Il nascituro reificato e la sovversione dell’ordine naturale

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di Matteo Castagna

 

ARIANNA EDITRICE – 26/03/2023

Il nascituro reificato e la sovversione dell’ordine naturale

Fonte: Matteo Castagna

L’utero in affitto deve diventare un reato universale. In Italia è un crimine dal 2004. Pene previste sono la reclusione da 3 mesi a 2 anni, e una multa pesantissima da seicentomila a un milione di euro.
Non esiste il reato di istigazione, che eventualmente potrebbe rientrare nel generico “istigazione a delinquere”, ma nessuno finora l’ha mai applicato ai sinistri individui che lo propugnano pubblicamente, forse per evitare la gogna mediatica “arcobalenga”.
“Il ricorso all’utero in affitto offende contemporaneamente la natura, il buon senso, la saggezza e il diritto” – scrive il noto psichiatra Alessandro Meluzzi nel libro “Attacco alla Famiglia” (Ed. Altaforte, 2020). L’ideologia fuorviante dell’affettività produce una abominevole confusione tra diritto e desiderio. La natura ha stabilito che la famiglia sia formata da un uomo e una donna perché solo la loro unione può determinare la nascita di un figlio. Senza l’ausilio di tecniche mediche, non è possibile concepire per una coppia omosessuale. Questa affermazione non ha alcun intento discriminatorio ma è un dato di fatto, meramente biologico.
La volontà, il capriccio o il desiderio di due uomini o di due donne di comprare un figlio sono ferocemente egoistici e non tengono conto dei diritti del bambino. Se esistesse un po’ di buon senso offenderebbe anche chi lo pratica. Il ricorso alla maternità surrogata può essere pericoloso per la mamma affittata e, ancor di più, per il piccolo innocente. Meluzzi, con saggezza, si chiede quale sarà lo sviluppo psico-affettivo di questi nuovi nati? Se, da un lato è realistico pensare a stigmatizzazione sociale, emarginazione, discriminazione, dall’altro, forse ancora più importante, prevede che “ci sia sicuramente una tendenza all’emulazione dei genitori, perciò la scelta omosessuale sarà quasi obbligata” (Abbie E. Goldberg, assistente universitaria presso il Dipartimento di Psicologia della Clark University di Worcester, nel Massachusetts, Omogenitorialità, Erickson, Trento, 2015). La mercificazione del corpo offende la dignità della donna, nonostante vi siano femministe incallite che lo ritengano addirittura un diritto. E se lo scopo, come suggerisce sempre il Prof. Alessandro Meluzzi, fosse “portare via i figli alle famiglie povere e darli a comunità, case famiglia dove poi vengono erogati fino a 400 euro al giorno per ogni minore, oppure a coppie benestanti, se possibile omogenitoriali”? Questi eventi sono mostruosi e diabolici. Assistiamo ad un cortocircuito letale. La crisi della famiglia genera quella dell’uomo e la crisi delle prospettive dell’umano nei suoi orizzonti genera la crisi della famiglia, con un’identità debole, che tende all’instabilità, alla paura, all’alienazione, alla fluidità.
La Sovversione dell’ordine naturale è sempre graduale nel tempo. Il suo tratto demoniaco, che mira alla disintegrazione dei legami, ci svela come, al contrario, il diritto naturale sia armonioso, stabile, forte, sicuro, realistico, granitico, tradizionale. La teologia Morale ci insegna che per giudicare dell’imputabilità di un dato atto passionale occorre vedere se il suo insorgere sia antecedente o conseguente all’atto di volontà. La patologia derivante da gravi problematiche dovute ad una affettività disordinata va considerata sotto due aspetti differenti: a) la morbosa variazione del tono affettivo; b) l’azione morbosa esercitata dalle emozioni sull’organismo. Il politicamente corretto, che spinge all’edonismo ed alle passioni più sregolate, anche quando si nasconde sotto forma di buonismo, chiama Amore ciò che non può essere altro che attrazione, sentimentalismo, piacere momentaneo e fugace. Amare è volere il bene dell’altro. Come si può amare inducendo l’altro al peccato mortale, quindi all’inimicizia con Dio e le Sue leggi eterne? Oppure provocando possibili ripercussioni gravissime a dei minori?
La scrittrice Susanna Tamaro, nonostante si dicesse favorevole alle adozioni per coppie omosessuali (cfr.Greta Privitera, in Vanity Fair, 17 settembre 2016)  si è così espressa: “L’utero in affitto è forse la più sofisticata e atroce forma di schiavismo inventata dalla modernità, uno schiavismo in cui il volto della iena è nascosto dietro il sorriso del benefattore, uno schiavismo che furbescamente si ammanta dell‘amore’. Un amore che non si riferisce in alcun modo al bene di chi nasce ma soltanto ai desideri dei singoli individui”.
Agghiacciante la testimonianza di Sheela Saravanan dall’India: “Le nostre madri surrogate sono stressate a livello fisico e psichico anche se ricevono soldi; alla base ci sono povertà, analfabetismo, sottomissione. Vivono in stanzoni durante la gestazione e vengono nutrite molto per far crescere il bambino”. Il prezzo del neonato infatti sale con il peso. Il cesareo è obbligatorio. E i disabili, sono un “prodotto difettato”, perciò abortiti o abbandonati in strada. Paradossale l’ipocrisia in Germania: “La Gpa è vietata dentro il Paese ma se vanno a farla all’estero va bene”.

Per approfondire: https://www.ariannaeditrice.it/articoli/il-nascituro-reificato-e-la-sovversione-dell-ordine-naturale

Il gender legalizzato distrugge la famiglia

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L’EDITORIALE DEL LUNEDI

di Matteo Castagna per Informazione Cattolica, tradotto in spagnolo e pubblicato su Info Hespania

IL CONTENUTO DI CERTE LEGGI SOVVERTE COMPLETAMENTE IL DIRITTO E L’ORDINE NATURALI

In Spagna, giovedì scorso, sono entrate in vigore le nuove leggi su trans e aborto. Ora, i minori di 16 anni possono cambiare nome e autodeterminare la propria identità di genere nel Registro civile attraverso una semplice dichiarazione, senza la certificazione medica che attestava la «disforia di genere». Non saranno più necessari i due anni di trattamento ormonale: le persone trans potranno scegliere se prendere ormoni o farsi operare. E vuol dire anche che le ragazze di 16 e 17 hanno la libertà di decidere di interrompere la gravidanza senza l’autorizzazione dei genitori.

La legge trans proibisce le terapie di conversione e consente a donne sole, lesbiche e bisessuali di poter accedere a tecniche di riproduzione assistita all’interno del Sistema nazionale di salute spagnolo. Le madri lesbiche e bisessuali sono considerate madri biologiche anche se non hanno partorito. Ovviamente, nel pacchetto non potevano mancare le sanzioni per chi non è d’accordo, ovvero dimostra odio verso queste persone o le discrimina, magari negando l’affitto di un appartamento: da 10.001 a 150mila euro di multa. Oltre alla pillola del giorno dopo gratuita nei centri di salute sessuale e riproduttiva ed altre amenità, evidentemente c’è la necessità dell’indottrinamento della gioventù, tramite l’introduzione dell’educazione sessuale diventa materia d’insegnamento nelle principali tappe educative.

Il contenuto di queste leggi sovverte completamente il diritto e l’ordine naturali, perciò divine, in materia di bioetica. Leggiamo nel Vangelo di San Matteo (18, 1-20) parole dure e impietose da parte di Gesù Cristo nei confronti di coloro che corrompono la purezza dei ragazzini: “chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d’asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! Perché è necessario che avvengano gli scandali, ma guai a quell’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!”. Il premier italiano Giorgia Meloni, in una intervista al settimanale Grazia, uscito da qualche giorno, ha usato parole forti contro queste pratiche, condannando sia l’utero in affitto che la teoria gender. Ha definito l’utero in affitto “la schiavitù del terzo millennio”, poi sulla cosiddetta “teoria gender” ha sottolineato che “le donne sono le prime vittime”: “è la legge italiana a dire che questa pratica non è lecita, non io. Non credo che commercializzare il corpo femminile e trasformare la maternità in un business possano essere considerate delle conquiste di civiltà […]”. Il Presidente del Consiglio ha aggiunto che “…i bambini hanno il diritto di avere il massimo: una mamma e un papà”. Se dalle parole seguiranno i fatti, con questo governo l’Italia dovrebbe scongiurare leggi come quella approvata in Spagna.

Papa Leone XIII diceva che “la famiglia è la cellula della società; se essa è sana, tutto l’organismo prospera; se essa è malata l’intera comunità deperisce e muore”. Vi sono esorcisti che sostengono apertamente il desiderio espresso dal demonio di distruggere la famiglia naturale per ribaltare l’ordine divino e attraverso la perversione portare a sé il maggior numero di anime. possibile. “San Tommaso d’Aquino sostiene che a causa di tutte le dipendenze, soprattutto a causa della dipendenza dall’impurità, gli uomini sono allontanati da Dio. Il peccato di impurità viene chiaramente definito nella sua perversa ossessione come continuativo nell’accumulo di essi, in pensieri, parole, sguardi, per compiacenza, per atti fisici. Secondo San Gregorio, dall’impurità deriva la cecità della comprensione, della distruzione dell’odio verso Dio e della disperazione per la vita eterna. Sant’Agostino dice che anche se gli impuri invecchiano, la dipendenza dall’ impurità non invecchia in loro. Per questo il demone si diletta su questo peccato più di tutti gli altri: perché l’appetito per i piaceri carnali è insaziabile” (Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, omelia della XVI domenica dopo Pentecoste).

Esiste, oramai platealmente, un’aggressione culturale, politica e giuridica alla famiglia, cominciando dal Sessantotto e in particolare dall’introduzione della legge sul divorzio, per arrivare al gender e alle unioni civili, grazie alle quali si permette di definire famiglia ciò che famiglia non può essere. Uno dei compiti del laicato è quello di preservare il diritto naturale, di non cedere alle aberrazioni indotte dalla Sovversione, riconoscendo nel globalismo voluto dalla galassia sinistra globale, il male che progressivamente distrugge l’uomo e lo usa per i suoi fini che non hanno mai avuto caratteri di nobiltà, quanto di decadenza.

 

SALVIAMO MAMMA E PAPÀ! No a Genitore 1 e 2 sui documenti dei bambini!

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Segnalazione di Pro Vita & Famiglia

Vogliono eliminare mamma e papà con un colpo di spugna, ma possiamo impedirlo.

Il Tribunale di Roma ha ordinato al Governo di eliminare le parole PADRE e MADRE dai documenti di riconoscimento dei bambini.

Secondo i giudici devono essere sostituite con GENITORE 1 e GENITORE 2, per assecondare le richieste delle coppie Lgbtq.

Il Governo Meloni deve opporsi a questa richiesta ideologica e continuare a scrivere “madre” e “padre”: firma la petizione e fai sentire la tua voce, è urgente!

Salviamo Mamma e Papà, firma ora!

Sai perché il Tribunale ha fatto questa richiesta ideologica?

Per riconoscere legalmente le cosiddette “famiglie arcobaleno”.

Si tratta di coppie omosessuali che pianificano a tavolino la nascita di bambini “senza papà” o “senza mamma”.

Come fanno?

Sfruttano all’estero pratiche illegali in Italia: l’utero in affitto (nel caso di due uomini) o l’acquisto di sperma e la fecondazione artificiale (nel caso di due donne).

Incredibilmente, i giodici vogliono “premiare” chi sfrutta queste pratiche riconoscendo due uomini o due donne come “due padri” o “due madri” dei bambini nati.

È un attacco micidiale: blocchiamolo.

FIRMA ORA per chiedere al Governo Meloni di continuare a scrivere LA VERITÀ sui documenti di identità dei bambini: esiste solo un padre e una madre! [CLICCA QUI]

Appena ho letto la notizia ho rilasciato un durissimo comunicato ripreso dalla stampa:

Come vedi ci siamo mossi immediatamente, ma occorre anche il tuo aiuto per essere più incisivi e mandare al Governo un messaggio chiaro: MAMMA E PAPÀ NON SI TOCCANO!

Verso le elezioni: agenda gender o agenda identità?

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L’EDITORIALE DEL LUNEDI 

di Matteo Castagna per https://www.informazionecattolica.it/2022/08/29/verso-le-elezioni-agenda-zan-o-agenda-identita/

I PRIMI PUNTI DEL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PD RIGUARDANO L’AGENDA GENDER ANCOR PRIMA DI QUELLA DI DRAGHI…

I primi punti del programma elettorale del Pd riguardano l’”agenda gender” ancor prima di quella di Draghi. Per la moderna sinistra la priorità è costituita dal ddl Zan e dal matrimonio egualitario, con utero in affitto, eutanasia e indottrinamento dei bambini attraverso la teoria secondo cui ogni fanciullo possa scegliere la sua sessualità, al di là del proprio sesso biologico.

Il diritto al lavoro in tempi di crisi giunge secondariamente, nello stupore di molti operai, che, per questo, smetteranno di votare Letta e compagni. Le persone che, nel corso della vita, si sono sentite attratte sessualmente da una persona del loro stesso sesso sono il 5,9% (uomini) e il 6,6% (donne) (Fonte: Neodemos, 2019).

L’ISTAT dice che il numero dei lavoratori dipendenti è pari a 18.063.000. La sinistra italiana cambia, allora, il suo elettorato principale e, di fatto, non ne rappresenta più le istanze, in favore della politica dei desideri di una minoranza, facendosene paladina ed assurgendoli, addirittura a “diritti”.

La spiegazione plausibile, riferita a questa radicale trasformazione è nell’essenza delle sinistre globaliste. La loro missione è quella di creare un mondo nuovo, quindi una nuova antropologia fluida che, attraverso la moda, i media, e a partire dagli insegnanti, condizioni la maggioranza, fin dalla tenera età. I fini sono due: confondere i minori per aumentare il numero degli allineati alla scelta di genere e far accettare al popolo la “nuova normalità”, pena il reato della post-modernità, che è la cosiddetta omofobia.

La sovversione dell’ordine naturale si muove sempre per gradi e nel tempo, con una macchina propagandistica totalitaria, che inizia all’asilo e non finisce più. Quando negli anni ’50 Claude Lévy Strauss (1908-2009) e Michel Foucault (1926-984) iniziarono a differenziare il “sesso” dal “genere”, essi riprendevano teorie già note da almeno un secolo, espresse da studiosi che, sempre a livello accademico, individuavano una nuova antropologia sociale del vestito e del genere, che si identifica nel cosiddetto unisex. “Gli abiti non rispecchiano più la propria identità biologica, di classe sociale, età, mestiere“. Tutti allineati allo stesso livello, con pantaloncini corti e jeans.

Negli anni ’70, i Gender Studies americani mettono al centro del loro approccio concettuale la negazione di una reale differenza fra uomo e donna. Il “genere” non è più un dato biologico e reale, ma una costruzione sociale fluttuante e soggettiva. Con lo stile unisex la donna si mascolinizza mentre l’uomo tende all’effeminatezza. In Italia, Giorgio Armani inizia la sua carriera con l’inversione dei codici maschili e femminili, effeminando l’uomo e mascolinizzando la donna.

Oggi si giunge all’interscambiabilità “uomo-donna”, tramite la medicina e la chirurgia. La corruzione della gioventù deve iniziare subito dai bambini, per avere dei servi del potere globale e della sua nuova antropologia, convinti lungo gli anni della “bellezza” del transumanesimo che è più bello chiamare “amore”, così da ingannare i più semplici con l’utilizzo di un vocabolario positivo.

Le Sinistre seguono primariamente quest’ agenda perché alle forze che fin dalla Rivoluzione francese furono baluardo della Sovversione, è stato assegnato il compito di procedere con l’agenda “gender-fluid”. Solo una destra con una classe dirigente all’altezza di fronteggiare attraverso l’Ordine naturale e divino, si potrà condurre una battaglia per la salvezza dell’umanità, per il suo bene, per vero Amore di essa.

Nel discorso ai partecipanti al I Congresso Internazionale di Alta Moda dell’8 novembre 1957, Papa Pio XII richiama il cristiano a fare molta attenzione ai pericoli e alle rovine spirituali “seminate dalle mode immodeste, specialmente pubbliche, per quella coerenza che deve esistere tra la dottrina professata e la condotta anche esterna” (cit. in “La moda cristiana nell’insegnamento della Chiesa“, Edizioni Fiducia, Roma 2022, p. 98).