Identità e sovranità? Sono nozioni inseparabili
di Alain de Benoist
Fonte: Barbadillo
Signor Alain de Benoist, in alcuni ambienti, si tende a opporre due nozioni di cui tutti parlano oggi: l’identità e la sovranità. Nel Front National, Marion Maréchal-Le Pen avrebbe rappresentato la prima, in opposizione a Florian Philippot, che difende soprattutto la seconda. Una tale opposizione le sembra legittima?
“Intervistata qualche settimana fa dalla rivista Causer, Marine Le Pen ha dichiarato: ”Il mio progetto è intrinsecamente patriota perché difende nello stesso movimento la sovranità e l’identità della Francia. Quando si dimentica una delle due, si bara”. Quindi, non bariamo. Perché si dovrebbero vedere nell’identità e nella sovranità delle idee opposte, quando sono complementari? La sovranità senza identità non è che un guscio vuoto, l’identità senza sovranità ha tutte le possibilità di trasformarsi in ectoplasma. Quindi non bisogna separarli. L’uno e l’altro, inoltre, fanno parte della libertà. Essere sovrano è essere libero di decidere da sé la propria politica. Conservare la propria identità implica, per un popolo, di poter decidere liberamente le condizioni della propria riproduzione sociale”.
Mentre l’identità è un concetto necessariamente vago, la sovranità non è più facile da definire?
“Meno di quanto sembri. La sovranità “una e indivisibile” richiamata da Jean Bodin in I sei libri della Repubblica (1576) non ha molto a che spartire con la sovranità fondata sulla sussidiarietà e sul principio di competenza sufficiente, di cui parla Althusius nel 1603 nel suo Politica methodice digesta. L’approccio di Bodin è eminentemente moderno. Implica lo Stato-nazione e la scomparsa della distinzione che in precedenza è stata fatta tra potere (potestas) e l’autorità o la dignità del potere (auctoritas). Continua a leggere