M. Castagna (C.R.) a Radio Canale Italia: “Patria e Identità per raddrizzare il mondo alla rovescia del deep State e della deep Church”

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IN ESCLUSIVA

di Redazione

Su invito della redazione di “Story Time”, trasmissione radiofonica di Radio Canale Italia con sede a Padova, Matteo Castagna ha partecipato ad un’intervista con la dott.ssa Eleonora, che gli ha posto varie domande di tipo personale, inerenti il Circolo Christus Rex-Traditio, la Tradizione Cattolica e la sua terza fatica libraria, scritta con l’Avv. Gianfranco Amato “Patria e Identità” (ed. Solfanelli, Euro 12,00 + 1,70 a copia di spese di spedizione, direttamente dalla homepage di questo sito www.agerecontra.it ) e l’introduzione dell’ Avv. Andrea Sartori.

La redazione, che ringraziamo, ci ha inviato la registrazione della puntata per la diffusione:

https://wetransfer.com/downloads/3f75b376a23a93f24084339038546afc20221229093424/a8f0671252eb42226bb427f30e97745720221229093424/fe892f

 

Grande successo a Verona per la presentazione del libro “Patria e Identità” con G. Amato, A. Sartori e M. Castagna

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NOTIZIA FORNITA ANCHE DA TELENUOVO IL 3/11/2022: https://tgverona.telenuovo.it/attualita/2022/11/03/patria-ed-identita-presentazione-del-libro-a-villa-delser-manor-house E CONFERENZA TRASMESSA IN DIRETTA SU MONDOETICO.TV (https://twitch.tv/mondoeticotv ) E SUI PROFILI FACEBOOK DEL CIRCOLO CHRISTUS REX-TRADITIO E GIANFRANCO AMATO FAN PAGE. GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO E ALTO LIVELLO DEGLI INTERVENTI. Gli autori sono disponibili a presentare il libro su invito, scrivendo a c.r.traditio@gmail.com

SI STANNO CARICANDO GLI INTERVENTI SU YOUTUBE. INTANTO, IL PRIMO STRALCIO:

LA LIBERTA’ DI EDUCARE di Gianfranco AMATOhttps://m.youtube.com/watch?v=Vav2Cb2kocc&t=1s

Matteo Castagna: Ad Jesum per Mariam! La miglior formula per gli auguri di una Santa Festa dell’Immacolata: https://www.youtube.com/watch?v=SUZrtujBj1g&t=15s…

LA RECENSIONE di Angelica La Rosa

Libertà non è fare ciò che si vuole, ma ciò che si deve, con regole che evitino il caos

PRESENTATO A VERONA IL LIBRO “PATRIA E IDENTITÀ” DI GIANFRANCO AMATO E MATTEO CASTAGNA (EDIZIONI SOLFANELLI)

Gianfranco Amato e Matteo Castagna sono due cattolici militanti, che non temono di dire la verità. L’avvocato Amato, classe 1961, è autore di numerosi saggi e presidente dei Giuristi per la vita. Il conferenziere e comunicatore pubblico Matteo Castagna, classe 1976, da oltre vent’anni responsabile nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio, è un noto volto mediatico di alcune emittenti venete e, recentemente, anche di La7.

I due sono amici e collaborano al 2018. Quando li si sente tenere conferenze assieme, generalmente si tende a dire che sono complementari. Con stili diversi, dovuti a formazioni e storie personali differenti, hanno entrambi il coraggio di parlare da tomisti convinti, con realismo e una capacità di coinvolgimento su tematiche religiose e d’attualità, che lasciano l’ascoltatore attento e riflessivo.

Nel loro libro “Patria e identità” (Edizioni Solfanelli, Chieti 2022, pp. 152, €12 + eventuali € 1,70 di spese spedizione, acquistabile dall’editore e nelle librerie, anche online oppure scrivendo a c.r.traditio@gmail.com), introdotto dall’avvocato Andrea Sartori, i due firmano e alternano i loro capitoli, che si trovano all’interno di tre parti: “Uno sguardo sulla Politica”, “Un’occhiata sulla Società”, “Una sbirciata sulla Chiesa”. Ne esce un testo alla portata di tutti che serve, nell’intenzione degli autori, a riflettere sulle questioni principali dell’uomo d’oggi, che vanno dalla critica politica al pensiero identitario sulla società, dalla Dottrina Sociale della Chiesa alla rivendicazione delle verità morali senza peli sulla lingua.

Presentato, in anteprima nazionale lo scorso giovedì 3 Novembre 2022 a Verona, nello splendido contesto classico di Villa Delser Minor House, il testo offre vari argomenti di riflessioni. Di fronte alle crisi individuali, economiche, sociali, religiose, materialiste, individualiste, relativiste, liberali, social-comuniste, globaliste, gli autori spiegano, a tratti con guareschiana ironia, quale potrebbe essere la via d’uscita per una autentica libertà. “Libertà non è fare ciò che si vuole, ma ciò che si deve, con regole che evitino il caos” – afferma Castagna. “La libertà è Cristo, Via, Verità e Vita” – chiosa Amato, mentre l’avvocato Sartori ricorda al proposito che proprio Gesù disse “la Verità vi renderà liberi“.

“Ateismo, edonismo, scientismo, società fluida sono i virus della post-modernità – continua Matteo Castagna – per i quali vi è solo una dose di vaccino che crea gli anticorpi per tutta la vita: il Cattolicesimo che opera per il bene comune”. “ – aggiunge Amato – ma nella valle di lacrime che stiamo vivendo abbiamo l’obbligo morale di rendere sempre più visibile e militante questa lotta che ci vedrà vincitori perché l’hanno detto sia Gesù col ‘non praevalebunt‘, sia la Madonna con la garanzia che ‘il suo Cuore Immacolato trionferà‘”.

Due sono i motti degli autori: “Stat Crux dum volvitur orbis!” e “sub Christi Vexilli Regis militare gloriamur!”. Attraverso un apostolato di testimonianza pubblica della Fede, aperto a tutti coloro che vogliano contribuire, secondo le loro propensioni, alla maggior gloria di Dio, da soldati di Cristo, da discepoli, da ausiliarie, da persone di preghiera e contemplazione, i due autori si battono per l’affermazione del principio teologico della Regalità Sociale di Cristo.

Fonte: https://www.informazionecattolica.it/2022/11/06/liberta-non-e-fare-cio-che-si-vuole-ma-cio-che-si-deve-con-regole-che-evitino-il-caos/

 

Matteo Castagna a La7: “Dio, Patria, Famiglia resta il miglior programma di governo!”

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INTERVISTA ESCLUSIVA

di Lucia Rezzonico

Ieri sera è proseguita la maratona mediatica d’ottobre del nostro Responsabile Nazionale Matteo Castagna, iniziata con Telenuovo l’11 e proseguita con il Corriere del Veneto, inserto del Corriere della Sera del 15, con l’intervista a “L’Aria che tira”, su La 7 alle 12.30 circa del 17, con La Zanzara su Radio24 il 18, con l’intervento a Piazzapulita condotta da Corrado Formigli, sempre su La7 in prima serata: https://www.la7.it/piazzapulita/video/dentro-il-mondo-ultracattolico-di-lorenzo-fontana-20-10-2022-456662 e che proseguirà con un articolo-intervista di Gad Lerner per il Fatto Quotidiano dei prossimi giorni. In studio erano presenti il Vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo, Laura Boldrini e Alessandro Zan, mentre in collegamento esterno c’era lo storico Franco Cardini. 

Impressioni a caldo. Stamattina, abbiamo voluto sentire il Responsabile Nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio Matteo Castagna.

Matteo, ti aspettavi tutta questa attenzione mediatica? Sai che a livello nazionale, quando si parla dei tradizionalisti escono sempre fuori tre nomi, tra cui il tuo?

“Come tutti sanno, sono abituato da circa 25 anni a frequentare il mondo giornalistico, soprattutto locale. Dal 1996, solamente come uomo pubblico interpellato e dal 2012 anche come pubblicista e poi Comunicatore Pubblico certificato. Ciclicamente, è sempre accaduto che, in particolari occasioni, l’attenzione nazionale si focalizzasse sul Circolo Christus Rex-Traditio, che ho fondato ed ho l’onore e l’onere di rappresentare. E’ evidente che i media ti cerchino se hai qualcosa di interessante da dire, al di là delle opinioni differenti. Stavolta l’occasione è stata l’elezione di Lorenzo Fontana a Presidente della Camera dei Deputati, ovvero la terza carica dello Stato, che è per tutti i veronesi un fatto storico, perché nessun nostro concittadino era mai arrivato a ricoprire una carica così importante e prestigiosa nella storia repubblicana. La stampa arriva da me perché Lorenzo è un cattolico tradizionalista veronese, va alla Messa more antiquo, non è annoverabile tra i cattolici omologati alla secolarizzazione. Sui principi etici, quali il diritto alla Vita, dal concepimento alla fine naturale, il diritto alla libertà educativa e la Famiglia quale cellula fondamentale della nostra civiltà, formata da mamma, papà e figli è sempre stato una garanzia. Quanto al fatto del mio nome, che a livello religioso, politico e mediatico, venga tirato in ballo quando si tratta di Tradizione Cattolica, l’ho saputo ieri da un illustre esponente della categoria giornalistica. Credo sia perché il Circolo Christus Rex è una realtà viva, sempre sul pezzo e in vista, con una costanza che, magari, altri non hanno, e che perdura nel tempo, nonostante abbiano cercato in vari modi di distruggerci o metterci a tacere. Ce ne siamo fatti una ragione, abbiamo gli anticorpi e guardiamo sempre avanti per la Regalità Sociale di Cristo.

Ma questa ulteriore esposizione mediatica come la vive? (a lato Santa Messa tradizionale “non una cum” celebrata da un sacerdote dell’Istituto Mater Boni Consilii, in una chiesa di proprietà privata a Verona)

“Oggi ho il telefono bollente. Tanti sono rimasti soddisfatti della faccia incupita della Boldrini e delle paure (in realtà eccessive) espresse dall’On. Zan quando parlavo a Piazzapulita… Se fossi completamente in forma, probabilmente la vivrei con maggior serenità, ma alcuni problemi fisici fastidiosi, non mi aiutano. Comunque si fa tutto “ad maiorem Dei gloriam”, quindi sempre col sorriso e con la determinazione necessaria a far passare il Pensiero forte del Cattolicesimo romano, l’amore vero per il Papato, in un mondo dominato dal pensiero unico, che è forte solo numericamente ma è estremamente debole perché falso. Mi piace ricordare che non sono i numeri a fare la Verità. Basta Cristo, che è Via, Verità e Vita, che ci ha lasciato in questa valle di lacrime, da poveri peccatori, perché abbiamo aderito a troppi “non serviam” rispetto ai Suoi divini insegnamenti. Ora dobbiamo rimediare. Ci sforziamo di vivere da cattolici come Dio comanda, fruendo di tutti i mezzi di purificazione e santificazione che Egli ci ha donato tramite la Santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, a partire dai Sacramenti. Non accettiamo una dottrina adulterata, che ha rotto con la Tradizione, anche apostolica, a causa dell’invalidità degli ordini Sacri scaturiti dalle riforme del 1968-70′. Papa Pio XII non voleva indire un Concilio Ecumenico, perché sentiva un grave pericolo per la Chiesa. Conosceva l’infiltrazione modernista nei Sacri Palazzi, che già lavorava da almeno due secoli e che era stata duramente combattuta dai suoi predecessori, in particolare da San Pio X. Il suo successore, Roncalli, aprì porte e finestre al mondo ed al suo Principe indicendo il Conciliabolo Vaticano II (1962-1965). Là, avviene il colpo da maestro di Satana: sotto l’inganno della pastoralità, si approvano documenti che trasformano, annacquano o rendono ambiguo il dogma, soprattutto nella dichiarazione Nostra Aetate, ma anche nella Lumen Gentium, nella Unitatis Redintegratio, nella Gaudium et Spes, nella Dei Verbum, si mettono sullo stesso piano la verità ed errore e si nega la missione evangelizzatrice quale peculiarità dei successori di Pietro e degli Apostoli. Abbiamo assistito ad un’opera di sostituzione, in Vaticano e nelle diocesi. La Chiesa è stata cacciata dai Suoi luoghi sacri e sostituita da una “Contro-Chiesa” che opera al servizio dei nemici di Cristo e del Suo Corpo Mistico, abbracciando l’umanesimo, distruggendo il sacro, girando gli altari, rendendo ambigue le formule dei riti, Gradualmente, in questi sessant’anni si è tolto tutto ciò che è soprannaturale. La “Contro-Chiesa” si presenta come un Consiglio di Amministrazione, laddove il “papa” è il presidente dell’assemblea, assistito da un presidente emerito; il collegio cardinalizio è appunto il CdA, che ha come commissioni permanenti le Conferenze Episcopali, che danno le direttive ai comitati territoriali, che sarebbero le diocesi, ove giungono le indicazioni nelle parrocchie. Il denaro, il potere, la ricerca spasmodica di piacere al mondo e ai peggiori peccatori, ha fatto della Contro-Chiesa conciliare la nuova ideologia post-cattolica: buonista, immigrazionista, ecologista, pacifista, amica delle massonerie e delle lobby sovranazionali, a-morale e, a tratti, persino, immorale, ad esempio nel tollerare le benedizioni alle coppie omosessuali o le convivenze more uxorio, oppure nel dar la comunione ai pubblici peccatori”.

Dunque la Chiesa Cattolica dove si trova?

“Ovunque vi siano chierici ordinati o consacrati validamente con le formule ante-68′ che celebrino solo la Messa cattolica, cioè quella tridentina, detta di S. Pio V, che esprime in maniera certa e evidente la Fede cattolica ed esprime l’Eucarestia come rinnovamento incruento del Santo Sacrificio di Cristo, che è presente realmente, in corpo, anima e divinità, nell’ostia consacrata dal sacerdote, che è “alter Christus” non un assistente sociale. Nel diffondere la sana dottrina così come sempre insegnata in ogni luogo, sempre e a tutti prima del Conciliabolo, pur non avendo piena giurisdizione, perché non hanno vescovi residenziali ma di supplenza, fungono da Chiesa docente ai fedeli ed alle famiglie rimasti ancorati al Magistero Perenne, alla morale ed alla disciplina tradizionali. Gesù mantiene sempre le promesse. Quella del “non prevalebunt” è già in atto da decenni. L’indefettibilità della Sua Chiesa viene perpetuata da questi eroici vescovi e sacerdoti, dispersi nel mondo, cui non fa mancare la Sua Grazia, premiando la fedeltà con frutti meravigliosi in termini di vocazioni e conversioni. Certo, va aggiunto che nessuno di noi può leggere nei cuori, solo Dio lo può fare. Pertanto non me la sento di giudicare come di escludere dalla Chiesa tutti coloro che, pur non essendo legati alla Tradizione in maniera costante e perfetta, cercano la Verità. Credo che esistano tante vittime inconsapevoli di questa secolarizzazione e della “Contro-Chiesa”  e che Dio, nella sua infinita bontà, saprà usare la giusta misericordia con tutti, a seconda dei singoli casì. Non vorrei, però, essere nei panni della “Contro-Chiesa” cosciente e docente, perché porta volontariamente alla perdizione delle anime. Il Signore è stato chiarissimo nei confronti di costoro, novelli farisei, come coi mercanti nel Suo Tempio”.

Ci sono persone, anche ai massimi livelli che sostengono il “diritto all’aborto” e, allo stesso tempo si dichiarano “cattolici”…

“Mi pare che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden sia tra costoro. Ha persino promesso che se vincerà le elezioni di metà mandato, l’aborto tornerà legale ovunque negli States. L’omicidio volontario legalizzato non può essere giustificato, soprattutto se effettuato nei confronti di soggetti innocenti, ancora nel grembo della madre. Senza concepimento, non inizia la Vita. Se si sopprime un ovulo fecondato si ammazza deliberatamente un essere umano. L’aborto è, per questo, forse il più grande genocidio della storia, che, peraltro continua, negli anni, perché consentito dalle leggi positive di Stati che non dovrebbero avere alcuna potestà su questi temi. Ne consegue che chi è abortista non possa essere anche cattolico, perché contravviene ad un Comandamento con pieno assenso e deliberato consenso. Visto come gli abortisti vengono accolti e giustificati dalla “Contro-Chiesa” modernista conciliare che occupa i Sacri Palazzi, possiamo dire che si può essere abortisti e conciliari. La recente nomina effettuata da Bergoglio di una scienziata italo-americana dichiaratamente abortista alla Pontificia Accademia per la Vita sembra andare, inequivocabilmente verso una direzione, che dovrebbe mettere in allarme chi ancora ritiene che a Roma sieda il legittimo Sovrano Pontefice”.

Cosa potrà fare Lorenzo Fontana per i principi cattolici?

“Conosco Lorenzo dal 1996. Abbiamo fatto un percorso assieme,  prima politico e dal 1999 anche spirituale nell’ambito della tradizione cattolica. Abbiamo partecipato agli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola, assieme, nel 2000. L’anno dopo, portò il bouquet da sposa a casa di mia moglie, quando mi sposai in rito antico, con officiante don Giorgio Maffei. Siamo rimasti sempre amici perché ci accomuna anche la passione per l’Hellas Verona, che per anni siamo andati a vedere nello stesso luogo, in Curva. Poi abbiamo condiviso anche la militanza politica. Mia moglie fu sua vice, a Verona, nei Giovani Padani. Quando ero il più giovane Consigliere e capogruppo veronese in Terza Circoscrizione, nell’Amministrazione 1998-2002, abbiamo condotto tante battaglie insieme, soprattutto per la sicurezza e la vivibilità dei nostri amati quartieri. Ci divertivamo ad attaccare i manifesti, eravamo attivissimi coi gazebo e giovani idealisti. Successivamente al 2002 decidemmo di intraprendere strade differenti: Lorenzo scelse la carriera istituzionale, partendo dalla gavetta in Terza Circoscrizione e scalando tutti gli incarichi a livello locale, poi come eurodeputato, parlamentare, Ministro della Famiglia e poi agli Affari Esteri, vicepresidente della Camera e ora Presidente della Camera. Si è sempre espresso, in pubblico, coerentemente con i suoi principi religiosi, etici e personali, quindi saprà, vista anche l’esperienza maturata, svolgere al meglio il prestigioso ruolo di garanzia che gli è stato affidato. Credo anche, che potrà, nei contesti appropriati, far valere il suo credo, che, in buona parte, è anche il mio. Io, nel 2002 conobbi a Milano in Via Bellerio, l’On. Mario Borghezio, che con Max Bastoni, poi divenuto consigliere comunale e oggi al secondo mandato come consigliere regionale lombardo, mi lanciò nel mio primo comizio contro l’invasione islamica in Piazza Duomo. C’era anche l’On. Federico Bricolo. Quanta emozione per me… Borghezio è la figura cui debbo di più, in termini di insegnamenti in merito a come funziona la politica e come sono i meccanismi dell’Europarlamento e la presenza dei poteri forti. Mi nominò coordinatore di “Padania Cristiana” e mi fece condurre una trasmissione ogni venerdì in Radio (RPL) nello spazio dei suoi Volontari Verdi. Tante furono le conferenze, i volantinaggi, le presentazioni librarie, le trasmissioni televisive cui partecipai con entusiasmo e sempre tutto per l’idea dell’apostolato cattolico in questo mondo di tiepidi o anticrisi. Mettemmo per la prima volta il Presepe al Parlamento Europeo di Bruxelles nel 2008, scandalizzando non poche persone. La nostra stretta collaborazione durò 7 anni, fino al 2009, quando lasciai ogni incarico, riconsegnai la tessera e mi dedicai esclusivamente alla vita associativa, lavorativa e familiare. Ho letto i nomi degli eletti e ce ne sono parecchi, soprattutto in Fratelli d’Italia e nella Lega con cui ci conosciamo da tempo ed abbiamo valori comuni. Più di quanto mi aspettassi. In politica, l’impegno dei conservatori, del mondo pro-life, di donne e uomini da sempre schierati coraggiosamente a destra, coincide coi nostri principi e, quindi, come già accaduto con il ddl Zan, faremo un’unica rete d’intesa su scala nazionale, per aggiustare il possibile e frenare la Sovversione. Il ruolo dell’ ottimo amico Avv. Gianfranco Amato, Presidente dei Giuristi per la Vita, con cui abbiamo da poco scritto il libro “Patria e Identità” (ed. Solfanelli) sarà fondamentale in questo consesso”.

Quindi ti aspetti che il nuovo governo cambi le leggi sulle unioni civili e abroghi la legge 194?

“La mia formazione tomista mi fa essere molto realista. Salvo un miracolo, non credo vi siano le condizioni per abrogare la legge sulle unioni civili. I numeri ci dicono, comunque, che ad accedervi sono quattro gatti. Si trattò di una bandiera ideologica perché anche tra le coppie dello stesso sesso la legge Cirinnà è stata un flop. Accanirsi su una legge raramente applicata potrebbe esser preso come darle un’importanza che, nei fatti concreti, non ha. Ovviamente, se alzassero il tiro, pretendendo l’adozione dei bambini, saremo in prima linea con le barricate perché i bambini non si toccano, hanno per necessità naturale bisogno di mamma e papà e che non si azzardino a volerli indottrinare a poter cambiare sesso, a seconda di come gli gira al mattino, fin dall’asilo! Guai a chi scandalizza i piccoli – dice Gesù – e vale per tutti, in ogni contesto. I minori sono della famiglia, non dello Stato! Magari pensiamo a come riformare le leggi sulle adozioni, rendendole più semplici e snelle. Pensiamo ad incentivi per la natalità e per le nozze alle giovani coppie! Torniamo ad una generale cultura della Vita. Tocchiamo Caino, stando sempre dalla parte di Abele! Quanto alla 194, sebbene noi cattolici ripetiamo sempre che andrebbe abolita, non credo che questo sarà fatto da alcun governo, in queste circostanze. Ogni passo importante che fa la Sovversione chiamando bene il male e male il bene ovvero “diritti” i desideri, troppo spesso disordinati e peccaminosi, più passa il tempo e più sedimentano come acquisizioni indiscutibili. Sul fronte internazionale e sovranazionale stanno tutti dalla parte della Sovversione. Non credo che nell’attuale centrodestra vi siano tutti antiabortisti. Purtroppo non siamo in Ungheria. Se, sul piano dei numeri, la vedo molto dura, è anche vero che i parlamentari pro-life sono parecchi e la sensibilità di tutta la nostra area, per quanto variegata, non possa essere scontentata completamente. Spero che si riesca a salvare il maggior numero di vite possibile, attraverso il potenziamento e il miglioramento di ciò che già c’è. E che questo trovi il primo input in una mamma, come Giorgia Meloni. Ricordiamo anche che la storia l’hanno sempre fatta donne e uomini cosiddetti “divisivi” a partire da Gesù Cristo, che si definì “pietra angolare” tra Bene e Male, non minestrone ecumenista”.

E sul tema dell’accoglienza dei migranti?

“Mi aspetto il pugno di ferro contro le organizzazioni criminali che fanno dell’immigrazione un business sulla pelle degli immigrati. L’invasione va fermata. Chi scappa dalla guerra è profugo e va accolto nei modi e nei termini stabiliti dal diritto internazionale. La sostituzione etnica, finanziata dai Soros di turno, per destabilizzare l’Europa bianca e cristiana, dovrà essere una priorità da scardinare una volta per tutte. Fermare l’immigrazione e aiutare con trattati internazionali i bisognosi a casa loro, farà il bene degli extracomunitari e produrrà una pace sociale in Italia ed Europa, che mancano da troppi anni. Ricordo che Berlusconi fermò i barconi con un accordo con Gheddafi e, quindi, il Mediterraneo non fu più un cimitero di disperati della tratta d’esseri umani in mano alla criminalità organizzata o di altri enti solo apparentemente benefici, in realtà molto lucrativi. Per questo, quando leggo dell’insistenza con cui Bergoglio parla dell’accoglienza dei migranti a tutti i costi, mi chiedo il motivo di tanta ossessione. Risolviamo il problema alla radice. Nessun “migrante economico” deve più muoversi da casa sua e le coste siano presidiate con accordi internazionali. Gli italiani tornino a sposarsi e vengano messi in condizione di mantenere dignitosamente famiglie numerose. Questo è il bene comune del prossimo: aiutarlo in Patria a rendersi autonomo in una vita dignitosa. Ius soli, ius culturae, ius scholae  sono parte dell’ideologia mondialista massificatrice e distruttiva, che va completamente rigettata. Per “ius sanguinis” ciascuno è figlio della sua terra e dei suoi genitori”.

Sulla guerra in Ucraina vuoi dirci il tuo pensiero?   

“Sono molto preoccupato. Si stanno scontrando due mondi, che, a causa della Sovversione sinistra, esplicitata in mille modi, rischiano la guerra atomica pur di rifiutare la collaborazione multipolare. E’ una guerra economica, certo. L’Ucraina non è il motivo, ma la goccia che ha fatto traboccare un vaso che si stava riempiendo dal 2014, in Donbass. Credo che la questione fondamentale riguardi la Cina e gli USA ed il rapporto di forza che, eventualmente, dovranno equilibrare. Di certo stiamo assistendo al crollo della globalizzazione, come l’abbiamo conosciuta finora. Mi piacerebbe un’Italia protagonista in Europa, che faccia gli interessi nazionali, dunque che rifletta sulle sanzioni a Putin, se esse si ripercuotono tramite la speculazione sulle tasche degli italiani. Ci sono organizzazioni internazionali che, a mio avviso sono superate dalla storia. Come in Italia non darei più finanziamenti pubblici all’ANPI, dopo 80 anni dalla fine del fascismo, allo stesso modo rivedrei l’Alleanza atlantica. La NATO poteva essere utile dopo Yalta e fino al crollo del Muro di Berlino nel 1991. Oggi, andrebbe chiusa e ripensata, coinvolgendo le nuove realtà e, magari, cercando di includere la Russia, che è Europa, molto più della Turchia. Ma questi sono cambiamenti lenti, che vorrebbero, in primis un’Europa politica, un’Europa dei Popoli, che riscopra la comune identità classico-cristiana, non dell’alta finanza che schiaccia i popoli tramite una fetida usurocrazia, che parte dall’annullamento della sovranità monetaria. Mi pare semplicistico e proprio della mania di affrontare le problematiche tra opposte tifoserie, dividere la gente tra putiniani ed atlantisti. Occorre che la diplomazia faccia sintesi e nuovi accordi con l’Oriente del mondo, prima di rimanerne travolto”.

 

 

 

 

 

Uno sguardo sulla politica, un’occhiata sulla società e sulla Chiesa

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LA RECENSIONE

di Angelica La Rosa

ARRIVA “PATRIA E IDENTITA’”, IL NUOVO LIBRO DELL’AVVOCATO GIANFRANCO AMATO E DI MATTEO CASTAGNA

Per le Edizioni Solfanelli di Chieti è uscito ieri “PATRIA E IDENTITÀ” (152 pagine, € 12), il nuovo libro dell’avvocato Gianfranco Amato. Presidente dei Giuristi per la Vita, e di Matteo Castagna, Responsabile nazionale del Circolo “Christus Rex”.

Gianfranco Amato e Matteo Castagna sono due cattolici militanti che, con lo studio, la preghiera e l’azione, vogliono contribuire a mantenere viva la fiaccola della Tradizione e rilanciare l’Identità classico-cristiana dell’Europa contro i dogmi del Pensiero Unico.

Nella Primavera del 2021 è nata l’idea di questo libro che si divide in tre parti: “Uno sguardo sulla Politica”, “Un’occhiata sulla Società”, “Una sbirciata sulla Chiesa”.

Gianfranco Amato e Matteo Castagna alternano i capitoli inerenti le tre parti, firmando ciascuno il suo. Ne esce un testo controcorrente rivolto a tutti, credenti e non, per riflettere sull’attualità, sul ruolo della Religione, sulla fondamentale necessità del pensiero integralmente cattolico per smontate i falsi miti di una post-modernità che ha sostituito Dio con il denaro, la patria con il mondialismo globalista contro l’interesse dei popoli e la famiglia con la società fluida, priva di identità.

Accessibile a tutti, per scorrevolezza e semplicità, “Patria e identità” è un testo controcorrente, politicamente scorretto, che nelle sue 152 pagine, che si avvalgono della presentazione dell’avvocato Andrea Sartori, offre saggi snelli e chiari dei due pensatori cattolici italiani controcorrente.

I due autori, come detto, si alternano nei capitoli che compongono le tre parti del testo. Pur essendo entrambi cattolici, fedeli alla Tradizione, in questo modo hanno voluto sottolineare la differenza di sensibilità su temi importanti, lasciando al lettore la piacevolezza della meditazione su tematiche non ancora definite o definitive, ma anche la concordanza di vedute sulla maggioranza degli aspetti trattati.

Amato e Castagna, talvolta con ironia e talvolta con implacabili stoccate, tipiche loro caratteristiche, smontano i falsi miti della post-modernità e cercano di fornire anche la medicina ai mali del tempo presente, che non si compra in farmacia ma si costruisce pian piano attraverso il metodo di San Filippo Neri…

Il testo, fino al 15 Agosto, è disponibile su ordinazione presso il sito web della casa editrice o tramite la mail della stessa edizionisolfanelli@yahoo.it  Poi sarà ordinabile anche presso le migliori librerie, sulle piattaforme internet o contattando gli autori.

Fonte: https://www.informazionecattolica.it/2022/08/06/uno-sguardo-sulla-politica-unocchiata-sulla-societa-e-una-sbirciata-sulla-chiesa/