La nipote di M. Luther King: “Trump non è razzista”

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di Matteo Orlando per www.agerecontra.it 

Nei giorni scorsi il Presidente degli Stati Uniti d’America, il Repubblicano Donald Trump, parlando della situazione di un distretto di Baltimora – dove circa il 52% della popolazione è afroamericana, in una città ritenuta dal Federal Bureau Investigation (Fbi) la terza città più pericolosa d’America – aveva definito “disgusting, rat and rodent infested mess” la zona di competenza del rappresentante democratico Elijah Cummings, legislatore afroamericano.
Cummings, che presiede il Comitato di supervisione e riforma della Camera, è uno dei più severi critici del Presidente americano, e pochi giorni fa aveva espresso il suo disprezzo per il trattamento da parte dell’amministrazione Trump nei confronti dei migranti nei centri di detenzione al confine tra Stati Uniti e Messico.
Trump aveva replicato definendo il distretto della città del Maryland come  “molto peggio e molto più pericoloso” del confine con il Messico e, come detto, un distretto “disgustoso e infestato da ratti”.
Poi a Cummings il Presidente ha detto: “se avesse trascorso più tempo a Baltimora, forse avrebbe potuto aiutare a ripulire questo posto molto pericoloso e sporco”.
Le parole di Trump hanno scatenato un polverone sui mass media progressisti nordamericani ma, a sorpresa, è arrivato un sostegno inaspettato per il Presidente.
Andiamo con ordine.

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Bolsonaro mette in crisi i “vescovi” del Brasile e il catto-comunismo

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Segnalazione di M. Orlando

A livello ecclesiale, dopo la vittoria di Bolsonaro, cosa rimane? Una situazione molto seria per la Chiesa conciliare

di Matteo Orlando

In Brasile alcuni leader cattolici si sono già mostrati preoccupati per ciò che potrà avvenire dopo l’ascesa al potere del 63enne Jair Bolsonaro, eletto alla presidenza dell’enorme paese sudamericano con il 55 percento dei voti il 28 ottobre scorso.

Il parere più impegnativo lo ha espresso il potente segretario della Cnbb (la Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile).

“La Conferenza episcopale è preoccupata perché le parole verso gli indigeni sono state troppo forti: abbiamo una grande preoccupazione per il futuro dei popoli indigeni”, ha sostenuto monsignor Leonardo Steiner. “Siamo preoccupati anche per le parole rivolte ai Quilombole, che sono i discendenti degli schiavi che sono fuggiti all’interno del Paese al tempo della schiavitù, e anche per le parole che sono state pronunciate nei riguardi di alcuni partiti … Vediamo se adesso queste parole diventano un’azione o rimangono soltanto parole al vento. Ma la preoccupazione c’è, sì, perché siamo stati sempre accanto ai popoli indigeni, ai Quilombole, ai poveri. Aspettiamo che abbia rispetto per i più poveri, per i brasiliani che a volte non riescono a partecipare, ad avere un’opportunità nella società brasiliana”. Continua a leggere

Medjugorje, Monsignor Peric: “False le 47 mila apparizioni mariane”

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SI PREMETTE DOVEROSAMENTE CHE SI TRATTA DI RAPPRESENTANTI DELLA “CHIESA CONCILIARE”

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Medjugorje è una cittadina della Bosnia-Herzegovina dove, dal giugno del 1981 fino ad oggi, si sarebbero verificate 47 mila apparizioni mariane a sei diversi veggenti. Questi fatti, veri o presunti, continuano a suscitare notevoli polemiche all’interno della Chiesa Cattolica.

Nei giorni scorsi un comunicato della Sala Stampa vaticana ha informato che monsignor Henryk Hoser, arcivescovo emerito di Warszawa-Praga (Polonia), è stato nominato da Papa Francesco Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis (vale a dire “a disposizione della Santa Sede”). La decisione vaticana, in parte già anticipata un anno fa da La Fede Quotidiana, è stata interpretata in vario modo. Continua a leggere

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