Millie Fontana: la denuncia della figlia di due lesbiche

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Risultati immagini per Millie FontanaSegnalazione di Antonello Deiana

Mi chiamo Millie Fontana, ho 23 anni e sono figlia di due lesbiche, concepita tramite un donatore. Sono qui con il supporto di tutti e tre i miei genitori. Questa è una testimonianza che, di sicuro, è inaudita perché nessuno vuole sentir parlare dell’altro lato dell’arcobaleno, il lato non adatto per crescere dei bambini felici, perché crescono con l’idea sbagliata di come una struttura familiare dovrebbe essere.
Crescendo, volevo un padre… Sentivo dentro di me che mi mancava un padre prima ancora che potessi concepire quello che significava un padre. Sapevo che amavo entrambe le mie mamme, ma non riuscivo a capire quello che mancava dentro di me. Quando ho affrontato la scuola ho iniziato a realizzare, attraverso l’osservazione di altri bambini e dei loro legami d’amore con i loro padri, che mi stavo perdendo qualcosa di speciale. Mi è stato mentito durante tutta la scuola; Mi è stato detto che non avevo un padre… è stato molto difficile per me affermare un’identità stabile per questo. E la mia stabilità comportamentale ed emotiva ha sofferto molto a causa di questo.
Sono cresciuta atea e senza alcuna affiliazione religiosa… ma supporto i cristiani perchè fin’ora, in questo dibattito, i cristiani sono gli unici che si pongono la questione e seguono i loro figli. I cristiani sono gli unici che cercano di accendere i riflettori sulle storie come la mia. Nessuno nella lobby Lgbt vuole ascoltare qualcuno come me perchè “Love is love” giusto? Noi non esistiamo per loro.
Crescendo mi guardavo allo specchio e pensavo: “Da dove ho preso questi occhi verdi? Da dove ho preso un certo aspetto della mia personalità o certi talenti che nessuno nella mia famiglia ha?”. La risposta è semplicemente “Mio padre”! Ma in realtà non è soltanto il padre o il donatore (come a loro piace chiamarlo), ma : “ho una zia, uno zio, una nonna e tanti cugini?”. Sono tutte cose che fanno parte di me. Chi erano i miei genitori per decidere quali parti di me è accettabile che conosca e quali no?
Ho conosciuto mio padre quando avevo 11 anni ed è stata probabilmente la prima volta nella mia vita in cui mi sono sentita una bambina stabile. L’ho guardato negli occhi e ho pensato: “questa è la mia parte mancante”, non perchè avessi fantasticato sull’avere un padre, ma perchè ho potuto dare un volto a chi ero io, potuto guardare chi è egualmente responsabile della mia esistenza, ho potuto affermare la mia identità basata su questo uomo.
Voglio parlare di reale “uguaglianza”. Sento parlare di “uguaglianza” dalla lobby Lgbt ma mi chiedo quale sia la loro definizione di uguaglianza perchè, per me, uguaglianza significa dire la verità, significa essere rispettati per quello che si è per intero e non solo in base a quello che i genitori decidono che tu debba sapere. Uguaglianza è guardare entrambi i lati della mia famiglia genetica e capire chi sono veramente. Uguaglianza non significa che, siccome alcuni studi su famiglie gay volontarie e sui loro figli dimostrerebbero un esito positivo, questo debba valere per tutti, è completamente irrealistico.
Ho sentito questa menzogna della lobby Lgbt: ai bambini non importa chi è la loro famiglia, uomini e donne sono intercambiabili. Considero questo di per sé una forma di discriminazione di genere. Uomini e donne offrono ruoli complementari nell’allevare il bambino e dovrebbero essere rispettati con “uguaglianza”.
E’ buffo il modo in cui la lobby gay parla di omofobia. Ho racconti di amici gay che mi spiegano che altri gay li chiamano omofobi perchè preferiscono che i bambini crescano con un padre e una madre: è totalmente ridicolo! Ero omofoba quando mi guardavo allo specchio e mi chiedevo dove fosse mio padre? Ero omofoba quando supplicavo i miei genitori di dirmi chi fossi? Assolutamente no! Io amo i miei tre genitori con “uguaglianza”.
L’omofobia, in realtà, è semplicemente un’avversione per un certo comportamento. Sono profondamente in disaccordo nell’equiparare omofobia e razzismo. Mi sento offesa dall’idea che io sia considerata razzista per aver parlato di queste cose.
Perchè il governo sta cercando di spingere una agenda che non è basata sull’onestà? Perchè in realtà in ogni relazione tra persone dello stesso sesso ci vuole una terza persona per “produrre” un bambino. Perchè come società dovremmo ignorare questa verità? Io non sono qui grazie a due donne, ma tre persone hanno fatto la scelta di farmi venire al mondo. La scienza viene sostituita dai desideri di alcuni adulti. In Canada sul certificato di nascita c’è scritto “genitori legali” non più genitori biologici. Il certificato di nascita sta cambiando da documento della storia del bambino a documento di intenti degli adulti. Sono gli adulti che decidono: io mi prendo cura di questo bambino. Ma quali informazioni questo documento fornisce al bambino? Non è realistico. Nessuno fa un certificato sulle intenzioni.
Mia madre mi ha fatto una domanda: cosa sarebbe successo se io e la mia partner potevamo sposarci? Se avessimo potuto avere quell’ambiente familiare stabile come tutti gli altri? Ho risposto con un’altra domanda: che tipo di terapia mi avrebbero somministrato gli psicologi per i miei comportamenti dovuti alla mancanza di un padre se l’assenza del padre fosse stata considerata una forma di discriminazione? Nessuna risposta.
La cosa divertente è che Obama ha detto che adesso tutti gli altri paesi si dovranno evolvere, ma da quello che ricordo, l’evoluzione è durata un po’ più di un decennio ed anche che ha coinvolto tutti. L’evoluzione non è stata fatta con un’agenda politica che sta silenziando anche una parte della comunità Lgbt. Sono una piccola minoranza estremista che sta spingendo, da quello che mi sembra, all’estinzione del genere in sé stesso. Io non vedo “gender equality” io vedo l’intenzione di sbarazzarsi del genere umano del tutto.
Finchè noi come società non intavoliamo una discussione che includa i bambini come me per i quali non va bene che i genitori decidano quali sono le parti (di vita) che sono accettabili da rivelare al bambino, finchè questa discussione esclude tutti quelli che sono stati allevati senza padre o senza madre, finchè questa discussione azzittisce svergognandoli i bambini che sono sulle mie posizioni, non dovremmo spingere il matrimonio a questa evoluzione perchè l’evoluzione va per gradi e non ho intenzione di venire zittita da persone che devono dire a me come è accettabile che io mi senta, che sono una brutta persona perchè volevo un padre, che forse non amavo abbastanza le mie madri se volevo un padre.
Grazie per il sostegno a questa causa perchè tutti meritano avere voce e non lascerò che si incuta vergogna ai cristiani o a qualunque persona di fede solo perchè si mobilita per i bambini… è ridicolo!
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Il Signore ha detto che vomiterà i “tiepidi”, ovvero i mediani…

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Risultati immagini per signore vomiterà i tiepidiSegnalazione di Gianni Toffali

L’OPINIONE

Omnes declinaverunt, simul inutiles facti sunt: non est qui faciat bonum, non est usque ad unum. Tu vero, Deus, deduces eos in puteum interitus(Sal 52, 4; 54, 24).

«Sono tutti andati fuori strada, insieme son diventati inutili: non c’è chi faccia il bene, non ce n’è neppure uno. Ma tu, o Dio, li farai finire in un abisso di rovina». Chi devia dal retto sentiero della dottrina e della prassi cattoliche non soltanto si rende inutile e stolto, ma corre pure il rischio di precipitare all’Inferno con tutti quelli che lo seguono. Ma com’è possibile che buona parte della gerarchia cattolica sia venuta meno al suo compito e stia andando miseramente alla deriva? Deve pur esserci una spiegazione. Un dato meramente cronologico indica che le attuali guide della Chiesa si sono formate – guarda caso – dopo il Concilio Vaticano II. In maniera sintetica, si può affermare che nell’ultimo mezzo secolo sono state imposte un’educazione teologica, una forma liturgica e una prassi pastorale che hanno assunto e incorporato la contraddizione, il soggettivismo e il relativismo, deformando la mente dei chierici e assuefacendola ad essi. Continua a leggere

Una poesia: “il Mondialismo”

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di Francesco Mazzuoli

Il Mondialismo

Fonte: www.comedonchisciotte.org

Fa rima con americanismo
europeismo
“multiculturalismo”
violenza e conformismo.

Con la privatizzazione della sanità
e quella della pensione
col controllo dell’opinione
e la promozione dell’omosessualità.

Con l’eutanasia anche per i figli di Maria
l’utero in affitto
le tasse sulla casa di proprietà
l’abbassamento del salario
i bambini che si chiamano Abdul e non Mario.

Con la disoccupazione fino all’età della non pensione
il precariato a tempo indeterminato
il politicamente corretto
la fine della nostra cultura
e tra un po’ anche del caffè ristretto. Continua a leggere

Buone notizie contro Gay Pride, dittatura omosex, “nozze” sodomite

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Segnalazione Redazione BastaBugie
Notizie dal mondo gay (un po’ abbattuto e sempre meno gaio): niente patrocinio ai Gay Pride per Trento, Genova e Lombardia, Bermuda controcorrente abroga le nozze gay, Corte Suprema Usa dichiara che un pasticciere può rifiutarsi di fare torta per ”nozze” gay
da Il Giornale

(LETTURA AUTOMATICA)

Niente patrocinio al Gay Pride, è una manifestazione divisiva e pertanto non va sostenuta.
Il governatore Attilio Fontana non intende concedere il logo regionale alla sfilata arcobaleno in programma il 30 giugno a Milano, lo ha confermato in un’intervista pubblicata ieri dal sito Lettera43.
É la linea che ha seguito peraltro anche a Varese, dove è stato sindaco per due mandati. «Io sono eterosessuale, ma non è che faccio una manifestazione per accreditare la mia eterosessualità. Le scelte in questo campo devono rimanere personali, sbandierarle è sbagliato. Il Gay Pride è divisiva e quando le manifestazioni sono divisive non sono mai da sostenere». Intende invece confermare la scelta dell’ex presidente Roberto Maroni che alla vigilia del corteo contro la legge sulle unioni civili (il ddl Cirinnà) nel 2016 illuminò il Pirellone con la scritta «Family Day».
«Lo rifaremo – assicura Fontana -, quella non è una scelta divisiva, è una scelta politica. Tutti riconoscono il valore della famiglia. È nella Costituzione, è uno dei fondamenti della nostra civiltà ed è uno dei principali punti di riferimento del programma dell’amministrazione precedente e di questa». Parole che fanno infuriare la Pd Monica Cirinnà firmataria del decreto sulle unioni civili: «Lombardia nel Medioevo dei diritti grazie a Fontana. E questa sarebbe la parte più progredita del Paese?». Applausi al governatore leghista dagli esponenti del centrodestra, si ribellano la sinistra e le associazioni gay. Ed è continuato anche ieri il botta a risposta a distanza tra Fontana e il sindaco sul tema profughi. Il presidente ha precisato che l’ipotesi di premi a Comuni che non accolgono per ora «è una proposta dell’assessore De Corato, la valuteremo. Ma con Sala la pensiamo in maniera diametralmente opposta». […] Continua a leggere

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