Siria, un’altra guerra «fino a prova contraria»
COSA DICE L’ESTREMA SINISTRA SULLA GUERRA IN SIRIA
di Alberto Negri

Fonte: Il Manifesto
Sintesi- “Questo è stato ed è essenzialmente il conflitto siriano: un attacco al maggiore alleato di Teheran, all’unico Paese arabo che si schierò con gli ayatollah nella guerra di Saddam Hussein all’Imam Khomeini nel 1980. Se adesso diventa anche una guerra contro la Russia dipende dall’intervento Usa: si va da un’opzione limitata, come un anno fa con il lancio di missili, a una più allargata che rischia di mettere in conflitto Washington con Mosca.
Assad nel 2011 volevano farlo fuori un po’ tutti: la Turchia, le monarchie del Golfo, gli americani e Israele, lo stato che più di tutti si giova dalla disintegrazione delle nazioni arabe. Un tragico giochetto che non cambia mai e che ora è rafforzato dall’arrivo al posto di consigliere della Sicurezza di John Bolton, il quale tempo fa ha dichiarato “che il migliore accordo da fare con l’Iran è bombardarlo”.
Tira aria di guerra su una guerra che non finisce mai. Vedremo cosa faranno adesso gli Usa che dichiarano di volere proteggere i siriani dalle presunte armi chimiche del regime. La reazione Usa appare in queste ore probabile. L’Italia, se non usano le basi Nato, sarebbe fuori gioco, e per fortuna: l’ultima volta che si è accodata ai raid alleati è stato per bombardare Gheddafi in Libia con i risultati disastrosi che sappiamo. L’Italia è ancorata saldamente al tavolo dei perdenti della seconda guerra mondiale (come la Germania senza averne il peso economico) e non ha nessuna voce in capitolo, neppure a casa sua. E’ bene ricordarlo nel momento in cui si sta tentando di insediare il solito governo a sovranità limitata. Altro che “sovranismo”. Continua a leggere


