Scuola: identità alias e bagni neutri nel contratto collettivo per i professori. Governo mantenga le promesse elettorali

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Segnalazione Pro Vita & Famiglia

«E’ un atto profondamente ideologico e molto grave l’istituzionalizzazione della carriera alias per i professori nelle scuole, sancita dal recente CCNL, firmato dal Governo, ed elogiato dal Ministro Valditara. Centinaia di migliaia di genitori hanno votato questa maggioranza per l’impegno preso in campagna elettorale contro l’indottrinamento gender, mentre ora in ambito scolastico l’Esecutivo sta facendo delle aperture che ci saremmo aspettati solo da un Governo di sinistra radicale. Chiediamo l’immediato ritiro di questa norma profondamente ideologica. La carriera alias non è altro che l’identità di genere auto-percepita, che fu la ragione principale per l’affossamento del DDL Zan e non ha né fondamento scientifico né fondamento giuridico! Nel contratto in questione, infatti, si legge che tale identità alias sarà possibile per chi “ha intrapreso il percorso di transizione di genere. Intrapreso non significa concluso, questo significa che chiunque si percepisca come tale e sia anche solamente all’inizio della transizione di genere possa chiedere e ottenere la Carriera Alias? Inoltre, chi ne farà richiesta avrà diritto ai bagni neutri e a frequentare spogliatoi del sesso auto percepito e al loro nome di “elezione” per spazi comuni e sul cartellino di riconoscimento, nonostante che tale identità auto percepita non varrà per le buste paga, la matricola, gli atti del lavoratore e i provvedimenti disciplinari? La confusione più totale che si abbatterà sulla scuola italiana, una scuola che ha ben altri problemi essendo al 36° posto su 57 Paesi dell’OCSE come qualità delle istituzioni e preparazione dei nostri giovani. Come verrà spiegato agli alunni il “nome di elezione” dei propri docenti? Cosa succederà se un collega o alunno si rifiuterà di chiamare con l’alias un insegnante? Sarà passibile di provvedimento disciplinare, sarà tacciato di omotransfobia? Tutto ciò avrà pesanti ricadute sul benessere degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Il passo dalla carriera alias per gli insegnanti all’istituzionalizzazione di quella per studenti sarà breve e il Governo Meloni deve urgentemente prendere le misure necessarie per bloccare questa assurdità che sconfessa le promesse elettorali». Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia.

 

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La raccolta firme contro Soros: ecco come vogliono cacciarlo

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Il Conservative Brazil Movement (Mbc) ha già raccolto più di 25mila firme che saranno consegnate al Congresso. L’obiettivo è quello di istituire una giornata mondiale contro l’influenza del magnate e della sua rete. Manifesti affissi a Brasilia

di Roberto Vivaldelli

In Brasile, un movimento conservatore ha da poco promosso una petizione contro l’influenza nel Paese del finanziere George Soros e della sua rete “filantropica”.

La campagna promossa dal Conservative Brazil Movement (Mbc) conta già il supporto di oltre 25mila firme, che verranno ufficialmente consegnate al Congresso Nazionale, il 13 agosto. Come spiegano i promotori, l’iniziativa mira a frenare l’attività e l’influenza di George Soros, fondatore della Open Society Foundations (Osf), uno dei “principali finanziatori di cliniche abortive nel mondo“.

La mobilitazione, sottolineano i referenti del Conservative Brazil Movement, ha l’obiettivo di diventare una campagna globale al fine di istituire il 12 agosto come la Giornata internazionale contro l’influenza ingombrante del magnate liberal, uno dei più importanti sponsor del Partito democratico Usa e di molte Ong progressiste in tutto il mondo. Per il movimento conservatore brasiliano, “Soros è il piú grande finanziatore della sinistra nel mondo, risponsabile di far cadere governi e rendere le nazioni instabili, con proposte che vanno dalla distruzione della cultura giudaico-cristiana, la legalizzazione dell’aborto, la teoria del gender, fino alla censura di Internet. É arrivato il momento di lottare uniti contro la personificazione del globalismo” sottolineano i promotori. Il titolo della campagna è “Non lasciare che George Soros pensi al posto tuo“. Secondo il movimento conservatore brasiliano, Soros finanzia movimenti come Black Lives Matter, alimentando le divisioni razziali. “Secondo un’analisi del Washington Times, l’Open Society Foundations ha stanziato al movimento almeno 33 milioni di dollari in un anno“. Recentemente, un gruppo di giovani del Conservative Brazil Movement si è incontrato a Brasilia per pubblicizzare la campagna con una serie di manifesti affissi in alcuni punti strategici della capitale. Continua a leggere

Firma per prevenire l’aborto!

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Per la salute delle donne:

Firma perché siano davvero informate sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto volontario

ProVita Onlus – insieme all’AIGOC, il Comitato Difendiamo i Nostri Figli, Cristiani per la Nazione, Vita è, Ora et Labora in Difesa della Vita, Human Life International, AiBi Amici dei Bambini, Movimento con Cristo per la Vita Schio, La Nuova Bussola Quotidiana, il Tavolo Permanente per la Famiglia con la Regione Veneto, Libertà&Persona, l’Associazione Papa Giovanni XXIII, il Movimento dell’Amore Familiare e Generazione Voglio Vivere – invita tutti a sottoscrivere questa petizione.

Dal 1978, anno della legalizzazione dell’aborto in Italia, più di sei milioni di vite di bambini nel grembo materno sono state soppresseQuesto è il dramma principale dell’aborto: una condanna a morte prima di nascere.

Tuttavia l’aborto danneggia più persone: non solo il bambino ma anche la madre, il padre, i fratelli, i nonni. I danni fisici e psicologici che l’aborto provoca alla madre sono purtroppo gravi e reali, ma nessuno la mette in guardia sul pericolo che corre. Continua a leggere