La democrazia liberale sta preparando la grande persecuzione del cristiani?

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L’EDITORIALE DEL LUNEDI per www.informazionecattolica.it

di Matteo Castagna

SEMBREREBBE IN ATTO UNO SCONTRO TRA COLORO CHE AMANO I BAMBINI, IL DIRITTO NATURALE E LO SPORT CONTRO COLORO CHE, INVECE ODIANO IL DIRITTO NATURALE E VORREBBERO CHE L’UOMO BIANCO, ETEROSESSUALE, POSSIBILMENTE CRISTIANO, FOSSE SIMBOLICAMENTE SCHIACCIATO DAL PENSIERO UNICO DEL TOTALITARISMO ARCOBALENO E DELLA RETORICA ANTIRAZZISTA

Giuseppe Sala apre la sua campagna elettorale per le amministrative di Milano al Gay Pride, enunciando la priorità: «Se verrò rieletto, ricominceremo il percorso per il riconoscimento dei figli di coppie omosessuali perché non è arrivato dove deve, quindi continueremo il percorso». Davvero sarebbe dimostrazione di Amore privarli di una mamma e di un papà?

A Bologna, dal 26 giugno al 3 luglio sta andando in scena il “Rivolta Pride”. Tra sberleffi ed insulti, vengono calpestate e imbrattate le foto di capi di Stato, leader politici, religiosi, opinionisti considerati “omofobi”. Davvero è dimostrazione di Amore il pubblico ludibrio di coloro che non temono di affermare il diritto naturale come principio inviolabile?

La Nazionale italiana gioca e vince contro l’Austria ma non si inginocchia al politicamente corretto, voluto dai Black Lives Matter. Pioggia di critiche. Davvero gli Azzurri sono razzisti? No, semplicemente amano lo sport e, quindi, non vogliono che venga strumentalizzato dalla più sinistra dialettica politica.

Sembrerebbe in atto uno scontro tra coloro che amano i bambini, il diritto naturale e lo sport contro coloro che, invece odiano il diritto naturale e vorrebbero che l’uomo bianco, eterosessuale, possibilmente cristiano, fosse, almeno simbolicamente, schiacciato dal pensiero unico del totalitarismo arcobaleno e della retorica antirazzista.

Tra queste due concezioni antropologiche opposte e parallele all’infinito, il maestro del pensiero forte, tipicamente occidentale, non può che essere il grande San Tommaso d’Aquino, mirabile sintesi di classicità e cristianità, che già 800 anni fa scriveva, nel commento al libro del Profeta Isaia: “Ciò che è incompatibile in modo assoluto con il fine è del tutto contro natura e non può mai essere una buona cosa come il peccato di sodomia” (c. 4, l. 1). Il Dottore della Chiesa annovera tale peccato come una forma di lussuria. Nella Summa Teologica (II-II, q. 154, a. 1 c.), l’aquinate parla della sodomia in questi termini: “…il piacere sessuale deve essere ordinato all’interno del rapporto di coniugio verso i fini propri del rapporto sessuale, cioè la procreazione e l’amore”. Non farlo o scavalcare la gerarchia di questi fini è un atto contro ragione e quindi malvagio.

Quindi non si parla solo di atto irragionevole “perché oltre ciò, ripugna allo stesso ordine naturale e fisiologico dell’atto venereo proprio della specie umana: e questo si chiama peccato, o vizio contro natura”

Il Doctor Communis trae alcune conseguenze di ordine morale e cita il Sant’Agostino delle Confessioni (III): “Perciò nei peccati contro natura, nei quali si viola codesto ordine, si fa ingiuria a Dio stesso, ordinatore della natura. Scrive quindi S. Agostino: ‘I peccati contro natura quali quelli dei Sodomiti, sono sempre degni di detestazione e di castigo: e anche se fossero commessi da tutte le genti, queste sarebbero ree di uno stesso crimine di fronte alla legge di Dio, la quale non ammette che gli uomini si trattino in quel modo. Così infatti viene violato il vincolo di familiarità che deve esistere tra noi e Dio, profanando con la perversità della libidine, la natura di cui egli è l’autore”. Quindi l’omosessualità è un peccato verso se stessi e verso gli altri  – non si rispetta la propria e altrui dignità – e verso Dio. 

Amore è volere il Bene dell’altro, che, in primis, è fare quanto possibile per condurre una vita nella direzione della salvezza eterna, in conformità con le leggi di Dio. Può essere vero Amore l’induzione, con pieno assenso e deliberato consenso, al peccato mortale, che San Pio X definiva, nel Catechismo Maggiore, tra coloro che “gridano vendetta al cospetto di Dio”? Togliere ad un cattolico la libertà di dire pubblicamente queste bimillenarie verità di fede, è o non è un atto di violenza, odio e discriminazione verso Dio e i suoi precetti, sfogato sui Suoi testimoni in Terra?

“Non illudetevi: né immorali, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il Regno di Dio” ( San Paolo, I Cor. 6,9-10). .”..La legge non è fatta per il giusto, ma per i non giusti e i riottosi, per gli empi e i peccatori, per gli scellerati ed i profani, per i patricidi, i matricidi e omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i ladri di uomini, i bugiardi, gli spergiuri..:” (S. Paolo, I Tim. 1,9). E la democrazia liberale sta preparando la grande persecuzione dei cristiani, attraverso l’ingerenza nelle leggi di Dio?

Fonte: https://www.informazionecattolica.it/2021/06/28/la-democrazia-liberale-sta-preparando-la-grande-persecuzione-del-cristiani/

I “diritti umani” in Cina

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L’EDITORIALE DEL VENERDÌ
di Matteo Orlando

 

Un nuovo rapporto del governo degli Stati Uniti afferma che gli abusi dei diritti umani in Cina sono peggiorati nell’ultimo anno e ha messo in luce in particolare la crescente persecuzione dei cattolici cinesi sulla scia dell’accordo Vaticano-Cina del 2018.”Durante l’anno di riferimento 2019, la Commissione esecutivo-congressuale sulla Cina ha scoperto che la situazione dei diritti umani è peggiorata e lo stato di diritto ha continuato a deteriorarsi,poiché il governo e il Partito cinesi hanno sempre più utilizzato regolamenti e leggi per far valere il controllo sociale e politico”, ha svelato il rapporto annuale della commissione.Il rapporto afferma che “dopo che il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare della Cina ha firmato un accordo con la Santa Sede nel settembre 2018, le autorità locali cinesi hanno sottoposto i credenti cattolici in Cina ad un aumento le persecuzioni demolendo chiese,rimuovendo le croci e continuando a detenere il clero sotterraneo”.L’intervallo di tempo del rapporto copre i diritti umani in Cina da agosto 2018 ad agosto 2019. La commissione è stata istituita dal Congresso nel 2000, quando la Cina doveva entrare nell’Organizzazione mondiale del commercio, e doveva riferire sui diritti umani nel paese e mantenere un database di prigionieri politici.Quest’ultimo rapporto rileva l’ascesa di campi di internamento di massa nella provincia occidentale dello Xinjiang, la brutale persecuzione di cristiani, musulmani e altre chiese o gruppi religiosi non registrati e la repressione dei manifestanti democratici a Hong Kong.Il piano quinquennale di “sinacizzazione”del Partito Comunista Cinese è in corso per stabilire il controllo statale sulla religione. “Studiosi e gruppi per i diritti internazionali hanno descritto la persecuzione religiosa in Cina nel corso dell’ultimo anno con un’intensità mai vista dalla Rivoluzione Culturale”, ha affermato il rapporto. Secondo quanto riferito, la Cina sta addirittura aumentando i controlli più severi su gruppi ed eventi religiosi nel 2020.Le nuove restrizioni che saranno applicate a febbraio 2020 includono l’obbligo che i gruppi religiosi “aderiscano alle direttive sulle religioni in Cina, implementando i valori del socialismo”e promuovano i “principi e le politiche del Partito Comunista Cinese”.Un altro articolo richiede che le autorità governative siano coinvolte nella selezione degli ufficiali religiosi e coinvolte in controversie, mentre le chiese sotterranee o le chiese”domestiche” saranno assolutamente vietate.L’accordo 2018 Vaticano-Cina sulla nomina dei vescovi mirava a unificare l’Associazione patriottica cattolica cinese, promossa dallo stato, con la Chiesa sotterranea, in comunione con Roma. Invece, la persecuzione della Chiesa sotterranea è continuata e, secondo alcuni, intensificata.Si stima che il numero di cattolici in Cina sia superiore a 10 milioni, con statistiche ufficiali che affermano che 6 milioni di cattolici fanno parte della chiesa promossa dallo stato.”Osservatori e credenti cattolici hanno espresso preoccupazione per il fatto che l’accordo non ha fornito un sostegno sufficiente per la comunità cattolica cinese, con uno studioso che ha sottolineato che la persecuzione delle autorità delle comunità cattoliche sotterranee e ufficiali si è effettivamente intensificata nell’ultimo anno sotto la campagna di sinicizzazione”, ha rilevato il rapporto, che ha ricordato come “le autorità cinesi locali hanno sottoposto i credenti cattolici in Cina ad un aumento delle persecuzioni, demolendo chiese,rimuovendo croci, continuando a detenere clandestino membri del clero”.Il rapporto ha anche evidenziato il trattamento del governo cinese nei confronti di altre comunità religiose.Nella regione autonoma uigura dello Xinjiang,nell’estremo ovest del paese, “la Commissione ritiene che le autorità cinesi possano commettere crimini contro l’umanità contro il popolo uiguro e altri musulmani turchi”, con stime di “un milione o più di uiguri” detenuti nei campi di internamento e di lavoro forzato.“Il personale di sicurezza nei campi ha sottoposto i detenuti a torture, inclusa l’ingestione forzata di droghe; punizione per comportamento ritenuto religioso; lavoro forzato; sovraffollamento; privazione di cibo; e indottrinamento politico”, afferma il rapporto. A causa del sovraffollamento, alcuni detenuti sono stati inviati in campi altrove in Cina;alcuni “sarebbero morti nei campi a causa di cattive condizioni, abbandono medico o altri motivi”. Sono stati segnalati anche “l’uso di scosse elettriche e il blocco di persone in posizioni dolorose” nei campi.In molte zone della Cina le autorità hanno istituito un “sistema di sorveglianza pervasivo e ad alta tecnologia”con telecamere di riconoscimento facciale e monitoraggio dei telefoni cellulari, nonché la raccolta di dati biometrici di membri di minoranze etniche. Mentre i musulmani sono stati sottoposti a severi controlli sulla pratica religiosa nella regione, le presunte misure “antiterrorismo”del governo potrebbero essere utilizzate nella regione autonoma di Ningxia Hui(Ningxia) dove risiedono molti musulmani Hui. Negli Stati Uniti sia la Camera che il Senato hanno approvato una legge, l’Uyghur Human Rights Policy Act, per fornire maggiori informazioni al governo federale sulle violazioni dei diritti umani commesse contro le minoranze etniche nello Xinjiang e sul trasferimento di tecnologia per consentire la sorveglianza di massa.In Italia, nei giorni scorsi, il deputato della Camera, on.le Vito Comencini, intervenendo in aula (qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=9RvapES347E)ha reso noti una serie di dati agghiaccianti sul regime comunista cinese. Rendendo noti i dati forniti dalla Fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre”nel suo ultimo report sulla persecuzione anticristiana, Comencini ha spiegato che nella Cina di Xi Jinping la vita dei cristiani è divenuta più difficile dopo l’entrata in vigore, il 1° febbraio 2018, del nuovo Regolamento sugli affari religiosi. Questa normativa ha ulteriormente limitato la libertà di fede, delimitando molte attività religiose ai luoghi di culto registrati e introducendo ulteriori restrizioni. Il Partito Comunista ha, infatti, vietato gli insegnamenti religiosi “non autorizzati”, mentre gli sforzi per “sinicizzare” le credenze religiose proseguono a ritmo sostenuto, così come in alcune province del Paese continua la demolizione delle chiese e la rimozione delle croci, con le norme edilizie che vengono usate dal governo come dei pretesti per gli abbattimenti. Nel mese di aprile del 2018, in attesa della pubblicazione di una nuova versione delle Sacre Scritture dei cristiani “compatibile” con la sinicizzazione e il socialismo, è stata vietata la vendita online della Bibbia. In alcune regioni cinesi l’educazione è usata come uno strumento di condizionamento sociale: gli alunni hanno dovuto firmare una dichiarazione in cui sono stati costretti ad affermare che avrebbero «promosso l’ateismo e si sarebbero opposti alla fede in Dio».Lo scorso mese di marzo 2019 nella città di Guangzhou, funzionari pubblici hanno introdotto premi in denaro per coloro che forniscono informazioni in merito a chiese sotterranee e altri luoghi di culto “non ufficiali”. Chi procura informazioni utili riceve in cambio 100 yuan (l’equivalente di 12 euro e 85 centesimi), che possono diventare ben 10 mila yuan, circa due mesi di stipendiomedio, per chi aiuta il governo ad identificare ed arrestare ministri e membri di gruppi religiosi non graditi al regime.Parafrasando il professor Ernesto Galli della Loggia, ha concluso Comencini, dovremmo chiederci: «come mai la nostra cultura ha scarsa consapevolezza e memoria di questi fenomeni?». Dobbiamo arrivare ai livelli di persecuzione anticristiana come quella praticata dai “Boxers” all’inizio del ventesimo secolo (trentamila esecuzioni di cristiani in solo due mesi) per svegliarci? Dobbiamo ritornare ai livelli di crudeltà espressi dal famigerato Mao Tse-Tung e dalla sua persecuzione contro i cristiani per fare qualcosa?

Orban sui cristiani perseguitati e sull’Europa che tace

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L’EDITORIALE DEL VENERDÌ
di Matteo Orlando
Aiutare i cristiani perseguitati nel mondo può aiutare a salvare l’Europa. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orbán, denunciando l’indifferenza di gran parte dei politici europei sul tema.
Orbán ha spiegato che le radici cristiane del suo paese lo costringono ad aiutare i cristiani perseguitati per la loro fede.
Il cinquantaseienne politico ungherese, parlando a Budapest durante la seconda Conferenza internazionale sulla persecuzione cristiana, si è detto convinto di seminare “un seme, dando ai perseguitati ciò di cui hanno bisogno e restituendo loro la fede, l’amore e la perseveranza cristiana”.
Orbán, sposato con Aniko Levai, padre di cinque figli (Rahel, Gaspar, Sara, Rosa e Flora) è un cristiano calvinista, mentre sua moglie e i suoi figli sono cattolici.
Durante il suo discorso contro la persecuzione dei cristiani nel mondo, il premier del paese centroeuropeo ha elogiato le radici cristiane dell’Ungheria ed ha riferito che quattro persone su cinque perseguitate nel mondo lo sono a causa della loro fede cristiana.
Infatti, circa 245 milioni di cristiani in tutto il mondo subiscono un’estrema persecuzione. “Eppure, l’Europa rimane silenziosa ancora e ancora!”.
Il primo ministro ungherese ha sostenuto che la persecuzione cristiana non è solo un attacco alla gente, ma a un’intera cultura, che si verifica “anche qui in Europa”. Questa persecuzione a volte è violenta ma a volte più sottile, ed include “lo scambio di popolazione attraverso la migrazione di massa, la stigmatizzazione, la beffa e il muso del politicamente corretto”.
Difficile dargli torto!

Allarme persecuzione: sempre di più i cristiani uccisi nel mondo

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La World Watch List 2019 mostra una crescita spaventosa in fatto di persecuzione. Aumentano gli arresti e le condanne senza processo, sale il numero degli uccisi, tornano in lista paesi dove il problema sembrava debellato.

La persecuzione anti cristiana nel mondo è in netta crescita, così come si allunga la lista dei paesi in cui questo fenomeno è all’ordine del giorno. I dati divulgati a gennaio dalla World Watch List di Porte Aperte, relativi al periodo che va dall’1 novembre 2017 al 31 ottobre 2018, ritraggono uno scenario drammatico e a dir poco straziante, di cui i telegiornali spesso riferiscono solo brevi e sporadici cenni. Continua a leggere

I cattolici perseguitati nella Cina capital-comunista

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Segnalazione del Centro Studi Federici

Nuove persecuzioni del regime capital-comunista cinese contro i cattolici, senza nessuna reazione dei farisei dell’Occidente e in particolare dei radical-chic italiani.
Cina, continua la persecuzione: abbattuta Via Crucis
 
Un sito popolare tra i cattolici delle province di Henan, Hebei e Shanxi è stato abbattuto di notte. Si vuol “permettere al cattolicesimo di esistere ma non di svilupparsi”
 
Le autorità di Anyang, provincia di Henan (Cina), hanno fatto demolire le 14 stazioni della Via Crucis collocate lungo il sentiero che conduce al più antico luogo di pellegrinaggio della zona, il santuario di Nostra Signora del Monte Carmelo a Tianjiajing, un sito popolare tra i cattolici delle province di Henan, Hebei e Shanxi, che era stato fatto costruire dal sacerdote del Pontificio Istituto Missioni Estere padre Stefano Scarsella, allora vicario apostolico del nord Henan (tra il 1903 e il 1905).
I pannelli di ardesia, che rappresentavano vari momenti della Passione di Cristo, corredati da disegni e graffiti realizzati con lo stile cinese e arricchiti da commenti devozionali, sono stati abbattuti con bulldozer e martelli pneumatici, alcune settimane dopo che i funzionari cinesi avevano detto al Vescovo Joseph Zhang Yinlin di Weihui (Anyang) di smantellare la Via Crucis senza specificarne il motivo.

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