Trieste: prevalgono ragionevolezza e saggezza

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di Matteo Castagna

Alla fine, hanno prevalso la ragionevolezza, la consapevolezza e la saggezza. E’ evidente la buona fede dei portuali di Trieste, oltre l’ingenuità di molti altri. Soprattutto, oltre la volontà di apparire o di manifestare a tutti i costi, se le condizioni per un buon risultato non ci sono. (a lato, il comunicato del Coordinamento 15 ottobre)

Il Sig. Puzzer merita un plauso per la determinazione ed il coraggio dimostrati, comunque la si pensi sulla questione del Green Pass. Ha guidato una protesta civile profondamente efficace, perché il blocco del lavoro, ovvero lo sciopero dei trasportatori, se protratto ad oltranza avrebbe costretto il Governo a trattare qualcosa di importante, per tutti gli italiani, perché il rischio della mancanza di approvvigionamenti avrebbe bloccato il Paese. Lui ci ha provato, forse credendo in un effetto domino di altre categorie di lavoratori, che, però, non c’è stato. La realtà è che alla maggioranza della popolazione sta bene il green pass, perché lo ritiene uno strumento utile alla sua sicurezza sanitaria. Anche se a migliaia di persone, lavoratori o meno, non va giù per motivazioni ragionevoli e ad altri per motivazioni fantasiose o addirittura deliranti, le piazze piene non sono il popolo. Il popolo è corso in massa a vaccinarsi; una parte di esso si è sentita costretta a farlo per poter tornare a una parvenza di normalità. Il dato è che l’85% degli italiani si è vaccinato con due dosi. Il gen. Figliuolo ipotizza che entro Natale si possa raggiungere la cosiddetta immunità di gregge, col 90% della popolazione vaccinata completamente.

Chi ha una formazione classica o tomista sa distinguere molto bene la realtà da ciò che vorrebbe che essa fosse. L’uomo che si costruisce una sua realtà parallela è un alienato. L’uomo che costruisce la realtà, al di là dei dati fattuali, segue, forse inconsciamente, la stessa mens di chi vorrebbe imporre delle situazioni a fronte di una realtà artificiale.

Il Sig. Puzzer sarà stato certamente minacciato, avrà subito pressioni incredibili, ma nella scelta di annullare il corteo e poi il presidio a Trieste, ha dimostrato di sentire il peso della responsabilità ed ha ben compreso, col buon senso, i giochetti che il Sistema gli stava preparando per inasprire la repressione. Ed ha fatto bene il suo dovere, ottenendo comunque (unico tra i vari manifestanti dei precedenti mesi) un importante incontro con i rappresentanti del governo. A parlare con lui ed a consigliarlo, assieme ad altri lavoratori e lavoratrici, c’era anche l’Avv. Gianfranco Amato, che, a differenza dei parolai e scribacchini che si spacciano per “anti-Sistema”, essendo, con consapevolezza o meno, in realtà, funzionali alla repressione di Stato, ci ha messo la faccia in prima linea, giorno e notte. Un importante aiuto concreto ad una lotta che, vista la contingenza, continuerà con metodi differenti per raggiungere uno scopo, che è, per queste persone, il bene comune, non certo la visibilità personale o il lucro.

Il Vaccino al Virus contemporaneo

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di Matteo Castagna (pubblicato su “Il Corriere delle Regioni” del 26/02/2021)

Ci sono profonde ragioni di carattere razionale, logico, giuridico, medico, filosofico, culturale, etico, sociale per combattere l’aborto e la perniciosa semplificazione ideologica che lo difende. Unendo le forze nella buona battaglia è possibile far vincere la verità.

Il Consiglio regionale lombardo ha bocciato la proposta di legge di iniziativa popolare n.76 denominata “Aborto al Sicuro” promossa da esponenti del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle. Con il supporto dell’Avv. Gianfranco Amato e grazie alla determinazione del Presidente della III Commissione Sanità dott. Emanuele Monti, il Consiglio regionale ha rispedito al mittente la proposta che mirava, di fatto, ad attaccare il diritto dei medici di esercitare l’obiezione di coscienza e a diffondere i mezzi contraccettivi a tappeto, anche mediante un impianto sottocutaneo (LARC) che potesse garantire la sterilizzazione.

Nel frattempo, il tribunale di S. Maria di Capua a Vetere ha stabilito che gli embrioni creati e crioconservati da una coppia, che nel frattempo si è separata potranno essere impiantati alla donna anche contro la volontà dell’ex partner. Si tratta del riconoscimento di un diritto assoluto della donna di utilizzare gli embrioni creati con il coniuge e poi surgelati. Peccato che, però, un bimbo non sia un “bastoncino findus” ma un essere umano, per quanto in crescita…e neppure una proprietà privata della donna, come vorrebbero vecchi slogan del femminismo militante. Sarà argomento che dovrà far discutere perché crea un precedente pericoloso evidente.

Ci si chiederà il motivo di tanto fermento bioetico, soprattutto nell’ultimo decennio. Possiamo dire che l’uomo contemporaneo soffre di alcuni mali che vengono chiamati beni dal mainstream dominante, a tutti i livelli e in tutti i consessi. Platone sosteneva che “estirpare solo gli effetti del male e non la causa è poca cosa”, soprattutto se il male è letale perché mette in discussione la sacralità e la dignità della Vita. Si dirà, giustamente, che il male è in stato così avanzato, che è come una metastasi diffusa in tutto il corpo sociale. Se “nihil difficile volenti”, allora dobbiamo lavorare, prima fornendo degli antidolorifici, per arrivare alla cura. Il nichilismo filosofico, che vuole distruggere la conoscenza razionale umana (nichilismo gnoseologico), la morale naturale e divina oggettiva (nichilismo etico) e l’essere per partecipazione in quanto rimanda a Quello per essenza (nichilismo metafisico), tende a trasformare l’uomo in una larva o in una “pecora matta” dantesca, che galleggia sul nulla per esserne ben presto ingoiato. L’oggi è caratterizzato da un grande vuoto di concetti, di principi, di valori, di ragionamenti e di retto discernimento, tanto che la Sovversione dell’ordine naturale, quindi divino, è il nuovo ordine mondiale. La cultura del nulla giunge a considerare la verità, il bene, il bello, l’identità, la tradizione, come mali o bugie da distruggere. La nostra società rigetta santità ed eroismo, onore e fortezza, giustizia e temperanza, educazione e primato dell’essere per il suo Vitello d’Oro fatto di edonismo e benessere materiale, narcisismo, egoismo e vacuità, sciocchezze e vanità. L’uomo odierno è molle, apatico, privo di certezze e rifiuta la verità perché la teme. Tutto va nelle opinioni, nel dialogo e ciascuno dice la sua, tutti sono “tuttologi” ma in realtà sono solo estensori del nulla, nella totale indifferenza religiosa.

Il nichilismo è il virus per il quale esiste un vaccino gratis e dalle dosi infinite che rimangono in freezer a grandi quantità. Esso viene sublimato da S. Tommaso d’Aquino nella metafisica dell’essere come atto ultimo di ogni sostanza, elevando e correggendo (ove necessario) il concetto di “partecipazione” di Platone e quello di “essenza” di Aristotele. Il vaccino della ragionevolezza dell’uomo, che è dotato di intelletto e volontà, porta a un Fine ultimo, il quale è il sommo Vero e Bene, da riscoprire, conoscere e, quindi amare. Pertanto, se l’uomo vuole stare bene nel corpo e nell’anima, deve curare entrambe e soprattutto l’anima, nelle sue facoltà nobili, che sono, appunto, l’intelletto e la volontà, come già insegnava mirabilmente il grande Seneca.

Fonte: https://www.corriereregioni.it/2021/02/25/il-vaccino-al-virus-contemporaneo-di-matteo-castagna/