Perché dobbiamo soffrire? Perché il dolore?

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Segnalazione di Carlo Maria Di Pietro

Sul sito è disponibile il numero 212 di Sursum Corda® del giorno 27 settembre 2020. Il settimanale si può scaricare gratuitamente nella sezione download dedicata ai soli Associati e Sostenitori.

Cliccare qui per gli ultimi contenuti pubblicati gratuitamente sul sito. Il settimanale cartaceo è disponibile in Sede per la lettura:

– Comunicato numero 212. Perché dobbiamo soffrire? Perché il dolore?;
– Della cristiana educazione della gioventù (Papa Pio XI);
– Discorsi del Sommo Pontefice Pio IX (da Don P. De Franciscis);
– Fatti non parole. L’opera di Papa Benedetto XV durante la guerra;
– La vita di Papa San Pio X (con immagini a colori);
– La vita di San Giuseppe da Copertino in PDF;
– Per i nostri soldati (Opera Nazionale Buona Stampa);
– Regina Cleri. La tenerezza di Maria per i Sacerdoti;
– Teologia Politica 141. Esiste un partito cattolico?;
– Teologia Politica 142. Referendum, Plebiscito o Costituente?;
– Teologia Politica 143. Monarchici, Democratici o Centristi?;
– Teologia Politica 144. Politica cattolica e mistificazione democristiana;
– Teologia Politica 145. Perché continuare a bendarsi gli occhi?;
– Altra preghiera al Santissimo Nome di Maria (12.9);
– Esaltazione della Santa Croce (14.9);
– Impressione delle Stimmate di San Francesco (17.9);
– Orazione a San Firmino, Vescovo e Martire (25.9);
– Orazione a San Giuseppe da Copertino, Confessore (18.9);
– Orazione a San Gorgonio, Martire (9.9);
– Orazione a San Lino, Papa e Martire (23.9);
– Orazione a San Matteo, Apostolo ed Evangelista (21.9);
– Orazione a San Maurilio, Vescovo (13.9);
– Orazione a San Satiro, Confessore (17.9);
– Orazione a Santa Regina, Vergine e Martire (7.9);
– Orazione ai Santi Cipriano e Giustina, Martiri (26.9);
– Orazione ai Santi Proto e Giacinto, Martiri (11.9);
– Orazione dei soldati a San Firmino, Vescovo e Martire (25.9);
– Orazioni ai Santi Martiri Eustachio e famiglia (20.9);
– Preghiera a San Gennaro e Compagni, Martiri (19.9);
– Preghiera a San Matteo, Apostolo ed Evangelista (21.9);
– Preghiera a San Maurizio e compagni, Martiri (22.9);
– Preghiera a San Nicola da Tolentino, Confessore (10.9);
– Preghiera ai Santi Cornelio e Cipriano (16.9);
– Preghiera ai Santi Cosma e Damiano, Martiri (27.9);
– Preghiera al Santissimo Nome di Maria (12.9);
– Preghiera alla B. Vergine graziosa Bambina (8.9);
– Preghiera alla Beata Vergine della Mercede (24.9);
– Preghiera alla Regina dei Martiri, addolorata Maria (15.9);
– Preghiera per la Natività di Maria Santissima (8.9);
– Preghiere a San Tommaso da Villanova (22.9);
– Sette Dolori della Beata Vergine (15.9);
– Supplica (non manomessa) alla Madonna di Loreto (25.3, 15.8, 8.9, 8.12 e 10.12)

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La Speranza, la piccola bambina che tiene per mano…

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di Danilo Quinto

Non è adatto, sia per la sua lunghezza, sia per i suoi intendimenti, a coloro che vanno di fretta.

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“Signore, ci sei tu, mi basti tu”. Questo dice colui che ha fede di fronte alle umiliazioni, agli scoraggiamenti, alle sofferenze, alle ingiustizie, alle sconfitte che subisce nel suo percorso terreno.

Quando l’uomo che ha fede si sente prostrato e vive una fatica che per lui è insostenibile – anche rivolgendosi umilmente a Dio per chiederGli aiuto e sostegno – proprio allora esercita la fede. Nel fondo più profondo della sua vita, la risposta dell’uomo a questo stato di prostrazione può squarciare e aprire il Cielo. Renderlo forte rispetto a qualsiasi tipo di evento terreno si verifichi.

Gesù esprime questa realtà della nostra vita con l’immagine della “porta stretta”. Dice (Lu, 13, 24): “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno”Continua a leggere

Psicopatia e Potere

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di Flavia Corso

Psicopatia e Potere

Fonte: Ereticamente

Lo psicopatico è colui che è capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento registri il minimo sussulto emotivo. Il cuore non è in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto
(U. Galimberti, L’ospite inquietante)

Se pensate che gli psicopatici siano necessariamente i serial killer ben presenti nell’immaginario collettivo, vi sbagliate di grosso. Lo psicopatico non per forza è un assassino; in moltissimi casi, si tratta al contrario di un individuo ben inserito all’interno della società, all’apparenza dotato di carisma, fascino e savoir faire, maschera che utilizza con efficacia nei contesti sociali al fine di nascondere la totale assenza di coscienza ed empatia. Chi è affetto da psicopatia, manipola insistentemente chiunque gli stia attorno per raggiungere i propri fini egoistici. Le persone di cui lo psicopatico fa uso, sono dunque semplici strumenti nelle sue mani, vittime per le quali non proverà mai senso di colpa, vergogna o rimorso. Per questo predatore naturale, il fine giustifica sempre i mezzi e, quasi si trattasse di un computer piuttosto che di un essere umano, ogni sua azione è frutto del mero calcolo in funzione del raggiungimento di un unico obiettivo: l’interesse personale (soldi, sesso, fama e autogratificazione in genere…). Lo psicopatico è un individuo pressoché amorale: a livello cognitivo, riconosce benissimo ciò che è giusto e sbagliato, il bene e il male, ma senza che ciò comporti alcuna partecipazione emotiva. Capisce benissimo cosa siano le emozioni come l’amore, il dolore, la tristezza e persino l’empatia, ma non riesce a provarle.

Laddove l’elemento emotivo venga trascurato a beneficio di quello esclusivamente razionale, si sa, non può esservi alcuna buona etica, poiché ragione e sentimento insieme contribuiscono allo sviluppo del giudizio morale. Si stima che gli psicopatici costituiscano l’1% della popolazione mondiale. Si tratterebbe di una notizia rassicurante, se non fosse per la loro grande capacità di salire rapidamente ai vertici della piramide sociale, utilizzando le loro doti manipolatorie. Essendo totalmente privi di empatia, infatti, questi soggetti non si faranno alcuno scrupolo a comportarsi in maniera scorretta nei confronti dei loro simili, pur di arrivare a posizioni di potere. Li ritroveremo dunque spesso a capo di grandi aziende, ma non in virtù del loro operato, bensì esclusivamente grazie alla loro natura predatoria e parassitaria. Il termine “Corporate Psychopath” viene utilizzato dagli studiosi proprio per delineare il profilo dello psicopatico aziendale che si destreggia all’interno dell’ambiente lavorativo, suscitando ammirazione intorno a sé, semplicemente perché travestito da abile uomo d’affari. Per mascherarsi socialmente, lo psicopatico mima gli stati emotivi delle persone normali acquisendone e riproducendone le espressioni facciali e il linguaggio corporeo. Recita, perché non può fare altrimenti. Ma quali sono le cause della personalità psicopatica? Ricerche nel campo della neuropsicopatologia hanno evidenziato come la psicopatia sia determinata da una vera e propria anomalia cerebrale: le aree predisposte all’elaborazione del materiale emotivo (parti della regione limbica, l’ippocampo e l’amigdala) non funzionerebbero in modo adeguato nel cervello psicopatico. Continua a leggere