La grotta dell’arresto Gesù al Getsemani
Segnalazione del Centro Studi Federici
Segnalazione del Centro Studi Federici
EDUCAZIONE CATTOLICA
di Matteo Castagna
Mentre un tempo il periodo della Quaresima veniva vissuto dai cristiani come autentico momento di penitenza in preparazione all’evento più importante della storia, che è la Passione, morte e Resurrezione di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, per la nostra redenzione, oggi appare un periodo, per molti noioso, in cui si attende solo la seconda grande abbuffata dell’anno liturgico, dopo il Natale.
Questo atteggiamento è sicuramente figlio della secolarizzazione, che però non ci giustificherà al momento del giudizio, perché la Chiesa, Corpo mistico del Figlio di Dio, ha stabilito che tutta la vita su questa Terra debba essere vissuta come preparazione all’altra, nella visione beatifica della Santissima Trinità. Ecco che, allora, le prescrizioni e le leggi stabilite non possono e non devono essere delle forme estetiche o delle vuote e ripetitive consuetudini, quanto delle devote e convinte pratiche della Fede.
Mentre la dieta è di moda, il digiuno è considerato come una pratica oscurantista. E’ possibile che ormai il digiuno non abbia più valore per noi? Dire ciò sembrerebbe negare una cosa affermata e praticata per tanti secoli, sarebbe negare l’esempio di Gesù Cristo stesso nel deserto! Sarebbe bene, quindi, in questo tempo di Quaresima, riprendere in considerazione questa pratica, ancora considerata un pilastro di questo tempo forte, seguendo l’insegnamento di San Tommaso d’Aquino.
La prima cosa sorprendente dell’ insegnamento di San Tommaso sul digiuno è che esso viene considerato un precetto della legge naturale. Quando, quindi, il venerdì santo cominciamo a sognare una bella tagliata, questo non avviene solo perché la Santa Madre Chiesa ci obbliga a digiunare, ma per un motivo insito nella nostra natura. Ciò che la Chiesa fa, nel legiferare sul digiuno, è semplicemente precisare un precetto della legge naturale, per il bene dei fedeli. Questo spiegherebbe anche perché troviamo la pratica del digiuno in quasi tutte le religioni e culture del mondo. In più, ciò significa che il digiuno non è qualcosa riservata a monaci, ma è per tutti.
Per quale motivo uno deve digiunare? Se appartiene alla legge naturale, ci deve essere un buon motivo, un motivo ragionevole. San Tommaso ci indica 3 ragioni per del digiuno: Per reprimere le concupiscenza della carne; perché l’anima si elevi a contemplare le cose più sublimi; per riparare i peccati.
Guardiamo questi motivi più da vicino.
Reprimere la concupiscenza della carne. Cioè, i nostri appetiti naturali per le cose sensibili. La prima cosa da notare è che il nostro desiderio naturale di mangiare è un desiderio in sé buono: senza questo desiderio, moriremo di fame! San Tommaso in nessun modo si identifica con una filosofia che ritiene la natura o le cose corporali come cattivi in sé. Continua a leggere
Segnalazione di Toni Brandi
La nostra campagna di manifesti contro l’utero in affitto e l’omogenitorialità (vedi sotto l’email in cui ti annunciavo la campagna)ha avuto una risonanza enorme… persino al di là delle nostre aspettative! Tutti i giornali, radio e media ne parlano da giorni. Si sono schierati i partiti, i personaggi famosi, le organizzazioni… le reazioni davanti alle verità ricordate dai manifesti sono pazzesche!
Il Corriere della Sera ha annunciato stamattina che il Comune di Roma, per volere del Sindaco Virginia Raggi, non solo ha ordinato la rimozione dei manifesti, ma ci ha inflitto pesanti sanzioni e – udite udite – ha «approvato una memoria per dare una risposta sistematica alle campagne di comunicazioni» di Pro Vita e Generazione Famiglia, secondo loro «omofobe e lesive dell’altrui dignità»!
Insomma la Raggi e il Campidoglio ci hanno dichiarato GUERRA!
Ormai è una questione di vita o di morte. Di libertà o di schiavitù. È in gioco la possibilità stessa di esprimersi per il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà, di criticare una pratica aberrante e illegale come l’utero in affitto! Continua a leggere
Segnalazione Lega Nazionale Antipredazione degli Organi
www.antipredazione.org
30/08/18 Comunicato n. 15
SOLBAKKEN – TECNICO DEL COPENAGHEN
ERA “CLINICAMENTE MORTO” – POI IL MIRACOLO
(Stralcio da Goal.com 23 agosto 2018)
“Era il 13 marzo 2001 e Solbakken, che giocava da centrocampista proprio nel Copenaghen e aveva 33 anni, ebbe un arresto cardiaco in campo durante l’allenamento con la squadra danese. Subito scattò l’allarme: il medico del club. Frank Odgaard, praticò immediatamente un massaggio cardiaco, dopo 8 minuti arrivò l’ambulanza.
Le speranze che Solbakken potesse farcela erano di fatto nulle, tanto che lo stesso Odgaard dichiarò Solbakken, fra lo sgomento generale, “clinicamente morto”. Il suo cuore aveva smesso di battere, ma ecco che nel tragitto dal campo all’ospedale, dopo altri 7 minuti, accadde il miracolo: le pulsazioni ripresero, Solbakken tornò in vita.
Arrivato all’ospedale, gli fu poi riscontrato un difetto cardiaco e gli fu impiantato un pace maker. Il Copenaghen non si è mai dimenticato di lui e nel 2006 lo ha voluto alla guida della squadra (…)” Continua a leggere
Segnalazione di F.F.
Valeria Fedeli, ex ministro dell’Istruzione, dovrebbe sedere nel Cda della Fondazione Agnelli. La decisione presa prima della morte di Marchionne
di Claudio Cartaldo
La decisione di John Elkann è arrivata. O almeno così semmbra. Secondo quanto scrive Franco Bechis su il Tempo, infatti, Fca avrebbe scelto Valeria Fedeli come membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Agnelli.
L’ex ministro dell’istruzione, dunque, diventerà – se confermato – l’erede nel Cda di Sergio Marchionne, venuto a mancare lo scorso luglio in maniera del tutto improvvisa. Da quando il Ceo di Fiat Chrysler è morto, nel Cda della fondazione ra rimasto vacante un posto. E secondo Bechis sarà l’ex ministro Fedeli a occupare la poltrona.
Il Cda, ad oggi, è formato dalla vicepresidente Tiziana Nasi, da Anna Agnelli, da Tancredi Campello della Spina e da Gianluigi Gabetti. Poi ci sono anche Giorgio Barba Navaretti, Francesco Profumo e Salvatore Rossi.
Secondo quanto scrive Bechis, l’ingresso della Fedeli sarebbe stato deciso però prima del decesso dell’ex ad di Fca. Tanto che il 19 giugno, quindi ben prima delle drammtiche notizie arrivate dalla clinica in Svizzera, l’ex ministra aveva scritto all’Autorità antitrust “chiedendo se quell’incarico che le era stato prospettato a Torino fosse incompatibile o meno con il suo essere stata ministro dell’Istruzione fino a poche settimane prima secondo la legge sul conflitto di interessi (che stabilisce alcuni divieti per almeno un anno dalla cessazione dalla carica pubblica)”. Secondo quanto scrive Bechis, sarebbe arrivato dall’Antitrust il via libera.
Fonte: http://m.ilgiornale.it/news/2018/08/23/la-fedeli-sara-erede-di-marchionne-nel-cda-della-fondazione-agnelli/1567402/ Continua a leggere
Sembra ormai sulla via dell’archiviazione la morte del giornalista investigativo Bechir Rabani, che si era infiltrato nei gruppi violenti di sinistra come gli antifa ed era stato trovato morto nel dicembre 2017, poco dopo aver presentato delle denunce sui finaziamenti occulti del finanziere globalista George Soros a queste organizzazioni.
Bechir Rabani, 33 anni, di origine palestinese, con passaporto svedese, era un giornalista indipendente e blogger molto conosciuto in Svezia per le sue inchieste e per le sue rivelazioni circa le collusioni fra i settori dell’alta finanza e le organizzazioni pro immigrazione che operano in Europa. Alcune delle sue inchieste avevano suscitato reazioni ed attacchi dagli ambienti della sinistra mondialista e dai media ufficiali che lo accusavano di “complottismo”.
I sui amici avevano scritto di lui “”Bechir era un combattente caparbio che ha sperato nella giustizia e che senza esitazione ha difeso tutti quelli che non potevano o non osavano. Ricorderemo Bechir per la sua energia, la sua forza trainante e non da ultimo per il suo lavoro”. Continua a leggere
Ne avevamo già parlato a fine giugno. Le legge che avrebbe, con ogni probabilità, imbavagliato anche noi, non è passata. Almeno per il momento…(n.d.r.)
STRASBURGO – Il Parlamento europeo blocca la riforma del copyright. L’Eurocamera, riunita in plenaria a Strasburgo, ha respinto l’avvio dei negoziati con il Consiglio (318 no, 278 sì e 31 astenuti) su una proposta di direttiva che aveva spaccato a metà l’Assemblea. Ora la discussione della proposta è rimandata alla prossima plenaria, a settembre, ma probabile che il testo sul digital single market sia destinato a incagliarsi su ulteriori emendamenti da qui alla fine della legislatura. Anche perché il tempo stringe: a maggio 2019 si torna alle urne per le Elezioni europee e l’assemblea che si prefigura sarà «abbastanza diversa».
Le incognite di settembre
Almeno per usare l’eufemismo di un portavoce dell’Eurocamera. L’argomento non è mai stato dei più agevoli, ma la situazione si è fatta incandescente dopo l’approvazione, lo scorso 20 giugno, degli emendamenti della Commissione giuridica. A scatenare le polemiche sono state le modifiche agli articoli 11 e 13, vale a dire l’obbligo di riconoscimento economico dei contenuti diffusi dalle piattaforme (articolo 11) el’installazione di un «filtro» per impedire il caricamento online di materiale protetto da copyright (articolo 13). In realtà, la direttiva riguarda più il rapporto fra piattaforme online (come YouTube o Google) ed editori che gli utenti finali. L’intenzione del testo è di disciplinare il riconoscimento economico del diritto d’autore nell’era del Web, sostituendo un impianto normativo fermo al 2001. Continua a leggere
(L’Antidiplomatico) Decine di israeliani si sono radunati fuori dal tribunale dove era in corso un’udienza sulla morte del piccolo palestinese Ali Saad Daubasha dove hanno ‘festeggiato’ la sua morte. Gli estremisti israeliani si sono riuniti martedì scorso davanti a un tribunale nella città di Al-Lod – nei territori palestinesi occupati – dove si è svolto il processo contro gli autori …
Segnalazione della Lega Nazionale Antipredazione degli Organi
www.antipredazione.org
11/06/2018 Comunicato n. 10
DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI
COME REVOCARE ALL’ANAGRAFE / CNT-SIT / ASL-FSE
Chi è andato a rinnovare la Carta d’Identità all’anagrafe di alcuni Comuni, preso alla sprovvista, ha firmato un modulo relativo alla donazione di organi presentato dall’operatore come se la “scelta in Comune” fosse un dovere. A posteriori costoro si ritengono ricattati e chiedono alla Lega Antipredazione la soluzione. Diamo quindi una risposta pubblica e pratica su come formulare la richiesta di revoca e a chi indirizzarla. Di seguito la traccia da copiare e indirizzare ai tre Enti coinvolti. Inoltre il Poligrafico dello Stato è sotto indagine per aver messo in circolazione quasi 350mila Carte d’Identità elettroniche con microchip difettoso. I non-donatori sono in pericolo.
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AL SINDACO / ANAGRAFE – Via … Città … (Raccomandata A.R.)
AL CENTRO NAZIONALE TRAPIANTI (SIT) – Viale Regina Elena 299, 00161 Roma (R-A.R.)
ALL’ASL DI APPARTENENZA (FSE) – Via … Città … (Raccomandata A.R.)
Oggetto: Restituzione del modulo firmato all’Anagrafe relativo a donazione di organi e tessuti Continua a leggere
Scritto e segnalato da Antonio Amorosi
Borgonzoni minacciata di morte
“Razzista di m…, finisci appesa”
Lega, esclusiva Affaritaliani.it
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