Cretinismo globale: planetario, punitivo e al potere

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di Marcello Veneziani

Fonte: Marcello Veneziani

Razzismo e Lgbtqia sono diventati ormai i dogmi ossessivi di tutti i media, della narrazione globale, dell’agenda politica mondiale, in primis della sinistra planetaria. Non c’è religione, chiesa, famiglia, popolo, proletariato, governo che tenga; non c’è nemmeno lo sport che possa esserne immune. Tutto viene investito da questo ciclone che ha oscurato ogni altro tema, ogni altra urgenza. È uno di quei temi discriminatori in assoluto dell’umanità: di qua i devoti del nuovo catechismo, di là i razzisti omofobi in tutte le loro gradazioni, da cattolici a nazi. Per essere tali non occorre un esame approfondito, basta non inginocchiarsi, reclamare la libertà di pensiero o dire che i bambini nascono da un uomo e una donna.

La campagna permanente contro il razzismo, l’inginocchiatoio globale negli stadi, magari colorati d’arcobaleno, ha contagiato pure il calcio, in un’invasione di campo senza precedenti. In Italia, la sinistra si è ormai votata a un’ideologia fondata sull’antirazzismo e la legge Zan che potremmo chiamare in sintesi Razzanesimo. Qualcuno dice che è maccartismo rovesciato: ma la caccia alle streghe comuniste di allora si fondava almeno sulla realtà: c’era Stalin, l’Urss, la guerra fredda. Qui invece c’è…Hitler e tanta psicosi.

La partita in gioco non è tra due ideologie, tra due visioni del mondo, ma tra l’ideologia e la realtà, tra la natura e la sua abolizione, tra la Vita e il Modulo. Perfino la Chiesa va in ritirata e Draghi si sfila, invoca la laicità, si fa neutrale, passa la palla al Parlamento.

Il nemico principale di questa ideologia manichea, pervasiva, intollerante non è un soggetto politico e nemmeno la Chiesa, ma più semplicemente e più vastamente la realtà. Perché se di mille crimini compiuti nel mondo, uno solo merita sdegno, commozione e mobilitazione permanente e tutti gli altri vanno dimenticati; se tra mille bisogni che esistono sulla terra, alcuni che toccano la vita e la morte, il tema degli omo e dei trans diventa la priorità planetaria permanente; vuol dire che non si fronteggiano due culture politiche e civili diverse, come sarebbe legittimo e auspicabile, ma un’Ideologia Sola e Ossessiva che non ammette avversari, perché li squalifica in partenza, li reputa barbarici, li criminalizza e vorrebbe perseguirli penalmente; e dall’altra parte la composita, contraddittoria, imperfetta realtà, la vita quotidiana, i corpi, gli istinti, gli affetti, i legami, i pensieri, le tradizioni, le esperienze di ogni giorno.

L’altro giorno tornando finalmente a incontrare lettori e cittadini, la domanda ricorrente in tema di attualità è: ma chi è disposto a mandare all’aria tutta la realtà, la famiglia, i rapporti umani, le tradizioni, le civiltà e le istituzioni millenarie pur di inginocchiarsi al Potere nero, omotrans e arci-femminista, e insieme a cancellare anche la propria storia, provenienza, le proprie lotte del passato, ha perduto la testa o cosa ha in mente, inteso più come materiali che come pensieri? È un fenomeno di rincretinimento globale, di pandemia della demenza o cosa? Ci credono davvero oppure no, i genufessi, ci sono o ci fanno?

In Italia, in Europa, in Occidente funziona a pieno regime la Fabbrica per l’allevamento dei cretini. Gestita da cretini in malafede, invasati che mettono a profitto la loro demenza. Anzi la definizione completa, scientifica è: cretini punitivi, planetari, in malafede, al potere. Non mi riferisco a qualcuno in particolare, alcuni a livello personale stupidi non sono; ma alla loro somma, al Cretino Collettivo che ne scaturisce. I suddetti non si limitano a proporre soluzioni circoscritte e nemmeno a rivendicare la loro opinione e il diritto di vivere in libertà, ciascuno come crede. No, pretendono di imporla a tutti, di farla adottare come testo, norma di legge; e di sanzionare coloro che non la pensano come loro, non hanno il cervello nelle ginocchia, non si piegano ai catechismi dell’odio e dell’idiozia.

Un cretino, seppure in malafede, che si rivolge ad altri cretini, che si costituisce in movimento, che scende in piazza e chiede voti, può essere detestabile ma in fondo esercita la sua libertà e il suo diritto; in democrazia non si può negare. Ma quando il cretino chiede che tutti debbano seguire i suoi precetti e le sue precettazioni, e pretende che le sue opinioni siano regola universale, altrimenti si è razzisti, omofobi, nazisti e indemoniati, allora la faccenda si fa pericolosa. E diventa addirittura torva se si pensa che questa setta di dementi è stabilmente al potere, si costituisce in cupola e in casta, detiene i media e gestisce la politica televisiva, cinematografica, giudiziaria, e poi la cultura, lo spettacolo e vorrebbe allargarsi pure allo sport. Allora diventa un’emergenza. Per giunta planetaria, se consideriamo che questa follia non colpisce solo la malata Italia, ma va dal Galles agli Stati Uniti, fino in Australia. Allora il quadro si completa: non stiamo parlando di un idiota qualunque ma del Cretino Planetario in Mala Fede che dispone del Potere. La vicenda si fa allora insopportabile, inaccettabile. Il loro rifiuto a priori di riconoscere che su quei temi si possa avere almeno una diversa opinione, costringe chi non è con loro a ricambiare la loro inimicizia. Non si può discutere, non c’è la possibilità di accordo e di una mediazione, lo dicono loro. Dunque che si fa? Si può dichiarare guerra alla pandemia degli idioti? Non pretendendo l’eliminazione dell’avversario, come da loro preconizzata tramite leggi e squalifiche, più semplicemente ci accontenteremmo di una cosa: avere la possibilità di esprimere un giudizio democratico, tramite il voto per rendere se non inoffensivo almeno meno letale il virus della stupidità militante da loro propagato con zelo poliziesco e missionario. Ma il voto tarderà e alla fine non basterà. Perché il potere non ha limiti, come la stupidità.

L’imbecille globale è al potere

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di Marcello Veneziani

A parte il corso permanente e intensivo di angoscia e terrore causa pandemia, ogni mattina, pomeriggio e sera, ovunque tu sei e a qualunque fonte d’informazione ti colleghi – video, radio, giornali, web ma anche film, concerti, omelie, lezioni a scuola o all’università, discorsi istituzionali – c’è un Imbecille Globale che ripete sempre lo stesso discorso: “Abbattiamo i muri, niente più frontiere tra popoli, fedi, razze, sessi e omosessi, non più chiusure in nazioni, generi, famiglie, tradizioni ma aperti al mondo”. Te lo dice come se stesse esprimendo un’acuta e insolita opinione personale, originale; finge di ribellarsi al conformismo della chiusura e al potere del fascismo (morto da 75 anni) mentre lui, che coraggioso, che spregiudicato, è aperto, non si conforma, ha la mente aperta, il cuore aperto, le braccia aperte, è cittadino del mondo. Sfida i potenti, lui, che forte. Sta ripetendo all’infinito, da imbecille prestampato qual è, il Catechismo Precompilato dei Cretini Allineati al Canone del Tempo. Tutti per uno, uno per tutti. L’Imbecille è globale perché lui sa dove va il mondo e si sente cittadino del mondo. L’idiota planetario si moltiplica in mille versioni.

C’è l’Imbecille Cantante che dal palco, ispirato direttamente dal dio degli artisti, dichiara che lui canta contro tutti i muri e tutti i razzismi. Che eroe, sei tutti noi. Poi vedi l’Imbecille Attore o Regista che dal podio lancia il suo messaggio originale e assai accorato, perfettamente uguale a quello del precedente cantautore, ma lui lo recita come se l’umanità l’ascoltasse per la prima volta dalla sua viva voce. “Io non amo i muri, non mi piace chi vuole alzare muri” Che bravo, che anticonformista. Segue a ruota l’Imbecille Intellettuale, profeta e opinionista che per distinguersi dal volgo rozzo e ignorante, dichiara anche lui la Medesima Cosa, sui muri ci piscio, morte al razzismo, morte a Hitler (defunto sempre da 72 anni), viva l’accoglienza, i neri, i gay e i trans. L’Idiota Collettivo, versione ebete dell’Intellettuale Collettivo post-gramsciano, non pensa in proprio ma scarica l’app ideologica che genera risposte in automatico. Poi c’è l’Imbecille a mezzo stampa o a mezzobusto che riscrive o recita ispirato l’identica pisciatina contro i Muri. E poi c’è il Presidente o la Presidente, che in veste d’Imbecille Istituzionale, esprime lo stesso, identico Concetto, col piglio intrepido di chi sfida i Poteri Forti (ai cui piedi è accucciato o funge da zerbino). Continua a leggere

L’élite globale anglosassone e la Terza Guerra mondiale?

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Riceviamo e pubblichiamo questa analisi di una nostra amica ed assidua lettrice, che segue una teoria e trae conclusioni che non possiamo considerare definitive, ma degne di nota. E’ un’ opinione politicamente scorretta, con una sua logica, di cui tener conto. (Nota del Circolo Christus Rex) 

di Francesca Catanese

Carrol Quigley, professore alla Georgetown University, pubblicò nel 1966 un volume di 1348 pagine: Tragedy and Hope. Quigley non è accusabile di complottismo perché ha formato la classe dirigente angloamericana, a iniziare da Clinton. Il professore rivelava l’esistenza di una élite anglofila che puntava al dominio globale e che in parte lo aveva già conquistato. Ma prevedeva anche che, dopo il 2000, nuove forze, come la Cina, una Russia liberatasi dal Comunismo – che, dimostrava Quigley era per lo più uno strumento dell’élite globale britannica – avrebbero contrastato l’egemonia anglofila mondiale. Continua a leggere

Il mondo si è trasformato ma pochi in Occidente lo hanno compreso

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di Martin Sieff

Il mondo si è trasformato ma pochi in Occidente lo hanno compreso

Fonte: Controinformazione

Il mondo è cambiato e nessuno nell’Occidente lo ha notato. L’India e il Pakistan si sono uniti alla Shanghai Cooperation Organization. L’Organizzazione, a 17 anni dalla sua fondazione avvenuta il 15 giugno 2001, si è tranquillamente affermata come la principale alleanza e raggruppamento di nazioni in tutta l’Eurasia. Ora la stessa si è espansa da sei a otto paesi, due dei nuovi membri sono le gigantesche potenze regionali con armi nucleari dell’Asia meridionale, India, con una popolazione di 1.324 miliardi e il Pakistan, con 193,2 milioni di persone (entrambe nel 2016).

In altre parole, la popolazione combinata delle potenze facenti parte dello SCO, che già erano di oltre 1,5 miliardi di persone, è praticamente raddoppiata in un colpo solo. Continua a leggere