Carlo Freccero: Foa, finalmente un Presidente Rai fuori dal frame

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Carlo Freccero: Foa, finalmente un Presidente Rai fuori dal framedi Carlo Freccero

Foa fa parte di un piccolo gruppo di opinion leader, blogger, giornalisti e pensatori, che presentano su internet l’altra faccia della medaglia, i fatti al di là della propaganda

Ho scritto tempo fa su queste pagine che l’ordine del discorso sta cambiando. La proposta di Foa a presidente Rai è una conferma della mia affermazione. Dirò di più. Qualora alla proposta succedesse la nomina, ci sono buone possibilità che questo processo ne sarebbe accelerato, perché l’informazione è fondamentale per la formazione dell’opinione pubblica. La prova? La reazione isterica con cui è stata colta la sua candidatura da tutta la stampa mainstream. Il Movimento 5 Stelle ha suggerito Salini e nessuno ha avuto niente da eccepire. La Lega ha proposto Foa e si è scatenato il putiferio. E’ paradossale che Foa venga combattuto come spacciatore di fake-news. In questo ambito Foa è un precursore, ma in senso inverso.

E’ dal 2006, anno che in termini di lotta alle fake-news si colloca nella preistoria, che Foa analizza il problema della verità in politica. Il suo libro Gli stregoni della notizia, di cui tra l’altro è uscito l’aggiornamento, analizza criticamente il fenomeno degli spin doctors e le sue ricadute in termini di democrazia. La figura dello spin doctor non è un parto della fantasia dei complottisti, ma una figura ufficiale, ben retribuita, che da tempo si occupa in America di organizzare le campagne elettorali dei candidati democratici e repubblicani e che, più recentemente, è stata introdotta anche in Italia. Ricordo lo spin doctor che seguì il governo Monti e la completa americanizzazione della campagna elettorale renziana. Lo spin doctor non è vincolato alla verità. Continua a leggere

Scacco matto agli stregoni della notizia

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di Marcello Foa

Scacco matto agli stregoni della notizia

Fonte: aldogiannuli

Il mondo contemporaneo è caratterizzato da un dibattito acceso sul ruolo e il futuro dell’informazione: informazione vista sempre come una componente strumentale della modernità, dato che diatribe come quella accesasi sulle cosiddette fake news erano essenzialmente incentrate sulle loro conseguenze a fini elettorali. L’informazione è, in ogni caso, un campo di battaglia dove ogni contendente è interessato a mettere in gioco le sue strategie più raffinate; un ruolo molto spesso sottaciuto è quello giocato, in questo contesto, dagli spin doctor, gli esperti di comunicazione legati al potere politico che, muovendosi nella linea d’ombra tra la comunicazione istituzionale e quella personale dei leader, esercitano un peso determinante nell’orientamento dell’opinione pubblica. Continua a leggere

Infrastrutture, le indiscrezioni e la pista veneta

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Risultati immagini per pedemontana venetadi Marco Milioni

Cari lettori salve,
credo che queste indiscrezioni che corrono lungo l’asse Veneto-Roma potrebbero interessarvi. Si parla di dicastero delle infrastrutture…
Le indiscrezioni arrivano da Roma. Nell’ambito della formazione del nuovo governo a guida leghista e pentastellata sarebbero circolati alcuni nomi veneti per il dicastero delle infrastrutture, uno dei più strategici. Si tratta di nomi non solo papabili per la poltrona di ministro, ma anche per quella di sottosegretario. Il primo è quello di Silvano Vernizzi, oggi amministratore delegato di Veneto Strade è stato a lungo il commissario governativo straordinario per la Pedemontana veneta. La sua scelta sarebbe in quota Lega ma molto ben apprezzata da ambienti di Fi. Un altro nome che sta circolando è quello di Massimo Colomban, già assessore alle partecipate nel comune di Roma nella giunta del M5S, ha un passato nel centrodestra e non sarebbe sgradito alla Lega. L’ultimo nome che circola è quello di Massimo Malvestio, noto avvocato trevigiano, conosciuto per essere uno degli spin doctor di Zaia, nel suo caso il suo nome sarebbe stato proposto senza che il diretto interessato ne fosse immediatamente messo a conoscenza. Le voci sarebbero già circolate nella base del M5S che non avrebbe gradito i tre nomi perché considerati troppo vicini all’establishment veneto delle infrastrutture. Nella Regione che fu della Serenissima si giocano alcune partite più delicate nel novero delle grandi opere. Basti pensare alla conclusione del Mose, alla bonifica di Marghera, ai canali per le grandi navi e ancora la Pedemontana Veneta, la Valdastico Nord e la Orte Mestre per non parlare della Tav Brescia, Verona Vicenza, Padova. Si tratta di progetti osteggiati dal M5S e che invece la Lega, in una col centrodestra ha sempre caldeggiato. Come è stato più volte spiegato sulla stampa nazionale (dal Fatto e dal Corsera in primis) proprio nel Veneto, in tema di infrastrutture si giocherà una partita cruciale per il Paese, nell’ambito della quale sarà importante capire quanto le lobby che operano alle spalle del comparto infrastrutturale saranno in grado di far sentire il proprio peso sul nascituro governo.

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Gli spin doctor, ecco chi pilota l’informazione

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Un esperto di comunicazione come Marcello Foa spiega chi davvero comanda e detiene le redini dei giochi

di Marcello Foa

https://www.vvox.it/wp-content/uploads/2018/04/marcello-foa.jpg

L’ultimo libro di Foa: l’informazione è manipolata al 70%, ma la gente se n’è accorta. E si sta stufando

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https://www.vvox.it/2018/05/01/le-stregonerie-degli-spin-doctor-ecco-chi-pilota-le-notizie/ Continua a leggere