Sconcertante, la Francia sdogana la pedofilia

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Segnalazione Corrispondenza Romana

Incredibile. Un’immoralità perversa e demoniaca sta dilagando sempre più, come un virus mortifero, in un Occidente rimasto senz’anima.

L’ultima notizia in ordine di tempo giunge dalla Francia: una nuova normativa appena approvata dall’Assemblea Nazionale non fissa alcuna età minima per intrattenere relazioni sessuali consenzienti. Ciò significa che, anche qualora il “partner” fosse un minore, non è più possibile parlare di stupro. Questo spalanca le porte alla più bieca pedofilia, se l’atto avvenisse in assenza di «violenza, minaccia, coercizione o sorpresa», come se il consenso di un minore avesse, in termini di maturità, lo stesso valore di quello di un adulto.

Forte l’indignazione popolare verso tale sconcertante legge, soprattutto le organizzazioni, come il Consiglio francese delle associazioni per i diritti dell’infanzia, ed i genitori hanno espresso in merito la più ferma condanna, accusando il Parlamento ed il governo di aver tradito i minori. La magistratura si è, ad esempio, rifiutata di perseguire un 28enne ed un 30enne per lo stupro commesso su due bimbe di 11 anni, in quanto gli avvocati dell’accusa non sono riusciti a dimostrare l’assenza di consenso da parte delle piccole. Incredibile. Il che dimostra quanto sostenuto dall’ex-ministro per i diritti delle donne, Laurence Rossignol: benché la norma, per i ragazzi al di sotto dei 15 anni, caratterizzi come «vincolo morale o sorpresa» l’abuso «della vulnerabilità della vittima, che non ha il necessario discernimento per questi atti», categorie giuridiche come quelle di «vulnerabilità» e «discernimento» lasciano margini interpretativi troppo ampi ai pedofili, per sfuggire a qualsiasi pena o sanzione. Continua a leggere