Russia: corsa agli sportelli in vista del default

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di Alessandra Caparrello

A marzo le famiglie in Russia hanno ritirato dai loro conti correnti valuta estera per 9,8 miliardi di dollari per paura di un possibile default del Paese. A renderlo noto la Banca centrale russa secondo cui a spingere i russi alla corsa agli sportelli le sanzioni dell’Occidente alla guerra intenta dal presidente Vladimir Putin.

“Il trimestre è stato difficile, in certi momenti la situazione è apparsa critica ma poi siamo andati incontro ad una fase di stabilizzazione” ha affermato Alexander Danilov, direttore del dipartimento di regolamentazione e analisi bancaria della banca centrale secondo quanto riporta l’agenzia Reuters. “Il settore bancario ha dovuto affrontare un deflusso significativo di fondi alla fine di febbraio”, ha affermato. “Le persone hanno prelevato denaro dai loro conti in preda al panico, temendo per la loro sicurezza”.

Così riporta oggi Il Fatto Quotidiano secondo cui nel mese di febbraio i fondi depositati presso la banche sono diminuiti di 1,2 trilioni di rubli, pari a 14,7 miliardi di dollari e il calo è continuato a marzo, con deflussi di 236 miliardi di rubli.

Russia tra inflazione record e paura del default

L’inflazione russa ha raggiunto un 16,7% annuo a marzo, ma la banca centrale ha tagliato il suo tasso di interesse principale dal 20% al 17% all’inizio di questo mese, cercando di mitigare l’impatto delle sanzioni economiche.
Il governatore della Banca Centrale della Russia Elvira Nabiullina ha suggerito che i politici “devono avere la possibilità di abbassare il tasso chiave più velocemente”, aggiungendo che la banca centrale non cercherà di tenere a freno l’inflazione con ogni mezzo necessario, perché questo impedirebbe alle imprese di adattarsi al nuovo ambiente economico. La Banca centrale del Cremlino ha più che raddoppiato il suo tasso di interesse principale dal 9,5% al 20% alla fine di febbraio, dopo l’invasione non provocata della Russia in Ucraina, mentre la valuta del paese, il rublo, ha toccato un minimo storico tra una raffica di sanzioni internazionali punitive.

La Russia “non corre alcun rischio di default” perché “ha tutte le risorse finanziarie” per far fronte ai suo impegni. Lo ha detto la governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina, citata dall’agenzia Tass.

Fonte: https://www.wallstreetitalia.com/russia-corsa-agli-sportelli-in-vista-del-default/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:%20Wall%20Street%20Italia&utm_content=russia-corsa-agli-sportelli-in-vista-del-default&utm_expid=24d0ca8f6aa04e501a1696e2bb16eb15a1464a4f6d2645e107c1efc8f8ee3e0f

Pasqua: gli italiani stringono la cinghia sulle vacanze, solo 8 mln pronti a partire

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di Mariangela Tessa

Gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina e il caro energia, ma anche l’andamento dei contagi, impattano sulle intenzioni di vacanze degli italiani durante la Pasqua. In tale ottica, spinti dalla voglia di vacanza low cost a causa dell’aumento dell’inflazione, sono circa un milione gli italiani che, in questa vacanze pasquali, opteranno per le scampagnate in agriturismo. Una soluzione per chi non vuole rinunciare a stare all’aria aperta senza pesare troppo sul bilancio familiare.

È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti  che sottolinea come, complice l’allentamento delle misure restrittive, a beneficiarne saranno le 25mila strutture agrituristiche presenti in Italia, dove si lavora sia per l’accoglienza degli ospiti che per quella di chi vuole trascorrere una giornata in campagna, magari approfittando della cucina dei cuochi contadini o delle pietanza da asporto.

ponti di Pasqua e primavera rappresentano un appuntamento molto atteso dal settore agrituristico con le aziende che hanno perso nel 2021 ben il 27% delle presenze rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani, secondo l’analisi di Terranostra e Coldiretti. L’Italia è leader mondiale nel turismo rurale e può contare su 253 mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola negli agriturismi presenti in Italia lungo tutta la Penisola dove – conclude la Coldiretti – si è verificata una profonda qualificazione dell’offerta.

A rischio anche le vacanze estive

L’analisi di Coldiretti va a braccetto con quella dell’Osservatorio di Confturismo-Confcommercio di marzo sui dati Radar Swg da cui emerge che per Pasqua solo 8 milioni di italiani si dicono intenzionati a partire (contro gli oltre 21 milioni di viaggiatori della Pasqua 2019) e la metà ha già confermato la vacanza.

Allungando l’orizzonte temporale all’estate ecco il campanello d’allarme: 8 su 10 prevedono di non partire o taglieranno la durata delle ferie o il budget. Oggi prevale dunque la cautela. Gli italiani dimostrano di avere già tirato il freno a mano sulle spese.

“Le famiglie italiane hanno già ridotto drasticamente i consumi per turismo e cultura a causa della pandemia – spiega Carlo Sangalli, presidente Confcommercio -. E proprio turismo e cultura risentiranno di più degli effetti del conflitto in Ucraina e del caro energia. Occorre un’operazione fiducia per le imprese attraverso l’aumento dei fondi emergenziali e la proroga delle moratorie bancarie e fiscali. Ma occorre farlo subito perché il sistema imprenditoriale non può reggere una situazione di crisi continua”.

Borsa di Mosca riapre i battenti a metà, via scambi su bond federali

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Segnalazione di Wall Street Italia

di Mariangela Tessa

Dopo ventiquattro giorni di stop la Borsa russa si avvia verso una graduale ripresa delle sue attività, ferme dallo scorso 24 febbraio. Oggi, infatti, la Banca centrale della Russia ha deciso di riprendere le negoziazioni sui titoli di Stato (con due finestre di contrattazione) mentre le vendite allo scoperto su questi strumenti saranno vietate. Attese novità sullo scambio dei titoli azionari, che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni.

“Abbiamo sospeso il trading sulla Borsa di Mosca per evitare brusche fluttuazioni del valore dei titoli in un momento di cambiamento senza precedenti della situazione economica. Ora siamo pronti a riprenderlo gradualmente”, ha detto “La negoziazione di obbligazioni di prestiti federali si aprirà nel mercato azionario della Borsa di Mosca domani”, ha detto la governatrice della Banca Centrale Elvira Nabiullina, annunciando l’apertura odierna.

Per prevenire un’eccessiva volatilità, la Banca di Russia ha inoltre spiegato che acquisterà obbligazioni federali per gli importi necessari a limitare i rischi per la stabilità finanziaria, sottolineando che “gli acquisti saranno effettuati nelle quantità necessarie per prevenire i rischi per la stabilità finanziaria. Dopo che la situazione sui mercati finanziari si sarà stabilizzata, abbiamo in programma di vendere l’intero portafoglio di queste obbligazioni per neutralizzare l’impatto di questa operazione sulla politica monetaria”.

Intanto, oggi la Camera considererà la proposta di Putin di assegnare un altro mandato da cinque anni, il terzo consecutivo, alla governatrice Nabiullina.

Borsa Mosca chiusa dal 25 febbraio

La Borsa di Mosca è rimasta chiusa dal 25 febbraio, il giorno dopo l’entrata delle truppe russe in Ucraina. L’indice Moex è crollato il 24 febbraio del 33%, quasi 190 miliardi di dollari sono evaporati in un solo giorno. Nei giorni scorsi sulla Russia si è agitato anche lo spettro del default visto che il Paese era stato chiamato ad onorare il pagamento di interessi per 117 milioni di dollari, relativi a due obbligazioni denominate in valuta esera. Un saldo che si temeva, come anticipato del governo russo nei giorni precedenti, potesse essere onorato in rubli, cioè in una valuta svalutata e che invece alla fine è stato effettuato in dollari.

 

Pensioni: con la riforma Irpef aumenti fino a 744 euro annui

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Segnalazione di Wall Street Italia

di Alessandra Caparello

Con la riforma dell’Irpef prevista dalla legge di Bilancio 2022, le pensioni avranno aumenti medi di 210 euro annuo. A dare i numeri è il ministero dell’economia e delle Finanze rispondendo ad un question time in Commissione Finanze alla Camera.

Riforma Irpef 2022: cosa prevede

Soffermandoci in primo luogo sulla riforma dell’Irpef, l’Imposta sul reddito delle persone fisiche, l’ultima Legge di bilancio ha introdotto 4 nuovi scaglioni che sono nel dettaglio:

  • fascia di reddito fino a 15mila: resta al 23%,
  • fascia di reddito 15-28mila: passa dal 27% al 25%,
  • fascia di reddito 28-50mila: passa dal 38% al 35%,
  • oltre i 50mila: si passa direttamente al 43%.

Vengono quindi tagliate le aliquote Irpef per i redditi tra 15.000 e 55.000 euro (che rappresentano il 50% dei contribuenti italiani), il che significa che chi ha un reddito compreso in questa fascia pagherà il 2% o il 3% di tasse in meno rispetto a prima. Nulla cambia per i redditi più bassi, fino a 15.000 euro, e per quelli più alti, da 75.000 euro in su: le aliquote restano invariate, pertanto pagheranno all’incirca la stessa Irpef.

Riforma Irpef: cosa cambia per le pensioni

Cosa cambia per le pensioni lo illustra sempre durante il question time il sottosegretario all’Economia, Federico Freni che con l’occasione ha fornito le tabelle con le proiezioni realizzate dal Mef.

Ebbene, i pensionati interessati dalla misura sono in totale 10 milioni e 292mila e la media di incremento dell’assegno è di 211 euro all’anno, ma con una ripartizione diversa base agli scaglioni di reddito. Il beneficio maggiore spetta a redditi medio alti, mentre per le fasce più basse l’aumento è di poche decine di euro al mese. Ma andiamo nei dettagli.

Per lo scaglione compreso tra 15mila e 30mila euro, circa 4 milioni e 900mila pensionati, l’aumento medio è di 167 euro all’anno, sotto i 14 euro mensili.

Per i 2 milioni di pensionati con reddito tra 30mila e 55mila euro, l’aumento annuale è di 308 euro, pari a 25 euro al mese.

Poi ci sono 95mila pensionati, con una fascia di reddito inclusa tra i 50mila e i 55mila euro e con assegno aumentato di ben 744 euro. E ancora, per i pensionati che rientrano nella fascia di reddito tra i 55mila e i 70mila euro, il ritocco annuo è di 495 euro, circa 41,25 al mese  da ultimo  i pensionati sopra i 75mila euro, che avranno un aumento di 270 euro annui, pari a 22,5 in più sull’assegno mensile.

In sostanza, nella fascia di reddito 15-28 mila euro (la più numerosa con 4,9 milioni di contribuenti) il beneficio medio annuo è stimato in 167 euro. Mentre il vantaggio più corposo è di 744 euro medi annui nella fascia 50-55mila euro, dove però i contribuenti sono poco meno di 96mila.

Si tratta di un primo passo, certamente non sufficiente, anche perché non spalmato in maniera progressiva, che ci impegna per il futuro a fare di più e meglio”, spiega Fragomeli del PD, primo firmatario del question time commentando le tabelle del Mef.

Fonte: https://www.wallstreetitalia.com/pensioni-con-la-riforma-irpef-aumenti-fino-a-744-euro-annui/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:%20Wall%20Street%20Italia&utm_content=pensioni-con-la-riforma-irpef-aumenti-fino-a-744-euro-annui&utm_expid=24d0ca8f6aa04e501a1696e2bb16eb15a1464a4f6d2645e107c1efc8f8ee3e0f

Bonus IMU 2022: cos’è e chi può averlo

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Segnalazione di Wall Street Italia

di Alessandra Caparello

Favorire lo sviluppo turistico e contrastare la desertificazione commerciale e l’abbandono  dei  territori è l’obiettivo del bonus Imu, un contributo per il pagamento dell’Imu introdotto per alcune categorie di soggetti dalla legge di Bilancio 2022.

Bonus IMU: di cosa si tratta

Il bonus IMU è un contributo previsto per gli esercenti con attività di commercio al dettaglio o artigiani che lavorano in Comuni delle aree interne con popolazione fino a 500 abitanti. La misura sperimentale vale per gli  anni 2022 e 2023, in relazione allo svolgimento dell’attività nei Comuni interessati.

Ad essere interessati dal bonus IMU sono:

  • gli esercenti con attività di commercio al dettaglio
  • gli artigiani che iniziano, proseguono o trasferiscono la propria attività in un comune con popolazione fino a 500 abitanti delle aree interne, come individuate dagli strumenti di programmazione degli interventi nei relativi territori

Queste categorie di persone potranno beneficiare di un contributo per il pagamento dell’imposta municipale propria per gli immobili “posseduti e utilizzati dai soggetti” per l’esercizio dell’attività economica. Il bonus Imu si applicherà esclusivamente sugli immobili strumentali ossia quelli posseduti ed utilizzati per l’esercizio della propria attività. I criteri e le modalità attuative del contributo saranno definiti da apposito decreto del Ministero della Cultura, con quelli dello Sviluppo economico, dell’Economia e dell’Interno.

Il governo ha stanziato per questa misura una cifra di 10 milioni di euro per il 2022, e altri 10 per il 2023.

Accanto al Bonus la legge di bilancio 2022 introduce inoltre un ulteriore beneficio per artigiani e commercianti, prevedendo che Stato ed enti pubblici locali potranno concedere in comodato d’uso i propri beni immobili, non utilizzati per fini istituzionali, da destinare ad attività di commercio al dettaglio ed artigianali.

Il comodato d’uso gratuito avrà durata massima di 10 anni, e saranno a carico del comodatario tutte le spese per interventi di manutenzione necessari a garantire la funzionalità dell’immobile allo scopo indi

Le altre misure per le imprese nella legge di bilancio 2022

Oltre al bonus IMU, nella legge di bilancio 2022 entrano una serie di misure dedicate alle imprese per favorire la competitività del sistema produttivo del Paese. Dal sostegno alle imprese attraverso investimenti legati alla transizione digitale e green alle norme antidelocalizzazioni che puntano a tutelare i lavoratori senza penalizzare gli imprenditori, vediamo quali sono in breve.

  • Norma antidelocalizzazioni: la manovra ha introdotto misure per i lavoratori di aziende in crisi con l’istituzione di un fondo speciale di 100 milioni di euro per favorire il prepensionamento ma anche la decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato questi lavoratori. Previste inoltre agevolazioni per l’acquisto di immobili da imprese in crisi. La norma antidelocalizzazione si applicherà alle aziende con più di 250 dipendenti che non risultano in crisi ma che decidono di chiudere una sede, licenziando più di 50 dipendenti.
  • Contratti di sviluppo: rifinanziato con 450 milioni di euro lo strumento di politica industriale dei Contratti di sviluppo per agevolare i progetti di investimento a sostegno della competitività.
  • Patent box: la misura agevolativa passa dal 90% al 110%, escludendo dall’ambito dei beni agevolabili i marchi di impresa e limitandolo quindi ai brevetti o ai beni comunque giuridicamente tutelati. Allo stesso tempo, elimina il divieto di cumulo tra il Patent box e il credito di imposta per ricerca e sviluppo e ridisegna il regime transitorio.
  • Nuova Sabatini e Fondo di Garanzia: rifinanziate anche la Nuova Sabatini con 900 milioni di euro complessivi dal 2022 al 2026 e il Fondo di garanzia con un incrementato complessivo di ulteriori 3 miliardi fino al 2027.
  • Fondo transizione industriale: istituito al Mise il fondo per la transizione industriale con una dotazione di 150 milioni di euro dal 2022, che ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici attraverso agevolazioni alle imprese finalizzate alla realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico, per il riutilizzo e l’impiego produttivo di materie prime e di materie riciclate.
  • Investimenti 4.0 e per internazionalizzazione: incremento delle risorse a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese e la proroga dei crediti d’imposta per investimenti 4.0 in ricerca e sviluppo, transizione ecologica e innovazione tecnologica.
  • Sgravio contributivo per contratti apprendistato: sgravio contributivo al 100% per tre anni a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello per giovani under 25. La norma prevede un’esenzione per tre anni per i contratti di apprendistato di primo livello firmati nel 2022 dalle piccole imprese fino a 9 dipendenti.
  • Credito d’imposta per collocamento in Borsa Pmi: prorogato a fine 2022 il credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza per le piccole e medie imprese che si collocano in Borsa in un paese dell’Unione europea.
  • Stop Irap per autonomi e professionisti: cancellata l’Irap per le ditte individuali, gli autonomi e i professionisti. La misura riguarderà 835 mila autonomi e professionisti con partita Iva, pari al 41,2% della platea complessiva (2 milioni circa), e avrà un costo stimato di poco più di un miliardo nel 2022 e di 1,2 miliardi dal 2023.
  • Cartelle esattoriali ed esenzione Tosap/Cosap: rinvio fino a sei mesi per il pagamento, senza interessi di mora, delle cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022. Infine è stata prorogata per tre mesi l’esenzione Tosap/Cosap per esercenti e ambulanti.

 

Fonte: https://www.wallstreetitalia.com/bonus-imu-2022-cose-e-chi-puo-averlo/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:%20Wall%20Street%20Italia&utm_content=bonus-imu-2022-cose-e-chi-puo-averlo&utm_expid=24d0ca8f6aa04e501a1696e2bb16eb15a1464a4f6d2645e107c1efc8f8ee3e0f

Bill Gates: quando Omicron passerà, il Covid sarà come un’influenza stagionale

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di Alessandra Caparello

La variante Omicron del Covid si sta espandendo in tutto il mondo a un ritmo da record, ma c’è qualcuno che vede speranza all’orizzonte come Bill Gates. E non un qualcuno qualsiasi perché parliamo di Bill Gates, il fondatore di Microsoft, uno degli uomini più ricchi del mondo che oggi è un famoso filantropo e investe insieme alla Fondazione creata con l’ex moglie Melinda anche in ricerca sanitaria e vaccini.

Bill Gates, le sue previsioni su Omicron

“Una volta che l’attuale ondata si attenuerà, i paesi possono aspettarsi di vedere “molto meno casi” nel resto dell’anno 2022” così ha scritto Bill Gates durante un Twitter Q&A con Devi Sridhar, professore di salute pubblica globale presso l’Università di Edimburgo. “Una volta che ciò accade, ha continuato Gates, “il Covid molto probabilmente può “essere trattato più come l’influenza stagionale”.

Il co-fondatore di Microsoft e filantropo miliardario, forte sostenitore della salute pubblica che interviene regolarmente nella risposta alla pandemia di Covid, non è il primo a fare previsioni simili. Alcuni esperti dicono che la rapida diffusione di Omicron, anche se certamente pericolosa, contagiando tantissime persone, potrebbe farci raggiungere la cosiddetta “immunità naturale” aiutando così a guidare la pandemia di Covid in una fase “endemica” molto meno grave.

Gates ha parlato di questo scenario nel suo Twitter Q&A, prevedendo che “Omicron creerà molta immunità, almeno per il prossimo anno”. La tempistica è importante: se gran parte della popolazione può mantenere un certo livello di immunità simultanea contro il Covid, sia indotta dal vaccino o altro, la circolazione del virus potrebbe rallentare abbastanza a lungo da far passare la pandemia alla fase endemica.
Una volta che il Covid diventa endemico, ha aggiunto Gates, “potremmo dover fare iniezioni annuali per il Covid per qualche tempo” un po’ come le iniezioni annuali per l’influenza.

Le prospettive relativamente ottimistiche di Gates potrebbero anche essere deluse da una nuova variante di Covid che emerge sulla scia di Omicron, soprattutto se è più grave o trasmissibile di qualsiasi altra variante fino ad oggi.
Il miliardario ha scritto che lo scenario è forse improbabile – ma certamente non impossibile. “Una variante più trasmissiva non è probabile”, ha detto Gates su Twitter, “ma siamo stati sorpresi molto durante questa pandemia”.

Una volta divenuta endemico, il Covid non influenzerà la nostra vita quotidiana come ha precisato poco tempo fa proprio Gates. Le malattie endemiche sono sempre in circolazione in alcune parti del mondo, ma tendono a causare malattie più lievi perché più persone hanno l’immunità da infezioni o vaccinazioni passate.
Si potrà avere la tosse e il raffreddore, ma se si sarà in regola con le vaccinazioni, si sarà abbastanza protetti da evitare malattie gravi o addirittura il ricovero. Come altri virus respiratori, ci saranno periodi dell’anno in cui le infezioni da Covid raggiungono il picco – molto probabilmente i mesi autunnali e invernali più freddi, il che significa che le stagioni di Covid e influenza potrebbero regolarmente coincidere in futuro.
Se il virus diventa più stagionale come l’influenza, potrebbe diventare la norma indossare la mascherina nei luoghi affollati, come sui mezzi di trasporto e potenzialmente anche negli uffici come sottolinea Shaun Truelove, epidemiologo di malattie infettive alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health.

Altre strategie di prevenzione familiari, come lavarsi regolarmente le mani e divieti di assembramento in ambienti ad alto rischio, potrebbero anche restare in vigore.

Come vanno i contagi negli Usa

Intanto gli Stati Uniti hanno riportato un record di 1,5 milioni di nuovi casi di Covid lunedì, mentre hanno anche registrato un nuovo record di ricoveri. Ma il dottor Anthony Fauci, il principale consigliere medico del presidente Joe Biden, ha previsto che l’attuale ondata di casi di omicron avrà il suo picco negli Stati Uniti entro la fine di gennaio. E la scorsa settimana, il Centers for Disease Control and Prevention ha detto che si aspetta un “precipitoso declino” dei casi una volta che omicron sarà passato.

“Omicron, con il suo grado di trasmissibilità senza precedenti, alla fine troverà tutti. I vaccinati e coloro con la terza dose saranno esposti” alla variante e molti di loro “saranno probabilmente infettati ma, molto probabilmente, non finiranno in ospedale e non moriranno”.

Così Fauci mentre secondo l’Oms “oltre il 50% della popolazione della Regione europea sarà contagiata” dalla nuova variante “nelle prossime 6-8 settimane”.

Fonte: https://www.wallstreetitalia.com/bill-gates-quando-omicron-passera-il-covid-sara-come-uninfluenza-stagionale/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:%20Wall%20Street%20Italia&utm_content=bill-gates-quando-omicron-passera-il-covid-sara-come-uninfluenza-stagionale&utm_expid=24d0ca8f6aa04e501a1696e2bb16eb15a1464a4f6d2645e107c1efc8f8ee3e0f

Passaporto vaccinale italiano ed Ue. Come funziona

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di Alessandra Caparello

Dovrebbe essere operativo dal prossimo 16 maggio, il passaporto vaccinale italiano annunciato dal premier Mario Draghi che permetterà di viaggiare su tutto il territorio nazionale senza restrizioni. Una speranza per le imprese ricettive e l’economia che tenta così la strada della ripartenza dopo un anno e oltre di limitazioni a causa del Covid.

Il green pass italiano sarà valido per tutti i turisti provenienti da Paesi Ue ed extra Ue che potranno così liberamente spostarsi per il Belpaese in vista dell’apertura della stagione estiva 2021.

Passaporto vaccinale italiano ed europeo: come funziona

Il certificato verde potrà essere, secondo le indiscrezioni, cartaceo o digitale e si potrà ottenere in caso di vaccinazione completa con vaccino riconosciuto dall’AIFA (due dosi Pfizer, Moderna, AstraZeneca e una dose con Johnson&Johnson) ovvero con il certificato di avvenuta guarigione dal Covid-19 e fine isolamento da almeno sei mesi ovvero con tampone negativo (molecolare o antigenico rapido) eseguito nelle 48 ore precedenti il viaggio.

Ad occuparsi del rilascio, verifica e l’accettazione di certificazioni Covid-19 interoperabili a livello nazionale ed europeo è la Piattaforma Nazionale DGC per l’emissione e validazione delle certificazioni verdi Covid-19. Insomma il green pass italiano è del tutto simile a quello europeo, il certificato verde su cui sta lavorando l’Unione europea per far ripartire il turismo internazionale che arriverà il 10 maggio in sperimentazione in 10 Stati (tra cui l’Italia), ma sarà tecnicamente pronto per il 1° giugno. Il pass verrà rilasciato a ogni cittadino UE che ha ricevuto il vaccino anti Covid, è guarito dall’infezione oppure è risultato negativo al tampone. Il green pass Ue sarà valido in tutti i Paesi dell’Unione europea, più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.

E’ bene ricordare che se per i turisti stranieri che vengono in Italia e per gli italiani che tornano dall’estero ci sarà il green pass, le regole per gli italiani che vanno in vacanza all’estero dipendono dal Paese di destinazione.

Fonte: https://www.wallstreetitalia.com/passaporto-vaccinale-italiano-ed-ue-come-funziona/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:%20Wall%20Street%20Italia&utm_content=passaporto-vaccinale-italiano-ed-ue-come-funziona&utm_expid=24d0ca8f6aa04e501a1696e2bb16eb15a1464a4f6d2645e107c1efc8f8ee3e0f

Fisco: ad agosto sospese oltre un milione di cartelle esattoriali

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Tax daySegnalazione Wall street Italia

Oltre 1 milione le cartelle esattoriali che vengono sospese nel mese di agosto. Lo annunciano l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze che sospendono così la notifica di più di un milione tra cartelle, avvisi di liquidazione, richieste di documentazione e lettere di compliance.

Si tratta, in particolare, si legge in un comunicato stampa del MEF, di circa 650mila comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate e di circa 450mila cartelle da parte di Riscossione, che sarebbero state recapitate nel mese di agosto. Niente stop, invece, per tutti gli atti cosiddetti inderogabili e che dovranno quindi essere comunque inviati. La notifica di tutti i documenti “congelati” riprenderà al termine delle settimane di sospensione, durante le quali comunque le attività ordinarie delle strutture di entrambe le Agenzie proseguiranno senza interruzioni.

  • le richieste agli intermediari e ai contribuenti di esibizione di documenti relativi al controllo formale delle dichiarazioni dei redditi sui dati relativi a deduzioni, detrazioni e ritenute indicati in dichiarazione (questi potranno essere prodotti entro il prossimo 1°ottobre)
  • le lettere di compliance relative a varie tipologie di reddito, per l’anno d’imposta 2014, attraverso le quali l’Agenzia permette ai contribuenti di rimediare in autonomia ad eventuali errori o dimenticanze sui redditi dichiarati con sanzioni ridotte

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