Nella UE nè liberi nè (soprattutto) uguali
di Maurizio Blondet
Fonte: Maurizio Blondet
Heri dicebamus:
Ogni giorno bisogna diventare più coscienti che quella verso questa UE è una vera lotta di liberazione – per la riconquista della libertà e dell’uguaglianza nel consesso europeo, dove siamo stati ridotti a inferiori e subalterni.
Una tizia dell’OCSE ci ingiunge di non abolire la legge Fornero e accusa l’Italia di essere “un rischio per la prosperità europea”.
La BCE e la Commissione ci minacciano di apocalissi e ritorsioni se “sforiamo” il deficit dell’1,6 per cento, negandoci il 2, e il 2,9 – ma non era il 3, il limite per tutti gli altri? mentre Macron sforerà il 3 per cento anche quest’anno come da almeno un quinquennio, senza ricevere alcuna censura.
Quello che ci vien vietato così severamente è una spesa in deficit di 10-15 miliardi; mentre la BCE non si è accorta che la Danske Bank ha, tra il 2007 e il 2015, riciclato 200 miliardi di euro – e il tutto nella filiale estone, ossia di un paese di 1,4 milioni di abitanti, il cui prodotto interno lordo è di 22 miliardi, ossia un decimo della cifra riciclata e fatta sparire. Ma Danimarca ed Estonia non sono un rischio per la prosperità dell’Europa – l’Italia lo è. Continua a leggere