Il falso allarme del riscaldamento globale

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Segnalazione di Federico Prati

di John Wear 1

postato: 3 dicembre 2022

 Prefazione

Non passa ormai giorno che non veniamo bombardati da notizie riguardanti il terribile pericolo costituito dai cambiamenti climatici. Non solo questo argomento è spesso al centro di dibattiti televisivi o di servizi nei telegiornali, ma ci viene propinato persino nelle pubblicità in cui ci viene detto che quel dentifricio, quel detersivo o quel cibo rispettano lambiente, sono «sostenibili» o servono a «salvare il pianeta». Prima di lasciarvi alla lettura di questo interessantissimo articolo, permettetemi di condividere con voi un paio di osservazioni personali.

Innanzi tutto, lo scopo perseguito da questa martellante propaganda è l’instillazione della paura nelle masse. Scenari terrificanti vengono descritti al fine di provocare in noi sentimenti di insicurezza circa il futuro, di ansia e di senso di colpa. Quest’ultimo è essenziale per farci sentire colpevoli e i responsabili di questa presunta catastrofe (il che non è affatto vero). A dire il vero, è soprattutto la paura l’arma più utilizzata dall’élite globalista per spingerci ad accettare grandi cambiamenti sociali ed economici.

Ma questo stato d’animo è stato indotto anche in altre circostanze che hanno diversi parallelismi con il tema dell’ambientalismo. Esso è entrato con forza nelle nostre case l’11 settembre 2001 con l’attentato alle Torri Gemelle. Quale era il pericolo? Il terrorismo di matrice islamica (con ogni probabilità un inside job che tra l’altro è stato il pretesto per gli Stati Uniti per poter invadere l’Iraq e l’Afghanistan).

Poi i media hanno iniziato gradualmente ad allertare gli ascoltatori circa i pericoli ambientali derivanti dal buco dellozono (una teoria ben presto abbandonata), poi dell’effetto serra (causato principalmente dai gas contenuti dalle bombolette spray, un’altra teoria caduta nell’oblio), e infine del riscaldamento globale, un supposto aumento delle temperature dovuto all’emissione eccessiva di anidride carbonica causato in buona parte dalle attività umane (e dalle flatulenze degli animali negli allevamenti!).

E infine – come possiamo dimenticarcelo? – la pandemia! In questo caso, la paura, anzi il terrore, è stato sparso a piene mani dai media e dai politici per convincere la popolazione ad accettare imposizioni contrarie a qualsiasi carta dei diritti umani (lockdown, obbligo vaccinale, ecc…). Il tutto condito con un’altra parola chiave: emergenza! (emergenza economica, emergenza sanitaria, emergenza idrica, emergenza per scarsità di risorse, ecc…).

Naturalmente, com’è ormai divenuta una consuetudine nella nostre democrazie totalitarie, in tutti questi casi chi ha osato dissentire dalla narrazione ufficiale di questi fatti o ha smascherato le bufale proposte dai media mainstream è stato licenziato, emarginato, ghettizzato, zittito, etichettato come «complottista», «terrapiattista», ecc… É un copione che ormai dovremmo riconoscere all’istante.

Come afferma l’Autore di questo articolo, l’élite globalista si è servita della paura e delle emergenze per conseguire più rapidamente il suo obiettivo finale, ossia l’instaurazione in tempi brevi (si parla del 2030) di un’unica autorità centrale, di un Governo Mondiale, che possa risolvere a livello globale i tremendi «pericoli» che incombono sull’umanità.

É quindi nostro dovere, per la sopravvivenza nostra e dei nostri figli, rifiutare queste bufale, di riappropriarci delle nostre vite e prendere coscienza dell’inganno in cui vorrebbero farci cadere i nemici dell’umanità (per loro il nemico dell’ambiente è l’uomo), le stesse persone che vogliono ridurre drasticamente la popolazione mondiale con qualsiasi mezzo e ridurre in schiavitù (sul modello cinese) chi sopravvivrà.

Sopra: il riconoscimento facciale nella dittatura cinese.

Paolo Baroni

 Premessa

Ci viene ripetutamente detto da governi, istituzioni e media che stiamo affrontando un incombente disastro ambientale di proporzioni epiche a causa del cambiamento climatico provocato dall’uomo. Ci viene detto che, a meno che la società non apporti cambiamenti radicali alle nostre vite, affronteremo un numero crescente di inondazioni, uragani, tornado e altre calamità ambientali 2. Questo articolo dimostra che tale minaccia non esiste.

 Qualche cenno storico

Il Club di Roma è stato fondato nel 1968 come parte della rete globalista nota come Round Table, che comprende il Gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale, il Council on Foreign Relations (CFR) e il britannico Royal Institute of International Affairs (RIIA). Il Club di Roma ha inventato e diffuso la bufala nota come «riscaldamento globale» o «cambiamento climatico» per poter procedere alla deindustrializzazione e al controllo internazionale delle nazioni.

In un rapporto del Club di Roma del 1975, intitolato Mankind at the Turning Point («L’umanità al punto di svolta») si afferma:

«Sembrerebbe che gli esseri umani abbiano bisogno di una motivazione comune […], vera o inventata allo scopo […]. Alla ricerca di un nuovo nemico che ci unisca, ci è venuta l’idea che linquinamentola minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d’acqua, la carestia e cose del genere si adatterebbero alle nostre necessità. Tutti questi pericoli sono causati dall’intervento umano, ed è solo attraverso atteggiamenti e comportamenti modificati che tali pericoli possono essere superati. Il vero nemico, quindi, è lumanità stessa» 3.

 

 

Nel 1988, le Nazioni Unite hanno istituito l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) per fornire ai governi del mondo una guida scientifica sulla questione dei cambiamenti climatici antropogenici (causati dall’uomo). Un rapporto di questo organismo, pubblicato nel 2007, affermava con sicurezza che il riscaldamento globale è principalmente causato dalluomo. A partire da quel momento, l’obiettivo principale della maggior parte delle ricerche sul clima sono state condotte sulla scia della conclusione dell’Intergovernmental Panel on Climate Change piuttosto che sul progresso della conoscenza scientifica 4.

 

 

L’agenda sul riscaldamento globale o cambiamento climatico fa parte di un’iniziativa delle Nazioni Unite chiamata U.NSustainable Development Agenda 21 («Agenda 21 per lo sviluppo sostenibile») o, come è comunemente nota in tutto il mondo, semplicemente Agenda 21.

L’Agenda 21 è stata presentata nel 1992 a Rio de Janeiro all’Earth Summit condotto dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e sullo sviluppo.

 

Sopra: l’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992.

 

Gli Stati Uniti e altri 178 Paesi hanno adottato l’Agenda 21 come politica ufficiale in questa conferenza. Il presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush (1924-2018) è stato il firmatario per gli Stati Uniti 5. L’uomo d’affari canadese Maurice Strong (1929-2015), segretario generale dell’Earth Summit del 1992, ha dichiarato:

 

«Gli attuali stili di vita e modelli di consumo della classe media benestante che comportano un’elevata assunzione di carne, l’uso di combustibili fossilielettrodomesticiaria condizionata a casa e sul lavoro e alloggi suburbani non sono sostenibili […]. È necessario uno spostamento verso stili di vita meno orientati a modelli di consumo dannosi per lambiente. Il cambiamento richiederà un vasto rafforzamento del sistema multilaterale, comprese le Nazioni Unite» 6.

 

 

L’anno successivo, il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton iniziò ad attuare l’Agenda 21 creando il Presidents Council on Sustainable Development (PCSD) («Consiglio presidenziale sullo sviluppo sostenibile»). Tale organismo era composto da funzionari governativi a livello di gabinetto, leader del settore – incluso Ken Lay (1942-2006), fondatore e direttore di Enron – e gruppi no profit come il Sierra Club.

 

 

Anche l’International Council on Local Environmental Initiatives (ICLEI) («Consiglio internazionale per le iniziative ambientali locali») è stato creato come organizzazione non governativa per attuare l’Agenda 21 a livello locale in tutto il mondo. La tattica di queste organizzazioni è mantenere il pubblico in preda al paniconervosoansioso e confuso per l’inesistente disastro incombente del riscaldamento globale 7.

 

 

 La bufala

 

Quasi il 99% dell’atmosfera terrestre è costituito da azoto e ossigeno. Il restante 1% è costituito da diverse tracce di gas, tra cui l’anidride carbonica (CO2), che attualmente costituisce poco più dello 0,04% dell’atmosfera. Sebbene la CO2 sia ritratta come il principale fattore malefico responsabile del presunto catastrofico riscaldamento globale, la vera scienza dimostra che il leggero riscaldamento causato dall’aumento della CO2 è dovuto soprattutto dai fattori climatici naturali che sono attivi da milioni di anni.

L’effetto di riscaldamento della CO2 diminuisce in modo logaritmico all’aumentare della sua concentrazione 8. Ogni singolo terribile avvertimento sulle terribili conseguenze del riscaldamento globale – la fine del mondo – si è rivelato sbagliato, il che non sorprende dal momento che le temperature globali misurate dai satelliti non sono aumentate dal 1997-1998 9. Lo scienziato Hans Schreuder ha scritto:

«Nonostante negli ultimi decenni ci sia stata molta retorica e ricerca, non cè ancora una sola prova effettiva che lormai diffamata molecola di anidride carbonica causi il riscaldamento globale (o qualsivoglia “cambiamento climatico”)» 10.

 

 

All’inizio di questo secolo, l’orso polare era diventato un’icona per promuovere l’idea del catastrofico riscaldamento globale causato dall’uomo. Scienziati, ambientalisti e media hanno lavorato insieme per fare indignare tutti, con il risultato che l’orso polare è stato classificato come «minacciato» di estinzione. Nonostante queste terribili previsioni, la popolazione mondiale di orsi polari ha continuato ad aumentare. La dr.ssa canadese Susan Janet Crockford ha scritto:

 

«Nel XXI secolo, la più grande sfida per la conservazione potrebbe essere aiutare le comunità artiche a far fronte ad un numero crescente di orsi polari potenzialmente letali e distruttivi senza che sia necessario abbattere troppi orsi» 11.

 

 

Gli scienziati del clima hanno spesso manipolato i dati per far sembrare reale il riscaldamento globale causato dall’uomo. Un esempio particolarmente notevole di alterazione dei dati è lo sforzo di sopprimere i dati sul periodo di riscaldamento medievale che va da 800 a 1.000 anni fa, quando le temperature erano molto più elevate di oggi.

 

I sostenitori del riscaldamento globale non vogliono che le persone lo sappiano perché, senza un’industrializzazione significativa all’epoca, come possono spiegare quelle temperature più elevate? Solo cancellando il periodo di riscaldamento medievale, i sostenitori del riscaldamento globale potrebbero produrre il loro grafico fraudolento a «mazza da hockey», che mostra le temperature improvvisamente alle stelle subito dopo l’industrializzazione 12.

 

L’anidride carbonica è stata demonizzata dai sostenitori del riscaldamento globale anche se il suo contributo ai gas-serra è estremamente ridotto. Il dr. Leslie Victor Woodcock, docente di Chimica Termodinamica all’Università di Manchester, in Gran Bretagna, ha affermato:

 

«L’acqua è un gas-serra molto più potente e ce n’è venti volte di più nella nostra atmosfera, circa l’1% dell’atmosfera, mentre la CO2 è solo lo 0,04%. L’anidride carbonica è stata considerata una specie di gas tossico, ma la verità è che la CO2 è il gas della vita. Lo espiriamo, le piante lo inspirano e non è causato dalluomoIl riscaldamento globale è una sciocchezza» 13.

 

 

Il nostro attuale periodo geologico, il Quaternario, ha visto i livelli medi di anidride carbonica più bassi nella storia della Terra. La concentrazione media di CO2 nei precedenti 600 milioni di anni della Terra è stata superiore a 2.600 ppm, quasi sette volte la nostra quantità attuale e 2,5 volte lo scenario peggiore previsto dall’Intergovernmental Panel on Climate Change per il 2100. Piuttosto che sperimentare livelli eccessivamente elevati di anidride carbonica, siamo infatti in un periodo di carestia di CO2 14. Commenta la scrittrice anti-globalista Elana Freeland:

«Le tasse sul carbonio e sulle emissioni sono semplicemente una truffa, dato che attualmente la CO2 non è molto al di sopra del minimum per sostenere la vita vegetale, e le nazioni dovrebbero aumentare la CO2 invece di sentirsi in colpa per i livelli di CO2 che hanno raggiunto» 15.

 

 

 Benefici dellanidride carbonica

Lanidride carbonica è necessaria per la fotosintesi ed è essenziale per la vita sulla Terra. L’unico motivo per credere che l’anidride carbonica sia «inquinante», come affermato dai sostenitori del riscaldamento globale, sarebbe il presunto effetto di riscaldamento prodotto dalla CO2 in eccesso 16. In realtà, l’aumento del livello di CO2 sta fornendo benefici positivi al nostro pianeta. Più CO2 significa più crescita delle piante, e quindi essa aiuta a nutrire più persone (e animali) in tutto il mondo. Alcuni dei vantaggi dei livelli più elevati di CO2 per la produzione alimentare mondiale includono:

● Quasi tutte le piante aumentano la fotosintesi clorofilliana in risposta all’aumento della CO2 («fertilizzazione con CO2»);
● Una maggiore quantità di CO2 fa crescere le piante più velocemente, con meno stress e meno acqua;
● Le foreste crescono più velocemente in risposta all’aumento della CO2;
● Una presenza maggiore di CO2 stimola la crescita di batteri benefici sia nel suolo che nell’acqua;
● La fertilizzazione con CO2, che porta a una maggiore crescita delle piante, significa una minore erosione del terriccio ricco di sostanze nutritive;
● Più CO2 significa raccolti maggiori e fiori sempre più grandi;
● Più CO2 favorisce la formazione di glomalina, una proteina benefica prodotta nelle pareti cellulari fungine micorriziche;
● Più CO2 significa meno perdita d’acqua, meno irrigazione e più umidità del suolo;
● Più CO2 aiuta le piante a creare repellenti naturali per combattere i predatori di insetti 17.

Un riepilogo di 270 studi di laboratorio su 83 colture alimentari mostra che l’aumento delle concentrazioni di CO2 di 300 ppm aumenterà la crescita delle piante in media del 46% in tutte le colture studiate. Al contrario, molti studi mostrano gli effetti negativi di un ambiente a basse emissioni di CO2 18.

Sopra: la molecola dell’anidride carbonica:

due atomi di ossigeno e uno di carbonio.

Non solo il supposto riscaldamento globale non ha causato danni alle nostre foreste. Nell’agosto del 2019, l’Osservatorio della Terra della NASA ha dichiarato:

«Da quando il programma di satelliti della NASA “MODIS” hanno iniziato a raccogliere misurazioni, c’è stata una diminuzione del numero totale di chilometri quadrati bruciati ogni anno. Tra il 2003 e il 2019, quel numero è diminuito di circa il 25%. Il 26 agosto 2019, Vincent Geloso dell’American Institute for Economic Research ha dichiarato: “Le notizie sugli incendi (in Amazzonia) fanno temere che una delle ultime grandi foreste stia scomparendo. Ciò è completamente falso. Le foreste stanno tornando in auge! Più precisamente, la copertura arborea del pianeta è in aumento» 19.

 

 

Il fisico britannico di fama mondiale Freeman John Dyson (1923-2020), che ha messo in dubbio la maggior parte dei modelli scientifici che prevedono un disastro climatico, ha affermato che lanidride carbonica sta rendendo il mondo più verde.

 

 

Dyson ha detto che sarebbe folle tentare di ridurre i livelli di anidride carbonica. Dyson era ottimista riguardo al nostro futuro e ha detto che poteva tranquillamente fare dichiarazioni mettendo in discussione i cambiamenti climatici perché era in pensione e non doveva preoccuparsi di perdere il posto di lavoro 20.

 

 

 Consenso scientifico del 97%?

 

I sostenitori dei cambiamenti climatici affermano ripetutamente che il 97% degli scienziati concorda sul fatto che il cambiamento climatico causato dall’uomo sia una minaccia per l’umanità. Nel 1992, il vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore ha assicurato al pubblico che

 

«solo una frazione insignificante di scienziati nega la crisi causata dal riscaldamento globale. Il tempo del dibattito è finito. La scienza è concorde».

 

 

Nel 2014, l’ex segretario di Stato americano John Kerry ha affermato che «il 97% degli scienziati del mondo» è d’accordo e ci ha «detto che è una questione urgente». Anche il presidente degli Stati Uniti Barrack Obama, durante e dopo il suo periodo come presidente degli Stati Uniti, ha propagandato la cifra del 97% 21.

 

 

Il documento principale utilizzato per supportare il consenso del 97% degli scienziati a favore dei cambiamenti climatici è stato pubblicato dal giornalista John Cook nel 2013. Questo documento afferma falsamente che il 97% degli 11.944 documenti sottoposti a revisione paritaria relativi ai cambiamenti climatici approva esplicitamente l’opinione secondo cui gli esseri umani stanno causando la maggior parte del riscaldamento globale. Tuttavia, uno sguardo più attento ai dati di Cook rivela che solo una piccola percentuale dei documenti afferma esplicitamente che gli esseri umani sono la causa principale del riscaldamento globale 22.

 

Sopra: tabella pubblicata su The Guardian nel 2015. Secondo il pubblico, la percentuale del consenso tra gli scienziati sui cambiamenti climatici era del 55%, mentre «in realtà»… questa percentuale arrivava al 97%. Meno male che esistono i «professionisti dell’informazione» che ci dicono la verità…

 

Nel 2015, il docente di Geografia all’Università di Delaware David Russell Legates e i suoi collaboratori hanno riesaminato i documenti utilizzati effettivamente da Cook. Essi hanno scoperto che solo lo 0,3% degli 11.944 abstract e l’1,6% di un campione più piccolo esprimevano convinzioni che sostenevano l’opinione comune secondo cui gli esseri umani sarebbero la causa della maggior parte del riscaldamento globale. Sorprendentemente, Legates ha scoperto che Cook e i suoi assistenti avevano citato solo 64 documenti (lo 0,6%) affermando esplicitamente che il riscaldamento globale era per lo più causato dall’uomo.

 

 

Sembra che Cook abbia manipolato i dati per presentare una narrativa falsa che fosse di schiacciante supporto scientifico al catastrofico riscaldamento globale causato dall’uomo 23. I sostenitori del riscaldamento globale hanno sottolineato il fatto che la National Academy of Sciences (NAS), l’American Geophysical Union (AGU) e l’American Meteorological Society (AMS) hanno rilasciato dichiarazioni a sostegno della loro visione secondo cui l’uomo sarebbe il responsabile del riscaldamento globale.

 

 

Tuttavia, questa affermazione è pura politica. Gli scienziati membri non sono autorizzati ad esprimersi ufficialmente su tali dichiarazioni, e spesso sono completamente ignari del fatto che il loro consiglio di amministrazione ha già rilasciato al pubblico una dichiarazione sul clima in linea con il pensiero dominante. Tuttavia, alcuni membri del consiglio direttivo di queste istituzioni fanno dichiarazioni di in cui esprimono il loro «consenso» su queste idee 24.

 

Gli scienziati che contestano la narrativa ufficiale sui cambiamenti climatici corrono il rischio di perdere il loro posto di lavoro. Ad esempio, il fisico australiano Peter Vincent Ridd è stato licenziato dalla James Cook University per essersi espresso contro la bufala sul riscaldamento globale.

 

 

Fortunatamente, un tribunale federale australiano ha recentemente stabilito che il licenziamento del dr. Ridd era illegale e gli è stato permesso di mantenere la sua posizione presso l’Università. Ridd ha affermato di conoscere altri scienziati che contestano la narrativa del riscaldamento globale, ma che non parlano pubblicamente per paura di perdere il posto di lavoro 25.

 

Salvare i nostri figli e nipoti

 

I fautori della narrativa sul riscaldamento globale fanno spesso leva sui nostri sentimenti verso i nostri figli e i nostri nipoti per sostenere la loro agenda. Ad esempio, il dr. James Hansen, astrofisico e climatologo statunitense, ha scritto: «I nostri nipoti stanno affrontando un bel problema». Hansen prevede che l’Antartide occidentale comincerà a perdere ghiaccio ad un ritmo sostanziale mentre il cambiamento climatico continuerà, e ciò contribuirà in futuro ad un pericoloso innalzamento del livello del mare 26.

 

Ancora terrore e paura…

 

Tuttavia, i tassi di innalzamento del livello del mare sono rimasti sostanzialmente stabili per oltre un secolosenza una recente accelerazione 27. Il giornalista americano Mark Hertsgaard ha studiato e scritto sul riscaldamento globale per numerose pubblicazioni. Hertsgaard afferma di aver appreso che il cambiamento climatico è arrivato un secolo prima del previsto, con effetti negativi destinati a peggiorare in futuro. Nel 2011, Hertsgaard ha scritto alla sua giovane figlia:

 

«Secondo gli scienziati che ho intervistato, molte, molte cose dovranno accadere entro il 2020 se questo pianeta vuole rimanere un luogo vivibile» 28.

 

 

Nonostante il terribile avvertimento di Hertsgaard, nell’anno 2020 il nostro pianeta è stato ancora vivibile, e non è accaduto nessuna delle disgrazie previste. Nel 2008, il dr. William HCalvin, un neurofisiologo darwinista statunitense, ha scritto  che gli scienziati del clima affermano che dobbiamo fermare la crescita delle emissioni mondiali di carbonio prima del 2020, anche se questo obiettivo non impedirà l’inondazione delle principali città costiere e causerà l’estinzione di un terzo di tutte le specie. Calvin ha scritto:

 

«Il tempo che ci è rimasto è così poco che dobbiamo invertire la crescita annuale delle emissioni prima del 2020 se vogliamo evitare che gli studenti di oggi finiscano in un mondo di rifugiati e di genocidi che ne deriverebbero se siamo troppo lenti» 29.

 

 

Nonostante la nostra mancanza totale di azioni politiche, le orribili conseguenze previste da Calvin per l’anno 2020 non si sono verificate. Nel 2007, il giornalista americano Gary Braasch (1944-2016) ha utilizzato numerose immagini nel suo libro per integrare i saggi affermando che il cambiamento climatico è una terribile minaccia per il nostro pianeta. Braasch, che ha dedicato il suo libro al figlio Cedar e alla sua generazione, e alla generazione che seguirà, ha scritto:

 

«Lasciatemi affermare chiaramente l’obiettivo: nessuna politica dovrebbe essere promulgata, nessun programma avviato, nessuna alleanza suggellata, nessun acquisto effettuato, nessuna macchina progettata o costruita, nessun uso del suolo consentito, nessun nuovo prodotto introdotto, nessuna legge approvata, nessun politico eletto a meno che l’azione non sia un passo avanti verso la riduzione e l’inversione dell’effetto dei gas serra» 30.

 

 

Le fosche previsioni di Braasch, che richiedono misure draconiane, devono ancora concretizzarsi. Anche Greta Thunberg, una ragazzina svedese, è stata reclutata dall’establishment dei media/ONU/ONG per promuovere la narrativa sui cambiamenti climatici. La Thunberg ha affermato a riguardo alla minaccia dei cambiamenti climatici: «Voglio che tu provi la paura che provo io». La Thunberg viene falsamente presentata come una ragazzina coraggiosa che erge in piedi e dice la verità ai nostri funzionari e ai nostri dirigenti d’azienda 31. In realtà, essa viene abilmente manipolata.

 

 

Conclusione

 

L’agenda sul cambiamento climatico è stata promulgata per realizzare la pianificazione centrale, il Governo Mondiale, le recessioni pianificate e la ridistribuzione della ricchezza. È il più recente di una lunga serie di ecospauracchi – sovrappopolazionedeforestazionebuco dellozonoscarsità di risorse, ecc… – per i quali la soluzione è sempre la regolamentazione globale da parte dei pianificatori centrali.

 

 

Nel luglio 2009, Al Gore ha affermato che un disegno di legge sul clima approvato dalla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti aiuterebbe a realizzare una «governance globale» 32. Il governo degli Stati Uniti, le Nazioni Unite e numerose fondazioni hanno già donato centinaia di miliardi di dollari per finanziare la ricerca attivista sui cambiamenti climatici. L’ex presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower (1890-1969) ci ha preventivamente avvertito del ruolo che avrebbero avuto il denaro e l’élite globalista nel facilitare le questioni riguardanti questa agenda:

 

«La prospettiva del dominio degli scienziati della nazione attraverso l’occupazione federale, l’assegnazione di progetti e il potere del denaro, è sempre presente e dev’essere seriamente considerata. Tuttavia, nel tenere conto della ricerca scientifica, come dovremmo, dobbiamo anche essere attenti al pericolo uguale e contrario che la politica pubblica possa essa stessa divenire prigioniera di unélite scientificotecnologica» 33.

 

 

Una équipe scientifico-tecnologica guida le politiche pubbliche in materia di cambiamenti climatici. Il movimento che combatte il riscaldamento globale è più finanziato, organizzato e pubblicizzato dai media di tutte i precedenti spauracchi ambientali messi insieme. Il movimento ha il sostegno istituzionale delle Nazioni Unite, del mondo accademico, di molte figure politiche statunitensi di spicco e soprattutto di attivisti miliardari come Bill GatesGeorge Soros e altre figure di spicco appartenenti all’élite del turbocapitalismo che dall’alto tira i fili di questo teatrino di marionette.

 

 

Sebbene i timori secondo cui l’aumento dei livelli di anidride carbonica rappresenterebbe una grave minaccia per l’ambiente non reggano all’esame scientifico, i sostenitori dei cambiamenti climatici non intendono fare marcia indietro in tempi brevi. Il loro obiettivo è centralizzare il potere in una società controllata e altamente regolamentata (il «Nuovo Ordine Mondiale»; N.d.T.) 34.

 

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Note

1 Traduzione dall’originale inglese «The Global-Warming/Climate-Change Hoax», a cura di Paolo Baroni. Articolo reperibile alla pagina web

https://codoh.com/library/document/global-warming_climate-change_hoax/en/

Questo articolo è stato originariamente pubblicato nel numero di marzo-aprile 2020 di The Barnes Review.

2 Cfr. G. Wrightstone, «Inconvenient Facts: The Science That Al Gore Doesn’t Want You to Know» («Fatti sconvenienti: la scienza che Al Gore non vorrebbe che tu conoscessi»), Silver Crown Productions, LLC, 2017, pag. 1.

3 Cfr. T. Ball, Slaying the Sky Dragon: Death of the Green House Gas Theory («Uccidere il drago del cielo: la morte della teoria della Green House Gas»), Stairway Press, Mount Vernon 2011, pag. 109.

4 Cfr. R. W. Spencer, The Great Global Warming Blunder: How Mother Nature Fooled the World’s Top Climate Scientists («Il grande errore del riscaldamento globale: come madre natura ha ingannato i migliori scienziati climatici del mondo»), Encounter Books, New York 2010, pagg. XII, XVI.

5 Cfr. T. Deweese, Agenda 21 & How to Stop It («Agenda 21 e come fermarla»), American Policy Center, Warrenton 2019, pag. 8.

6 Ibid., pagg. 10-11, 15.

7 Cfr. R. Koire, Behind the Green Mask: U.N. Agenda 21 («Dietro la maschera verde: l’Agenda 21 delle Nazioni Unite»), The Post Sustainability Institute Press, Santa Rosa 2011, pagg. 13, 36-37.

8 Cfr. G. Wrightstone, op. cit., pagg. 6-9.

9 Vedi P. Moore, «What They Haven’t Told You about Climate Change» («Quello che non ti hanno detto a riguardo dei cambiamenti climatici»)

https://www.youtube.com/watch?v=RkdbSxyXftc

https://www.youtube.com/watch?v=RZlICdawHRA

10 Cfr. T. Ball, op. cit., pag. 189.

11 Cfr. S. J. Crockford, The Polar Bear Catastrophe That Never Happened («La catastrofe degll’orso polare che non è mai accaduta»), The Global Warming Policy Foundation, 2019, pagg. 1, 4, 40, 134.

12 Cfr. G. Wrightstone, op. cit., pagg. 23-26. Vedi anche T. Heller, «Climate Change a Hoax»? («I cambiamenti climatici una bufala»?)

https://www.youtube.com/watch?v=UE6QxBaIEv8

«Restoring Trust in Australian Science – Part 2 Temperature Measurement Corruption, The Emperor’s New Climate» («Ristabilire la fiducia nella scienza australiana – Parte 2 Corruzione della misurazione della temperatura, Il nuovo clima dell’imperatore»),

https://www.youtube.com/watch?v=N7Vt2XnxetU&w=420&h=237

13 Vedi M. Morano, «15-Year-Old Environmental Activist Suing U.S. Government Over “Climate Change”» («Un ambientalista quindicenne fa causa al governo degli Stati Uniti per il “cambiamento climatico”»)

https://www.climatedepot.com/2014/04/03/another-prominent-scientist-dissents-fmr-nasa-scientist-dr-les-woodcock-laughs-at-global-warming-top-prof-declares-global-warming-is-nonsense/

https://www.youtube.com/watch?v=4JJ3yeiNjf4

14 Cfr. G. Wrightstone, op. cit., pag. 16.

15 Cfr. E. Freeland, Under an Ionized Sky: from Chemtrails to Space Fence Lockdown («Sotto un cielo ionizzato: dalle scie chimiche allo Space Fence Lockdown»), Feral House, Port Townsend 2018, pag. 28.

16 Cfr. R. W. Spencer, op. cit., pag. 124.

17 Cfr. G. Wrightstone, op. cit., pagg. 18-19.

18 Ibid., pag. 19.

19 Vedi «NASA: Global Wildfires Drop by 25% Since 2003 – Plus Study Finds Earth’s Tree Cover Increased by 7% Since 1982» (««NASA: gli incendi globali diminuiscono del 25% dal 2003 – Inoltre, uno studio rileva che la copertura degli alberi della Terra è aumentata del 7% dal 1982»)

https://www.climatedepot.com/2019/08/29/nasa-global-wildfires-drop-by-25-since-2003-plus-study-finds-earths-tree-cover-increased-by-7-since-1982/

20 Vai su https://video.search.yahoo.com

Poi cerca queste parole chiave: «Freeman Dyson on the Global Warming Hysteria, April 2015» («Freeman Dyson sull’isteria provocata dal riscaldamento globale, aprile 2015). Anche la sua affermazione sul pericolo di perdere il posto di lavoro se fai affermazioni non il linea con la narrazione ufficiale fatta dai media mainstream dovrebbe far riflettere sulla libertà di espressione nel nostro mondo occidentale sedicente democratico e inclusivo… (N.d.T.).

21 Cfr- M. Morano, The Politically Incorrect Guide to Climate Change («La guida politicamente scorretta ai cambiamenti climatici»), Regnery Publishing, Washington D.C. 2018, pag. 27.

22 Cfr. G. Wrightstone, op. cit., pagg. 61-62.

23 Ibid., pagg. 62-63.

24 Cfr- M. Morano, The Politically Incorrect Guide to Climate Change, pagg. 32-33.

25 Vedi P. Ridd, «Sacked for Speaking Out about Climate Change» («Licenziato per aver parlato dei cambiamenti climatici»)

https://www.youtube.com/watch?v=M7j75L38PlI)

26 Cfr. J. Hansen, Storms of my Grandchildren: The Truth about the Coming Climate Catastrophe and Our Last Chance to Save Humanity («Tempeste dei miei nipoti: la verità sull’imminente catastrofe climatica e la nostra ultima possibilità di salvare l’umanità»), Bloomsbury, New York, 2009, pagg. 250, 252.

27 Cfr. M. Morano, The Politically Incorrect Guide to Climate Change, pag. 72.

28 Cfr. M. Hertsgaard, Hot: Living Through the Next Fifty Years on Earth («Caldo: vivere i prossimi cinquant’anni sulla Terra»), Houghton Mifflin Harcourt, New York 2011, pag. 292.

29 Cfr. W. H. Calvin, Global Fever: How to Treat Climate Change («Febbre globale: come curare i cambiamenti climatici»), The University of Chicago Press, Chicago 2008, pagg. 4, 239.

30 Cfr. G. Braasch, Earth under Fire: How Global Warming Is Changing the World («Terra infuocata: come il riscaldamento globale sta cambiando il mondo»), University of California Press, Los Angeles 2007, pagg. 213-214.

31 Vedi G. Durocher. «The Children’s Climate Crusade» («La crociata dei bambini per il clima»)

http://www.unz.com/gdurocher/the-childrens-climate-crusade/

32 Cfr. M. Morano, The Politically Incorrect Guide to Climate Change, pagg. 225, 227-228.

33 Cfr. J. Bastardi, The Climate Chronicles: Inconvenient Revelations You Won’t Hear from Al Gore, and Others («Le cronache del clima: rivelazioni scomode che non sentirai mai dire da Al Gore e da altri»), Thunder Press, Relentless 2018, pag. 117.

34 Cfr. M. Morano, The Politically Incorrect Guide to Climate Change, pagg. 320-322.

Fonte: http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/mondialismo/pagine_mondialismo/il_falso_allarme_del_riscaldamento_globale.htm

La solidarietà verso gli immigrati non è un obbligo morale

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L’EDITORIALE DEL LUNEDI

di Matteo Castagna per https://www.informazionecattolica.it/2022/11/14/la-solidarieta-verso-gli-immigrati-non-e-un-obbligo-morale/

LA “CIVILTÀ” DELLA SOLIDARIETÀ IMMIGRAZIONISTA DELLE SINISTRE, NON È ALTRO CHE IL COMPIMENTO DEL TERZO “VALORE” DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE, QUELLO PIÙ UTOPICO DELLA “FRATERNITÉ” SENZA IL CRISTIANESIMO

La parola solidarietà viene, spesso, abusata o utilizzata a sproposito per far apparire il Cattolicesimo come una grande O.N.G. (Organizzazione Non Governativa) col fine di favorire il mondialismo. Questa è la versione social-democratica del Magistero della Chiesa. L’interpretazione centrista è, altresì, ancor più incline ad un buonismo che afferisce all’umanesimo integrale, tanto sbandierato dai liberali, che non riconosce alcun ruolo a Dio, quanto ad un’etica materialista della comune famiglia globale.

La solidarietà come pseudo-virtù è un’invenzione del positivismo ottocentesco, e di August Comte in particolare, per il quale la solidarietà è “l’intrinseca e totale dipendenza di ogni uomo dalle precedenti generazioni” , in una prospettiva totalmente deterministica, che non gli riconosce alcuna libertà.

Il problema di entrambe le ideologie, che spesso hanno radici e caratteristiche che si incrociano, come, del resto, il progressismo marxista e il conservatorismo liberista, in tema di immigrazione di massa, è che dimenticano o rifiutano il destino soprannaturale degli esseri umani.

Il lavoro illuminista, fatto proprio dalle logge massoniche, è stato quello di convincere, nell’arco di almeno tre secoli, il mondo che vi possa essere una solidarietà senza carità, ossia la filantropia senza Dio, propria dei nemici di Cristo e della Chiesa. Questa confusione terminologica e fattuale è così intrinsecamente perversa da essere riuscita, nel tempo, a traghettare nel suo campo molti cattolici in buona fede.

Del resto, è risaputo che i figli del serpente sono più scaltri dei figli della Luce. Il grande G.K. Chesterton mise in guardia, a pieno titolo, dall’ambiguità, che porta sempre al male.

E’ per evitare spiacevoli equivoci che il Magistero ecclesiastico è intervenuto per fare chiarezza.Il primo di tali perniciosi errori, oggi largamente diffuso, è la dimenticanza di quella legge umana di solidarietà e carità, che viene dettata e imposta sia dalla comunanza di origine e dalla eguaglianza della natura razionale in tutti gli uomini, a qualsiasi popolo appartengano, sia dal sacrificio di redenzione offerto da Gesù Cristo sull’ara della Croce al Padre suo celeste in favore dell’umanità peccatrice” (Pio XII, Lettera enciclica Summi pontificatus, n. 15).

Nella sfera sociale la carità è “un’amicizia tra Dio e l’uomo [che] suppone necessariamente la Grazia che ci fa figli di Dio ed eredi della gloria (Padre Antonio Royo Marìn, Teologia della perfezione cristiana, Edizioni Paoline, Torino 1987, p. 602).

Dopo Dio, occorre amare il bene spirituale dell’anima propria e di quella del prossimo, più che il nostro e altrui bene corporale. Solo se riferita al suo oggetto primo, cioè a Dio, la carità è veramente tale perché “senza la Fede è impossibile piacere a Dio” (San Paolo, Lettera agli Ebrei, II,6).

La solidarietà riguarda, dunque, i beni spirituali, molto di più di quelli materiali, come il venerabile Papa Pio XII spiega mirabilmente nella costituzione apostolica Exsul Familia del 1° agosto 1952.

Quanto alla carità sociale internazionale, quale principio della dottrina sociale della Chiesa enunciato dal Magistero di Pio XI, nella meravigliosa enciclica Quadragesimo anno (n. 87-88) rientra la “solidarietà delle nazioni”, per cui Pio XII giustifica il principio dell’intervento armato a difesa di un altro popolo ingiustamente aggredito, che non sia in grado di difendersi da solo. Ma, “nessuno Stato ha l’obbligo di assistere l’altro, se per questo deve andare in rovina o compiere sacrifici, sproporzionatamente gravi” (Padre Eberhard Welty o.p. vol. II, pag. 404).

Un popolo minacciato o già vittima di una ingiusta aggressione, se vuole pensare ed agire cristianamente, non può rimanere in una indifferenza passiva; tanto più la solidarietà della famiglia dei popoli interdice agli altri di comportarsi come semplici spettatori in un atteggiamento d’impassibile neutralità. […] Ciò è così vero, che né la sola considerazione dei dolori e dei mali derivanti dalla guerra, nè l’accurata dosatura dell’azione e del vantaggio valgono finalmente a determinare, se è moralmente lecito, od anche in talune circostanze concrete obbligatorio (sempre che vi sia probabilità fondata di buon successo) di respingere con la forza l’aggressore. […] La sicurezza che tale dovere non rimarrà inadempiuto, servirà a scoraggiare l’aggressore e quindi ad evitare la guerra, o almeno, nella peggiore ipotesi, ad abbreviarne le sofferenze” (Pio XII, Radiomessaggio natalizio 1948).

Secondo il prof. Roberto de Mattei la civiltà della solidarietà, cui si richiama la nuova sinistra, altro non sarebbe che il compimento del “terzo valore della Rivoluzione, quello più utopico della fraternité”, l’inveramento della triade giacobina di liberté, egalité e fraternité nella prospettiva naturalistica e totalmente secolarizzata della cosiddetta società multietnica e multireligiosa.

Questa solidarietà consisterebbe nella coscienza di una progressiva convergenza sociale dell’umanità verso un futuro unitario, verso un mondo caratterizzato dall’interdipendenza sempre più stretta dei rapporti sociali. […] L’etica della solidarietà, intesa come pura etica relazionale, porterebbe come conseguenza necessaria la realizzazione dell’uguaglianza assoluta e anche dell’assoluta libertà nel regno della fratellanza. […] Queste teorie ricevono conferma ideologica dalle sponde del progressismo cattolico, dove un teorico della solidarietà quale Josef Tischner ci presenta l’uomo non come persona individuata e distinta, ma come ente confuso in una “complessa rete relazionale” (1900-2000 Due sogni si succedono la costruzione la distruzioneEdizioni Fiducia, Roma 1990, pp. 121 e 122).

Oggi si tace il fatto che il Magistero della Chiesa pone dei limiti all’accoglienza verso gli stranieri ed al diritto naturale di emigrare, inteso come l’inalienabile volontà di interagire con altri popoli, secondo i principi di legalità e reciprocità di rispetto e dignità.

Nessuno parla mai del dovere di carità cristiana e solidarietà di comportamento nel cercare e rimuovere le cause che provocano la necessità di trasferirsi in massa in un nuovo Continente.Nessuno Stato, in forza del diritto di sovranità, può opporsi in modo assoluto a una tale circolazione, ma non gli è interdetto di sottoporre l’esodo degli emigranti o l’ammissione degli immigrati a determinate condizioni richieste dalla cura degli interessi, che è suo ufficio tutelare” (AA.VV., Codice di morale internazionale, La civiltà cattolica, Roma 1943, pp. 53-54).

Una politica di puro protezionismo o di egoismo nazionalistico o etnico non è invece ammissibile.Il Creatore dell’Universo, infatti, ha creato tutte le cose in primo luogo ad utilità di tutti; perciò il dominio delle singole nazioni, benché debba essere rispettato, non può venir tanto esagerato che, mentre in qualsivoglia luogo la terra offre abbondanza di nutrimento per tutti, per motivi non sufficienti e per cause non giuste ne venga impedito l’accesso a stranieri bisognosi ed onesti, salvo il caso di motivi di pubblica utilità da ponderare con la massima scrupolosità” (Pio XII, Lettera In fratres caritas all’Episcopato degli Stati Uniti, 24 dicembre 1948, in A. A. S. XXXXI, 1949, pag. 15 e seg.).

Padre Antonio Messineo S.J. sostiene che lo Stato di destinazione possa impedire che gli stranieri ”non rimangano a suo carico e non compromettano l’ordine e la sicurezza pubblica (sanità, istruzione, moralità, mezzi pecuniari ecc.), AA.VV. Codice di morale internazionale, cit., pag.55.

Infine, Papa Pio XII appare profetico, quanto dimenticato.

Rivolgendosi, in particolare, ai popoli africani e al Terzo Mondo in generale, li “avvertivamo […] a riconoscere all’Europa il merito del loro avanzamento; all’Europa, senza il cui influsso, esteso in tutti i campi, essi potrebbero essere trascinati da un cieco nazionalismo a precipitare nel caos o nella schiavitù. […] Non ignoriamo, infatti, che in molte regioni dell’Africa vengono diffusi i germi di turbolenza dai seguaci del materialismo ateo, i quali attizzano le passioni, eccitano l’odio di un popolo contro l’altro, sfruttano alcune tristi condizioni per sedurre gli spiriti con fallaci miraggi o per seminare la ribellione nei cuori” (Pio XII, Lettera enciclica, Fidei donum del 21 aprile 1957, nn. 6-7).

 

Ateismo e mondialismo sono dirette conseguenze di liberalismo, comunismo, illuminismo e massoneria

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L’EDITORIALE DEL LUNEDI

di Matteo Castagna per https://www.informazionecattolica.it/2022/09/26/ateismo-e-mondialismo-sono-dirette-conseguenze-di-liberalismo-comunismo-illuminismo-e-massoneria/

GIUSTIZIA E PACE SONO DUE INTIME AMICHE

Il giornalista e scrittore cattolico francese Henri Lasserre (1828-1900) scrisse delle bellissime opere di filosofia politica, che andrebbero rilette e meditate, perché mantengono un’attualità formidabile, caratteristica tipica del pensiero cattolico tradizionale. “La giustizia e la pace sono due intime amiche” – scrisse Lasserre nell’esordio del suo Notre-Dame de Lourdes. Con entrambe, il nuovo governo dovrà confrontarsi, date le evidenti circostanze nazionali ed internazionali. L’assunto che, troppo spesso si dimentica, per interesse e/o mancanza di preparazione è che la giustizia sia la madre della pace. Dove regna la giustizia, la pace stabilisce la sua dimora. Allo stesso tempo, la pace fugge, quando è stata scacciata la giustizia.

Continua Lasserre: “La pace falsa e instabile dura talvolta per qualche tempo. L’abilità di una politica, la mano di ferro di un despota, le combinazioni ingegnose di una costituzione possono crearla. Resiste a questo o a quell’incidente, ma finisce sempre per accaderne uno che rovescia tutto. L’edificio era costruito sulla sabbia, sull’ intelligenza, sulla forza, vale a dire sull’uomo”.

Oggi, potremmo aggiungere che siffatto edificio sia costruito anche sull’ateismo di Stato, sul globalismo, sul mondialismo, che sono le dirette conseguenze del materialismo liberale e comunista, illuminista e massonico, nelle sue radici più profonde, giacobino nei metodi e soggettivista, ipocrita e buonista, intrinsecamente perverso nella morale e nell’ideologia che chiama bene il male e viceversa.

Il primato dell’economia sulla politica è figlio di queste idee malsane che erigono il loro Vitello d’Oro e vivono per adorarlo nelle loro stanze maledette da Dio, imponendo la tirannia dell’assolutismo del profitto come fine ultimo e principale della vita. Senza scrupoli. Col cinismo proprio dello psicopatico, alle volte. Sempre sulla pelle dei popoli. La tirannide dell’Alta Finanza globale è disumana o transumana, come scrive qualche intellettuale contemporaneo.

“La pace promessa alla giustizia è, al contrario, una pace stabile. Nulla la scuote nel suo interno, all’esterno nulla può rovesciarla. E’ edificata sulla roccia, sulla verità, su Dio […]” – scrive con lungimiranza, sempre Henri Lasserre, aggiungendo che “per averlo dimenticato ed avere confidato semplicemente nella loro abilità e nella loro forza, gli abili e i forti hanno perso il mondo. Sono i giusti che lo salveranno”.

Ecco perché il programma di governo “Dio, Patria e Famiglia” rischia di svuotare il loro sacro significato ideale e pratico se si sfuma su Dio e sul diritto naturale. Dai diritti di Dio discendono i doveri degli uomini. Non il contrario. Nel 1872 il filosofo cattolico Lasserre è turbato e preoccupato di fronte al suo popolo che doveva scegliere la Costituzione di cui dotarsi. Sappiamo come l’influsso delle idee sovversive dell’ordine naturale e divino fosse predominante, in quel tempo, e come si sia evoluto in forme sempre peggiori, fino ai giorni nostri. già allora, scrisse: “Il mondo sociale sarà rovesciato bruscamente e legalmente”.

Ma non finisce qui, enuncia parole drammatiche ma realistiche, che paiono scritte anche per questo secolo: “Quelli che hanno bisogno di essere governati, governeranno e governeranno soli. Quelli che avrebbero la capacità necessaria per governare non avranno più esistenza politica. Voteranno nelle elezioni; ma, essendo ovunque inferiori di numero, il loro voto non avrà alcun effetto da nessuna parte, non condurrà nessuno di loro nelle assemblee dirigenti. Saranno praticamente inesistenti. Scompariranno sotto le immense ondate dell’alta marea; saranno sommersi sotto le masse, come in fondo al mare i vascelli affondati”.

Quando si intraprende un’azione politica vedo solo due vie possibili: o ci si lascia trascinare dalla corrente dominante, cosa che garantisce grossi vantaggi personali, o, convinti dei pericoli verso i quali il politicamente corretto ed il Pensiero Unico progressista conducono la società, si decide di andare controcorrente e si tenta di invertire il corso. Ciò è sempre possibile. La Storia, infatti, cammina al passo degli uomini che la fanno. E inoltre, bisogna farlo.

Non basta, dunque, pensare la Storia, bisogna agire. D’accordo con la diplomazia. D’accordo con le enormi difficoltà che il Nemico di sempre pone di fronte all’umanità. Ma al governo che nascerà chiediamo coraggio per il bene comune. Noi, per quanto possibile, saremo sempre lì, vigili, propositivi ma inflessibili sui principi, perché è ora di invertire la rotta. O la barca affonda assieme all’inflazione economica, all’incapacità politica, all’immoralità dilagante, all’orrore del decadentismo post-moderno.

Contro il mondialismo è necessaria una alleanza politica tra cattolici, identitari e patrioti

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L’EDITORIALE DEL LUNEDI

di Matteo Castagna per https://www.informazionecattolica.it/2022/01/17/contro-il-il-mondialismo-e-necessaria-una-alleanza-politica-tra-cattolici-identitari-e-patrioti/

LA NUOVA NORMALITÀ: NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE…

Occorre dividere la problematica dell’emergenza pandemica in due parti: il paravento, costituito da vaccini e Green pass e la sostanza, costituita dalla “nuova normalità che ci aspetta”. Il suggerimento è quello di dare al paravento il peso che deve avere un elemento accessorio, funzionale ai programmi del globalismo, ponendo l’attenzione e, laddove possibile, la preparazione, ai cambiamenti che già ci vengono prospettati.

Sono sempre stato un convinto “free vax” che ritiene il lasciapassare uno strumento essenziale per imporre subdolamente il vaccino sintetico a mRna a tutta la popolazione. Si tratta di un paravento robusto, non di tela ma di piombo, perché le implicazioni morali e afferenti le libertà individuali e collettive sono parecchie e non si possono liquidare in due parole.

Del resto, l’attenzione del mondo doveva essere concentrata su qualcosa di importante, come la tutela della propria salute, altrimenti qualcuno avrebbe potuto spostare il plumbeo ostacolo e guardare cosa ci aspetta, quando il paravento sarà abbassato. E’ ciò che, in questi due anni, ho cercato e cerco di fare osservando la realtà alla maniera tomista.

Non credo ci si debba stupire di fronte al caos creato dai televirologi, del tutto e il contrario di tutto di una gestione che ha vari aspetti paradossali, alcuni assurdi, altri grotteschi. Il caos è, infatti, il presupposto del paravento vaccinale perché disorienta e un popolo che non capisce più niente, martellato da una propaganda che parla solo ed esclusivamente di questo, finisce col fidarsi dell’autorità governativa, supportata da quella scientifica e religiosa, convinto che agiscano per il suo bene.

Mentre il cosiddetto “no vax” aderisce in maniera massimalista ed esasperata alla questione dell’immoralità dell’utilizzo di linee cellulari di feti abortiti, ma soprattutto è terrorizzato più dagli effetti avversi che dalla malattia. E’, nella maggioranza dei casi uno strenuo avversario della medicina tradizionale in favore della “scienza olistica” o medicina alternativa, a base di piantine, tisane e altri intrugli, che spopola negli ambienti New age, teosofici ed esoterici.

A mio avviso ha ragione don Francesco Ricossa nella sua recensione al libro del Prof. Roberto de Mattei Sulla liceità morale della vaccinazione (Edizioni Fiducia, Roma 2021, pp. 74): “Stabilito che il problema posto dalle linee cellulari provenienti all’origine da aborto procurato non rende necessariamente intrinsecamente cattiva la vaccinazione (cooperazione materiale remota…)“, posizione che trova sostanzialmente origine dalla teologia morale, ciascuno è libero di scegliere “in scienza e coscienza prendendo evidentemente delle precauzioni per non ammalarsi o non ammalare (nel limite del possibile!)”.

Don Ricossa dimostra di aver compreso perfettamente che la questione vaccinale divide i cattolici (il “divide et impera” nei nemici di Dio?): “mi sembra che si tratti di una deviazione preoccupante dell’attenzione dalle verità di Fede nella lotta antimodernista ad una lotta in materia ancora poco chiara e opinabile” e ricorda che “la questione per eccellenza è quella della Fede, del Papato, della Messa, del sacerdozio, della lotta all’eresia modernista: il resto rientra nel campo dell’opinabile. Quello che vale per la politica politicante, vale anche per questi problemi di ordine sanitario. Non facciamoci distrarre dall’essenziale per dividerci sull’accessorio“.

Nel definire il complottismo “senza dubbio un’aberrazione che prospera a causa della sfiducia nelle “autorità”, don Ricossa cerca di dare una risposta al proliferare delle teorie più strampalate, che allignano perfino in ambienti cattolici, ma mette anche in guardia da esso. Il realismo tomista, che sta nell’osservazione della realtà e nell’uso di intelletto e volontà per interpretare correttamente i segni visibili, smonta ogni delirante ossessione e pone, implicitamente, un chi va là: occhio, perché se le teorie che proponete come fossero Vangeli, poi non si realizzeranno, perderete ogni credibilità, nell’ilarità generale.

Lungimiranza, oggi, è saper guardare oltre e più in là rispetto al paravento di piombo, stando sempre attenti che non ci cada addosso e che qualcuno non ce lo spinga contro, perché schiacciati da esso non ci si rialza più e si perde la rotta della bussola. Perciò il Sistema sappia che portare la mascherina è un po’ fastidioso ma ha anche i suoi aspetti positivi, oltre a proteggere dal contagio, come ad esempio quello di riparare dal contatto diretto con chi non conosce il dentifricio e che aiuta, in molte situazioni imbarazzanti a nascondere sorrisi o smorfie naturali, mandando in tilt chi conosce la comunicazione non verbale.

Veniamo, dunque, al vulnus, che è la “nuova normalità” per colpire i cattolici ed i veri identitari. Ammesso e non concesso che la transizione green porti effetti utili al benessere del pianeta, sarebbe sciocco opporsi al progresso tecnologico, laddove esso non vada in contrasto coi principi morali. La televisione che trasmette il temporale quando, in realtà, c’è il sole, è un problema oggettivo. Ma imparare a non aprire l’ombrello sopra la TV che trasmette pioggia è essenziale.

Oggi, è la stessa tecnologia che ci consente di accedere ad informazioni e fonti impensabili fino a un decennio fa: usiamola per formarci ed informarci a dovere da specialisti ragionevoli, autorevoli ed attendibili. Se non si riesce a discernere, non è obbligatorio credere al maltempo quando c’è bello, ma è opportuno sospendere il giudizio, consultare un buon sacerdote, pregare, vivere il più possibile in Grazia di Dio perché noi non sappiamo né il giorno né l’ora in cui verrà a giudicarci, come insegna negli Esercizi Spirituali sant’Ignazio di Loyola.

La confusione in ambito sanitario ci sarà finché non si creerà un’ omogeneità nel mondo scientifico. Retto discernimento, buon senso e un buon dizionario di teologia morale sono tre risposte alla portata di ciascuno di noi. I social sono utili, in un certo senso, ma anche tremendi, come il web, perché vi si trova qualsiasi cosa. C’è gente che campa postando spazzatura e fake news.

La reazione può essere duplice: chiudere tutto oppure avere la consapevolezza di poter essere ingannato, ma non sull’essenziale, che va preservato a prescindere, perché è e resterà sempre il Fine della vita umana: la salvezza eterna attraverso i mezzi che Gesù ci ha lasciato, tramite la Santa Chiesa. Sacramenti, in primis.

In questo periodo così difficile, l’alleanza politica tra i veri cattolici e tutti coloro che si definiscono identitari e patrioti fa fronte comune nei confronti di quel Leviatano che oggi è la globalizzazione col suo primo tentacolo che è il mondialismo, ed il suo secondo tentacolo che è la società fluida, egualitarista, piatta, desacralizzata, materialista, atea, che trova il principale ostacolo nell’ordine naturale e, quindi nella Famiglia, cellula fondamentale della nostra civiltà. Il prossimo, per il cattolico, è l’affine, mentre l’umanità intera è composta dalle creature di Dio. Anche gli identitari comprendono e lottano per la tradizione e per la difesa dell’identità, perché sono, con noi, parte di un’unica comunità di destino: quella che la “nuova normalità” proverà a toglierci, ma che dovrà trovarci molto ben preparati.

Il vaccino è il paravento della nuova normalità

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L’EDITORIALE DEL LUNEDI

di Matteo Castagna per https://www.informazionecattolica.it/2022/01/10/il-vaccino-e-il-paravento-della-nuova-normalita/

IL SISTEMA HA DIVISO GLI ITALIANI

Il Sistema ha diviso gli italiani tra sì vax (la maggioranza) e no vax (la minoranza). E’ un’abitudine piuttosto consolidata, quella di costruire a tavolino il “divide et impera” sulle spalle del popolo. L’abbiamo vista chiaramente nel periodo risorgimentale, in cui il Sistema ha imposto il suo modello di unità nazionale dividendo, nel sangue, legittimisti e rivoluzionari. L’abbiamo visto nel periodo della guerra civile 1943-45 in cui il potere divise, sempre nel sangue, gli stessi connazionali tra fascisti ed antifascisti. Categorie che, sempre i servi del Sistema tirano fuori ancor oggi, alla bisogna, per demonizzare gli avversari. Denominatori comuni: il sangue e l’odio. Ieri come oggi. Con l’unica differenza che, oggi, il sangue non viene sparso, ma inoculato.

Il Sistema è furbo, è retto da persone di mondo, gente dell’alta finanza, cinica e spregiudicata, forse con un’intelligenza superiore alla media, che studia i comportamenti umani, le sue evoluzioni e involuzioni, i suoi appetiti, desideri, tendenze, poi li pilota e li dirige, a seconda delle sue necessità, in una parvenza di democrazia. Bella la trovata della democrazia moderna, cioè la dittatura della maggioranza, accuratamente lobotomizzata dal Sistema comunicativo, come se fossero i numeri a fare la Verità!

Se nel XIX secolo il paravento era instillare nel popolo una sete di emancipazione o libertà (che, in realtà, apparteneva solo ai burattinai del Sistema ed a coloro che si fecero abbindolare dalla sua martellante propaganda) la quale nascondeva la necessità dell’élite massonico-liberale di attaccare la monarchia e colpire la Chiesa, gettando democraticamente il Papa nel Tevere; se, nel XX secolo, il paravento era identico, e nascondeva la volontà di farla finita con il regime autoritario che ebbe la grave colpa di risolvere la questione romana, “ridando Dio all’Italia e l’Italia a Dio” (come disse S.S. Pio XI, dopo la firma dei Patti Lateranensi del 1929) oggi il paravento è costituito dal vaccino, che donerebbe una libertà salvifica, stabilendo il primato idolatrico dello scientismo e, mentre tutti si concentrano su di esso, dividendosi sul colore del paravento, sembrerebbe che pochi si accorgessero che il Sistema ci ha già detto due cose molto importanti: che “nulla sarà più come prima” e che dobbiamo prepararci ad una “nuova normalità”. Inquietante, tanto da dover richiede l’obbligo morale di concentrarsi sull’essenziale e non sui contorni.

A tal proposito, sovviene una frase di grande attualità del grande G.K. Chesterton: “la vaccinazione, nei suoi cento anni di sperimentazione, è stata contestata quasi quanto il battesimo nei suoi circa duemila anni. Ma sembra abbastanza naturale per i nostri politici imporre la vaccinazione, quanto invece sembra loro una follia imporre il battesimo” (“Eugenetics and Other Evils”, cap. VII, 1922).

Vien da chiedersi, dunque, se sia più intelligente e produttivo, rispetto alle imposizioni di un Sistema che non vuole il nostro bene, ma fare solo i suoi interessi, tramite una massa di servi più o meno inconsapevoli, focalizzare le proprie energie sul paravento, ovvero la questione vaccinale, oppure sullo studio e la preparazione nei confronti dei nuovi modelli di vita che ci aspettano. L’ha scritto, recentemente, anche Francesco Giubilei, trovando pochi ma determinati consensi.

A cosa mira una campagna vaccinale che ha dimostrato tutte le sue falle, tanto che persino Marco Travaglio, nel suo editoriale su Il Fatto Quotidiano del 7.01.2021 ha scritto: “…posto che i precedenti 4 decreti anti-Covid in un mese, tutti basati sull’equazione “vaccinati = sani, non vaccinati = malati”, dovevano ridurre i contagi, i ricoveri e i morti, che invece, si sono moltiplicati, possiamo immaginare gli effetti del quinto, che corre dietro ai soliti No Vax (ormai meno del 10%) anziché far qualcosa per i 18 milioni di Sì Vax senza terza dose?” Potremmo pensare che lo scopo sia quello di mantenere ben aperto il paravento, nella confusione generale, per poter costruire, nei tempi che ci vorranno, quella “nuova normalità” che hanno detto di volerci imporre.

In che cosa consiste? Per ora, abbiamo menzione di una “transizione green”, che dovrebbe costruire l’ecologismo di Stato: energie rinnovabili, smaltimento della plastica, auto elettriche, alta velocità ecc.; progressiva digitalizzazione di ogni processo, con tracciamento delle abitudini di ciascuno per il duplice scopo di individuare con precisione i giusti prodotti da vendere a chi effettivamente ne è interessato e di controllo sociale sui comportamenti di ognuno sul piano bancario, fiscale, assicurativo, politico, religioso ecc.

Nella nuova normalità, assolutamente multietnica, dovremmo immaginarci di vivere in un condominio fatto, sostanzialmente, con materiale rigorosamente eco-sostenibile, all’avanguardia sul piano informatico e telematico, nonché tracciato da una centrale operativa controllata dallo Stato o da enti delegati. Tutti gli abitanti saranno muniti di una nuova carta d’identità, che sarà l’ Ultra Green Pass, che diventerà verde solo se ogni obbligazione del Sistema li considererà virtuosi, secondo i parametri di obbedienza. Lentamente, la moneta sarà sostituita da una card, fatta di numeri virtuali. Tutte cose che ci hanno già detto e ripetuto. Non invento nulla, anche perché ho sempre avuto repulsione per il complottismo, da tomista, convinto realista.

I cattolici non ancora secolarizzati troveranno impossibile essere accettati da una società completamente liberal, che esclude il peccato e la morale, derubricandoli come credenze medievali superate, perché in contrasto con l’uguaglianza e la fratellanza universale. La Pietra angolare sarà, umanamente, raddrizzata. Così come l’assistenza alla Messa di sempre verrà considerata progressivamente come un attentato alla parificazione di tutti i credi ed all’obbligatoria accettazione della grande religione universale, senza dogmi e così fluida da essere fatta per coccolare i capricci di ciascuno.

La nuova normalità sarà la ghigliottina per i patrioti e gli identitari, soprattutto per coloro che vogliono vivere, senza compromessi, la fede cattolica. La nuova normalità sarà la vittoria, de iure, del globalismo assolutista sulla tradizione, declinata in ogni sua forma. Vien da chiedersi se non siano tempi maturi per prepararsi agli effetti di questa IV rivoluzione industriale, più che perder tempo ad incaponirsi e dividersi sul paravento, costituito dal vaccino e dall’emergenza sanitaria. Il pericolo, alla portata, è l’esclusione dalla società dei dissidenti nei confronti del Pensiero Unico globale.

Recuperare la lungimiranza che caratterizzò i migliori pensatori cattolici, potrebbe essere utile alla Causa di Cristo Re e della Patria, ma dev’essere disinteressata al lucro ed all’ irrefrenabile desiderio di visibilità di troppi vanesi in cerca d’autore. Sarà una lotta per uomini e donne puri di cuore, scaltri come serpenti, non per tutti. Una lotta di sopravvivenza alla pandemia globalista che si concluderà, non si sa quando, ma col “non praevalebunt”, quindi con la vittoria dell’attuale minoranza creativa, perché così ha promesso Gesù Cristo, luce del mondo, unica Via, Verità e Vita.

Il caos loro e l’opportunità nostra

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di Roberto Siconolfi

Il caos loro e l'opportunità nostra

Fonte: Roberto Siconolfi

E il disordine politico-sociale è il primo passo per l’instaurazione di un nuovo ordine!

Tuttavia non dimentichiamo che questo tipo di élite, le élite mondialiste, dominano proprio grazie al caos!
E’ così nel medio-oriente, è così in sud America, i mondialisti, a differenza degli imperialismi nazionali otto-novecenteschi (es. USA e URSS), hanno bisogno del “disordine” per governare, non della stabilità.
E ora vorrebbero portare questo disordine anche nell’Europa occidentale, scatenando una guerra civile senza precedenti!
A questo proposito potrebbero risalire le violenze della manifestazione del 25 a Roma, violenze “volute”, secondo uno schema della tensione già collaudato in precedenti stagioni politiche!
Far pilotare una genuina manifestazione di popolo da una forza criminale, i cui dirigenti sono da tempo a libro paga dei servizi segreti, e avvalorare la tesi secondo la quale un intero movimento di popolo è “fascista”!
Il fascismo: l’ossessione mediatica, culturale, sociale dei nostri tempi! Una banda di cretini a reti unificate, ignoranti e in mala fede, dalle televisioni, alle università, passando per talune piazze definisce con questo termine tutto ciò che non capisce, tutto ciò che dissente dalla propria assurda visione del mondo!
Ma il problema di oggi è tutt’altro, ed è il “liberalismo” nella sua versione “totalitaria”, neo liberale, o “rosa”, “liberal”, che ha fatto proprie le battaglie sui diritti, alcuni dei quali depotenziati (civili e mai sociali), altri completamente inventati (Gender).
Sono le liberaldemocrazie ad essersi svuotate di senso, con gli organi istituzionali “ufficiali” che han perso definitivamente di potere, a vantaggio delle lobby, delle mafie internazionali, dei gruppi del “dietro le quinte”.
Siamo nel XXI secolo, nel terzo millennio, e anche la visione del mondo, la politica, le strategie, i modelli organizzativi, sono cambiati.
Non è più il tempo delle istituzioni borghesi, dei parlamenti, dei movimenti di massa, della presa del potere: le nuove comunità vanno costruite daccapo, dalla “base”, sottraendosi istituzione per istituzione, uomo per uomo dallo Stato centrale!
Il caos potrà essere dunque un nostro alleato, solo se diretto con chiarezza, lucidità, organizzazione e avendo un progetto: “nuove comunità alternative” nell’economia, nella politica, nella scuola, nella medicina, nelle imprese, nell’agricoltura, nella cultura.
TRASFORMEREMO IL LORO GRANDE RESET NEL GRANDE RISVEGLIO DEGLI UOMINI LIBERI E DEI POPOLI SOVRANI!

ALLE ONG L’EUROPA HA REGALATO 3,4 MILIARDI, E NON SA NEANCHE CHE COSA NE HANNO FATTO

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Marco Zanni ce l’ha fatta: alla seconda interrogazione parlamentare europea è riuscito a farsi dare sia la cifra distribuita da Bruxelles alle ONG sia l’elenco delle stesse che lo hanno utilizzato. Quello che non è riuscito a sapere, e forse non ce la farà mai, è sapere COME questi soldi siano stati spesi. dal 2015 al 2018 sono state distribuite alle ONG 3.388 milioni di euro, quasi 3,4 miliardi.

Marco Zanni ha cercato di sapere se questi soldi fossero andati alle ONG che trasportano migranti-schiavi per il mediterraneo, cosa che Bruxelles non potrebbe finanziare perchè è campo di competenza degli stati nazionali. La risposta della Commissione è disarmante: non possiamo escluderlo in assoluto perchè non abbiamo di come le ONG spendano i soldi. Quindi, pur non avendo finanziato direttamente ONG per il trasporto uomini, non si può escludere che, lateralmente ed indirettamente, questo sia avvenuto.

Tutto ciò è BELLISSIMO in un’Europa che obbliga gli stati a render e rendiconti asfissianti per i contributi che vengono dati ai cittadini. Invece in questo settore le laute mancette possono essere rendicontate con una cera superficialità. Quello che si sa che i soldi sono andati direttamente ad associazioni che poi si occupano dell’assistenza alla migrazione , come in Consiglio Italiano per i Rifugiati, o Save The Children che, con Vox Hestia,m si è occupata anche di trasporto migranti.

Ecco una tabella indicativa:

Per non dire che si finanziano i migranti alla fine basta dire di non sapere come si spendono i soldi. fare gli gnorri è da sempre una strategia utile, almeno fino a quando la gente non si arrabbia.

Fonte: https://scenarieconomici.it/alle-ong-leuropa-ha-regalato-34-miliardi-e-non-sa-neanche-che-cosa-ne-hanno-fatto/

Una religione sinistra

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QUINTA COLONNA

Fonte: Tempi

Dal ddl Zan al Black Lives Matter, è la sinistra liberal e radicale a lavorare alla ridivinizzazione della politica, cioè a invertire la distinzione introdotta dal cristianesimo fra secolare e trascendente

A lavorare alla ridivinizzazione della politica, cioè a invertire la distinzione introdotta dal cristianesimo fra secolare e trascendente, non è la cosiddetta destra sovranista, ma la cosiddetta sinistra globalista nelle sue due versioni: quella liberal-democratica e quella radicale. E chiediamo subito scusa per il ricorso allo stereotipo destra-sinistra, che da troppo tempo inquina il discorso politico e ideologizza scelte che dovrebbero essere pragmatiche. Salvini, Orban e i partiti che sostengono l’attuale governo polacco si muovono nella logica dell’Ancien Régime: cercano la legittimazione della propria autorità politica nel servizio a quella spirituale che caratterizza le radici dei loro paesi e nell’utilizzo dei simboli che la esprimono. Dalla parte dell’autorità spirituale non incontrano un riscontro unanime, e nel caso dell’Italia è evidente piuttosto un rigetto da parte della gerarchia ecclesiastica compensato solo in parte dall’adesione di una rilevante fascia di laicato.   Continua a leggere

Da Spadaro ai gesuiti: perché Bergoglio tifa Draghi

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di Gianfranco Amato

Che cosa lega il peronista Bergoglio al mondialista Mario Draghi, tanto da nominarlo alla Pontifica Accademia delle Scienze Sociali? Le simpatie di Spadaro e della rivista dei gesuiti che gli ha riservato elogi sperticati. Fino ad auspicare per lui un impegno in politica

Cosa può legare il peronista (di simpatie giovanili) Jorge Mario Bergoglio con il mondialista Mario Draghi? Cosa possono avere in comune il campione argentino degli ultimi, degli oppressi, dei poveri con il rappresentante italiano dei poteri forti, dell’oligarchia finaziaria, della plutocrazia globalista? Cosa ha da spartire il Pontefice dei poveri con uno che si è reso responsabile della macelleria socio-economica europea, cosa c’entra il Vicario di Cristo con un esponente di rilievo del Pensiero Unico, dell’ideologia del politicamente corretto, del nuovo umanesimo europeo?

La domanda è più che lecita visto che il Papa in persona ha voluto nominare Draghi membro della Pontifica Accademia delle Scienze Sociali, e visto che lo ha incontrato solo un paio di volte in vita sua.

La prima occasione è stata il 19 ottobre 2013, durante un’udienza personale concessa a Mario Draghi e famiglia, mentre la seconda si è presentata il 6 maggio 2016, quando il Papa ricevette il prestigioso internazionale Premio Carlo Magno – il massimo riconoscimento europeo – nella Sala Regia del Palazzo Apostolico. In quel caso Mario Draghi era seduto tra i massivi livelli politici ed economici dell’Unione, insieme ad Angela Merkel, Jean Claude Junker, Martin Schultz e Donald Tusk. Fu proprio in quell’occasione che Bergoglio, nel discorso di ringraziamento per il premio ricevuto, disse espressamente di «sognare un’Europa capace di dare alla luce un nuovo umanesimo basato su tre capacità: la capacità di integrare, la capacità di dialogare e la capacità di generare». Chi scrisse il discorso al Papa si dimenticò di citare Gesù Cristo, ma sono molti, ormai, nei Sacri Palazzi a ritenere che il nuovo concetto di “umanesimo” possa anche prescindere dalla figura del Figlio di Dio. Continua a leggere

Prima disordini sociali, poi il governo Draghi: in autunno il mondialismo darà l’assalto finale all’Italia?

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Un’analisi che riteniamo interessante, dal blog dell’amico fiorentino Pucci Cipriani (n.d.r.):

Tratto da: La cruna dell’ago

di Cesare Sacchetti

Se si dà uno sguardo all’ultima indagine della banca d’Italia sulle condizioni economiche del Paese dopo il Covid, si avvertirà probabilmente un brivido freddo che percorre la schiena.

Il 55% degli italiani si trova ad un passo dalla soglia di povertà. Un terzo delle famiglie italiane tra tre mesi non avrà più sufficienti riserve. L’ossigeno finirà in autunno e molti non avranno più nemmeno le risorse necessarie per comprare il pane.

Quella che sta per arrivare è una ondata tale che trascinerà il Paese in un vortice di caos e violenza mai visti dalla fine del secondo conflitto mondiale.

Cacciari, uomo da sempre vicino agli ambienti globalisti, non ha avuto pudori nel descrivere ciò che sta per arrivare in Italia.

Le sue parole infatti non lasciano spazio a dubbi.

In autunno la situazione sociale ed economica sarà drammatica con pericoli per l’ordine sociale. Per stare a galla, il governo dovrà coprirsi dietro il pericolo della pandemia e tenere le redini in qualche modo. Una dittatura democratica sarà inevitabile.” Continua a leggere

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