L’ossessione della sinistra lo ha reso davvero “eterno”

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Negli anni, l’accusa di essere fascista ha colpito tutti: da Mao a Nenni, da Stalin alle femministe fino a 007

Il Duce ha fatto carriera. Benito Mussolini è stato appeso a testa in giù a Piazzale Loreto (Milano) ma il suo fantasma è diventato l’ossessione della sinistra antifascista.

Una sinistra che per molti anni si è identificata quasi per intero con il Partito comunista. Una sinistra quindi antidemocratica. Per appartenere alla famiglia democratico-liberale è infatti necessario un doppio requisito che pochi avevano: essere sia antifascista sia anticomunista.

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I “vescovi” benedicono i sindaci anti-Salvini: “Non guida lui la Chiesa”

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Sul decreto Sicurezza di Salvini, i prelati chiedono “obiezione di coscienza”. E sposano il ricorso dei governatori alla Consulta

Dopo gli appelli ad aprire i porti, ora i vescovi italiani si schierano al fianco di Orlando&Co. contro l’applicazione del dl Sicurezza. A prendere la parola è monsignor Perego, vescovo di Ferrara ed ex direttore generale della Fondazione Migrantes della Cei.

“Ci sono due livelli, entrambi importanti – osserva il monsignore all’Adnkronos -. In Costituzione abbiamo l’art. 10 che tutela il diritto di asilo e in questo momento, di fronte ad un decreto sicurezza che non tutela il diritto di asilo e mette in difficoltà ulteriormente le realtà locali, è giusto ricorrere ai giudici della Consulta da parte dei sindaci e anche delle associazioni”.

Nei giorni scorsi anche Bagnasco era arrivato a chiedere un “giudizio di coscienza sul dl Sicurezza”. Ora Perego torna all’attacco: “Di fronte a gravi disagi – dice – è giusto il ricorso perché in coscienza non si può accettare quello che va contro diritto”. È dunque giusto “fare obiezione di coscienza di fronte ad un decreto che non tutela la vita delle persone”.

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Il nuovo missile nucleare di Putin: neanche la Nato può fermarlo

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Il presidente annuncia la riuscita del test: “Abbiamo una nuova arma”. Il missile vola 20 volte la velocità del suono. La Russia ha testato con successo Avangard, un nuovo missile ipersonico che secondo il presidente Vladimir Putin renderà obsoleti tutti i sistemi missilistici precedenti. “La Russia ha un nuovo tipo di arma strategica, e nel 2019 il nuovo sistema strategico intercontinentale Avangard entrerà al servizio delle Forze armate – queste le parole con cui il presidente russo ha annunciato al governo la buona riuscita dei test del sistema missilistico -. Il test è stato un successo completo, siamo i primi ad avere questo tipo di arma strategica“. Continua a leggere

Manovra, giro di vite del governo: tagliati i contributi all’Onu – Conte non firma il Global Compact

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Nei mesi scorsi gli scontri su immigrazione e razzismo. Ora il governo riduce di 32 milioni i contributi alle Nazioni Unite

Le Nazioni Unite, a pochi giorni dal braccio di ferro sul Global Compact, si trovano a dover fare i conti con una nuova chiusura da parte dell’Italia. A partire dall’anno prossimo, infatti, il governo gialloverde taglierà parte dei finanziamenti che puntualmente è costretto a versare nelle casse dell’Onu. Continua a leggere

Chiude il simbolo della “mala accoglienza”. Via da Conetta gli ultimi 70 immigrati

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Il centro fu teatro di scandali e rivolte. La base militare torna al demanio.

Via gli ultimi profughi da Conetta. Poi qui chiude tutto. Insomma Conetta chiude. Chiude, ed è un’epoca che finisce, dopo rivolte, proteste, risse, migranti arrabbiati, letti accatastati, falò, prefetti impauriti, sindaci furiosi, sporcizia e sudiciume ovunque.

Era il 24 luglio di tre anni fa. Quando Conetta, frazione di Cona, nel veneziano, di appena 197 abitanti, cominciò a ospitare i migranti. Si partì con 50 richiedenti asilo. Poi si salì a 144 ma nel giro di un anno le cifre quintuplicarono. Ammassati dentro a delle tende da circo, dove la cooperativa che li ha ospitati ci ha fatto i soldi a palate, ad aprile 2016 erano quasi 700, a settembre 900 e a marzo 2017, 1500. Ma ci sono stati periodi in cui Conetta ha conosciuto un ammasso di oltre 1600 migranti. E 1600, in un paese di 197 anime che ancora scandisce il giorno con il far del sole e il canto del gallo, sono decisamente troppi. Continua a leggere

La metapolitica non è una strategia

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La destra ha 50 anni ma è ancora Nuova

Il movimento fondato da De Benoist ha previsto populismo, ritorno dell’identità e crisi finanziaria

di Stenio Solinas

Mezzo secolo di un movimento di idee è un arco di tempo significativo e il retrocedere negli anni fino appunto al Maggio Sessantotto per raccontarne non l’altra faccia, quanto la nuova e diversa che in esso si palesava, la «Nouvelle Droite» di Alain de Benoist e del suo Grece (Groupement de Recherches et d’Etudes pour la civilisation Européenne), può assumere il sapore provocatorio di una nemesi, così come quello di un’indebita appropriazione.

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Blitz dei comunisti nel cinema che proietta il film sulle foibe

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Il caso a Pordenone. Il Partito comunista distribuisce volantini giustificazionisti al termine della proiezione del film Red Land – Rosso Istria che racconta il dramma delle foibe.

Non c’è critica meno costruttiva di quella dettata dall’odio politico. Il livore ideologico è un sentimento che allontana dalla realtà e dal buon senso.

È simile ad una febbre con allucinazioni. E allora può capitare di perdere il controllo e che di fronte allo stupro e all’infoibamento di una ragazza inerme qualcuno arrivi persino a pensare: “Beh, era una fascista”. Continua a leggere

Quel partito dei cattolici e le grandi manovre di Chiesa e vescovi che irritano i fedeli

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A 100 anni dall’appello di don Sturzo, Bergoglio vuol rifare una Dc pro migranti ed europeista.

Semplice nostalgia della Democrazia Cristiana o tentativo di fermare la Lega di Matteo Salvini? Forse un po’ di tutte e due, fatto sta che da alcune settimane si riparla con insistenza di un prossimo «partito dei cattolici».

E la cosa più significativa è che la direzione viene tracciata dai vescovi. Il presidente dei vescovi italiani, il cardinale Gualtiero Bassetti, ne aveva già parlato poco dopo le elezioni dello scorso 4 marzo. Allora aveva invocato un impegno più politico da parte della vasta rete di associazioni e movimenti laicali già presenti nella società, ma sull’argomento è tornato di nuovo lo scorso 12 novembre nel discorso all’Assemblea generale dei vescovi italiani, citando anche il beato Giuseppe Toniolo, economista e sociologo che alla fine dell’800 gettò le basi per la Democrazia cristiana, e di cui si è appena celebrato il centenario della morte. Continua a leggere

Putin dichiara guerra al rap: “Porta al degrado la Russia”

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La mossa del Cremlino: sovvenzioni pubbliche per “correggere” i cantanti che esaltano droga e violenza.

«Se è impossibile fermare qualcosa, devi prenderne il controllo». La terza via di Vladimir Putin per affrontare il binomio droghe-concerti rap passa anche da questa tesi, espressa in occasione del consiglio consultivo sulla cultura e le arti.

Allarmato dalla crescente popolarità del rap tra i giovani russi, che porta in dote tutto ciò che riguarda la trasgressione nei locali notturni e il business legato agli stupefacenti, Putin ha smentito i suoi detrattori che già immaginavano un roboante giro di vite con repressione e pugno duro: nulla di tutto ciò. Per affrontare il delicato problema, il presidente propone infatti che i leader culturali escogitino un mezzo per controllare, piuttosto che vietare, la musica popolare. Continua a leggere

Il concerto di Natale interculturale. E in chiesa intonano “Bella ciao”

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Polemiche per il concerto natalizio in una parrocchia a Bologna. In chiesa il coro intona “Bella Ciao”.

Prima il coro dei bimbi sulle note natalizie, poi “bella ciao” e le reprimende per “la limitazione della libertà” che stiamo vivendo “in questo momento storico”.

Potrebbe sembrare tutto normale, se ci trovassimo alla festa di Natale del circolo del Pd o in una vecchia casa del popolo. E invece si tratta di una normale domenica pomeriggio di dicembre nella parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù a Bologna. Due bandiere della pace a sinistra, l’immagine della vergine a destra, il crocifisso al centro. Il gruppo di cantori degli adulti intona (in chiesa) l’inno dei partigiani quando (forse) ci si attenderebbe solo un normale “Tu scendi dalle stelle”. E tutti applaudono.

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