Sanzioni alla Russia, grave danno alla nostra agricoltura
Roma, 6 mar – Le sanzioni alla Russia fanno male. Eccome se fanno male. Lo sanno bene anche i contadini italiani, le cui esportazioni verso il paese del presidente Putin hanno subìto un duro colpo dopo che il governo russo, per reagire alla sciagurate misure adottate anche dalla Ue in risposta alla crisi Ucraina, ha stabilito, nel 2014, il divieto di importazione di un gran numero di prodotti agroalimentari da UE, Usa, Canada, Norvegia ed Australia.
Il risultato, meglio dire la fotografia dei danni causati alla nostra agricoltura da un provvedimento, quello delle sanzioni alla Russia occidentali sulla carta della durata di un anno e invece ancora in vigore, è riassunto nei numeri forniti in questi giorni dal Centro Studi di Confagricoltura. Numeri davvero pesanti: cinque anni di sanzioni invocate, benedette, ratificate dai vari Macron e Merkel di turno e supinamente accettate dai nostri governi nazionali, sono costate (ogni anno) molto caro. Dall’entrata in vigore del divieto di importazione di molti prodotti agricoli e dell’industria alimentare dai Paesi dell’Ue, il valore annuo dell’esportazioni italiane di settore (confrontando il 2018 sul 2013) risulta infatti ridotto di 153 milioni di euro. Continua a leggere