La Natività del Salvatore

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Segnalazione del Centro Studi Federici

Auguri a tutti per la festa della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo.
 
Catechismo Maggiore di San Pio X – Del santo Natale
 
Le due feste di Natale di Giovannino Guareschi in carcere
 
Tu scendi dalle stelle (composto da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)
Tu scendi dalle stelle o Re del cielo
E vieni in una grotta al freddo e al gelo
E vieni in una grotta al freddo e al gelo
O Bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar
O Dio beato!
Ah! Quanto ti costò l’avermi amato
Ah! Quanto ti costò l’avermi amato
A te che sei del mondo il Creatore
Mancano i panni e il fuoco, o mio Signore
Mancano i panni e il fuoco, o mio Signore
Caro eletto pargoletto, quanta questa povertà
Più mi innamora, giacchè ti fece amor povero ancora
Giacchè ti fece amor povero ancora
Tu lasci del tuo Padre il divin seno
Per venire a tremar su questo fieno
Per venire a tremar su questo fieno
Caro eletto del mio petto, dove amor ti trasportò
O Gesù mio, perché tanto patir, per amor mio!
 
 
Foto: il presepio che Giovannino Guareschi costruì nel campo di prigionia di Beniaminowo, in Polonia, nel Natale del 1943, e che portò con se quando fu incarcerato a Parma per 504 giorni, dal maggio 1954 al luglio 1955.

Il Natale con sant’Alfonso Maria de’ Liguori

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Il grande errore di Cristina Siccardi, in questo articolo, si chiama “fallibilismo”. La Chiesa contemporanea come quella di prima non può essere accusata di insuccessi o altri attacchi. Perché è Santa come Istituzione. La “Contro-Chiesa” che occupa i Sacri Palazzi dal Concilio Vaticano II, semmai, può e deve essere accusata, in primis, di non essere la Chiesa fondata da Nostro Signore Gesù Cristo e, in secundis, di insegnare costantemente l’errore in materia di Fede e/o morale proprio perché non è la Chiesa. (N.d.R.)

Segnalazione Corrispondenza Romana

di Cristina Siccardi

I “successi” della Chiesa contemporanea e dell’Italia secolarizzata sono davanti al mondo intero: nessuno entrerà nel Seminario della diocesi di Firenze nel 2021, come ha dichiarato l’arcivescovo Giuseppe Betori al TGR Toscana, intanto l’Istat registra un record negativo per natalità in Italia: nel 2019 sono 420.084 nuovi bimbi venuti alla luce, quasi 20 mila in meno rispetto all’anno precedente e oltre 156 mila in meno nel confronto con il 2008. Basterebbe tornare alla Fede di sempre per recuperare vocazioni e sarebbe sufficiente arrestare gli aborti e favorire la cultura del matrimonio per incrementare l’indice demografico. Ma a quanto pare l’orgoglio è più forte del buon senso…

La lettura che offre il cardinale Betori all’assenza di vocazioni nella sua, come in tante altre diocesi, è di carattere generale. Si tratta di una: «situazione veramente tragica, ma dò una mia interpretazione: non è meno tragica di quella dei matrimoni, e in genere dei progetti di vita. Il problema della crisi vocazionale al sacerdozio sta all’interno di una crisi vocazionale della persona umana […] una vita che vuole tante esperienze non può essere una vita che si consacra a una finalità, a uno scopo. Vale per il matrimonio, per il sacerdozio, per tutte le scelte delle persone».

Di fronte a tutta questa tragedia dove sono pastori in grado di fare dei salutari mea culpa? Inoltre, dove sono santi pastori? Senza santità la Chiesa non potrà essere restaurata. L’autocritica porterebbe a rivedere tutti i “passi avanti” della Chiesa che sono stati messi in atto, facendo così un sano riesame per approdare a lidi sicure, attraverso, finalmente, ad un ritorno della condanna dei peccati e degli errori per ristabilire l’ordine e la vera pace di Cristo, a discapito della religione protestantizzata di Roma.

Eppure, i segni celesti non mancano, compreso questo anomalo Santo Natale 2020, dove la Santa Messa di mezzanotte sarà negata. «Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» (Lc 18, 1-8). Venisse ora troverebbe molte chiacchere, scellerate scelte, abbondanti eresie, derrate di peccati. Perché non tornare alla tradizione che non tradisce né Cristo, vero Dio e vero uomo, né le anime? Continua a leggere