Banche e ricatto Ue, Becchi: “Finalmente la verità. Ora tocca al governo”

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″Al momento dell’introduzione del bail-in in Italia erano tutti contrari. Il ministro di allora era Saccomanni che fu praticamente ricattato dal ministro delle Finanze tedesco con la minaccia che se l’Italia non avesse accettato il nuovo sistema si sarebbe diffusa la notizia che il nostro sistema bancario era prossimo al fallimento». Lo ha detto il ministro dell’Economia Giovanni Tria intervenendo in audizione presso la Commissione Finanze del Senato. «Non vedo la possibilità che in tempi brevi possa essere abolito», ha chiarito Tria, spiegando di aver usato un’espressione «evocativa ma infelice». Il bail-in prevede che, in caso di grave crisi bancaria, la Banca d’Italia possa attivare misure per un salvataggio interno, ossia chiamando in causa gli azionisti, gli obbligazionisti e addirittura i correntisti della banca stessa. In pratica usando i soldi dei contribuenti e limitando le possibilità di intervento dello Stato. Il filosofo Paolo Becchi ha pubblicato recentemente il suo ultimo libro, Italia Sovrana, che racconta proprio di come l’Italia abbia gradualmente perso la propria sovranità in favore delle burocrazie europee. Lo Speciale lo ha intervistato.

Ha sentito le dichiarazioni del ministro Tria? Come commenta?

Non è una novità purtroppo, ormai da anni siamo sotto il ricatto dei mercati, della Banca centrale europea e soprattutto della Germania. Lo abbiamo visto nel 2011, quando attraverso l’arma dello spread fu fatto cadere un governo eletto dai cittadini per sostituirlo con un altro imposto da Bruxelles. Quindi niente di nuovo sotto il sole. Va dato atto a Tria di essere stato estremamente trasparente su questo. Si tratta di notizie che avrebbe potuto mantenere riservate e che invece ha voluto rendere pubbliche. Questo gli fa onore”. Continua a leggere

Parla l’economista Bifarini: “Ecco la Francafrique e come si fa ancora colonialismo”

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Ha scatenato un vespaio di polemiche la presa di posizione dei vertici del M5S, il vicepremier Luigi Di Maio e l’ex parlamentare Alessandro Di Battista contro la Francia. I due hanno accusato i francesi di essere i primi responsabili delle migrazioni in virtù della loro politica coloniale in Africa che prosegue ancora oggi attraverso il Franco coloniale (Franco CFA). Il governo di Parigi è andato su tutte le furie richiamando l’ambasciatrice italiana per chiarimenti e aprendo di fatto una crisi diplomatica. Lo Speciale ne ha discusso con l’economista Ilaria Bifarini, autrice del libro I Coloni dell’austerity. Africa, neoliberismo e migrazioni di massa.  Continua a leggere

Italiani non esistono? “Temono onda sovranista. Io dico: prima l’Italia”

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“Perché attaccano i Cattolici veri, ovvero i tradizionalisti, come diceva San Pio X? Perché Abbiamo Fede, Speranza, Carità e combattiamo col sorriso, dividiamo il mondo in amici e nemici di Cristo ed abbiamo scelto lo stendardo del Sacro Cuore. Amiamo la Verità, non la temiamo e non la nascondiamo. Semmai la gridiamo. Non è conforme all’andazzo del mondo? Scrolliamo le spalle, siamo identitari, perché per noi c’è sempre un sacro me ne frego!” (M. Castagna, 1/05/2018)

di Paolo Becchi

Italiani non esistono? “Temono onda sovranista. Io dico: prima l’Italia”

Fonte: lospecialegiornale

“Gli italiani non esistono e siamo più diversi fra est e ovest che fra nord e sud”. E’ il titolo di un articolo sulla prima pagina del sito online del Corriere della Sera. Un’indagine antropologica che mira a dimostrare come gli italiani in pratica non esistano come nazione. Uno studio che ha insospettito e parecchio il filosofo Paolo Becchi che parla a Lo Speciale. Secondo Davide Pettener, antropologo del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna, che ha creato una banca di campioni di Dna per tracciare la storia genetica degli italiani, non esisterebbe il popolo italiano. Secondo l’antropologo sarebbe in realtà “soltanto un’aggregazione di tipo geografico. Abbiamo identità genetiche differenti, legate a storie e provenienze diverse e non solo a quelle”. Insomma, quale sovranismo, siamo figli delle migrazioni e degli incroci di vari popoli e non abbiamo un Dna tipicamente italiano.

Becchi, dunque gli italiani non esistono? Siamo tornati a Metternich e alla sua idea di “Italia come mera espressione geografica”? Continua a leggere