Matteo Castagna a La7: “Dio, Patria, Famiglia resta il miglior programma di governo!”

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INTERVISTA ESCLUSIVA

di Lucia Rezzonico

Ieri sera è proseguita la maratona mediatica d’ottobre del nostro Responsabile Nazionale Matteo Castagna, iniziata con Telenuovo l’11 e proseguita con il Corriere del Veneto, inserto del Corriere della Sera del 15, con l’intervista a “L’Aria che tira”, su La 7 alle 12.30 circa del 17, con La Zanzara su Radio24 il 18, con l’intervento a Piazzapulita condotta da Corrado Formigli, sempre su La7 in prima serata: https://www.la7.it/piazzapulita/video/dentro-il-mondo-ultracattolico-di-lorenzo-fontana-20-10-2022-456662 e che proseguirà con un articolo-intervista di Gad Lerner per il Fatto Quotidiano dei prossimi giorni. In studio erano presenti il Vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo, Laura Boldrini e Alessandro Zan, mentre in collegamento esterno c’era lo storico Franco Cardini. 

Impressioni a caldo. Stamattina, abbiamo voluto sentire il Responsabile Nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio Matteo Castagna.

Matteo, ti aspettavi tutta questa attenzione mediatica? Sai che a livello nazionale, quando si parla dei tradizionalisti escono sempre fuori tre nomi, tra cui il tuo?

“Come tutti sanno, sono abituato da circa 25 anni a frequentare il mondo giornalistico, soprattutto locale. Dal 1996, solamente come uomo pubblico interpellato e dal 2012 anche come pubblicista e poi Comunicatore Pubblico certificato. Ciclicamente, è sempre accaduto che, in particolari occasioni, l’attenzione nazionale si focalizzasse sul Circolo Christus Rex-Traditio, che ho fondato ed ho l’onore e l’onere di rappresentare. E’ evidente che i media ti cerchino se hai qualcosa di interessante da dire, al di là delle opinioni differenti. Stavolta l’occasione è stata l’elezione di Lorenzo Fontana a Presidente della Camera dei Deputati, ovvero la terza carica dello Stato, che è per tutti i veronesi un fatto storico, perché nessun nostro concittadino era mai arrivato a ricoprire una carica così importante e prestigiosa nella storia repubblicana. La stampa arriva da me perché Lorenzo è un cattolico tradizionalista veronese, va alla Messa more antiquo, non è annoverabile tra i cattolici omologati alla secolarizzazione. Sui principi etici, quali il diritto alla Vita, dal concepimento alla fine naturale, il diritto alla libertà educativa e la Famiglia quale cellula fondamentale della nostra civiltà, formata da mamma, papà e figli è sempre stato una garanzia. Quanto al fatto del mio nome, che a livello religioso, politico e mediatico, venga tirato in ballo quando si tratta di Tradizione Cattolica, l’ho saputo ieri da un illustre esponente della categoria giornalistica. Credo sia perché il Circolo Christus Rex è una realtà viva, sempre sul pezzo e in vista, con una costanza che, magari, altri non hanno, e che perdura nel tempo, nonostante abbiano cercato in vari modi di distruggerci o metterci a tacere. Ce ne siamo fatti una ragione, abbiamo gli anticorpi e guardiamo sempre avanti per la Regalità Sociale di Cristo.

Ma questa ulteriore esposizione mediatica come la vive? (a lato Santa Messa tradizionale “non una cum” celebrata da un sacerdote dell’Istituto Mater Boni Consilii, in una chiesa di proprietà privata a Verona)

“Oggi ho il telefono bollente. Tanti sono rimasti soddisfatti della faccia incupita della Boldrini e delle paure (in realtà eccessive) espresse dall’On. Zan quando parlavo a Piazzapulita… Se fossi completamente in forma, probabilmente la vivrei con maggior serenità, ma alcuni problemi fisici fastidiosi, non mi aiutano. Comunque si fa tutto “ad maiorem Dei gloriam”, quindi sempre col sorriso e con la determinazione necessaria a far passare il Pensiero forte del Cattolicesimo romano, l’amore vero per il Papato, in un mondo dominato dal pensiero unico, che è forte solo numericamente ma è estremamente debole perché falso. Mi piace ricordare che non sono i numeri a fare la Verità. Basta Cristo, che è Via, Verità e Vita, che ci ha lasciato in questa valle di lacrime, da poveri peccatori, perché abbiamo aderito a troppi “non serviam” rispetto ai Suoi divini insegnamenti. Ora dobbiamo rimediare. Ci sforziamo di vivere da cattolici come Dio comanda, fruendo di tutti i mezzi di purificazione e santificazione che Egli ci ha donato tramite la Santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, a partire dai Sacramenti. Non accettiamo una dottrina adulterata, che ha rotto con la Tradizione, anche apostolica, a causa dell’invalidità degli ordini Sacri scaturiti dalle riforme del 1968-70′. Papa Pio XII non voleva indire un Concilio Ecumenico, perché sentiva un grave pericolo per la Chiesa. Conosceva l’infiltrazione modernista nei Sacri Palazzi, che già lavorava da almeno due secoli e che era stata duramente combattuta dai suoi predecessori, in particolare da San Pio X. Il suo successore, Roncalli, aprì porte e finestre al mondo ed al suo Principe indicendo il Conciliabolo Vaticano II (1962-1965). Là, avviene il colpo da maestro di Satana: sotto l’inganno della pastoralità, si approvano documenti che trasformano, annacquano o rendono ambiguo il dogma, soprattutto nella dichiarazione Nostra Aetate, ma anche nella Lumen Gentium, nella Unitatis Redintegratio, nella Gaudium et Spes, nella Dei Verbum, si mettono sullo stesso piano la verità ed errore e si nega la missione evangelizzatrice quale peculiarità dei successori di Pietro e degli Apostoli. Abbiamo assistito ad un’opera di sostituzione, in Vaticano e nelle diocesi. La Chiesa è stata cacciata dai Suoi luoghi sacri e sostituita da una “Contro-Chiesa” che opera al servizio dei nemici di Cristo e del Suo Corpo Mistico, abbracciando l’umanesimo, distruggendo il sacro, girando gli altari, rendendo ambigue le formule dei riti, Gradualmente, in questi sessant’anni si è tolto tutto ciò che è soprannaturale. La “Contro-Chiesa” si presenta come un Consiglio di Amministrazione, laddove il “papa” è il presidente dell’assemblea, assistito da un presidente emerito; il collegio cardinalizio è appunto il CdA, che ha come commissioni permanenti le Conferenze Episcopali, che danno le direttive ai comitati territoriali, che sarebbero le diocesi, ove giungono le indicazioni nelle parrocchie. Il denaro, il potere, la ricerca spasmodica di piacere al mondo e ai peggiori peccatori, ha fatto della Contro-Chiesa conciliare la nuova ideologia post-cattolica: buonista, immigrazionista, ecologista, pacifista, amica delle massonerie e delle lobby sovranazionali, a-morale e, a tratti, persino, immorale, ad esempio nel tollerare le benedizioni alle coppie omosessuali o le convivenze more uxorio, oppure nel dar la comunione ai pubblici peccatori”.

Dunque la Chiesa Cattolica dove si trova?

“Ovunque vi siano chierici ordinati o consacrati validamente con le formule ante-68′ che celebrino solo la Messa cattolica, cioè quella tridentina, detta di S. Pio V, che esprime in maniera certa e evidente la Fede cattolica ed esprime l’Eucarestia come rinnovamento incruento del Santo Sacrificio di Cristo, che è presente realmente, in corpo, anima e divinità, nell’ostia consacrata dal sacerdote, che è “alter Christus” non un assistente sociale. Nel diffondere la sana dottrina così come sempre insegnata in ogni luogo, sempre e a tutti prima del Conciliabolo, pur non avendo piena giurisdizione, perché non hanno vescovi residenziali ma di supplenza, fungono da Chiesa docente ai fedeli ed alle famiglie rimasti ancorati al Magistero Perenne, alla morale ed alla disciplina tradizionali. Gesù mantiene sempre le promesse. Quella del “non prevalebunt” è già in atto da decenni. L’indefettibilità della Sua Chiesa viene perpetuata da questi eroici vescovi e sacerdoti, dispersi nel mondo, cui non fa mancare la Sua Grazia, premiando la fedeltà con frutti meravigliosi in termini di vocazioni e conversioni. Certo, va aggiunto che nessuno di noi può leggere nei cuori, solo Dio lo può fare. Pertanto non me la sento di giudicare come di escludere dalla Chiesa tutti coloro che, pur non essendo legati alla Tradizione in maniera costante e perfetta, cercano la Verità. Credo che esistano tante vittime inconsapevoli di questa secolarizzazione e della “Contro-Chiesa”  e che Dio, nella sua infinita bontà, saprà usare la giusta misericordia con tutti, a seconda dei singoli casì. Non vorrei, però, essere nei panni della “Contro-Chiesa” cosciente e docente, perché porta volontariamente alla perdizione delle anime. Il Signore è stato chiarissimo nei confronti di costoro, novelli farisei, come coi mercanti nel Suo Tempio”.

Ci sono persone, anche ai massimi livelli che sostengono il “diritto all’aborto” e, allo stesso tempo si dichiarano “cattolici”…

“Mi pare che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden sia tra costoro. Ha persino promesso che se vincerà le elezioni di metà mandato, l’aborto tornerà legale ovunque negli States. L’omicidio volontario legalizzato non può essere giustificato, soprattutto se effettuato nei confronti di soggetti innocenti, ancora nel grembo della madre. Senza concepimento, non inizia la Vita. Se si sopprime un ovulo fecondato si ammazza deliberatamente un essere umano. L’aborto è, per questo, forse il più grande genocidio della storia, che, peraltro continua, negli anni, perché consentito dalle leggi positive di Stati che non dovrebbero avere alcuna potestà su questi temi. Ne consegue che chi è abortista non possa essere anche cattolico, perché contravviene ad un Comandamento con pieno assenso e deliberato consenso. Visto come gli abortisti vengono accolti e giustificati dalla “Contro-Chiesa” modernista conciliare che occupa i Sacri Palazzi, possiamo dire che si può essere abortisti e conciliari. La recente nomina effettuata da Bergoglio di una scienziata italo-americana dichiaratamente abortista alla Pontificia Accademia per la Vita sembra andare, inequivocabilmente verso una direzione, che dovrebbe mettere in allarme chi ancora ritiene che a Roma sieda il legittimo Sovrano Pontefice”.

Cosa potrà fare Lorenzo Fontana per i principi cattolici?

“Conosco Lorenzo dal 1996. Abbiamo fatto un percorso assieme,  prima politico e dal 1999 anche spirituale nell’ambito della tradizione cattolica. Abbiamo partecipato agli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola, assieme, nel 2000. L’anno dopo, portò il bouquet da sposa a casa di mia moglie, quando mi sposai in rito antico, con officiante don Giorgio Maffei. Siamo rimasti sempre amici perché ci accomuna anche la passione per l’Hellas Verona, che per anni siamo andati a vedere nello stesso luogo, in Curva. Poi abbiamo condiviso anche la militanza politica. Mia moglie fu sua vice, a Verona, nei Giovani Padani. Quando ero il più giovane Consigliere e capogruppo veronese in Terza Circoscrizione, nell’Amministrazione 1998-2002, abbiamo condotto tante battaglie insieme, soprattutto per la sicurezza e la vivibilità dei nostri amati quartieri. Ci divertivamo ad attaccare i manifesti, eravamo attivissimi coi gazebo e giovani idealisti. Successivamente al 2002 decidemmo di intraprendere strade differenti: Lorenzo scelse la carriera istituzionale, partendo dalla gavetta in Terza Circoscrizione e scalando tutti gli incarichi a livello locale, poi come eurodeputato, parlamentare, Ministro della Famiglia e poi agli Affari Esteri, vicepresidente della Camera e ora Presidente della Camera. Si è sempre espresso, in pubblico, coerentemente con i suoi principi religiosi, etici e personali, quindi saprà, vista anche l’esperienza maturata, svolgere al meglio il prestigioso ruolo di garanzia che gli è stato affidato. Credo anche, che potrà, nei contesti appropriati, far valere il suo credo, che, in buona parte, è anche il mio. Io, nel 2002 conobbi a Milano in Via Bellerio, l’On. Mario Borghezio, che con Max Bastoni, poi divenuto consigliere comunale e oggi al secondo mandato come consigliere regionale lombardo, mi lanciò nel mio primo comizio contro l’invasione islamica in Piazza Duomo. C’era anche l’On. Federico Bricolo. Quanta emozione per me… Borghezio è la figura cui debbo di più, in termini di insegnamenti in merito a come funziona la politica e come sono i meccanismi dell’Europarlamento e la presenza dei poteri forti. Mi nominò coordinatore di “Padania Cristiana” e mi fece condurre una trasmissione ogni venerdì in Radio (RPL) nello spazio dei suoi Volontari Verdi. Tante furono le conferenze, i volantinaggi, le presentazioni librarie, le trasmissioni televisive cui partecipai con entusiasmo e sempre tutto per l’idea dell’apostolato cattolico in questo mondo di tiepidi o anticrisi. Mettemmo per la prima volta il Presepe al Parlamento Europeo di Bruxelles nel 2008, scandalizzando non poche persone. La nostra stretta collaborazione durò 7 anni, fino al 2009, quando lasciai ogni incarico, riconsegnai la tessera e mi dedicai esclusivamente alla vita associativa, lavorativa e familiare. Ho letto i nomi degli eletti e ce ne sono parecchi, soprattutto in Fratelli d’Italia e nella Lega con cui ci conosciamo da tempo ed abbiamo valori comuni. Più di quanto mi aspettassi. In politica, l’impegno dei conservatori, del mondo pro-life, di donne e uomini da sempre schierati coraggiosamente a destra, coincide coi nostri principi e, quindi, come già accaduto con il ddl Zan, faremo un’unica rete d’intesa su scala nazionale, per aggiustare il possibile e frenare la Sovversione. Il ruolo dell’ ottimo amico Avv. Gianfranco Amato, Presidente dei Giuristi per la Vita, con cui abbiamo da poco scritto il libro “Patria e Identità” (ed. Solfanelli) sarà fondamentale in questo consesso”.

Quindi ti aspetti che il nuovo governo cambi le leggi sulle unioni civili e abroghi la legge 194?

“La mia formazione tomista mi fa essere molto realista. Salvo un miracolo, non credo vi siano le condizioni per abrogare la legge sulle unioni civili. I numeri ci dicono, comunque, che ad accedervi sono quattro gatti. Si trattò di una bandiera ideologica perché anche tra le coppie dello stesso sesso la legge Cirinnà è stata un flop. Accanirsi su una legge raramente applicata potrebbe esser preso come darle un’importanza che, nei fatti concreti, non ha. Ovviamente, se alzassero il tiro, pretendendo l’adozione dei bambini, saremo in prima linea con le barricate perché i bambini non si toccano, hanno per necessità naturale bisogno di mamma e papà e che non si azzardino a volerli indottrinare a poter cambiare sesso, a seconda di come gli gira al mattino, fin dall’asilo! Guai a chi scandalizza i piccoli – dice Gesù – e vale per tutti, in ogni contesto. I minori sono della famiglia, non dello Stato! Magari pensiamo a come riformare le leggi sulle adozioni, rendendole più semplici e snelle. Pensiamo ad incentivi per la natalità e per le nozze alle giovani coppie! Torniamo ad una generale cultura della Vita. Tocchiamo Caino, stando sempre dalla parte di Abele! Quanto alla 194, sebbene noi cattolici ripetiamo sempre che andrebbe abolita, non credo che questo sarà fatto da alcun governo, in queste circostanze. Ogni passo importante che fa la Sovversione chiamando bene il male e male il bene ovvero “diritti” i desideri, troppo spesso disordinati e peccaminosi, più passa il tempo e più sedimentano come acquisizioni indiscutibili. Sul fronte internazionale e sovranazionale stanno tutti dalla parte della Sovversione. Non credo che nell’attuale centrodestra vi siano tutti antiabortisti. Purtroppo non siamo in Ungheria. Se, sul piano dei numeri, la vedo molto dura, è anche vero che i parlamentari pro-life sono parecchi e la sensibilità di tutta la nostra area, per quanto variegata, non possa essere scontentata completamente. Spero che si riesca a salvare il maggior numero di vite possibile, attraverso il potenziamento e il miglioramento di ciò che già c’è. E che questo trovi il primo input in una mamma, come Giorgia Meloni. Ricordiamo anche che la storia l’hanno sempre fatta donne e uomini cosiddetti “divisivi” a partire da Gesù Cristo, che si definì “pietra angolare” tra Bene e Male, non minestrone ecumenista”.

E sul tema dell’accoglienza dei migranti?

“Mi aspetto il pugno di ferro contro le organizzazioni criminali che fanno dell’immigrazione un business sulla pelle degli immigrati. L’invasione va fermata. Chi scappa dalla guerra è profugo e va accolto nei modi e nei termini stabiliti dal diritto internazionale. La sostituzione etnica, finanziata dai Soros di turno, per destabilizzare l’Europa bianca e cristiana, dovrà essere una priorità da scardinare una volta per tutte. Fermare l’immigrazione e aiutare con trattati internazionali i bisognosi a casa loro, farà il bene degli extracomunitari e produrrà una pace sociale in Italia ed Europa, che mancano da troppi anni. Ricordo che Berlusconi fermò i barconi con un accordo con Gheddafi e, quindi, il Mediterraneo non fu più un cimitero di disperati della tratta d’esseri umani in mano alla criminalità organizzata o di altri enti solo apparentemente benefici, in realtà molto lucrativi. Per questo, quando leggo dell’insistenza con cui Bergoglio parla dell’accoglienza dei migranti a tutti i costi, mi chiedo il motivo di tanta ossessione. Risolviamo il problema alla radice. Nessun “migrante economico” deve più muoversi da casa sua e le coste siano presidiate con accordi internazionali. Gli italiani tornino a sposarsi e vengano messi in condizione di mantenere dignitosamente famiglie numerose. Questo è il bene comune del prossimo: aiutarlo in Patria a rendersi autonomo in una vita dignitosa. Ius soli, ius culturae, ius scholae  sono parte dell’ideologia mondialista massificatrice e distruttiva, che va completamente rigettata. Per “ius sanguinis” ciascuno è figlio della sua terra e dei suoi genitori”.

Sulla guerra in Ucraina vuoi dirci il tuo pensiero?   

“Sono molto preoccupato. Si stanno scontrando due mondi, che, a causa della Sovversione sinistra, esplicitata in mille modi, rischiano la guerra atomica pur di rifiutare la collaborazione multipolare. E’ una guerra economica, certo. L’Ucraina non è il motivo, ma la goccia che ha fatto traboccare un vaso che si stava riempiendo dal 2014, in Donbass. Credo che la questione fondamentale riguardi la Cina e gli USA ed il rapporto di forza che, eventualmente, dovranno equilibrare. Di certo stiamo assistendo al crollo della globalizzazione, come l’abbiamo conosciuta finora. Mi piacerebbe un’Italia protagonista in Europa, che faccia gli interessi nazionali, dunque che rifletta sulle sanzioni a Putin, se esse si ripercuotono tramite la speculazione sulle tasche degli italiani. Ci sono organizzazioni internazionali che, a mio avviso sono superate dalla storia. Come in Italia non darei più finanziamenti pubblici all’ANPI, dopo 80 anni dalla fine del fascismo, allo stesso modo rivedrei l’Alleanza atlantica. La NATO poteva essere utile dopo Yalta e fino al crollo del Muro di Berlino nel 1991. Oggi, andrebbe chiusa e ripensata, coinvolgendo le nuove realtà e, magari, cercando di includere la Russia, che è Europa, molto più della Turchia. Ma questi sono cambiamenti lenti, che vorrebbero, in primis un’Europa politica, un’Europa dei Popoli, che riscopra la comune identità classico-cristiana, non dell’alta finanza che schiaccia i popoli tramite una fetida usurocrazia, che parte dall’annullamento della sovranità monetaria. Mi pare semplicistico e proprio della mania di affrontare le problematiche tra opposte tifoserie, dividere la gente tra putiniani ed atlantisti. Occorre che la diplomazia faccia sintesi e nuovi accordi con l’Oriente del mondo, prima di rimanerne travolto”.

 

 

 

 

 

Il Mattino del Veneto su Matteo Castagna: “non molla l’osso. Sempre in trincea”

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di Redazione

…E il noto giornalista veronese Achille Ottaviani mette il Responsabile di Christus Rex Matteo Castagna sulla sua pagina del “Mattino del Veneto – Verona Gossip” di ieri, con una bella dicitura: “non molla l’osso. Sempre in trincea”. Del resto, chi conosce il nostro Matteo sa che la tenacia è una delle sue principali caratteristiche, sia di uomo pubblico che privato.

 

Verona, Maria «barbuta»: i tradizionalisti denunciano l’influencer

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Il sito di Aldo Maria Valli, il sito di Maurizio Blondet e altri organi di informazione hanno ripreso e diffuso il nostro comunicato che precede la querela a Simonetti.

L’articolo che più ci ha colpiti, in positivo, è stato quello del Corriere di Verona, inserto del Corriere della Sera, a firma di Angiola Petronio. Il taglio è chiaramente contrario all’iniziativa blasfema dell’influencer.

«Natività blasfema» dell’italo-tedesco Riccardo Simonetti, il circolo Christus Rex: «È vilipendio della religione, lo porteremo in tribunale»

Il Babbo Natale gay? Già visto. Gesù omosessuale? Già sfilato in vari Pride. Ma la «Natività» Lgbtq+, è una novità. La Madonna c’è. Ance San Giuseppe. E pure il Bambin Gesù. A mettere in scena il presepe in questione, un attivista e influencer italo-tedesco. Presepe, per molti, a dir poco «blasfemo». Se non altro perché la madonna, dallo stesso Simonetti rappresentata, ha un barba alquanto folta. E Giuseppe indossa un caftano rosa. Natività ai tempi dei diritti Lgbtq+, per chi l’ha pensata. Puro sacrilegio per molti che l’hanno vista. Tanto che quel «presepe» finirà per essere «esorcizzato» da un laicissimo tribunale.

Continua la lettura su: https://www.google.com/url?rct=j&sa=t&url=https://corrieredelveneto.corriere.it/verona/cronaca/21_dicembre_09/verona-maria-barbuta-tradizionalisti-denunciano-l-influencer-b055b0e6-5867-11ec-9b1c-c3a4331976aa.shtml&ct=ga&cd=CAEYACoTOTQxNDM4NTQ2NDIzMDE1NzA4NDIZNGVlYTFkNmIzZjM2MmY0YTppdDppdDpJVA&usg=AFQjCNFH7MUCYELMh3BvKzJMygKBurw3WA

È gradita la camicia nera, Berizzi no: Verona sbatte la porta in faccia al giornalista

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di Matteo Castagna

Avevo garantito ai miei 4 lettori una recensione del libro in questione, dopo averlo letto. Non potrò farla perché la gente della mia città sta dimostrando che non è interessata a questo testo. Sarà per un’altra volta.

 

di Valerio Benedetti

Roma, 28 ott – A quanto pare, a Verona Paolo Berizzi è ospite non gradito. Il giornalista di Repubblica, infatti, sta facendo una fatica del diavolo a trovare un luogo dove presentare il suo ultimo gioiello, È gradita la camicia nera: Verona, la città laboratorio dell’estrema destra tra l’Italia e l’Europa (Rizzoli). Come denuncia Repubblica, «gli addetti della casa editrice, in queste settimane, hanno cercato una sistemazione per organizzare l’evento ma non è emersa alcuna disponibilità. Nessuno a Verona si prende la responsabilità di ospitare la presentazione di un libro che parla di estrema destra, o almeno questo è ciò che emerge dopo le prime ricerche».

Perché Verona non vuole Berizzi?

Per Repubblica, insomma, nessuno vorrebbe presentare un «libro che parla di estrema destra», lasciando intendere che la città scaligera non sarebbe interessata a questo tema. Ma siamo sicuri che l’ostracismo di Verona nei confronti dell’irreprensibile Berizzi derivi proprio da questo? Forse no. Forse i colleghi di Repubblica hanno dimenticato che il loro inviato non si è comportato molto bene con i veronesi. Nessun problema, ci pensiamo noi a rinfrescar loro la memoria.

Chiagni e fotti

Nell’agosto del 2020 un violento nubifragio aveva duramente colpito Verona (nonché Vicenza e Padova), e Berizzi pensò bene di pubblicare questo tweet: «Sono vicino a Verona e ai veronesi per il nubifragio che ha messo in ginocchio la città. I loro concittadini nazifascisti e razzisti che da anni fomentano odio contro i più deboli e augurano disgrazie a stranieri, negri, gay, ebrei, terroni, riflettano sul significato del karma». In sostanza, l’«umano» Berizzi disse che Verona, novella Sodoma dell’internazionale nera, si era meritata il nubifragio.

Come potete ben immaginare, il Comune scaligero non gradì affatto l’uscita del prode inviato di Repubblica. E lui, ovviamente non pentito, non si è mai sognato di chiedere scusa. Anzi: ha addirittura rilanciato pubblicando un libro sulla Gomorra dell’Adige. Davvero strano che Verona non muoia dalla voglia di accogliere Berizzi tra le sue mura. Sarà il karma.

Valerio Benedetti  

Fonte: https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/gradita-camicia-nera-berizzi-no-verona-sbatte-porta-in-faccia-a-giornalista-212518/

L’atteggiamento giusto del cattolico davanti alla pandemia Covid-19

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di Matteo Castagna

L’EQUILIBRIO È LA MISURA DEL BUON CATTOLICO: CI DISTINGUIAMO PER LA FIDUCIA NELLA SCIENZA CHE NON CONTRADDICA LA RAGIONEVOLEZZA  E SANTIFICHIAMO IL MOMENTO PRESENTE!

Possibile che l’atteggiamento del cattolico del Terzo Millennio sia identico a quello del litigioso “no vax” o “no mask”, che passa compulsivamente le giornate da un telegiornale all’altro, da un social al sito che la spara più grossa, quasi a voler far la gara a chi spara per primo la sentenza più roboante e catastrofica, da autentico “profeta” dei nostri tempi? (abbiamo già avuto modo di scrivere sui media e dire in TV che il negazionismo è una posizione idiota! Chi nega l’esistenza del virus, nega la realtà, è un alienato che provoca inquietudine e rischi alla stregua del Pensiero Unico, di cui è il maldestro risvolto della medaglia)

Siamo, davvero, chiamati a fare i cavalieri dell’Apocalisse “de noantri”, senza renderci conto di quanto abbassiamo il livello donatoci dalla fede e di quanto, in tal modo, voliamo basso?

D’altro canto, siamo tenuti, forse, a berci tutto ciò che i media mainstream ci propinano, con lo spirito acritico dell’ebete? Certamente no.

L’equilibrio è la misura del buon cattolico: ci distinguiamo per la fiducia nella scienza che non contraddica la ragionevolezza, che viene dopo l’analisi dei fatti alla luce ed in una prospettiva di fede.

Sant’Agostino insegnava: “Concedimi, Signore, di essere perseverante nel Bene, semplice, ma non incline alla stupidità. Fa’ che non giudichi sulla base di soli sospetti e mantenga una pace sincera, senza indulgere al male”.

Il discepolo prediletto di Gesù, San Giovanni diceva: “Nos ergo diligamus Deum!” (noi, dunque, amiamo Dio!). Anche noi, per poter amare Dio dobbiamo sforzarci di santificare il momento presente.

Non preoccupiamoci, inutilmente, del passato e del futuro, ma concentriamo tutta la nostra buona volontà sul momento presente, il solo che Dio ci accorda, sul quale possiamo appoggiarci e di cui dobbiamo disporre per assicurare il nostro avanzamento, nel cammino che conduce a Dio, nostro fine ultimo, meditando su quanto tutto il resto sia effimero.

Perché queste inquietudini per l’avvenire, a detrimento delle sollecitudini per il presente? Non vedete che a tormentare così la vostra anima, si perde tempo? Santificare il momento presente, vuol dire identificare in qualche maniera la nostra volontà con quella di Dio. Continua a leggere

Tosi, ricordi quando sfilavi contro “Sodoma e Gomorra”?

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di Matteo Castagna sul quotidiano veneto on-line www.vvox.it 

Con 21 voti a favore e 6 contrari è passata la mozione 434/2018, che dichiara Verona “città della Vita” e prevede di sostenere associazioni e iniziative anti-abortiste. Come si sa, il Pd ne è uscito demolito perché la capogruppo Carla Padovani, già nota da anni per le sue posizioni “pro life”, ha votato con la maggioranza di centrodestra. Eppure, se si va a leggere la mozione, non vi si trova nulla di particolarmente strano, perché il sindaco Federico Sboarina e la sua giunta s’impegnano a fare quel che è già previsto dalla legge 194 del ‘78, che nessun consiglio comunale ha competenza di modificare o abrogare.

Tra le opposizioni siedono anche l’ex sindaco Flavio Tosi, la sua compagna ex senatrice Patrizia Bisinella e un altro paio di fedelissimi. Pur dichiarandosi di centrodestra, si sono uniti al Pd (cosa non nuova a Tosi, che ha avuto una lunga ma catastrofica liason con Matteo Renzi) nella feroce contestazione contro il consigliere Alberto Zelger (Lega) sulle sue frasi sugli omosessuali.

Il consigliere di minoranza Tosi, tra l’altro, ha detto a Sboarina che «amministra accogliendo le istanze più oscurantiste, medioevali e reazionarie della sua maggioranza politica che rappresenta solo una piccola fetta dei veronesi». Continua a leggere

Verona, Ass. Cultura Briani gay-friendly? Castagna chiede le dimissioni e Briani fa retromarcia

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A lato Il Corriere di Verona di oggi, inserto del Corriere della Sera
di Lucia Rezzonico
COMUNICATO STAMPA DI IERI:
Questa sera al teatro COMUNALE Camploy si svolgerà lo spettacolo di cui alla locandina allegata, il cui regista è Tommaso Rossi, noto promotore di teorie LGBT sui gay e la “coppia“ (chiamata da loro anche famiglia) omosessuale. Spettacolo che tratta di omosessuali, che, a quanto pare, ha avuto il benestare da parte dell’assessore alla Cultura Francesca Briani  che pare sempre di più fuori luogo in questa Amministrazione. Ci riesce difficile credere che l’ Assessore non abbia letto il programma di questa Amministrazione che sostiene il Sindaco Sboarina, che non ricordi certe sue battaglie, finite su tutti i giornali, anche recentemente. I veronesi, piaccia o non piaccia, hanno votato Sboarina anche per queste posizioni.
In ogni caso, Briani appare una progressista, che, a livello culturale non ha portato nulla o molto poco ai cittadini dell’area di centro-destra che l’hanno votata. Una gay-friendly col vestitino di destra ma la testa a sinistra, di cui chiediamo formalmente le immediate dimissioni perché non è in linea con il programma dell’Amministrazione comunale. Le saranno recapitati un S. Rosario e una copia del Catechismo laddove si spiega che la sodomia è tra i peccati impuri contro natura che gridano vendetta al cospetto di Dio, seconda in gravità, solo all’omicidio volontario. Speriamo, così, in un inizio di percorso di conversione al Cattolicesimo.
Matteo Castagna, Responsabile Nazionale del Circolo Cattolico Christus Rex

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