La grotta dell’arresto Gesù al Getsemani

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Segnalazione del Centro Studi Federici

Nella valle del Cedron, a pochi passi dalla Basilica dell’Agonia, verso nord, attigua quasi alla Tomba della SS. Vergine, vi è la Grotta del tradimento e dell’arresto di Gesù. Era il luogo, come narra il Vangelo, ove abitualmente Gesù, durante i suoi soggiorni a Gerusalemme, si ritirava coi suoi Apostoli per dividere con essi il pasto frugale e riposarsi durante la notte. Si può quindi considerare come la sua casa a Gerusalemme. 
 
In questa Grotta Gesù condusse per l’ultima volta gli undici Apostoli dopo l’ultima cena. Qui lasciati gli otto, prese con sè Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse poco lontano, verso mezzogiorno, tra gli ulivi, dove in parte furono testimoni della sua agonia. Dopo la terza preghiera nell’orto, Gesù fece ritorno alla Grotta coi tre prescelti; lì venne tradito da Giuda e abbandonato in mano dei suoi nemici. 
 
Questa Grotta, santificata tante volte dalla presenza di Gesù e degli Apostoli, fin dai primi secoli della Chiesa, fu un luogo di predilezione per i fedeli, che la circondarono della venerazione più profonda. Solenni peregrinazioni e grandi funzioni liturgiche vi compivano il clero e i fedeli di Gerusalemme, come attesta S. Silvia nel 288. 
 
Ancor oggi è una delle mete preferite dalla pietà dei pellegrini, che visitano il Paese di Gesù. È l’unico monumento che abbia conservata intatta la sua primitiva fisionomia, quella che aveva al tempo di Gesù. Le pitture che ornavano una volta le sue ineguali pareti son quasi del tutto scomparse; e il mosaico che tappezzava il pavimento ha lasciato soltanto qualche traccia. In ogni punto apparisce la roccia con gli stessi contorni e con lo stesso aspetto che presentava nell’ultima notte che accolse Gesù. 
 
Al tempo di N. S. si saliva a questa Grotta, che era rischiarata dalla luce che filtrava dall’entrata. Dopo la distruzione di Gerusalemme nel 70 e per le rovine accumulate dalle invasioni dei secoli seguenti, il livello del terreno intorno alla Grotta si è notevolmente alzato, tanto che oggi vi si scende per una scala di nove gradini, e per rischiararla fu necessario aprire un foro nel soffitto roccioso, che è sostenuto da tre pilastri naturali e da tre altri in muratura. 

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La Quaresima non è l’attesa di un’altra grande abbuffata…

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EDUCAZIONE CATTOLICA

di Matteo Castagna

Mentre un tempo il periodo della Quaresima veniva vissuto dai cristiani come autentico momento di penitenza in preparazione all’evento più importante della storia, che è la Passione, morte e Resurrezione di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, per la nostra redenzione, oggi appare un periodo, per molti noioso, in cui si attende solo la seconda grande abbuffata dell’anno liturgico, dopo il Natale.

Questo atteggiamento è sicuramente figlio della secolarizzazione, che però non ci giustificherà al momento del giudizio, perché la Chiesa, Corpo mistico del Figlio di Dio, ha stabilito che tutta la vita su questa Terra debba essere vissuta come preparazione all’altra, nella visione beatifica della Santissima Trinità. Ecco che, allora, le prescrizioni e le leggi stabilite non possono e non devono essere delle forme estetiche o delle vuote e ripetitive consuetudini, quanto delle devote e convinte pratiche della Fede.

Mentre la dieta è di moda, il digiuno è considerato come una pratica oscurantista. E’ possibile che ormai il digiuno non abbia più valore per noi? Dire ciò sembrerebbe negare una cosa affermata e praticata per tanti secoli, sarebbe negare l’esempio di Gesù Cristo stesso nel deserto! Sarebbe bene, quindi, in questo tempo di Quaresima, riprendere in considerazione questa pratica, ancora considerata un pilastro di questo tempo forte, seguendo l’insegnamento di San Tommaso d’Aquino.

La prima cosa sorprendente dell’ insegnamento di San Tommaso sul digiuno è che esso viene considerato un precetto della legge naturale. Quando, quindi, il venerdì santo cominciamo a sognare una bella tagliata, questo non avviene solo perché la Santa Madre Chiesa ci obbliga a digiunare, ma per un motivo insito nella nostra natura. Ciò che la Chiesa fa, nel legiferare sul digiuno, è semplicemente precisare un precetto della legge naturale, per il bene dei fedeli. Questo spiegherebbe anche perché troviamo la pratica del digiuno in quasi tutte le religioni e culture del mondo. In più, ciò significa che il digiuno non è qualcosa riservata a monaci, ma è per tutti.

Per quale motivo uno deve digiunare? Se appartiene alla legge naturale, ci deve essere un buon motivo, un motivo ragionevole. San Tommaso ci indica 3 ragioni per del digiuno: Per reprimere le concupiscenza della carne; perché l’anima si elevi a contemplare le cose più sublimi; per riparare i peccati.

Guardiamo questi motivi più da vicino.

Reprimere la concupiscenza della carne. Cioè, i nostri appetiti naturali per le cose sensibili. La prima cosa da notare è che il nostro desiderio naturale di mangiare è un desiderio in sé buono: senza questo desiderio, moriremo di fame! San Tommaso in nessun modo si identifica con una filosofia che ritiene la natura o le cose corporali come cattivi in sé. Continua a leggere

Il Comune di Roma ci ha dichiarato GUERRA. Ecco cosa abbiamo fatto…

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Risultati immagini per no utero in affittoSegnalazione di Toni Brandi

La nostra campagna di manifesti contro l’utero in affitto e l’omogenitorialità (vedi sotto l’email in cui ti annunciavo la campagna)ha avuto una risonanza enorme… persino al di là delle nostre aspettative! Tutti i giornali, radio e media ne parlano da giorni. Si sono schierati i partiti, i personaggi famosi, le organizzazioni… le reazioni davanti alle verità ricordate dai manifesti sono pazzesche!

Il Corriere della Sera ha annunciato stamattina che il Comune di Roma, per volere del Sindaco Virginia Raggi, non solo ha ordinato la rimozione dei manifesti, ma ci ha inflitto pesanti sanzioni e – udite udite – ha «approvato una memoria per dare una risposta sistematica alle campagne di comunicazioni» di Pro Vita e Generazione Famiglia, secondo loro «omofobe e lesive dell’altrui dignità»!

Insomma la Raggi e il Campidoglio ci hanno dichiarato GUERRA!

Ormai è una questione di vita o di morte. Di libertà o di schiavitù. È in gioco la possibilità stessa di esprimersi per il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà, di criticare una pratica aberrante e illegale come l’utero in affitto! Continua a leggere

Solbakken era “clinicamente morto” poi il miracolo

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Segnalazione Lega Nazionale Antipredazione degli Organi

www.antipredazione.org
30/08/18 Comunicato n. 15

SOLBAKKEN – TECNICO DEL COPENAGHEN

ERA “CLINICAMENTE MORTO” – POI IL MIRACOLO

(Stralcio da Goal.com 23 agosto 2018)

“Era il 13 marzo 2001 e Solbakken, che giocava da centrocampista proprio nel Copenaghen e aveva 33 anni, ebbe un arresto cardiaco in campo durante l’allenamento con la squadra danese. Subito scattò l’allarme: il medico del club. Frank Odgaard, praticò immediatamente un massaggio cardiaco, dopo 8 minuti arrivò l’ambulanza.

Le speranze che Solbakken potesse farcela erano di fatto nulle, tanto che lo stesso Odgaard dichiarò Solbakken, fra lo sgomento generale, “clinicamente morto”. Il suo cuore aveva smesso di battere, ma ecco che nel tragitto dal campo all’ospedale, dopo altri 7 minuti, accadde il miracolo: le pulsazioni ripresero, Solbakken tornò in vita.

Arrivato all’ospedale, gli fu poi riscontrato un difetto cardiaco e gli fu impiantato un pace maker. Il Copenaghen non si è mai dimenticato di lui e nel 2006 lo ha voluto alla guida della squadra (…)” Continua a leggere

La Fedeli sarà “erede” di Marchionne” nel Cda della Fondazione Agnelli

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Segnalazione di F.F.

Valeria Fedeli, ex ministro dell’Istruzione, dovrebbe sedere nel Cda della Fondazione Agnelli. La decisione presa prima della morte di Marchionne

di Claudio Cartaldo

La decisione di John Elkann è arrivata. O almeno così semmbra. Secondo quanto scrive Franco Bechis su il Tempo, infatti, Fca avrebbe scelto Valeria Fedeli come membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Agnelli.

L’ex ministro dell’istruzione, dunque, diventerà – se confermato – l’erede nel Cda di Sergio Marchionne, venuto a mancare lo scorso luglio in maniera del tutto improvvisa. Da quando il Ceo di Fiat Chrysler è morto, nel Cda della fondazione ra rimasto vacante un posto. E secondo Bechis sarà l’ex ministro Fedeli a occupare la poltrona.

Il Cda, ad oggi, è formato dalla vicepresidente Tiziana Nasi, da Anna Agnelli, da Tancredi Campello della Spina e da Gianluigi Gabetti. Poi ci sono anche Giorgio Barba Navaretti, Francesco Profumo e Salvatore Rossi.

Secondo quanto scrive Bechis, l’ingresso della Fedeli sarebbe stato deciso però prima del decesso dell’ex ad di Fca. Tanto che il 19 giugno, quindi ben prima delle drammtiche notizie arrivate dalla clinica in Svizzera, l’ex ministra aveva scritto all’Autorità antitrust “chiedendo se quell’incarico che le era stato prospettato a Torino fosse incompatibile o meno con il suo essere stata ministro dell’Istruzione fino a poche settimane prima secondo la legge sul conflitto di interessi (che stabilisce alcuni divieti per almeno un anno dalla cessazione dalla carica pubblica)”. Secondo quanto scrive Bechis, sarebbe arrivato dall’Antitrust il via libera.

Fonte: http://m.ilgiornale.it/news/2018/08/23/la-fedeli-sara-erede-di-marchionne-nel-cda-della-fondazione-agnelli/1567402/ Continua a leggere

Misteriosa morte di un giornalista che investigava sui finanziamenti di Soros ai gruppi antifa in Europa

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Sembra ormai sulla via dell’archiviazione la morte del giornalista investigativo Bechir Rabani, che si era infiltrato nei gruppi violenti di sinistra come gli antifa ed era  stato trovato morto nel dicembre 2017, poco dopo aver presentato delle denunce sui finaziamenti occulti del finanziere globalista George Soros a queste organizzazioni.

Bechir Rabani, 33 anni, di origine palestinese, con passaporto svedese, era un giornalista indipendente e blogger molto conosciuto in Svezia per le sue inchieste e per le sue rivelazioni circa le collusioni fra i settori dell’alta finanza e le organizzazioni pro immigrazione che operano in Europa. Alcune delle sue inchieste avevano suscitato reazioni ed attacchi dagli ambienti della sinistra mondialista e dai media ufficiali che lo accusavano di “complottismo”.

I sui amici avevano scritto di lui “”Bechir era un combattente caparbio che ha sperato nella giustizia e che senza esitazione ha difeso tutti quelli che non potevano o non osavano. Ricorderemo Bechir per la sua energia, la sua forza trainante e non da ultimo per il suo lavoro”. Continua a leggere

Copyright, l’Europarlamento boccia la direttiva

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Risultati immagini per imbavagliare webNe avevamo già parlato a fine giugno. Le legge che avrebbe, con ogni probabilità, imbavagliato anche noi, non è passata. Almeno per il momento…(n.d.r.)

STRASBURGO – Il Parlamento europeo blocca la riforma del copyright. L’Eurocamera, riunita in plenaria a Strasburgo, ha respinto l’avvio dei negoziati con il Consiglio (318 no, 278 sì e 31 astenuti) su una proposta di direttiva che aveva spaccato a metà l’Assemblea. Ora la discussione della proposta è rimandata alla prossima plenaria, a settembre, ma probabile che il testo sul digital single market sia destinato a incagliarsi su ulteriori emendamenti da qui alla fine della legislatura. Anche perché il tempo stringe: a maggio 2019 si torna alle urne per le Elezioni europee e l’assemblea che si prefigura sarà «abbastanza diversa».

Le incognite di settembre
Almeno per usare l’eufemismo di un portavoce dell’Eurocamera. L’argomento non è mai stato dei più agevoli, ma la situazione si è fatta incandescente dopo l’approvazione, lo scorso 20 giugno, degli emendamenti della Commissione giuridica. A scatenare le polemiche sono state le modifiche agli articoli 11 e 13, vale a dire l’obbligo di riconoscimento economico dei contenuti diffusi dalle piattaforme (articolo 11) el’installazione di un «filtro» per impedire il caricamento online di materiale protetto da copyright (articolo 13). In realtà, la direttiva riguarda più il rapporto fra piattaforme online (come YouTube o Google) ed editori che gli utenti finali. L’intenzione del testo è di disciplinare il riconoscimento economico del diritto d’autore nell’era del Web, sostituendo un impianto normativo fermo al 2001. Continua a leggere

Decine di israeliani festeggiano la morte di un bambino palestinese bruciato vivo

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VIDEO. Decine di israeliani festeggiano la morte di un bambino palestinese bruciato vivo

VIDEO. Decine di israeliani festeggiano la morte di un bambino palestinese bruciato vivo

(L’Antidiplomatico) Decine di israeliani si sono radunati fuori dal tribunale dove era in corso un’udienza sulla morte del piccolo palestinese Ali Saad Daubasha dove hanno ‘festeggiato’ la sua morte. Gli estremisti israeliani si sono riuniti martedì scorso davanti a un tribunale nella città di Al-Lod – nei territori palestinesi occupati – dove si è svolto il processo contro gli autori …

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Come revocare all’Anagrafe / CNT-SIT / ASL-FSE

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Risultati immagini per carta di identitàSegnalazione della Lega Nazionale Antipredazione degli Organi

www.antipredazione.org
11/06/2018 Comunicato n. 10

DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI

COME REVOCARE ALL’ANAGRAFE / CNT-SIT / ASL-FSE

Chi è andato a rinnovare la Carta d’Identità all’anagrafe di alcuni Comuni, preso alla sprovvista, ha firmato un modulo relativo alla donazione di organi presentato dall’operatore come se la “scelta in Comune” fosse un dovere. A posteriori costoro si ritengono ricattati e chiedono alla Lega Antipredazione la soluzione. Diamo quindi una risposta pubblica e pratica su come formulare la richiesta di revoca e a chi indirizzarla. Di seguito la traccia da copiare e indirizzare ai tre Enti coinvolti. Inoltre il Poligrafico dello Stato è sotto indagine per aver messo in circolazione quasi 350mila Carte d’Identità elettroniche con microchip difettoso. I non-donatori sono in pericolo.

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AL SINDACO / ANAGRAFE – Via … Città … (Raccomandata A.R.)

AL CENTRO NAZIONALE TRAPIANTI (SIT) – Viale Regina Elena 299, 00161 Roma (R-A.R.)

ALL’ASL DI APPARTENENZA (FSE) – Via … Città … (Raccomandata A.R.)

Oggetto: Restituzione del modulo firmato all’Anagrafe relativo a donazione di organi e tessuti Continua a leggere

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