Il Parlamento sta per cedere al suicidio: fermiamolo prima che sia troppo tardi…

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Christus Rex-Traditio con ProVita: No al suicidio!

Stanno scavalcando la Costituzione. Stanno ignorando la volontà popolare. Stanno aprendo la porta alla morte “per legge”.

I media e le potenti lobby radicali spingono per il suicidio assistito. Diverse Regioni italiane hanno promosso progetti di legge incostituzionali per legalizzarlo… 

Lo hanno fatto consapevolmente. Con un piano preciso. Insieme alla Corte costituzionale, i progetti della lobby radicale intendono forzare il Parlamento a legiferare.

E oggi il piano dei radicali sta per compiersi.

Il Parlamento è a un passo dal cedere.

Nel pieno dell’estate, mentre l’Italia si appresta ad andare in vacanza, potrebbero approvare una legge che stravolgerebbe il modo in cui trattiamo i fragili e come definiamo la nostra società.

Una legge che non si limita a depenalizzare, ma legittima e normalizza l’idea che la morte sia una risposta accettabile alla sofferenza.

Sta accadendo adesso: è la deriva più pericolosa degli ultimi anni. Fermiamola prima che sia troppo tardi.

Nessuno ne parla ancora. Ma noi sappiamo cosa significa davvero.

Sappiamo che nei pochi Paesi (solo 14 su 194 nel mondo), dove la morte è stata legalizzata, la realtà è diventata una tragedia sistematica:

  • Disabili, depressi, anziani soli che ricevono offerte di morte invece di sostegno;
  • Malati a cui vengono negate cure salvavita, ma viene offerta l’eutanasia come “alternativa economica”;
  • Giovani traumatizzati che scelgono di morire perché nessuno li ha aiutati a vivere.

Ora vogliono che tutto questo arrivi anche da noi e Pro Vita & Famiglia è già in azione. Non ci fermeremo!

Puoi donare ora con bonifico o bollettino postale usando i dati in fondo alla mail

Mentre molti vanno in vacanza, alcuni ne vorrebbero approfittare per far passare una legge disumana, nel silenzio.

Sperano che d’estate nessuno se ne accorga. Che l’opinione pubblica sia distratta. Che nessuno reagisca.

Davvero possiamo restare a guardare mentre accade una cosa del genere?

La vita delle persone fragili non va in ferie. La dignità umana non si sospende a luglio o ad agosto.

Per questo, abbiamo deciso di agire ora.

Abbiamo preparato un piano chiaro, concreto, incisivo:

  • Il 14 luglio lanceremo una grande campagna nazionale di affissioni, per smascherare la retorica del “diritto a morire”;
  • Il 17 luglio terremo una conferenza stampa pubblica, “Fermate la Legge, non fermate la Vita!”, di fronte al Parlamento, per mostrare che chi soffre ha bisogno di cura, non di morte;
  • A Roma e Milano i nostri camion vela attraverseranno le strade con messaggi forti e diretti, parlando a cittadini, famiglie, politici e media.
  • Incontreremo Senatori per convincerli che oggi la priorità sono le cure, non la morte facile.

Stiamo lavorando duramente. Ogni elemento è stato studiato con precisione. Ogni giorno conta.

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Ma proprio ora, nel momento decisivo, ci scontriamo con un ostacolo enorme.

Le risorse scarseggiano. E il rischio è gravissimo.

Il nostro Direttore Amministrativo ci ha appena comunicato che siamo in rosso.

Siamo pronti a dare tutto. Ma la realtà dei numeri ci mette davanti a una verità scomoda: non abbiamo i fondi sufficienti per coprire questa campagna.

Senza un aiuto immediato, saremo costretti a tagliare o rinunciare a parte delle azioni pianificate.

E questo, proprio mentre stanno cercando di far passare una legge che legittima il suicidio come scelta “normale” anzi “auspicabile” per chi si sente di peso. Devastante!

Circolo, serve il tuo aiuto.

Siamo pronti ad agire, ma senza le risorse rischiamo di dover rinunciare proprio quando la battaglia si fa più dura. Non lasciamo passare questa legge nel silenzio.

 

In questi minuti hai letto cose gravi. Vere.

Ti abbiamo parlato di una legge che rischia di aprire le porte alla cultura della morte in Italia.

Ti abbiamo raccontato il nostro piano: coraggioso, concreto, già in marcia.

E ti abbiamo detto la verità: se consideriamo le spese già previste per la nostra organizzazione, non abbiamo abbastanza risorse per portare avanti il piano fino in fondo.

Ora questa responsabilità è anche nelle tue mani.

Non ti chiediamo di fare tutto. Ti chiediamo solo di non restare indifferente.

Davanti alla verità, ogni coscienza ha il diritto – e il dovere – di rispondere.

Tu puoi essere quella risposta.

Con un gesto concreto. Subito.

Grazie.

Avanti tutta in difesa dei fragili, dei malati e degli anziani!

Antonio Brandi
Presidente Pro Vita & Famiglia
P.S. Il Parlamento potrebbe votare tra pochi giorni. Ogni ora è preziosa. Il momento è ora.

“Solo due sessi”. Ecco l’ordine esecutivo di Trump contro l’ideologia gender

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Pubblichiamo integralmente il testo tradotto dell’ordine esecutivo firmato dal Presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump nel giorno del suo insediamento sulla “Difesa delle donne dall’estremismo dell’ideologia di genere e ripristino della verità biologica nel governo federale”.




Con l’autorità di Presidente conferitami dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti d’America, inclusa la sezione 7301 del titolo 5 del Codice degli Stati Uniti, si ordina quanto segue:

Sezione 1. Scopo.

In tutto il Paese, ideologie che negano la realtà biologica del sesso hanno sempre più utilizzato mezzi legali e altre forme di coercizione sociale per permettere agli uomini di autoidentificarsi come donne e accedere a spazi e attività riservati esclusivamente alle donne, come i rifugi per vittime di violenza domestica o le docce nei luoghi di lavoro. Questo è sbagliato. Gli sforzi per eliminare la realtà biologica del sesso attaccano fondamentalmente le donne, privandole della loro dignità, sicurezza e benessere. La cancellazione del concetto di sesso nel linguaggio e nelle politiche ha un impatto corrosivo non solo sulle donne ma sull’intero sistema americano. Fondare le politiche federali sulla verità è fondamentale per la ricerca scientifica, la sicurezza pubblica, il morale e la fiducia stessa nel governo.

Questa strada malsana è alimentata da un attacco continuo e intenzionale contro l’uso ordinario e consolidato di termini biologici e scientifici, sostituendo la realtà biologica immutabile del sesso con un senso interno, fluido e soggettivo di identità, scollegato dai fatti biologici. Invalidare la vera categoria biologica di “donna” trasforma impropriamente leggi e politiche progettate per proteggere opportunità basate sul sesso in leggi e politiche che le minano, sostituendo diritti legali e valori consolidati con un vago concetto sociale di identità.

Di conseguenza, la mia Amministrazione difenderà i diritti delle donne e proteggerà la libertà di coscienza utilizzando un linguaggio chiaro e accurato e politiche che riconoscano che le donne sono biologicamente femmine e gli uomini sono biologicamente maschi.

Sezione 2. Politica e definizioni.

È politica degli Stati Uniti riconoscere due sessi, maschile e femminile. Questi sessi sono immutabili e fondati su una realtà fondamentale e incontestabile. Sotto la mia direzione, il ramo esecutivo applicherà tutte le leggi a tutela del sesso per promuovere questa realtà, e le seguenti definizioni guideranno l’interpretazione e l’applicazione delle leggi federali e delle politiche amministrative:

  • (a) Il termine “sesso” si riferisce alla classificazione biologica immutabile di un individuo come maschio o femmina. “Sesso” non è sinonimo e non include il concetto di “identità di genere”.
  • (b) I termini “donne” o “donna” e “ragazze” o “ragazza” indicano rispettivamente esseri umani di sesso femmilie adulte e giovani.
  • (c) I termini “uomini” o “uomo” e “ragazzi” o “ragazzo” indicano rispettivamente esseri umani di sesso maschile adulti e giovani.
  • (d) “Femmina” significa una persona appartenente, al concepimento, al sesso che produce la grande cellula riproduttiva.
  • (e) “Maschio” significa una persona appartenente, al concepimento, al sesso che produce la piccola cellula riproduttiva.
  • (f) L’”ideologia di genere” sostituisce la categoria biologica del sesso con un concetto sempre mutevole di identità di genere auto-percepita, consentendo la falsa affermazione che i maschi possano identificarsi e quindi diventare donne e viceversa, obbligando tutte le istituzioni della società a considerare vera questa falsa affermazione. Include anche l’idea di un vasto spettro di generi scollegati dal sesso. L’ideologia di genere è internamente incoerente poiché, pur sminuendo il sesso come categoria identificabile, sostiene che una persona possa nascere nel corpo del sesso sbagliato.
  • (g) L’”identità di genere” riflette un senso di sé totalmente interno e soggettivo, scollegato dalla realtà biologica e dal sesso, esistente su un continuum infinito, che non fornisce una base significativa per l’identificazione e non può essere riconosciuta come sostituto del sesso.

Sezione 3. Riconoscere che le donne sono biologicamente distinte dagli uomini.

(a) Entro 30 giorni dalla data di questo ordine, il Segretario della Salute e dei Servizi Umani fornirà al governo degli Stati Uniti, ai partner esterni e al pubblico linee guida chiare che approfondiscano le definizioni basate sul sesso stabilite in questo ordine.

(b) Ogni agenzia e tutti i dipendenti federali applicheranno le leggi che governano i diritti, le protezioni, le opportunità e le sistemazioni basate sul sesso per proteggere uomini e donne come sessi biologicamente distinti.

(c) Nell’amministrare o applicare distinzioni basate sul sesso, ogni agenzia e tutti i dipendenti federali che agiscono in veste ufficiale per conto della propria agenzia utilizzeranno il termine “sesso” e non “genere” in tutte le politiche e i documenti federali applicabili.

(d) I Segretari di Stato e della Sicurezza Interna, insieme al Direttore dell’Ufficio di Gestione del Personale, implementeranno modifiche per richiedere che i documenti di identificazione emessi dal governo, inclusi passaporti, visti e tessere Global Entry, riflettano accuratamente il sesso del titolare, come definito nella Sezione 2 di questo ordine. Il Direttore dell’Ufficio di Gestione del Personale assicurerà che i registri del personale federale riportino accuratamente il sesso dei dipendenti federali, come definito nella Sezione 2 di questo ordine.

(e) Le agenzie elimineranno tutte le dichiarazioni, politiche, regolamenti, moduli, comunicazioni o altri messaggi interni ed esterni che promuovano o altrimenti inculchino l’ideologia di genere, cessando di emettere tali messaggi. I moduli delle agenzie che richiedono il sesso di un individuo includeranno solo le opzioni “maschio” o “femmina” e non richiederanno l’identità di genere. Le agenzie adotteranno tutte le misure necessarie, nei limiti della legge, per cessare i finanziamenti federali all’ideologia di genere.

(f) L’Amministrazione precedente aveva sostenuto che la decisione della Corte Suprema in Bostock v. Clayton County (2020), riguardante il Titolo VII del Civil Rights Act del 1964, richiedesse l’accesso basato sull’identità di genere agli spazi riservati a un unico sesso, ad esempio in base al Titolo IX degli Emendamenti Educativi. Questa posizione è legalmente insostenibile e ha danneggiato le donne. Pertanto, il Procuratore Generale emetterà immediatamente linee guida per correggere l’applicazione errata della decisione della Corte Suprema in Bostock v. Clayton County (2020) alle distinzioni basate sul sesso nelle attività delle agenzie. Inoltre, il Procuratore Generale fornirà assistenza e linee guida alle agenzie per proteggere le distinzioni basate sul sesso, che sono esplicitamente consentite dai precedenti costituzionali e statutari.

(g) I fondi federali non saranno utilizzati per promuovere l’ideologia di genere. Ogni agenzia valuterà le condizioni di concessione di sovvenzioni e le preferenze dei beneficiari per garantire che i fondi non promuovano l’ideologia di genere.

Sezione 4. Privacy negli spazi intimi.

(a) Il Procuratore Generale e il Segretario della Sicurezza Interna garantiranno che i maschi non siano detenuti in carceri femminili o ospitati in centri di detenzione femminili, anche attraverso l’emendamento, se necessario, della Parte 115.41 del titolo 28 del Codice dei Regolamenti Federali e delle linee guida interpretative relative all’Americans with Disabilities Act.

(b) Il Segretario per l’Edilizia Abitativa e lo Sviluppo Urbano preparerà e presenterà una proposta per commento pubblico per revocare la regola finale intitolata “Accesso equo in conformità con l’identità di genere nei programmi di pianificazione e sviluppo comunitario” del 21 settembre 2016 (81 FR 64763). Presenterà inoltre una proposta per proteggere le donne che cercano rifugi per vittime di violenza sessuale riservati a un solo sesso.

(c) Il Procuratore Generale garantirà che l’Ufficio delle Prigioni riveda le sue politiche riguardanti le cure mediche per renderle conformi a questo ordine e assicurerà che nessun fondo federale sia speso per procedure mediche, trattamenti o farmaci destinati a conformare l’aspetto di un detenuto a quello del sesso opposto.

(d) Le agenzie adotteranno misure appropriate per garantire che gli spazi intimi riservati a donne, ragazze o femmine (o uomini, ragazzi o maschi) siano designati in base al sesso e non all’identità di genere.

Sezione 5. Protezione dei diritti.

Il Procuratore Generale emetterà linee guida per garantire la libertà di esprimere la natura binaria del sesso e il diritto a spazi riservati a un unico sesso nei luoghi di lavoro e nelle entità finanziate a livello federale ai sensi del Civil Rights Act del 1964. In conformità con tali linee guida, il Procuratore Generale, il Segretario del Lavoro, il Consigliere Generale e il Presidente della Commissione per le Pari Opportunità sul Lavoro (EEOC) e ogni altro capo di agenzia con responsabilità di applicazione delle leggi ai sensi del Civil Rights Act, daranno priorità alle indagini e alle controversie per far rispettare i diritti e le libertà identificati.

Sezione 6. Testo di legge.

Entro 30 giorni dalla data di quest’ordine, l’Assistente del Presidente per gli Affari Legislativi presenterà al Presidente una proposta di testo legislativo per codificare le definizioni contenute in questo ordine.

Sezione 7. Attuazione e relazioni delle agenzie.

(a) Entro 120 giorni dalla data di quest’ordine, ciascun capo agenzia presenterà al Presidente, attraverso il Direttore dell’Ufficio di Gestione e Bilancio, un aggiornamento sull’attuazione di questo ordine. Tale aggiornamento includerà:
(i) modifiche ai documenti dell’agenzia, inclusi regolamenti, linee guida, moduli e comunicazioni, effettuate per conformarsi a questo ordine; e
(ii) requisiti imposti dall’agenzia a entità finanziate a livello federale, inclusi appaltatori, per raggiungere gli obiettivi di questo ordine.

(b) I requisiti di questo ordine sostituiscono disposizioni contrastanti di eventuali precedenti ordini esecutivi o memorandum presidenziali, inclusi, ma non limitati agli Ordini Esecutivi 13988 (20 gennaio 2021), 14004 (25 gennaio 2021), 14020 e 14021 (8 marzo 2021), e 14075 (15 giugno 2022). Tali Ordini Esecutivi sono revocati, e il Consiglio per la Politica di Genere della Casa Bianca, istituito con l’Ordine Esecutivo 14020, è sciolto.

(c) Ogni capo agenzia revocherà prontamente tutti i documenti guida non conformi ai requisiti di questo ordine o alle linee guida emesse dal Procuratore Generale ai sensi di questo ordine, oppure modificherà le parti di tali documenti che risultano non conformi.

Sezione 8. Disposizioni generali.

(a) Nulla in questo ordine deve essere interpretato per pregiudicare o altrimenti influenzare:
(i) l’autorità conferita dalla legge a un dipartimento o agenzia esecutiva, o al suo capo; o (ii) le funzioni del Direttore dell’Ufficio di Gestione e Bilancio relative a proposte di bilancio, amministrative o legislative.

(b) Questo ordine sarà attuato in conformità con le leggi applicabili e subordinatamente alla disponibilità di stanziamenti.

(c) Questo ordine non intende, e non crea, alcun diritto o beneficio, sostanziale o procedurale, che sia esigibile per legge o in equità da qualsiasi parte contro gli Stati Uniti, i loro dipartimenti, agenzie o entità, i loro funzionari, dipendenti o agenti, o qualsiasi altra persona.

(d) Se una qualsiasi disposizione di questo ordine, o la sua applicazione a una persona o circostanza, è dichiarata invalida, il resto di questo ordine e l’applicazione delle sue disposizioni ad altre persone o circostanze non saranno influenzati.

 

LA CASA BIANCA, 20 gennaio 2025

DONALD J. TRUMP

Presidente

 

Fonte: https://www.provitaefamiglia.it/blog/solo-due-sessi-ecco-lordine-esecutivo-di-trump-contro-lideologia-gender-testo-integrale

Giornata aborto sicuro. PVeF: «L’unica sicurezza è la morte del bambino, mentre i dati sulla Legge 194 sono falsati»

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Segnalazione ProVita & Famiglia

 

COMUNICATO STAMPA
Giornata aborto sicuro
Pro Vita & Famiglia: «L’unica sicurezza è la morte del bambino, mentre i dati sulla Legge 194 sono falsati»

Roma, 28 settembre 2021

«Oggi è la cosiddetta Giornata internazionale per l’aborto libero, sicuro e gratuito. Ma l’aborto non è libero perché al bambino nessuno chiede il parere. L’unica cosa sicura è propria la sua morte, nonché le gravi complicazioni di cui soffrono decine di migliaia di donne come ferite pelviche o genitali, emorragie, danni cervicali, perforazioni e cicatrizzazione della parete uterina, fino alla morte con oltre 500 casi di decessi per aborto legale e “sicuro” negli Stati Uniti fino al 2017. Inoltre non è gratuito perché alla donna costa il prezzo di sofferenze indicibili anche interiori. L’aborto è diventato solo una battaglia ideologica, ma l’embrione è un essere umano e nessuna ideologia può sopprimerlo» ha dichiarato Toni Brandi, Presidente di Pro Vita & Famiglia.

«Si parla di sicurezza, ma proprio le conseguenze della Legge 194 sono insabbiate e falsificate. L’ultima relazione annuale del Parlamento sull’applicazione della norma, infatti, è stata una mera formalità, con statistiche incomplete e fuorvianti e dati palesemente copiati e incollati da quella del 2018» ha denunciato Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia. «è preoccupante e drammatico l’incremento delle complicanze immediate dell’aborto farmacologico, di ben il 2% in più nel 2019 e di dieci volte superiori a quelle registrate per tutte le oltre 70mila interruzioni volontarie di gravidanza chirurgiche dello stesso anno. È questo quello che vogliamo?Una società che uccide i propri figli? Una società senza futuro?».

«Altro che aborto sicuro – conclude Brandi – condanniamo questa pratica abominevole e omicida in tutte le sue forme, anche nella somministrazione “fai da te” della Ru486 in day Hospital. Questa scelta, infatti, non è mai indolore perché comporta contrazioni dolorosissime ed emorragie e qualsiasi dato è sottostimato se pensiamo che decine e decine di morti sono certificate solo dopo le rare, e costose, autopsie che vengono richieste».

Fonte: https://www.provitaefamiglia.it/blog/giornata-aborto-sicuro-pvf-lunica-sicurezza-e-la-morte-del-bambino-mentre-i-dati-sulla-legge-194-sono-falsati