Grande successo a Verona per la presentazione del libro “Patria e Identità” con G. Amato, A. Sartori e M. Castagna

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NOTIZIA FORNITA ANCHE DA TELENUOVO IL 3/11/2022: https://tgverona.telenuovo.it/attualita/2022/11/03/patria-ed-identita-presentazione-del-libro-a-villa-delser-manor-house E CONFERENZA TRASMESSA IN DIRETTA SU MONDOETICO.TV (https://twitch.tv/mondoeticotv ) E SUI PROFILI FACEBOOK DEL CIRCOLO CHRISTUS REX-TRADITIO E GIANFRANCO AMATO FAN PAGE. GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO E ALTO LIVELLO DEGLI INTERVENTI. Gli autori sono disponibili a presentare il libro su invito, scrivendo a c.r.traditio@gmail.com

SI STANNO CARICANDO GLI INTERVENTI SU YOUTUBE. INTANTO, IL PRIMO STRALCIO:

LA LIBERTA’ DI EDUCARE di Gianfranco AMATOhttps://m.youtube.com/watch?v=Vav2Cb2kocc&t=1s

Matteo Castagna: Ad Jesum per Mariam! La miglior formula per gli auguri di una Santa Festa dell’Immacolata: https://www.youtube.com/watch?v=SUZrtujBj1g&t=15s…

LA RECENSIONE di Angelica La Rosa

Libertà non è fare ciò che si vuole, ma ciò che si deve, con regole che evitino il caos

PRESENTATO A VERONA IL LIBRO “PATRIA E IDENTITÀ” DI GIANFRANCO AMATO E MATTEO CASTAGNA (EDIZIONI SOLFANELLI)

Gianfranco Amato e Matteo Castagna sono due cattolici militanti, che non temono di dire la verità. L’avvocato Amato, classe 1961, è autore di numerosi saggi e presidente dei Giuristi per la vita. Il conferenziere e comunicatore pubblico Matteo Castagna, classe 1976, da oltre vent’anni responsabile nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio, è un noto volto mediatico di alcune emittenti venete e, recentemente, anche di La7.

I due sono amici e collaborano al 2018. Quando li si sente tenere conferenze assieme, generalmente si tende a dire che sono complementari. Con stili diversi, dovuti a formazioni e storie personali differenti, hanno entrambi il coraggio di parlare da tomisti convinti, con realismo e una capacità di coinvolgimento su tematiche religiose e d’attualità, che lasciano l’ascoltatore attento e riflessivo.

Nel loro libro “Patria e identità” (Edizioni Solfanelli, Chieti 2022, pp. 152, €12 + eventuali € 1,70 di spese spedizione, acquistabile dall’editore e nelle librerie, anche online oppure scrivendo a c.r.traditio@gmail.com), introdotto dall’avvocato Andrea Sartori, i due firmano e alternano i loro capitoli, che si trovano all’interno di tre parti: “Uno sguardo sulla Politica”, “Un’occhiata sulla Società”, “Una sbirciata sulla Chiesa”. Ne esce un testo alla portata di tutti che serve, nell’intenzione degli autori, a riflettere sulle questioni principali dell’uomo d’oggi, che vanno dalla critica politica al pensiero identitario sulla società, dalla Dottrina Sociale della Chiesa alla rivendicazione delle verità morali senza peli sulla lingua.

Presentato, in anteprima nazionale lo scorso giovedì 3 Novembre 2022 a Verona, nello splendido contesto classico di Villa Delser Minor House, il testo offre vari argomenti di riflessioni. Di fronte alle crisi individuali, economiche, sociali, religiose, materialiste, individualiste, relativiste, liberali, social-comuniste, globaliste, gli autori spiegano, a tratti con guareschiana ironia, quale potrebbe essere la via d’uscita per una autentica libertà. “Libertà non è fare ciò che si vuole, ma ciò che si deve, con regole che evitino il caos” – afferma Castagna. “La libertà è Cristo, Via, Verità e Vita” – chiosa Amato, mentre l’avvocato Sartori ricorda al proposito che proprio Gesù disse “la Verità vi renderà liberi“.

“Ateismo, edonismo, scientismo, società fluida sono i virus della post-modernità – continua Matteo Castagna – per i quali vi è solo una dose di vaccino che crea gli anticorpi per tutta la vita: il Cattolicesimo che opera per il bene comune”. “ – aggiunge Amato – ma nella valle di lacrime che stiamo vivendo abbiamo l’obbligo morale di rendere sempre più visibile e militante questa lotta che ci vedrà vincitori perché l’hanno detto sia Gesù col ‘non praevalebunt‘, sia la Madonna con la garanzia che ‘il suo Cuore Immacolato trionferà‘”.

Due sono i motti degli autori: “Stat Crux dum volvitur orbis!” e “sub Christi Vexilli Regis militare gloriamur!”. Attraverso un apostolato di testimonianza pubblica della Fede, aperto a tutti coloro che vogliano contribuire, secondo le loro propensioni, alla maggior gloria di Dio, da soldati di Cristo, da discepoli, da ausiliarie, da persone di preghiera e contemplazione, i due autori si battono per l’affermazione del principio teologico della Regalità Sociale di Cristo.

Fonte: https://www.informazionecattolica.it/2022/11/06/liberta-non-e-fare-cio-che-si-vuole-ma-cio-che-si-deve-con-regole-che-evitino-il-caos/

 

25 Aprile: Festa di San Marco Evangelista con “Christus Rex” e “Nova Civilitas”

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25 APRILE: FESTA DI SAN MARCO EVANGELISTA
«Pax tibi Marce Evangelista meus, hic requiescet corpus tuum»
Il Circolo Cattolico Christus Rex-Traditio e l’Associazione Nova Civilitas organizzano un Santo Rosario in onore di San Marco, preceduto da una breve sul grande Santo Evangelista, da parte di Matteo Castagna (Resp.Naz. di Christus Rex-Traditio) e Gianfranco Amato (Pres. di Nova Civilitas)
Per favorire l’assistenza di tutti, in Italia e all’estero, sete invitati su Vimeo, anche tramite i canali Facebook sopra indicati:
 Lunedì 25 Aprile 2022 alle ore 10:00
Per accedere dalla pagina Facebook del Circolo Christus Rex-Traditio e seguire il programma cliccare su: https://vimeo.com/event/1968198/embed 
GUARDA I VIDEO:
GIANFRANCO AMATO: PERCHE’ FESTEGGIAMO S. MARCO
MATTEO CASTAGNA. LA STORIA DI SAN MARCO EVANGELISTA
 

 

Bergoglio e la comunione dei santi

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di Gianfranco Amato

Durante l’udienza generale del 2 febbraio 2022, tenuta in Vaticano, un brivido è passato lungo la schiena di molti partecipanti nell’udire alcune parole pronunciate da Bergoglio. Quest’ultimo aveva scelto di svolgere una una catechesi su San Giuseppe. Il tema era in particolare quello su San Giuseppe e la comunione dei santi. Fin qui niente di male. Il punto è che, dopo un lungo preambolo di un livello teologico particolarmente basso – si è persino spiegato che la comunione dei santi non riguarda i santi che fanno la comunione – lo stesso Bergoglio si è incartato su una questione dottrinale non da poco.

Utilizzando sempre il metodo del cosiddetto “linguaggio semplice”, il papa argentino ha posto a se stesso una domanda retorica, parlando in terza persona: «Padre, pensiamo a coloro che hanno rinnegato la fede, che sono degli apostati, che sono i persecutori della Chiesa, che hanno rinnegato il loro battesimo: anche questi sono a casa?». Risposta di Bergoglio: «Sì, anche questi, anche i bestemmiatori, tutti. Siamo fratelli: questa è la comunione dei santi». Apprendiamo, quindi, che anche il sedicente cantante Achille Lauro, dopo l’ennesima performance blasfema al Festival di San Remo, farebbe parte della comunione dei santi.

Ora, sappiamo ormai da anni che la teologia non è il piatto forte di Bergoglio, ma i fedeli cattolici avrebbero diritto ad un papa che quantomeno conoscesse il Catechismo sul quale dice di aver studiato da bambino, ovvero quello di un Papa santo: Pio X. Anche il papa Giuseppe Sarto amava formulare le domande, e infatti il suo Catechismo era strutturato in forma dialogica con domande e risposte.

Vediamo, quindi, che cosa ha studiato l’attuale pontefice da bambino. Domanda 224: «Chi sono quelli che non appartengono alla comunione dei santi?». Risposta: «Non appartengono alla comunione dei santi nell’altra vita i dannati ed in questa coloro che si trovano fuori della vera Chiesa». Domanda 225: «Chi sono quelli che si trovano fuori della vera Chiesa?». Risposta: «Si trovano fuori della vera Chiesa gli infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati». Risulta abbastanza chiaro anche, appunto, ad un bambino.

Non è che il Concilio Vaticano II abbia abrogato questa verità di fede. Del resto, anche il catechismo ratzingeriano del 1992, pur utilizzando termini più dotti e aulici, ribadisce il concetto. Al punto 948, infatti, spiega che  «il termine “comunione dei santi” ha due significati, strettamente legati: comunione alle cose sante (sancta) e comunione tra le persone sante (sancti)». Per evitare che personaggi improbabili possano venire annoverate tra i santi – come ha fatto Bergoglio ­– lo stesso catechismo precisa che i fedeli che si considerano «sancti» sono solo coloro «che si nutrono del Corpo e del Sangue di Cristo (sancta) per crescere nella comunione dello Spirito Santo (Koinonia) e comunicarla al mondo». Difficile fare rientrare in questa categoria anche «apostati, persecutori della Chiesa, rinnegatori del battesimo e bestemmiatori».

Resta da comprendere quali siano i veri motivi che spingono quello che viene ritenuto l’attuale capo della Chiesa cattolica a disorientare i fedeli. Si tratta di semplice ignoranza teologica o vi è il preciso intento di scardinare il depositum fidei, il Magistero e la Tradizione? Come diceva il grande giurista romano Aulio Gellio nella sua opera Notti Attiche, «veritas filia temporis», la verità è figlia del tempo. Non resta che attendere, registrando per ora lo sconcerto e lo scuotimento della fede non solo da parte di tanti laici ma anche di sempre più numerosi sacerdoti e religiosi.

La catechesi di Bergoglio nella citata udienza generale del 2 febbraio 2022 è stata interrotta da un imprevisto fuoriprogramma. Uno dei partecipanti, un uomo evidentemente alterato, si è messo ad urlare in inglese: «Questa non è la Chiesa di Dio». È stato ovviamente accompagnato fuori dai gendarmi vaticani, ai quali il contestatore non ha opposto nessuna resistenza. L’episodio è stato liquidato come incidente dovuto ad uno squilibrato. Forse lo era davvero. O forse no.

Apostolato cattolico: Amato in Spagna, Castagna a Telenuovo

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di Lucia Rezzonico

Continua l’apostolato pubblico dei nostri principali punti di riferimento. Da un lato, prosegue il tour spagnolo dell’ Avv. Gianfranco Amato, Presidente dei Giuristi per la Vita e nova Civilitas, che porta in numerose chiese di Madrid, Barcellona e oltre, le sue conferenze sulle radici cristiane dell’Europa in questo periodo difficile dovuto alla pandemia.

Per ulteriori informazioni e foto: https://www.facebook.com/AvvocatoGianfrancoAmatoFanpage/?__cft__[0]=AZW3N9-O0KNaT4Zh4gTp8Ie2zOG14bTRyltApT2F6E2oE8NTn0w_FZ3TkfhEuHluKy-6_Viu-djor1rtT7IVI_fn1eykONW3OThRTDkWQh8jbGKd4T4Wq5wj3GOWHnE8kPE5STbsoT9pcG661di1f70y&__tn__=-UC%2CP-R

 

Dall’altro, il nostro Responsabile Nazionale Christus Rex Matteo Castagna riprende con le partecipazioni televisive e/o radiofoniche:

  • Telenuovo – Rosso&Nero condotto da Mario Zwirner il 03/12/2021 in collegamento Skype dal suo studio di casa, per commentare l’attualità (in studio l’Eurodeputato della Lega Mara Bizzotto e la Consigliere Comunale del Pd di Verona Elisa La Paglia): https://play.telenuovo.it/rosso-e-nero/tit-13154299
  • TelenuovoDestra&Sinistra condotto da Mario Zwirner il 04/12/2021 in studio con Etta Andreella del Partito Democratico, per commentare la posizione di una commissaria europea che avrebbe voluto eliminare gli auguri di Buon Natale, i nomi di Maria e Giuseppe per essere inclusivi verso i non credenti e per parlare di obbligo vaccinale: https://play.telenuovo.it/destra-e-sinistra/tit-13156529

Per ulteriori informazioni e foto: https://www.facebook.com/Traditio.Italia/?__cft__[0]=AZWoAyY8DTUauNEdkRb6epQuFFkLvx64ZHxbX9rGI9js7j6Q0AD91LR7E5cv8TkPwD4EW6fnW3bFUxBkT2Pp7PDZp-MOZHU_IrnpCJgZLTQNcpKBnijPrujzzIbX0UHOic_rwR0dYauq-puLv04Ouc2o3XUqJpX46cJSfKG-X8YABQ&__tn__=-UC%2CP-R

Freccero: A Trieste morta la democrazia (e l’Avv. G. Amato porta solidarietà ai lavoratori)

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di Redazione

ieri ed oggi l’avv. Gianfranco Amato, Presidente dei Giuristi per la Vita e di Nova Civilitas è andato in prima linea a Trieste (in foto mentre parla con il leader dei manifestanti) assieme ai portuali a portare solidarietà a persone perbene, onesti lavoratori, famiglie, anziani che, poi, si sono ordinatamente messe a pregare il Rosario e, successivamente, si sono sedute in segno di protesta. Amato ha rappresentato, così, concretamente, tutto quel mondo realmente cattolico che sa ancora ragionare e che, logicamente, sta dalla parte del popolo oppresso dall’iniquità delle botte da parte della polizia che dipende da un Ministro degli Interni che, dopo il rave party di Viterbo, i disordini di Roma del 9 ottobre e i continui sbarchi di clandestini, in un Paese normale si sarebbe già dimesso.

Particolarmente toccanti sono le immagini degli idranti e delle manganellate di Stato verso persone inermi, lavoratori in sciopero seduti o pacificamente in piedi. Sindacati e Co. tutti silenti di fronte al massacro ed all’intimidazione nei confronti dei nostri connazionali. E il centrodestra che fa? Ci saremmo aspettati la Meloni in piazza a Trieste e Salvini che lascia il governo. Non sono i, pur deplorevoli dossieraggi dei media di sinistra o le inchieste ad orologeria che fanno aumentare l’astensionismo, ma il fatto che gli elettori di questa parte politica non si sentono, in gran parte, rappresentati da chi non si oppone con decisione alle scelte autoritarie o molto discutibili di questo governo!

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Scritto e segnalato da Antonio Amorosi

“In atto un grande piano economico di ristrutturazione del mondo. Le élites possiedono i media, non possono dire la verità” intervista a Carlo Freccero

Chiamiamo il professore durante le cariche con lacrimogeni e idranti sui portuali No Green Pass di Trieste

Sto guardando le immagini. Sono sconvolto. A Trieste è morta la democrazia

Professore, c’è indignazione, sdegno per quanto sta accadendo ma è da tempo che lei è molto preoccupato…

Lo sono tremendamente. La popolazione non vede il grande piano delle élites mondiali, il grande Reset di Davos, ne parla Klaus Schwab, il direttore del World Economic Forum nel suo ultimo libro Covid-19, The Great Reset

La pandemia è la motivazione giusta per mettere in atto una costrizione sanitaria, come già illustrato anni fa da Michel Foucault nel suo capolavoro Sorvegliare e Punire, nel capitolo sul Panottico. La seconda tappa é la distruzione dell’economia reale e questa passa attraverso l’Agenda verde, la decrescita, le tasse sulle energie fossili

Lei lega un piano delle élites alla gestione della pandemia, quelle stesse élites che hanno pianificato anni fa la globalizzazione selvaggia in cui viviamo oggi. E’ così e dobbiamo preoccuparci?

Pochi sanno che nel settembre 2019 la finanza mondiale era in procinto di implodere, un rischio reale di insolvenza delle banche. La soluzione, da parte delle banche centrali, è stata di emettere liquidità sui mercati, senza limiti di sorta, ma per evitare di creare inflazione bisognava paralizzare i consumi delle popolazioni, imprigionandole nelle loro case con strumenti come i lockdown, il coprifuoco, le limitazioni ai viaggi e agli spostamenti. Altrimenti come si sarebbe potuto imporre ai cittadini un’agenda tanto assurda?

Un processo? Ma è possibile? Le epidemie accadono e accompagnano gli uomini dalla notte dei tempi. Lei pero dice: il tutto cambia per come vengono gestite, soprattutto oggi che abbiamo tanti mezzi. O sbaglio?

Assurdo ma esistente e imponente. Consideri solo che da quando la pandemia è iniziata le multinazionali moltiplicano i guadagni, mentre la gente comune è sempre più povera. Questo la dice lunga. La gestione della pandemia si è fatta sulla scia del grande reset. Al resto basta il piano Schwab. L’obiettivo finale, da raggiungersi entro il 2030 è illustrato da uno slogan del WEF: nel 2030 non possederai nulla, ma sarai felice!

Come?

Con il fallimento delle piccole e medie imprese a favore di banche e multinazionali

Andiamo verso una nuova rivoluzione industriale, per quanto mostruosa, che avrà queste caratteristiche?

Sì, La quarta rivoluzione industriale, un altro libro di Schwab, in cui il direttore del WEF spiega cosa deve accadere

Cosa?

L’uomo deve integrarsi con l’intelligenza artificiale, diventando un ibrido uomo-macchina. Questa ibridazione può essere fatta dall’esterno con la tessera digitale, dall’interno con un chips. Per questo è venuta a volatilizzarsi la privacy, in ogni settore. E’ un processo legato a quest’ossessione del controllo che ha ispirato Schwab. Nei suoi testi è un elemento cardine. Porterà a un nuovo tipo di società con il fallimento del particolare e del nostro tessuto produttivo

Molti ridicolizzano questo scenario. E’ possibile un piano del genere?

Non c’è alcun complotto. Cosa è accaduto lo ha spiegato benissimo Warren Buffet, quando ha detto “la lotta di classe esiste e l’abbiamo vinta noi, le élites”

Nel rappresentare la realtà i media sono stati fondamentali durante la pandemia. Lei è un massmediologo. Qual è la sua riflessione sull’informazione? Il sociologo tedesco Niklas Luhmann sosteneva che la comunicazione, con qualsiasi tecnologia attuata, fosse l’unico vero fenomeno sociale. La comunicazione plasma la realtà. C’è una guerra in atto nell’informazione?

Più che guerra direi che c’è una propaganda a senso unico. Accade perché le élites possiedono, oltre tutta la ricchezza del pianeta, tutti i grandi gruppi di informazione che sono così pochi da poter essere indicati con le dita della mano. Come la lotta di classe delle élites é stata vinta perché non aveva un antagonista, così anche la propaganda si è imposta in mancanza di antagonisti. Piuttosto oggi c’è una resistenza. Se la società è informazione, la resistenza oggi è resistenza mediatica

Sembra che una forma di resistenza, addirittura di lotta di classe, prima patrimonio della sinistra, la facciano le destre. Nelle periferie, tra i diseredati ci sono sempre più gruppi con questo orientamento. Si sono capovolti i parametri? Come lo spiega?

Con il passaggio dall’economia reale alla finanza, la lotta di classe ha cambiato segno. Nell’economia reale lo sfruttamento passava attraverso la proprietà dei mezzi di produzione. Per tanto la lotta di classe era fra padroni ed operai. Nella finanza invece lo sfruttamento passa attraverso la moneta a debito. La nuova lotta di classe, quella di oggi, avviene tra le banche, che possono emettere moneta solo indebitando tutti gli altri, e il resto del popolo oppresso dal debito. Questo popolo dell’economia non comprende solo gli operai, ma anche gli imprenditori, strangolati dal debito. Il serial La casa di carta è una grande allegoria di questa nuova lotta di classe

Per questo ha avuto un così grande successo…

Sì, una banda di Robin Hood decide di svaligiare la banca centrale. Tutti pensano che usciranno da quella banca portando in spalla sacchi di banconote già stampate. Invece si barricano dentro e cominciano a stampare moneta. Nella lotta di classe tradizionale la destra sono i padroni e la sinistra gli operai. La sinistra per tanto funge un ruolo di parte attiva. Nella lotta di classe di oggi la lotta è tra l’alto e il basso. Le élites oggi sono parte attiva, cioè conducono il gioco. Ma si gioca tra banche e popolo pieno di debiti

E cosa può fare il popolo?

Il popolo intanto può solo prendere coscienza. Ma la coscienza che può prendere il popolo non sembrano averla i sindacati, ancora appiattiti sul mito ottocentesco del lavoro come fonte di ricchezza e in nome di questo lavoro sacrificano i diritti dei lavoratori

Durante questi 2 anni si è molto parlato di scienza e scienziati. Secondo lei la gente sa cos’è la scienza e come funziona? Come viene finanziata, come si muove la comunità scientifica e gli enti regolatori?

Oggi se dal lato epistemologico, cioè della filosofia della scienza, la scienza si pone limiti rigorosi, dal lato della vulgata e della propaganda viene indicato come scientifico proprio ciò che si sottrae ad ogni verifica

Tutti coloro che esprimono dubbi sulla vaccinazione, con i nuovi sieri sperimentali, scienziati compresi, perché la comunità è divisa, vengono additati come pazzi, untori, irresponsabili. Cosa pensa di questo approccio diffuso?

Pensiamo ai vaccini, che ci vengono imposti come scientifici senza aver terminato il ciclo di sperimentazione, previsto sul bugiardino nel 2023. Non a caso siamo obbligati a sottoscrivere il cosiddetto consenso informato per liberare da ogni responsabilità l’apparato, lo Stato, che ce li impone. È un assurdo scientifico. Inoltre vorrei solo aggiungere una constatazione: le persone vaccinate che chiedono più vaccinazioni credono che i vaccini proteggano dal virus e le vaccinazioni dal contagio. Non è così. Lo abbiamo visto dai numeri. Se i non vaccinati fossero fanatici, come alcuni vaccinati, dovrebbero richiedere per legge l’allontanamento dei vaccinati

Diverse ricerche americane dimostrano che i Millennials e la Generazione Zeta sono quella parte della società che ha meglio accettato le misure governative di contenimento della pandemia e le campagne di vaccinazione. Lei che ne pensa?

I Millennials sono nati e cresciuti in un grande Truman Show. Hanno imparato ad usare i gadget digitali, prima di imparare a scrivere

Sono quella generazione nata e cresciuta insieme alle tecnologie digitali. Si identificano nelle tecnologie e vogliono salvare il mondo attraverso queste, sono consumatori che forse non si rendono conto di essere loro i primi ad essere consumati perché necessari e strumentali alle web company e a chi le governa? O sbaglio?

Non sbaglia. A scuola hanno imparato gli obiettivi dell’Agenda 2030. Nel tempo libero socializzano on line e non dal vero. Questi ragazzi sono cresciuti praticando da sempre il distanziamento sociale ed il lockdown spontaneamente. Per questo li hanno accettati subito come naturali. Questa realtà era già la loro vita. E’ questo il dramma

Sta accadendo però qualcosa di nuovo, anche in Italia?

Le piazze piene di queste settimane. Per due anni siamo stati inerti come Paese mentre tutto il mondo si ribellava. Eravamo in preda ad un’ipnosi collettiva che ci paralizzava. Il Green Pass ha prodotto il miracolo. Orgogliose delle loro vittorie le élites si sono divertite in questi anni a fare a pezzi, attraverso falsi obiettivi ed un condizionamento martellante, il valore della solidarietà sociale. Ma prima sono arrivate le parole del vicequestore di Roma Schilirò poi le piazze piene e oggi i portuali di Trieste. Mi sono commosso. Riportano in vita una parola che era cancellata dal nostro vocabolario: solidarietà. Bisogna ricominciare da lì.

 

Amato e Castagna: S. Rosario per la Giustizia Sociale

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di Redazione

Ospiti del Borgo S. Benedetto di Nicola Pasqualato, ieri il nostro Responsabile Nazionale Matteo Castagna e l’Avv. Gianfranco Amato, Presidente dei Giuristi per la Vita e di Nova Civilitas hanno recitato un S. Rosario io onore della B.V. Maria della Vittoria, affinché interceda per la Giustizia Sociale, in questi tempi così bui e tribolati.

Eccone la registrazione YouTube: https://youtu.be/8HfxS7jcbF0

 

Le Conferenze dell’Avv. Gianfranco Amato

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LE CONFERENZE DELL’AVV. GIANFRANCO AMATO, PRESIDENTE DI NOVA CIVILITAS, GIURISTI PER LA VITA E STRETTO COLLABORATORE DEL NOSTRO REPONSABILE MATTEO CASTAGNA, COL QUALE HA GIA’ SCRITTO UN LIBRO E NE E’ IN PREPARAZIONE UN ALTRO…

SONO UN PUNTO DI RIFERIMENTO COSTANTE PER MOLTI, IN TUTTA ITALIA, IN AMERICA LATINA E NON SOLO.

PER RIMANERE AGGIORNATI SUGLI INCONTRI PUBBLICIhttps://www.facebook.com/AvvocatoGianfrancoAmatoFanpage/?__cft__[0]=AZXozzIMOEeZcKvxY_4pdtdVZPSOoTzc-9leehbPKppfg-beiLAtqM9KcvSZ-2xrN_1hxDQ3c98SVX-ocI6k_6WMrL-yQOTZWWx1rvN0Bk-63zBokPZloL0ftYYN1AIz8n8eYoreJASys6cNhjg62ekD4N1VzcM56eOavytnHQ0AWLijF3_GH_NAlNCK1GRNQAQZwKRg8V0IRINp8fkYDB_l&__tn__=-UC%2CP-R 

SPESSO LE LOCANDINE O I RESOCONTI VENGONO RIPRESI ANCHE DALLA PAGINA FACEBOOK DEL CIRCOLO CHRISTUS REX-TRADITIO

Gianfranco Amato: tour nel Nord Est sul DDL Zan – ricadute sulle libertà fondamentali

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di Redazione 

Prosegue da tutta l’estate, da Sud a Nord, l’instancabile Avv. Gianfranco Amato, che, dopo l’audizione in Parlamento del 29 Maggio viene invitato a spiegare i motivi della contrarietà ad una proposta di legge che ha pesanti ricadute sul piano delle libertà fondamentali. Presidente dei Giuristi per la Vita, di Nova Civilitas, amico e stretto collaboratore di Matteo Castagna e del Circolo Christus Rex-Traditio, l’avv. Amato ha raggiunto grandi traguardi, non solo come pubblicista sul quotidiano La Verità, ma anche come opinionista su Radio Padania Libera nella trasmissione domenicale di Roberto Maggi e come conferenziere di fama internazionale, soprattutto in America Latina (Messico) ma anche in Spagna. La sua dedizione alla causa lo porta ovunque lo invitino a parlare di Dio, della legge naturale, della necessità dell’impegno di noi cattolici per una Politica che aspiri al Regno Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo, attraverso un’azione diretta ed indiretta, coi mezzi che la Provvidenza intende metter di fronte. Un grande impegno militante di un conferenziere di prim’ordine, per preparazione e passione. Un oratore che si fa portavoce, dappertutto, incessantemente, dell’etica cattolica tradizionale, anche con il nostro supporto, contro l’ideologia del pensiero unico del mondo liberal.

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