Pedofilia e omosessualità nella Chiesa? Hanno una causa ultima: aver rinunciato a Dio
La crisi della pedofilia nella Chiesa, la moltiplicazione scandalosa e spaventosa degli abusi, la piaga dell’omosessualità (“le indagini sull’abuso di minori hanno rivelato la portata tragica delle pratiche omosessuali o semplicemente contrarie alla castità all’interno del clero”), hanno una e una sola causa ultima: l’assenza di Dio (“la crisi della fede, la crisi del significato di Dio”. Questo perché “un clima di ateismo e assenza di Dio crea le condizioni morali, spirituali e umane di una proliferazione di abusi sessuali” e della pratica omosessuale. “È l’atmosfera morale del rifiuto di Dio, il clima spirituale di rifiuto dell’oggettività divina che rende possibile la proliferazione dell’abuso di minori e la banalizzazione di atti contrari alla castità tra i chierici”).
Con queste parole il cardinale Robert Sarah (vedi qui: http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2019/05/14/lumiere-dans-la-nuit/), ha proposto di rimettere la Santissima Trinità al centro della Chiesa Cattolica: “se la causa della crisi è l’oblio di Dio, allora rimettiamo Dio al centro! Restituiamo al centro della Chiesa e alle nostre liturgie il primato di Dio, la presenza di Dio, la sua presenza oggettiva e reale. […] Se non adoriamo il corpo eucaristico del nostro Dio, se non lo trattiamo con una paura gioiosa e riverente, allora saremo tentati di profanare i corpi dei bambini. La Chiesa è piena di peccatori ma non è tutta in crisi. Il diavolo vuol far credere questo, insinuando il dubbio, vuole che crediamo che Dio sta abbandonando la sua Chiesa. Ma ancora oggi la Chiesa è ‘il campo di Dio’. Non c’è solo la zizzania, ma anche il raccolto di Dio. Ci sono tra di noi stupendi raccolti divini”.
Concordiamo con il cardinale africano: dimenticare Dio apre la porta a tutti gli abusi e a tutte le pratiche contro natura.
Dio solo dà la vita e la dà per mezzo di un padre e di una madre, che lo rappresentano.
Satana cerca d’impedirlo, di dare una immagine negativa di Dio Padre e creatore. Egli lotta contro Dio e da’ la morte.
Gesù viene per togliere il peccato che dà la morte e per dare la vita in pienezza agli uomini, mediante la Chiesa, che amministra la Parola di Dio e i Sacramenti.
Satana ostacola gli uomini dal diventare fedeli di Cristo e cerca di corrompere la Chiesa.
La Chiesa diffonde il Vangelo e il Battesimo, l’Eucaristia e la comunione fraterna.
Satana cerca di legare l’uomo ai beni terreni col falso vangelo del successo e della vanagloria. Attacca la Santa Messa e l’Eucaristia. Propone altre fratellanze: massonica, islamica…
La famiglia è un’immagine autentica di Dio Trino (comunione di persone che da’ vita).
Satana attacca la famiglia in tutti i lati: unità, eterosessualità, fecondità, fedeltà, durata…
L’uomo riceve la vita per amore da un coniugio. È chiamato a trasmetterla per amore.
Satana sforma l’identità maschile/femminile per impedire il dono della vita e i legami vitali.
L’eterosessualità e la stabilità del legame uomo/donna sono indispensabili per dare la vita.
Satana attacca queste cose con l’omosessualità, la divisione, l’identità liquida, le depravazioni…
I suoi strumenti preferiti sono i mass-media, le scuole, i film, i teatri, le canzoni, l’evasione, i vip, le ideologie…
Come ha spiegato Don Ariel Levi di Gualdo (vedi qui: www.lanuovabq.it/it/nella-chiesa-e-in-atto-un-golpe-omosessualista) “Satana usa raffinate arti sovrumane seminando confusione e creando strutture di inversione, attraverso le quali il bene diventa male, il male bene, la virtù vizio e il vizio virtù, la sana dottrina diventa eresia e l’eresia sana dottrina. Da questo si sono sviluppate le metastasi che hanno infettato il corpo ecclesiale, generando una mancanza di governo della Chiesa indebolita da un relativismo teologico gnostico, da un individualismo esasperato e dalla disubbidienza all’autorità del Sommo Pontefice e dei Vescovi. Questo meccanismo di inversione mira a sostituire Dio col proprio Io, basta udire certi preti teologi in giacca e cravatta che nella stagione del post concilio hanno creato il loro personale concilio egomenico e che dalle cattedre delle università pontificie insegnano il discutibile magistero di se stessi”.
Leonardo Motta




Segnalazione di Corrispondenza Romana