Non scherziamo: intanto il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, resta indagato. E poi resta indagato nell’ambito di una inchiesta che ha sollevato il velo su un orrore spaventoso, quello del business sui minori strappati alle loro famiglie. Dunque dovrebbe pensarci due volte prima di proclamarsi vittima. Come dovrebbero pensarci il segretario del suo partito, Nicola Zingaretti del Pd, e tutti gli altri politici che si sono affrettati a guadagnare un titolo di giornale, vestendo i comodissimi panni dei martiri mediatici. Perché, in questa vicenda, le vittime ci sono davvero. Ma non sono quelli che stanno sulle cadreghe che contano e strepitano sui giornali. Non sono né il sindaco né il segretario del Pd. Non sono i partiti politici e i loro rappresentanti. Le uniche vittime di questa vicenda, purtroppo, sono i bambini.

Il sindaco di Bibbiano per ora ha solo avuto la revoca dell’obbligo di dimora. Non l’assoluzione. Per l’amor dei cielo: ce l’avrà. Glielo auguriamo. Gli auguriamo di dimostrare l’innocenza in tribunale, oltre che sui giornali. Ma nel frattempo abbia la decenza di evitare la parola «crocifissione». Perché di crocifissioni, in questa orrenda storia, ce ne sono state fin troppe: sono stati crocifissi quei bimbi strappati alle loro mamme, tenuti lontani per anni, quei bambini a cui si diceva «facciamo il funerale al tuo papà»; sono stati crocifissi quei bambini che chiedevano «perché papà non viene a trovarmi?» e si sentivano rispondere «perché non ti vuole più»; sono stati crocifissi quei bambini che non ricevevano i giocattoli dai loro genitori perché gli assistenti sociali li buttavano nell’immondizia, insieme con le loro lettere. E sono stati crocifissi quei bambini i cui disegni venivano modificati per dimostrare che erano stati molestati anche se non era vero. Solo per tenerli lontani dai genitori. Per sfasciare le famiglie. E per fare più soldi. Ecco chi sono le vittime di Bibbiano. Ecco chi è stato davvero crocifisso.

Il sindaco dimostrerà la sua innocenza, Zingaretti si guadagnerà un po’ di agenzie di stampa facendo la vittima e gridando alla «vergogna». Qualche altro politico ripeterà che bisogna «chiedere scusa». Ma vi rendete conto dell’assurdità? Ancora una volta la politica ha perso il contatto con la realtà: gli unici cui bisogna chiedere scusa, infatti, sono quei piccoli torturati e plagiati in nome dell’ideologia e del dio denaro. Nessun adulto può tirarsi fuori dalle responsabilità di questo orrore. Nessuno adulto, se ha un minimo di umanità, può fare a meno di sentirsi toccato nel profondo. Nessun adulto può fare a meno di sentirsi in qualche modo responsabile di non aver capito, di non aver intuito, di non aver protetto questi bambini. Di non aver scoperchiato prima il pentolone dell’orrore. Figurarsi se può farlo chi è stato sindaco in quelle zone. Figurarsi se può farlo il segretario di un partito che da quelle parti da sempre fa il bello e il cattivo tempo.

Bibbiano non è stato un raffreddore, come hanno scritto i tecnici mandati dalla Regione per seppellire tutto. Bibbiano è un’inchiesta che ancor prima di individuare reati e eventuali colpevoli (questo lo stabilirà il processo), ha sollevato il velo su uno scandalo che non è solo a Bibbiano, ma che è nazionale. Ed è lo scandalo dei bambini calpestati da un sistema che mira soltanto a fare soldi. E che nessuno controlla. Tanto è vero che ancora oggi non si sa quanti sono i bambini allontanati dai tribunali in Italia, nessuno conosce quanto rendano, dove finiscono quei soldi, nessuno indaga sulle complicità e sui conflitti di interesse tra giudici minorili che decidono gli affidi e le cooperative che su quegli affidi prosperano. Nessuno è riuscito a fermare il business osceno che si è scatenato sulla pelle dei più piccoli. Altro che raffreddore: è una pestilenza.

Una pestilenza che fa guadagnare molte persone, si capisce. Ma che non ha pietà dei bambini. E che perciò andrebbe fermato. A qualsiasi costo. In qualsiasi modo. Anche a costo di indagare un sindaco, se è necessario. Perché per quante violenza ci possa essere nell’indagare un sindaco che poi (forse) si dimostrerà innocente, non è paragonabile alla violenza che c’è nello strappare un bimbo al suo papà dicendogli che «papà è morto» o «papà non ti vuole», mentre il papà lo sta aspettando fuori dalla porta. E il fatto che i politici non lo capiscano, autoproclamandosi vittime e crocifissi, è l’ennesima dimostrazione, caso mai ce ne fosse ancora bisogno che i politici pensano a difendere sempre e soltanto sé stessi, anziché chi ne ha davvero bisogno, come i bambini. Poi si chiedono perché la gente non crede più in loro…

Da https://www.panorama.it/news/politica/vittime-bibbiano-bambini-sindaco/

Salvini a Bibbiano: “Giù le mani dai bambini, commissione inchiesta su case famiglia”

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di Eugenio Palazzini

Matteo Salvini è arrivato alle 15 in piazza del Municipio, a Bibbiano, per un comizio davanti ai cittadini. “Giù le mani dai bambini”, ha detto il vicepremier annunciando la visita di oggi. “Alcuni arrestati e indagati venivano pagati per difendere i bambini. Spero che vengano arrestati uno per uno tutti quegli assistenti sociali che sono dei delinquenti, per rispetto di chi invece fa bene il suo lavoro”, ha dichiarato in piazza il leader della Lega.

“Dietro a queste storie ci sono mamme, papà e bambini. Non avrò pace fino a che l’ultimo bambino sottratto ingiustamente a mamma e papà non tornerà a casa dai propri genitori. Con la commissione d’inchiesta sulle case famiglia, temo che schifezze, falsità e truffe emergeranno in tante case famiglia italiane. Ma non facciamo di tutta l’erba un fascio”, ha specificato Salvini

Poi il leader della Lega ha tuonato: “Mi domando perché i tribunali dei minori non vanno nei campi rom ad esempio. Mi sono letto fascicoli di presunta difficoltà economica di genitori italiani che magari hanno perso il lavoro per qualche settimana. In questi casi – ha detto Salvini – sono implacabili i servizi sociali, mente nei campi rom nulla. Chi sbaglia sulla pelle dei bambini deve pagare doppio. Sono quasi 10mila i bambini portati via in Emilia Romagna ai propri genitori, sono numeri che non esistono”.

Fonte: https://www.ilprimatonazionale.it/politica/salvini-bibbiano-commissione-inchiesta-case-famiglia-tutta-italia-125420/  Continua a leggere