Il legale e il bottale

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di Marco Mlioni

Apprendo che il Rino Mastrotto group si sarebbe lamentato del contenuto di un mio servizio pubblicato su Vicenzatoday.it il 10 aprile. La lamentela, giunta per bocca dell’avvocato dell’azienda, tale Enrico De Negri, bolla per destituite di fondamento le indiscrezioni raccolte dal sottoscritto rispetto agli scenari futuri che si stagliano all’orizzonte del gruppo conciario trissinese. Le indiscrezioni riguardavano il ventilato cambio di proprietà e le possibili ripercussioni sul piano occupazionale. Quante volte infatti quando arrivano gli stranieri in Italia dopo poco o dopo tanto, soprattutto quando cambia la proprietà, ci sono ripercussioni sul fronte occupazionale?

La proprietà smentisce che abbia intenzione di ridimensionare il personale. Ma ben si guarda dal garantire che eventuali cambi degli assetti azionari garantiranno sempiternamente i livelli occupazionali: semplicemente perché non può farlo. E tra l’altro le indiscrezioni che parlano di un possibile cambio della guardia in seno alla proprietà sono giunte anche dai media specializzati. Che dice il signor De Negri di quanto riportato dal portale de Il Sole 24 ore? E che cosa ne dice il signor De Negri della bibbia dei sovranisti italiani (scenarieconomici.it) che in un articolo dello scorso anno firmato dall’analista indipendente Fabio Lugano, uno dei principali consulenti della associazione degli azionisti azzerati Noi che credevamo nella BpVi e in Veneto banca, proprio a proposito del futuro di Rino Mastrotto group scrive: «Ora probabilmente un private equity straniero prederà il controllo della Rino Mastrotto, con il rischio che se va bene il tutto venga razionalizzato con Pasubio, se va male venga invece delocalizzato altrove». Continua a leggere

Verona capitale della tradizione – intervista a Matteo Castagna

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ESCLUSIVA

Per il terzo anno consecutivo il giornalista vicentino Marco Milioni intervista a Capodanno il nostro Responsabile Matteo Castagna.
Ne è uscito, anche quest’anno, un quadro interessante, anche per chi non è cattolico né tradizionalista…

Matteo Castagna, Christus Rex: Verona capitale italiana del tradizionalismo

Matteo Castagna, presidente del circolo tradizionalista cattolico «Christus Rex», a metà anno ha fatto discutere di sé quando per i tipi di Solfanelli è uscito «Cattolici, tra europeismo e populismo». Dopo qualche mese il libro continua a far discutere in molti ambienti anche in ragione del fatto che Verona è finita più volte è stata descritta su alcuni media come una sorta di Vandea italiana. Castagna, che una delle firme fisse di Veronanews.it, spiega che il 2018 «è stato un anno di lavoro particolarmente intenso» sia quando la pubblicazione del libro è «giunta in dirittura d’arrivo» sia sul piano politico, nel senso lato del termine, proprio in ragione della testimonianza nell’ambito della vita pubblica, che Christus Rex coltiva giorno dopo giorno, evento dopo evento.
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Modificazione genetica attraverso gli insetti

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di Marco Milioni

Vi invio un servizio pubblicato su Ytali.com che trae spunto da un lungo articolo apparso su Science. Si parla degli effetti sulle colture che potrebbe avere un programma sperimentale avviato dal Pentagono…
P.S.
Qui il link all’articolo pubblicato su Science…: http://science.sciencemag.org/content/362/6410/35
Virus Gm. Se il Pentagono s’allea con gli insetti
Un programma di ricerca ideato e finanziato del dipartimento della difesa degli Stati Uniti, denominato “Insect Allies” (Insetti Alleati), porta l’ingegneria genetica a un nuovo livello. L’allarme degli scienziati
di Tiziano Gomiero

Lo scorso 5 ottobre, sulla rivista Science, una delle più importanti riviste scientifiche internazionali, è stato pubblicato un lungo articolo, firmato da alcuni insigni scienziati europei, dal titolo Agricultural research, or a new bioweapon system? (Ricerca agronomica, o un nuovo sistema di armi biologiche?). L’articoloè una riflessione (o forse meglio una denuncia) sul programma di ricerca ideato e finanziato del dipartimento della difesa degli Stati Uniti, denominato Insect Allies (Insetti Alleati). 

Il progetto di ricerca, che porta l’ingegneria genetica a un nuovo livello, ha come obbiettivo modificare il Dna delle piante coltivate direttamente in campo, mediante virus geneticamente modificati (Gm), trasferiti nelle colture dagli insetti, e in grado, a loro volta, di ingegnerizzare il genoma delle piante infettate. I virus Gm saranno trasmessi alle colture mediante insetti fitofagi (come afidi, cavallette, cimici), allevati e infettati con tali virus, durante le loro attività di alimentazione. Una volta nelle piante, i virus Gm ne modificano il genoma per renderlo in grado di far produrre alla pianta sostanze, o risposte fisiologiche, che aiutino la pianta medesima a far fronte agli stress. Questo, secondo quanto sostiene il dipartimento della difesa.

Il Pentagono ha spiegato che il programma di ricerca mira a sviluppare un sistema di protezione delle colture capace di agire rapidamente sul genoma delle piante, per aiutarle a far fronte a eventi estremi, come per esempio siccità o attacchi di parassiti. In tali evenienze, una popolazione di insetti modificati può essere rilasciata sulle colture. Gli insetti, inoculando nelle piante i virus Gm coi quali sono stati infettati, permettono ai virus di modificarne la fisiologia per meglio adattarla allo stress specifico a cui le piante si trovano sottoposte. Secondo il dipartimento della difesa, gli insetti infettati dai virus Gm non dovrebbero riuscire a sopravvivere più di due settimane dal momento del rilascio, per evitare che diventino loro stessi un problema per le colture, ma non è chiaro come questo possa essere assicurato.

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Borgo Berga (VI): la protesta dei residenti

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Risultati immagini per borgo bergadi Marco Milioni

STILETTATE ALLA MAGISTRATURA BERICA, AL COMUNE E A SVILUPPO COTOROSSI

Signori salve, credo che questo servizio vi potrebbe interessare. Il 10 Ottobre, durante un sit-in davanti al palazzo di giustizia di Vicenza per l’annosa vicenda della cittadella giudiziaria toghe e amministrazione comunale sono stati presi di mira: idem vale per il lottizzante.

Borgo Berga, la protesta dei residenti: “Noi sempre sott’acqua a loro nessuna sanzione”
„Comitati e abitanti contestano al decisione del Gip di dissequestrare uno dei lotti coinvolti nell’inchiesta sulla cittadella giudiziaria: temono allagamenti. Parole dure anche per il costruttore“

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 http://www.vicenzatoday.it/cronaca/borgo-berga-allagamenti-sequestro-tribunale-vicenza-aggiornamenti.html

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Maxi multa alla Miteni

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Scritto e segnalato da Marco Milioni

Multa milionaria alla Miteni, l’enigma della visita del Noe

Multa colossale alla Miteni, l’iniziativa del Noe

Due giorni fa i carabinieri ambientali avrebbero irrogato alla società una ammenda da 3,6 milioni per omesse comunicazioni ambientali. L’azienda: «Sanzionato il mancato invio di un certificato. Faremo ricorso»

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Ecco a voi la finanza senza nemmeno più i finanzieri

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Commento e segnalazione di Marco Milioni

Sembra un romanzo di fantascienza ambientato in un futuro distopico… o l’incarnazione di una entità disumana con tratti diabolici? (M.M.)

Alexandre Laumonier è un esperto di high frequency trading e intelligenze artificiali. È autore di 6|5, un libro che descrive storia e protagonisti di una vicenda che sembra narrata in un romanzo di Philip Dick. E che invece è terribilmente concreta, reale, specie visti gli esiti della crisi del 2008. E a raccontarla è Sniper, un algoritmo finanziario che in pochi nanosecondi può determinare successi e fallimenti di intere aziende

La crisi dei mercati finanziari raccontata da chi l’ha inventata. Che non è un broker e non è nemmeno un capitalista senza scrupoli. Anzi non è nemmeno un uomo: è solo un algoritmo. È l’idea che ha avuto Alexandre Laumonier, esperto di high frequency trading e intelligenze artificiali. Il suo blog Sniper in Mahwah è tra i siti di riferimento negli studi sui flussi economici attuali. Sarà per questo motivo che Leumonier ha scritto 6|5, la Rivolta delle macchine, appena tradotto in italiano da Linda Valle per la collana Not della casa editrice Nero. Continua a leggere

I CONSUMATORI: NPL E GACS? UN GRANDE IMBROGLIO

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Scritto e segnalato da Marco Milioni

«I piccoli contenziosi bancari sotto i 100mila euro? Sono praticamente tutti contestabili dai risparmiatori. Per questo motivo quando gli istituti di credito avanzano delle pretese sappiate che il più delle volte sono irricevibili, motivo per cui invitiamo tutti quanti a far vagliare quei rapporti da uno specialista». A parlare con toni così perentori è Alfredo Belluco, presidente veneto e vicepresidente regionale di Confedercontribuenti, una associazione di consumatori tra le più attive durante lo scandalo dei rovesci delle ex popolari venete VeBa e BpVi.

Tuttavia Belluco nella video-intervista rilasciata ad Alganews.it lancia un altro monito. A suo giudizio la vicenda dei crediti non performanti in pancia alle banche (gergalmente noti come non performing loans o Npl) altro non è che «un mezzo imbroglio» pensato per aggredire i patrimoni dei piccoli risparmiatori proprio alla luce del fatto che le richieste avanzate presso questi ultimi sono troppo di frequente viziate da scorrettezze di ogni tipo a partire «dalla applicazione di tassi usurari che sono vietati dalla legge». Le banche poi, sostiene ancora Belluco, avrebbero gonfiato le pretese avanzate presso tanti correntisti anche al fine di imbellettare i propri bilanci per essere «più attraenti per la borsa e altri investitori».

CONTINUA SU: https://www.alganews.it/2018/06/12/i-consumatori-npl-e-gacs-un-grande-imbroglio/ Continua a leggere

Il no di Mattarella? Tra scelte politiche e poteri forti

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Risultati immagini per Mattarella e i poteri fortiScritto e segnalato da Marco Milioni

I motivi per cui il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha de facto detto no ad un esecutivo composto da Lega e M5S con Paolo Savona all’Economia e Giuseppe Conte premier sono oggetto di uno scontro durissimo. E lo saranno a lungo. E come succede in casi del genere i motivi di scelte tanto drastiche scatenano reazioni di ogni tipo: ci sono gli insulti sul web. C’è la critica dura e meditata di un costituzionalista di rango come Massimo Villone, sino a giungere ai j’accuse di Massimo Fini e Ugo Mattei. Il tutto lascia intuire che la posta in gioco sia altissima.

Ora sarebbe importante riuscire a capire se il niet del capo dello Stato abbia davvero solo delle generiche correlazioni con la necessità di tutelare i risparmiatori o se sotto ci sia dell’altro. Anzitutto chi sono i risparmiatori cui si riferisce Mattarella? Sono i signor Bianchi e le signore Rossi che hanno messo via un po’ di Btp? Sono i grandi stake-holder che di mestiere fanno profitto col debito pubblico delle nazioni? Per cercare di fare un po’ di luce in questo antro occorre dare conto di una indiscrezione che gira da diverse ore tra i parlamentari veneti eletti di recente tra palazzo Madama e Montecitorio. Una indiscrezione secondo cui persone vicinissime a Mattarella avrebbero sconsigliato al capo dello Stato di permettere che un ministro considerato poco incline ai desiderata dei grossi investitori sui titoli di Stato mettesse gli occhi sul bauletto che al dicastero dell’Economia contiene uno dei segreti meglio custoditi e più oggetto di polemiche degli ultimi anni: quello dei derivati sottoscritti dallo Stato a garanzia del debito pubblico. Continua a leggere

Infrastrutture, le indiscrezioni e la pista veneta

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Risultati immagini per pedemontana venetadi Marco Milioni

Cari lettori salve,
credo che queste indiscrezioni che corrono lungo l’asse Veneto-Roma potrebbero interessarvi. Si parla di dicastero delle infrastrutture…
Le indiscrezioni arrivano da Roma. Nell’ambito della formazione del nuovo governo a guida leghista e pentastellata sarebbero circolati alcuni nomi veneti per il dicastero delle infrastrutture, uno dei più strategici. Si tratta di nomi non solo papabili per la poltrona di ministro, ma anche per quella di sottosegretario. Il primo è quello di Silvano Vernizzi, oggi amministratore delegato di Veneto Strade è stato a lungo il commissario governativo straordinario per la Pedemontana veneta. La sua scelta sarebbe in quota Lega ma molto ben apprezzata da ambienti di Fi. Un altro nome che sta circolando è quello di Massimo Colomban, già assessore alle partecipate nel comune di Roma nella giunta del M5S, ha un passato nel centrodestra e non sarebbe sgradito alla Lega. L’ultimo nome che circola è quello di Massimo Malvestio, noto avvocato trevigiano, conosciuto per essere uno degli spin doctor di Zaia, nel suo caso il suo nome sarebbe stato proposto senza che il diretto interessato ne fosse immediatamente messo a conoscenza. Le voci sarebbero già circolate nella base del M5S che non avrebbe gradito i tre nomi perché considerati troppo vicini all’establishment veneto delle infrastrutture. Nella Regione che fu della Serenissima si giocano alcune partite più delicate nel novero delle grandi opere. Basti pensare alla conclusione del Mose, alla bonifica di Marghera, ai canali per le grandi navi e ancora la Pedemontana Veneta, la Valdastico Nord e la Orte Mestre per non parlare della Tav Brescia, Verona Vicenza, Padova. Si tratta di progetti osteggiati dal M5S e che invece la Lega, in una col centrodestra ha sempre caldeggiato. Come è stato più volte spiegato sulla stampa nazionale (dal Fatto e dal Corsera in primis) proprio nel Veneto, in tema di infrastrutture si giocherà una partita cruciale per il Paese, nell’ambito della quale sarà importante capire quanto le lobby che operano alle spalle del comparto infrastrutturale saranno in grado di far sentire il proprio peso sul nascituro governo.

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