Il “Buscetta” della ‘ndrangheta ora collabora

Condividi su:

di Redazione

Avevamo iniziato a studiare questi fenomeni, riferiti soprattutto alle ramificazioni in Veneto ed a Verona, sin dal lontano 2014. Ora sembrano giungere notizie confortanti che, probabilmente, nei prossimi mesi potrebbero rivelarsi degli tzunami per alcuni ambienti legati alla politica, al mondo imprenditoriale, ai colletti bianchi, alla massoneria deviata e, addirittura a uomini di Chiesa. Ce lo rivela un altro collaboratore di giustizia… (n.d.r.)

Nicola Grande Aracri decide di parlare col procuratore anti mafia Gratteri

di Felice Manti

«Nicolino Grande Aracri si è pentito? Che bella notizia. Ora spero lo proteggano mandandolo all’estero con una nuova identità, a lui e alla sua famiglia. Perché presto le Regioni rosse esploderanno». Al telefono con il Giornale c’è Luigi Bonaventura, pentito di ‘ndrangheta dell’omonima cosca, colui che fece scattare la prima condanna all’ergastolo per il capo del clan che dettava legge a Cutro, nell’intera Calabria centro-settentrionale e soprattutto tra Toscana, Umbria ed Emilia Romagna. L’annuncio della collaborazione della giustizia del potente boss da oltre un mese – notizia che ha colto di sorpresa il suo legale Gregorio Aversa («Decisione personale, ne ero all’oscuro») è decisiva nella lotta alla ‘ndrangheta soprattutto nelle sue ramificazioni nel Centro Italia, come confermano le sentenze del processo AEmilia per cui Grande Aracri è all’ergastolo al 41bis e i guai giudiziari del braccio destro del governatore toscano del Pd Eugenio Giani, sfiorato da un’indagine per ‘ndrangheta.

Nella potente organizzazione calabrese, ramificata ormai in tutto il mondo, il boss crotonese Nicolino ha (anzi, aveva) un ruolo fondamentale. Ha deciso di consegnarsi al suo peggior nemico, Nicola Gratteri, l’unico forse in grado di soppesare e valutare gli indicibili segreti che Nicolino detto manu i gumma custodisce da più di 40 anni. «Era il capo delle ‘ndrine di Catanzaro, Cosenza, Crotone e di una parte di Vibo – dice Bonaventura al telefono – il suo pentimento rischia di distruggere buona parte del potere dei clan. Soprattutto per quanto riguarda i rapporti con massoneria, colletti bianchi, Chiesa e politica». Continua a leggere

“I Rothschild e gli altri” in vetta alle classifiche

Condividi su:

Segnalazione Arianna Editrice

Storia di una dinastia che domina il mondo rimanendo nell’ombra, lontana dai riflettori.

I Rothschild sono una delle più potenti dinastie aristocratiche riconvertitesi in banchieri e imprenditori.

False Flag

Pietro Ratto

Dal governo del mondo all’indebitamento delle nazioni: i segreti delle famiglie più potenti.

Prezzo: € 9,80

Formato: Brossura – cm 15×21
Editore:Arianna Editrice
Collana:Un’Altra Storia

In una recente intervista esclusiva al Canale YouTube Byoblu, Pietro Ratto ha potuto ribadire l’importanza e la pericolosità di famiglie come quella Rothschild. La storia di questa dinastia, ben approfondita nel bestseller I Rothschild e gli altri, è caratterizzata dall’assenza pressoché totale da libri, organi di informazione. Questo dato stride parecchio con la sua ricchezza e la capacità di condizionare, o meglio pilotare, i punti nevralgici del potere politico a livello mondiale.

Ora, grazie all’indagine di Ratto, la verità inizia finalmente a venire a galla e i numeri parlano chiaro: i libro sta rapidamente guadagnando la vetta delle classifiche di genere, i dossier sui Rothschild (come quello su ByoBlu) ottengono istantaneamente decine di migliaia di visualizzazioni e centinaia di commenti. Che il giochino dei Rothschild si stia rompendo? Dipende anche da noi.

Nell’era dei social network, in cui ognuno cerca disperatamente di apparire e di collezionare il maggior numero possibile di amici e di condivisioni, chi davvero esercita un’influenza importante non viene mai, o quasi mai, menzionato.

Continua a leggere