Carlisti… italiani

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Segnalazione del Centro Studi Federici

di don Francesco Ricossa

Nello scorso numero di Sodalitium abbiamo recensito molto positivamente il volume di Francesco Maurizio Di Giovine sugli Zuavi pontifici. Dello stesso autore, sempre con la prefazione del principe Sisto Enrico di Borbone, riceviamo una “Breve storia del Carlismo nella penisola italiana”. 
 
Avendo parlato in un’altra recensione di questo numero della “storia dei tradizionalisti”, intendendo con questo termine designare gli oppositori alle riforme del Vaticano II, possiamo qui aggiungere un capitoetto sul tradizionalismo legittimista, dalla Restaurazione ai giorni nostri, nella versione spagnola del Carlismo. 
 
Se la storia del tradizionalismo carlista e legittimista, anche in Italia, è storia condivisa dall’inizio del Carlismo (verso il 1830) fino alla Guerra di Spagna (1936-1939), tanto è vero che nella nostra biblioteca ben figurano la collezione completa della Voce della Verità e della Voce della Ragione (e questo malgrado le riserve sul tradizionalismo filosofico e religioso di quei tempi, inteso nel senso fideistico), non lo stesso si può dire dei nostri giorni. 
 
Ho vissuto personalmente il passaggio, descritto dall’autore che ne fu protagonista, nel seno del Fronte Monarchico Giovanile dalla monarchia liberale a quella tradizionale, sono stato abbonato e sostenitore dell’Alfiere, rivista tradizionalista napoletana, sono stato e sono fiero di esser stato amico di personaggi come Pino Tosca, o di aver conosciuto Elias de Tejada, ma non ho mai condiviso quel tradizionalismo che combatte, nei convegni storici, i liberali dell’Ottocento, e poi si dice in comunione coi liberali di oggi, quelli che hanno imposto la dichiarazione sulla libertà religiosa Dignitatis humanæ personæ, ad esempio. 
 
Il ricordo delle cerimonie di “beatificazione” di Carlo d’Asburgo e dei martiri spagnoli da parte di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI includono ad esempio una insanabile contraddizione. Mi viene alla mente come caso emblematico una fotografia pubblicata recentemente sui giornali in occasione della morte del principe Lillio Ruspoli, nella quale si vede il principe inginocchiato davanti a Benedetto XVI mentre due valletti in abito di corte donano a Ratzinger la bandiera degli Zuavi pontifici, mentre ripenso all’elogio che lo stesso Ratzinger ha fatto dei bersaglieri della Breccia di Porta Pia e alla fine del potere temporale del Papa. I modernisti odierni sono mille volte più ingiuriosi a Dio dei liberali di ieri, e noi dovremmo giustamente inveire contro dei nemici morti, e poi omaggiare quelli vivi? 
 
Fatte queste debite riserve, non posso che raccomandare il libro recensito, sempre ricco di informazioni e scritto con acribia, che aggiunge un tassello importante alla storia del tradizionalismo italiano. 
 
Un’ultima perplessità: nella quarta di copertina si legge: “La Spagna non conobbe la riforma protestante… La penisola italiana, al contrario, subì tutte le influenze della riforma protestante…”: Paolo IV, che di protestanti, alumbrados e marrani se ne intendeva, non sarebbe certo stato d’accordo, tanto più che le influenze protestanti in Italia venivano dallo “spagnolo” Juan de Valdès. Viva Filippo II, certo, ma ancor più: viva san Pio V! 
 
Francesco Maurizio Di Giovine, Breve storia del Carlismo nella penisola italiana, Solfanelli, 2022. 
 
 
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Gli eroi del 20 settembre 1870

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Segnalazione del Centro Studi Federici

Il 20 settembre del 1870 migliaia di soldati pontifici erano pronti a morire per difendere sino all’ultimo la Città Santa dall’invasione massonica. Pio IX lo impedì, per risparmiare a tante famiglie il dolore di piangere i propri figli. Tuttavia la difesa di Roma provocò la morte di alcuni di questi soldati. Li ricordiamo con profonda riconoscenza per la fede e per il coraggio dimostrati. L’elenco è tratto dal libro di Francesco Maurizio Di Giovine, “Gli Zuavi Pontifici e i loro nemici”, Solfanelli Editore, 2020.
DECEDUTI
 
BOS Cornelio, nato in Olanda il 4 agosto 1848. Z. P. matr. 5291, 14 agosto 1869. Mortalmente ferito all’assedio di Roma il 20 settembre 1870, morì all’ospedale militare di Roma in seguito alle ferite, nell’ottobre del 1870.
 
BUREL Andrea, nato a Maussanne (Bouches-du Rhone) il 4 gennaio 1841. Z. P. 18 gennaio 1861; liberato dal servizio 18 gennaio 1862; Reingaggiato, matr. 3390, 1 gennaio 1867: liberato dal servizio 21 luglio 1867; reingaggiato, matr. 4283, 9 ottobre 1867, libera-to dal servizio 12 ottobre 1868; reingaggiato, matr. 10810, 21 luglio 1870. Morto il 28 settembre 1870 in seguito alle ferite ricevute durante la difesa di Roma del 20 settembre 1870.
 
DEBAST Gérard, nato a Wamel (Olanda), il 25 novembre 1838, Z. P. 17 novembre 1867, matr. 5160. Liberato dal servizio 18 novembre 1869; Reingaggiato matr. 10293 il 16 ugno 1870. Morto nell’assedio del 20 settembre per lo scoppio di un obice.
 
de L’ESTOUBILLON Luigi, nato a Croisic (Loira Inferiore, Francia). Z. P., matr. 9870, il 10 febbraio 1870. Muore durante l’assedio di Roma, colpito dal nemico da un proiettile in fronte a villa Bonaparte il 20 settembre 1870.
 
DUCHER Emilio, nato a Felletin (Francia), il 7 dicembre 1845. Z. P., matr. 8065, il 10 ottobre 1868. Fu ferito gravemente all’assedio di Roma il 20 settembre 1870, per arma da fuoco al ginocchio sinistro con frattura della rotula e penetrazione nella sierosa articolare. Muore in seguito alla gravità delle ferite all’ospedale militare di Roma il 1° ottobre 1870.
 
HOUBEN Alfonso, nato a Thorn (Olanda) 1 novembre 1845. Z. P. matr. 8998 il 19 agosto 1869; Mortalmente ferito all’assedio di Roma il XX settembre 1870, morì all’ospedale militare di Roma in seguito alle ferite, nell’ottobre del 1870.
 
JORG Giovanni, nato a Thorn (Olanda) il 16 agosto 1851. Z. P. matr. 8999, Mortalmente ferito all’assedio di Roma il XX settembre 1870, alla gamba destra e alla tibia, morì all’ospedale militare di Roma in seguito alle ferite, nel settembre del 1870.
 
LASSERRE Gustavo, nato a Saint-Sardos (Tarn-et-Garonne) il 15 ottobre 1845. Z. P., matr. 8083, il 17 ottobre 1868; caporale il 16 dicembre 1869. Mortalmente ferito all’assedio di Roma, a porta Pia fu colpito al ginocchio destra che fu perforato da una pallottola. Morì all’ospedale militare di Roma il 5 ottobre 1870.
 
SOENENS Arrigo, nato a Moorslède (Belgio) il 2 ottobre 1836; Franco Belga matricola 654, 28 dicembre 1860; Z. P. 1 gennaio 1861; Liberato dal servizio 5 luglio 1863; Reingaggiato, matr. 1431, 10 febbraio 1864; liberato dal servizio 31 marzo 1867; reingaggiato, matr. giugno 1S67; liberato dal servizio, 23 dicembre 1869; reingaggiato matr. 10678, IS za-osto 1S70. Ferito gravemente nella difesa di porta Salaria, il XX settembre 1870, muore all’ospedale di Roma il 2 ottobre 1870 in seguito alle ferite riportate.
 
WOLFF Enrico, nato a Nymégue (Olanda), il 3 maggio 1840. Z. P., matr. 9510 1′ di-cembre 1869. All’assedio di Roma fu ferito mortalmente. Morì all’ospedale militare di Roma per le sue ferite nell’ottobre del 1870.
 

La difesa di Roma del 20 settembre: i caduti pontifici

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Segnalazione del Centro Studi Federici

Per gentile concessione dell’Autore pubblichiamo l’elenco dei soldati pontifici morti nella difesa di Roma del 20 settembre 1870, tratto dal libro di Francesco Maurizio di Giovane, Gli Zuavi Pontifici e i loro nemici, Solfanelli Editore, 2020.
http://www.edizionisolfanelli.it/glizuavipontifici.htm

Con questo comunicato intendiamo ricordare tutti i valorosi soldati della causa papale accorsi da ogni angolo della Cristianità per difendere la sacra persona di Pio IX e la Chiesa Romana dall’assalto empio della setta massonica. Viva il Papa Re!

DECEDUTI

BOS Cornelio, nato in Olanda il 4 agosto 1848. Z. P. matr. 5291, 14 agosto 1869. Mortalmente ferito all’assedio di Roma il 20 settembre 1870, morì all’ospedale militare di Roma in seguito alle ferite, nell’ottobre del 1870.

BUREL Andrea, nato a Maussanne (Bouches-du Rhone) il 4 gennaio 1841. Z. P. 18 gennaio 1861; liberato dal servizio 18 gennaio 1862; Reingaggiato, matr. 3390, 1 gennaio 1867: liberato dal servizio 21 luglio 1867; reingaggiato, matr. 4283, 9 ottobre 1867, libera-to dal servizio 12 ottobre 1868; reingaggiato, matr. 10810, 21 luglio 1870. Morto il 28 settembre 1870 in seguito alle ferite ricevute durante la difesa di Roma del 20 settembre 1870.

DEBAST Gérard, nato a Wamel (Olanda), il 25 novembre 1838, Z. P. 17 novembre 1867, matr. 5160. Liberato dal servizio 18 novembre 1869; Reingaggiato matr. 10293 il 16 ugno 1870. Morto nell’assedio del 20 settembre per lo scoppio di un obice.

de L’ESTOUBILLON Luigi, nato a Croisic (Loira Inferiore, Francia). Z. P., matr. 9870, il 10 febbraio 1870. Muore durante l’assedio di Roma, colpito dal nemico da un proiettile in fronte a villa Bonaparte il 20 settembre 1870.

DUCHER Emilio, nato a Felletin (Francia), il 7 dicembre 1845. Z. P., matr. 8065, il 10 ottobre 1868. Fu ferito gravemente all’assedio di Roma il 20 settembre 1870, per arma da fuoco al ginocchio sinistro con frattura della rotula e penetrazione nella sierosa articolare. Muore in seguito alla gravità delle ferite all’ospedale militare di Roma il 1° ottobre 1870.

HOUBEN Alfonso, nato a Thorn (Olanda) 1 novembre 1845. Z. P. matr. 8998 il 19 agosto 1869; Mortalmente ferito all’assedio di Roma il XX settembre 1870, morì all’ospedale militare di Roma in seguito alle ferite, nell’ottobre del 1870.

JORG Giovanni, nato a Thorn (Olanda) il 16 agosto 1851. Z. P. matr. 8999, Mortalmente ferito all’assedio di Roma il XX settembre 1870, alla gamba destra e alla tibia, morì all’ospedale militare di Roma in seguito alle ferite, nel settembre del 1870.

LASSERRE Gustavo, nato a Saint-Sardos (Tarn-et-Garonne) il 15 ottobre 1845. Z. P., matr. 8083, il 17 ottobre 1868; caporale il 16 dicembre 1869. Mortalmente ferito all’assedio di Roma, a porta Pia fu colpito al ginocchio destra che fu perforato da una pallottola. Morì all’ospedale militare di Roma il 5 ottobre 1870.

SOENENS Arrigo, nato a Moorslède (Belgio) il 2 ottobre 1836; Franco Belga matricola 654, 28 dicembre 1860; Z. P. 1 gennaio 1861; Liberato dal servizio 5 luglio 1863; Reingaggiato, matr. 1431, 10 febbraio 1864; liberato dal servizio 31 marzo 1867; reingaggiato, matr. giugno 1S67; liberato dal servizio, 23 dicembre 1869; reingaggiato matr. 10678, IS za-osto 1S70. Ferito gravemente nella difesa di porta Salaria, il XX settembre 1870, muore all’ospedale di Roma il 2 ottobre 1870 in seguito alle ferite riportate.

WOLFF Enrico, nato a Nymégue (Olanda), il 3 maggio 1840. Z. P., matr. 9510 1′ di-cembre 1869. All’assedio di Roma fu ferito mortalmente. Morì all’ospedale militare di Roma per le sue ferite nell’ottobre del 1870.

http://www.centrostudifederici.org/la-difesa-roma-del-20-settembre-caduti-pontifici/