A La Spezia parlare di Foibe è reato? L’incredibile caso di un convegno bocciato

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La Spezia, 26 gen – Ciò che è accaduto a La Spezia il 22 gennaio scorso, sfiora i limiti dell’assurdo. Durante una riunione convocata per discutere l’ordine del giorno riguardante l’organizzazione di una conferenza sul tema delle Foibe per la ricorrenza istituzionale del 10 febbraio, un membro della consulta appartenente a “Unione degli studenti La Spezia” ha messo sotto sfiducia la presidente, il vice presidente e il segretario, perché a suo avviso appartenenti al Blocco Studentesco e a CasaPound Italia, e quindi non garanti della forma apartitica dell’organo studentesco. Un giudizio avvalorato, sempre secondo lui, da una “paura condivisa” degli altri membri della consulta. Paura di cosa non è dato sapere, dato che quella stessa consulta ha eletto le due cariche istituzionali di presidente e vice-presidente. La cosa incredibile è cheparlare di Foibe per qualcuno significa fare apologia di fascismo, soprattutto dentro le scuole, dove ancora regna una certa omertà “rossa” sui crimini dei vincitori.

“Neutralità” politica

Ma chi sono questi neutrali e apartitici bravi ragazzi di Unione degli Studenti? Se i rappresentanti del Blocco Studentesco hanno portato avanti proposte veramente neutrali, e le Foibe sono appunto tra queste, i rappresentanti dell’organizzazione hanno portato avanti solo ed esclusivamente progetti che coinvolgevano sigle come Anpi, Aned, Libera, Non una di meno. Sì, proprio loro, i campioni dell’antifascismo militante saranno i garanti della neutralità politica di un organo democraticamente eletto. Ma la follia e l’arroganza non terminano qui: il portavoce che ha compiuto il suo “golpe” contro la consulta, è infatti noto a La Spezia per aver partecipato spesso a cortei e presidi di aperto e palese schieramento antifascista.

Alla fine l’hanno spuntata per 9 voti contro 7. Dopo il danno, anche la beffa della “mediazione” del professore di supporto, che invece di opporsi a una mossa puramente politica ha dato saggia sponda: per ovviare a questa opposizione, si è pensato bene di creare una consulta neutra che però di neutro ha ben poco. Infatti, la presidenza è stata affidata (sì, senza voto) a un ragazzo esterno, che in realtà è stato tra i promotori della sfiducia. Alla fine la presidente uscente è stata declassata a vice, affiancata dal campione antifascista che ha armato tutto il circo.

“È vergognoso – afferma il responsabile del Blocco Studentesco La Spezia,Nicola Scanu – che sia stato bocciato un convegno sulle Foibe, nonostante la legge del 2004 che ha istituzionalizzato al 10 febbraio il Giorno del ricordo. Una sfiducia basata su mere basi politiche, da coloro che hanno affermato la “neutralità” della consulta. Il Blocco Studentesco – continua Scanu – alzerà le barricate in ogni scuola spezzina, dove saremo noi insieme ai rappresentanti che vorranno appoggiarci a portare nelle classi la memoria e il ricordo che questi antifascisti hanno deciso di rimuovere”.

Libero Baluardo

Da https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/spezia-parlare-foibe-reato-incredibile-caso-convegno-bocciato-143654/

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