Il trionfo della Lega e la “Sinistra” che non impara mai

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Le reazioni sono, tanto per cambiare, isteriche o nella migliore delle ipotesi ossessivo – compulsive. Il trionfo della Lega alle europee le ha scatenate tutte, ancora una volta, come era avvenuto già dai tempi di Bettino Craxi, passando per il malvagio Silvio Berlusconi e – per certi versi – perfino in un Matteo Renzi che tentava – alla sua maniera – di cambiare i canoni tipici della cultura di sinistra italiana dall’interno. La costante è una sola: in quasi 40 anni, la sinistra italiana continua a non imparare nulla dalle sconfitte.

Persiste la demonizzazione dell’avversario, l’incredulità rispetto al voto contrario alle proprie aspirazioni, quello che premia una Lega addirittura oggetto di  sottospecie di inchieste sondaggistiche che dovrebbero chiarire meglio quali pseudomalati mentali si sono permessi di votare Salvini, come quella di Repubblica

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fonte – Il trionfo della Lega e la “Sinistra” che non impara mai

“La storia infinita” e il materialismo che uccide

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“È più facile dominare chi non crede in niente”
La storia infinita, 1979

Con questa frase Gmork, il personaggio “servo del Potere che sta dietro il Nulla”, spiegava al giovane cavaliere Atreiu perché il mondo fantastico di Fantàsia, frutto delle speranze, delle invenzioni e anche dei sogni umani, doveva essere distrutto.

Il romanzo La storia infinita, uscito nel 1979, narra la storia del piccolo Bastiano, un ragazzino rimasto orfano della madre e in rapporti complicati con il padre,  che attraverso la lettura di un mistico libro ritrova la via della vita. Una vita tra l’altro non fine a sé stessa, ma in grado di salvare allo stesso tempo un universo parallelo, Fantàsia per l’appunto, progressivamente eroso da una misteriosa entità (il Nulla) che lo sta portando all’inevitabile estinzione.

Fantàsia è l’allegoria della creatività umana: un vero termometro delle capacità di sognare degli uomini, della loro tendenza a porsi obiettivi spirituali – prima ancora che materiali – all’apparenza impossibili ma che possono costituire il leitmotiv della loro stessa esistenza. In un mondo reale in cui più nessuno sogna, immagina o semplicemente idealizza, la rappresentazione fantastica dell’essere e qualsiasi proiezione ulteriore sono destinati a perire. Continua a leggere

“Dante omofobo, via da scuola”, l’ultima crociata dei liberal

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. A darne notizia è Libero, che spiega come Gerush92, “un gruppo per i diritti umani”, voglia depennare Dante Alighieri dai programmi scolastici perché nelle sue opere condanna i rapporti tra persone dello stesso sesso e mal sopporta l’Islam.

Come scrive Pino Farinotti sul giornale diretto da Vittorio Feltri, Secondo Gerush92 i contenuti danteschi non sarebbero inalienabili, non aderirebbero ai tempi, non sarebbero politicamente corretti. L’auspicio è che l’opera venga rimossa, cominciando a depennarla dai programmi scolastici. Dante viene definito «offensivo e discriminatorio».

L’Associazione liberal contro Dante Alighieri

L’associazione, prosegue, «accusa poi il fiorentino di non amare l’Islam. Oggi toccare l’Islam rappresenta un peri- colo mediatico e anche politico. Sappiamo.

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È ufficiale: in Italia comandano i magistrati

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Il vero potere

Macché governo, parlamento, elezioni. In Italia comandano i magistrati, e quanto avvenuto l’altro giorno a Lampedusa ne è l’ennesima dimostrazione. Luigi Patronaggio si sostituisce al governo e consente, lascia fare. Un sequestro trasformato in un permesso. Tutti sbarcati dalla Sea Watch, chissenefrega dello stop del ministero, che la toga ci conferisce poteri praticamente assoluti.

Giudici e magistrati non applicano le leggi e le disposizioni dello Stato. Le rimodulano con la maschera della “reinterpretazione”, ma storicamente fanno sempre la stessa operazione: decidere al posto di chi è stato regolarmente eletto.

Nell’etica come nell’immigrazione. Sulla prima materia si segnala quale eccezione solo la recente debole sentenza della Cassazione, che nega la liceità della maternità surrogata in Italia ma riconosce una genitorialità omosessuale, totalmente assente nelle leggi italiane. Per il resto riconoscimenti di figli nati all’estero e approvazione di unioni tra persone dello stesso sesso ben prima della legge Cirinnà.

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fonte – https://oltrelalinea.news/2019/05/21/comandano-i-magistrati/

Immigrazione, europei sempre più contrari, dice El Paìs

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Sempre più anti-immigrazione

Immigrazione, gli europei sembrano non poterne più. È quanto sostiene un’indagine pubblicata sul quotidiano spagnolo El Paìs. L’immigrazione di massa sarebbe la tematica che preoccupa di più i cittadini del vecchio continente insieme all’ambiente, e le statistiche mostrano una crescita costante nel merito. Nel 2014 i risultati evidenziavano quali principali timori lo stato dell’economia e del debito pubblico.

Il sondaggio attuale, condotto da YouGov, mostra come il 46% degli europei rifiuti non soltanto l’immigrazione irregolare, ma perfino gli ingressi dei rifugiati, sintomo di una scarsa fiducia delle istituzioni nella corretta applicazione del diritto alla protezione internazionale, quasi sempre utilizzata come scusa per aprire le porte a chiunque. Un’intepretazione possibile: gli europei non credono più alle storie sulla gente che “scappa dalla guerra” e nel dubbio preferiscono la tabula rasa.

Le situazioni più intense si rilevano in Svezia, Italia e Polonia. Gli svedesi contrari agli arrivi costanti sarebbero il 51%, in salita rispetto agli anni scorsi, mentre in Italia e in Polonia addirittura al 53%. L’Ungheria resta fortemente contraria ma non ancora in maggioranza: 49%.

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FONTE – https://oltrelalinea.news/2019/05/16/europei-contro-limmigrazione/

Saviano minacciato? Una fake news

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Le minacce della Camorra a Saviano dell’ottobre 2006 sono – furono – una fake news. Per lo meno, ad oggi non c’è nulla che lo dimostri.

E la cosa è spiegabile seguendo l’ordine strampalato dei fatti che si susseguirono. È l’ottobre del 2006 – appunto – Gomorra è uscito da qualche mese ma non è ancora il fenomeno commerciale che sarebbe diventato soltanto da allora in poi. L’unico dato che si conosce, le 5mila copie esaurite nella settimana di lancio. Indubbiamente un grande esordio, e fin lì ci siamo.

Wikipedia ad oggi si rende partecipe della storicizzazione della menzogna, con questo passaggio scritto nella pagina riguardante lo scrittore.

Saviano minacciato? Una fake news

Nel passaggio successivo l’enciclopedia cita il rafforzamento della scorta decisa a favore dello scrittore a seguito delle richieste di spostamento del processo Spartacus da parte di Santoanastasio, l’avvocato degli imputati (tra cui il boss Antonio Iovine).

Saviano minacciato? Una fake news

Come abbiamo avuto modo di riportare in un articolo su Saviano di qualche anno fa, non c’è nessun motivo logico per ritenere una richiesta di spostamento – pratica comune nei processi – come una minaccia allo scrittore o a Rosaria Capacchione. Senza contare che, stando alle dichiarazioni riportate da Il Fatto Quotidiano nel 2014, lo stesso Antonio Iovine voleva dissuadere il proprio avvocato dal perseguire chissà quale dichiarazione “intimidatoria” con un secco: “Tu sei scemo, ma chi è, che ce ne importa a noi di questo Saviano?”. Continua a leggere

Salone, squadrismo radical chic contro Chiara Giannini

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Chiara Giannini, collega de Il Giornale, e autrice del libro «Io Sono Matteo Salvini» pubblicato dalla casa editrice AltaForte, esclusa dal Salone del Libro di Torino, è oggetto di una vergognosa campagna denigratoria da parte della sinistra globalista.

Emanuele Fiano ha scritto su Facebook: «Io non ho più parole. Veramente. Ci sono persone che dovrebbero sciacquarsi la bocca prima di parlare dei milioni di schiavi umani torturati, disumanizzati, gasati e poi bruciati nei campi nazisti, e questa mentecatta viene a paragonarsi a loro perché non ha potuto presentare un libro. Non mi fate dire altro per carità umana. Se mio padre potesse parlare, se solo potesse parlare».

Durissima la replica della giornalista del Giornale, che ha annunciato una raffica di querele.«Siccome c’è chi strumentalizza sul fatto che ho accostato la limitazione della mia libertà, con quella di coloro che sono stati chiusi nei campi di concentramento – osserva su Facebook Chiara Giannini – vorrei specificare che ho massimo rispetto per chi ha subito una tale tragedia. Mi addolora che proprio da loro arrivi la censura al mio libro, ovvero proprio da chi sa benissimo che vuol dire subire limitazioni di libertà di ogni genere. La limitazione di qualsiasi tipo di libertà è reato!». Continua a leggere

Altaforte cacciata da Torino: la repressione è cominciata

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Altaforte cacciata ufficialmente dal Salone del libro di Torino. È quanto si apprende dopo le richieste della Città di Torino e la Regione Piemonte, fondatori del Salone, che hanno chiesto “Torino, la città del libro”, al di rescindere il contratto con la casa editrice. Richieste accettate nella giornata di ieri.

“È necessario tutelare il Salone del Libro, la sua immagine, la sua impronta democratica e il sereno svolgimento di una manifestazione seguita da molte decine di migliaia di persone”. Così dicono i democratici.

Casapound, che non è legata ad Altaforte nonostante si continui a sostenere il contrario, riferisce che farà causa. E l’editore – fiato sprecato – nel ricordare di non essere né razzista né antisemita, ma non va bene. È in realtà totalmente inutile provare a fare presente che prendere posizioni come quella di Francesco Polacchi non significhi negare l’olocausto o essere per forza antisemiti, la censura prosegue dritta e senza appelli. L’importante sono le etichette, e non i contenuti. Come sempre.

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Saviano, altra figuraccia: così gli risponde la Polizia

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Saviano fa l’ennesima figuraccia, questa volta con la Polizia di Stato. Dopo le rivolte anti-nomadi della popolazione esausta di Casal Bruciato e le dichiarazioni di Matteo Salvini sul dossier anti-rom, lo scrittore è andato giù duro sui social, prendendosela addirittura con le Forze dell’Ordine.Saviano, altra figuraccia: così gli risponde la Polizia

 

Un servizio d’ordine a disposizione della campagna elettorale di un partito”, la definisce Saviano su Facebook. Su twitter post simile ma più breve, con la differenza che è proprio la pagina ufficiale della Polizia a rispondere, utilizzando frasi molto dure.

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Rinascita del fascismo? Una falsità. Parola di Emilio Gentile

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Nel suo ultimo libro Chi è fascista (Editori Laterza, 2019), lo storico Emilio Gentile, Docente di storia contemporanea all’Università La Sapienza di Roma, racconta come «fra i nuovi fascisti siano annoverati Trump, Erdogan, Orbàn, Bolsonaro, Di Maio Salvini».

Sull’allarme di un ritorno del fascismo, il professor Emilio Gentile spiega che «in questo voler scoprire i fascisti d’oggi, che non sono come i fascisti dell’epoca mussoliniana e non sono neppure quelli che oggi si definiscono fascisti, ma sono persone e movimenti che negano di essere tali, consiste l’ambiguità e la vaghezza dell’allarme per il rischio incombente sulla democrazia di un ritorno del fascismo sotto altre spoglie, che ritengo non esiste realmente. Esiste invece  effettivamente il rischio che, a furia di vedere fascisti dappertutto, si distolga l’attenzione da altre minacce, queste veramente reali, che incombono sulla democrazia e che nulla hanno a che fare con il fascismo, sotto qualsiasi veste lo si voglia immaginare».

Gentile spiega inoltre che «gran parte dei movimenti e dei governi, democraticamente eletti, oggi accusati di essere fascisti sotto altre spoglie, fascisti non sono. Sono anzi gli oltranzisti del metodo democratico, fino a esigere la democrazia diretta».

A La7, qualche mese fa, Emilio Gentile spiegava ad Enrico Mentana: «Ci troviamo all’inizio del Ventunesimo secolo a riconoscere che praticamente quasi tutto il mondo è infettato dal fascismo. Questo non aiuta a capire quello che sta accadendo in Italia […] Diventa un alibi perché quando si individua un nemico si cerca di coalizzare tutto contro quest’ultimo e lo si ingigantisce quando in realtà non è un pericolo reale e si ignora il pericolo vero […]. C’è un fenomeno, uno svuotamento di ciò che è la democrazia, come metodo e ideale, anche nelle democrazie più anziane e consolidate».

Fonte – https://oltrelalinea.news/2019/05/07/rinascita-del-fascismo-una-falsita-parola-di-emilio-gentile/

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