Il gip: il sindaco Pd di Bibbiano era “pienamente consapevole” del business sui bimbi

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La giunta di Bibbiano, dopo l’arresto del sindaco del Pd Andrea Carletti, difende il primo cittadino e gli esprime vicinanza e solidarietà: “Abbiamo assoluta certezza – affermano i componenti la giunta – che Andrea abbia sempre operato nel rispetto delle norme. La nostra fiducia incondizionata va al lavoro della Magistratura, che ci auguriamo faccia luce sui fatti al più presto. Prima che come sindaco, conosciamo Andrea come uomo e siamo assolutamente convinti della sua estraneità ai fatti”.

Secondo gli investigatori però il sindaco di Bibbiano e delegato dell’Unione dei Comuni di Val d’Enza alle politiche sociali Andrea Carletti sapeva tutto del business sui minori. Per il gip di Reggio Emilia in costante raccordo con un’altra indagata, Carletti era “pienamente consapevole della totale illiceità del sistema descritto e della assenza di qualunque forma di procedura ad evidenza pubblica volta all’affidamento del servizio pubblico di psicoterapia a soggetti privati”. Tanto che, si legge nell’ordinanza, lo stesso sindaco “disponeva lo stabile insediamento di tre terapeuti”, della Onlus coinvolta “al fine dello svolgimento, a titolo oneroso ed in assenza di qualunque titolo, della attività di piscoterapia con minori in carico ai Servizi Sociali”.

Il vicepremier Luigi Di Maio scrive al ministro della Famiglia Fontana invocando una verifica su tutto il sistema nazionale degli affidi e poi non fa sconti al Pd: “Quello che viene spacciato per un modello nazionale a cui ispirarsi sul tema della tutela dei minori abusati, il modello ‘Emilia’ proposto dal Pd, si rivela oggi come un sistema da incubo”. Nicola Zingaretti non ci sta e replica: “Patetici i tentativi di strumentalizzare politicamente questo dramma…”.

Hanno fatto “santo” Borrelli. Ma era un giacobino feroce

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L’OPINIONE

Non hanno esagerato, Stefania e Bobo Craxi, quando hanno definito “golpe” l’operazione Mani Pulite condotta da Francesco Saverio Borrelli e dal pool di magistrati della Procura milanese nel fatale biennio 1992-1993. Fu un colpo di mano, non tanto e non soltanto perché spazzò via la classe dirigente della Prima Repubblica (che era comunque destinata al tramonto), ma perché, da quel momento in poi, la magistratura ha inaugurato la prassi  di mettere lo zampino (e in molti casi lo zampone) nella vita politica intaliana, in una sorta di “commissariamento” delle istituzioni rappresentative che, in qualche modo, è ancora pienamente in corso, o almeno che continua a essere tentato, come recentemente è dimostrato  dalle prove di incriminazione di Salvini per la sua politica sui migranti.

Borrelli, che in queste ore è oggetto di una sorta di “santificazione” da parte dei mass media, era dunque una “toga rossa”, anzi il capo delle “toghe rosse”? È una spiegazione riduttiva e per certi aspetti fuorviante. In realtà l’ex capo del pool Mani Pulite era un giacobino. E anche dei più intrasigenti. E ciò va detto nel pieno rispetto della persona e nel più convinto cordoglio per la sua scomparsa. Giacobino non è una cattiva parola, è solo una definizione ideologica, un termine che aiuta a capire una fase di passaggio nella recente vicenda storico-politica italiana (e non solo): quella del tramonto della “politica” e dell’ascesa della “giurisdizione” come massima regolatrice della vita associata, con l’”etica” che si fa giudice della “realpolitik”, trasfomandola da virtù da uomo di Stato a vizio da politicante. Non importa se il politico governi bene o male, l’importante è che non si macchi dell’ orrendo crimine della corruzione.

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Sea Watch, “mons” Nosiglia: «Vengano da noi». Salvini: «Aiuti gli italiani poveri»

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Caro Vescovo, penso che Lei potrà destinare i soldi della Diocesi per aiutare 43 Italiani in difficoltà. Per chi non rispetta la legge i nostri porti sono chiusi”. Lo scrive su Facebook Matteo Salvini, commentando le parole di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo del Torino, che si è dichiarato “disponibile ad accogliere senza oneri per lo Stato questi fratelli e sorelle al più presto, se questo può servire a risolvere il problema” della Sea Watch, ancora al largo di Lampedusa con i migranti. “Noi ci siamo”, ha detto Nosiglia.

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Fonte – https://www.secoloditalia.it/2019/06/sea-watch-mons-nosiglia-vengano-da-noi-salvini-aiuti-gli-italiani-poveri/

Le nuove femministe mettono il burkini in piscina: è cultura islamica, va indossato

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Il buonismo oltre il buonismo genera assurdità e disobbedienza alle regole. Capita così che un gruppo di donne,  militanti di un’associazione, abbia voluto contestare il regolamento in vigore nelle  piscine pubbliche dove è vietato fare il bagno in burkini. Succede a Grenoble, Francia sud-orientale, dove un gruppo di donne ha voluto rivendicare i diritti di entrare in acqua come si vuole, anche, dunque,  con il costume integrale tipico della cultura islamica. In Francia, per motivi igienici, nelle piscine pubbliche è vietato l’uso del  vestito che copre il corpo delle donne dalla testa i piedi. Ora non si possono più neanche stilare dei regolamenti pubblici? Alla faccia dell’integrazione.

In piscina col burkini

Lo racconta TgCom24, che pubblica anche il video. Le attiviste sono state accompagnati dai volontari dell’Alliance citoyenne de l’agglomeratione grenobloise, e sono entrate domenica 23 giugno in una piscina comunale del centro della città. Le loro gesta sono state immortalate dai media locali, convocati appositamente. Una contestazione pacifica, con la convocazione della la polizia a bordo vasca; la piscina, infatti, ha contattato le forze dell’ordine subito dopo aver notato la dimostrazione.

fonte – https://www.secoloditalia.it/2019/06/le-nuove-femministe-mettono-il-burkini-in-piscina-e-cultura-islamica-va-indossato/

L’immagine del Duce sul balcone di Palazzo Venezia. Giovani ricordano i 100 anni dei fasci

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A furia di evocarlo, alla fine è tornato. Seppur sotto forma di immagine proiettata su piazza Venezia, nonostante tutto ancora la più simbolica, politicamente parlando: parliamo di Benito Mussolini, che gli aderenti al gruppo Azione Frontale, hanno fatto riapparire in divisa da Duce sul celebre balcone per ricordare la fondazione dei Fasci di combattimento, avvenuta in quel di Milano, in piazza San Sepolcro, esattamente il 23 marzo di cento anni fa.

L’iniziativa è dei giovani di Azione Frontale

Quel che è davvero clamoroso è che la goliardica sortita, che di certo scatenerà il solito putiferio a base di dichiarazioni indignate e di roboanti annunci di imminenti iniziative alla Boldrini o alla Fiano, è stata messa a segno nel cuore di una Roma blindata per la visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping

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fonte – https://www.secoloditalia.it/2019/03/limmagine-del-duce-sul-balcone-di-palazzo-venezia-giovani-ricordano-i-100-anni-dei-fasci/

Steve Bannon a Roma: “Il Papa ha svenduto i martiri cinesi al regime di Pechino”

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Una delle ragioni della visita di Xi Jinping in Italia “è il Vaticano”. Steve Bannon punta il dito contro Pechino e Papa Francesco che, sostiene, “ha firmato un accordo segreto con il governo più odioso del mondo” e consegnato a Pechino “il potere di scegliere i vescovi della chiesa cattolica cinese”. Bannon, ospite di Lettera 22 in una conferenza alla Biblioteca Angelica di Roma, cita il cardinale di Hong Kong Joseph Zeng, che ha condannato l’accordo tra la Cina e il Vaticano come “una svendita dei martiri cristiani della Cina”. L’ex capo stratega di Donald Trump chiede a Papa Francesco di “rendere pubblico” l’accordo con Pechino, la cui firma definisce una “disgrazia che di fatto svende i santi viventi della Cina”.

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