Moralità esclusa dal dibattito pubblico: allora ha ragione Mosca?

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L’EDITORIALE DEL LUNEDI

di Matteo Castagna per https://www.informazionecattolica.it/2022/06/13/moralita-esclusa-dal-dibattito-pubblico-allora-ha-ragione-mosca/

LE NOSTRE COMUNITÀ HANNO ANCORA IL BUON SENSO E LA RETTA RAGIONE DEI NOSTRI NONNI, MENTRE MEDIA E POLITICI REMANO CONTRO IL DIRITTO NATURALE

La parola “politica” ha una lunga storia ed evoluzione. Dai greci è stata applicata alla città-stato. La definizione generale è “attività circa affari pubblici, concernenti tutti i cittadini di una comunità” (così il Dizionario di Teologia Morale del Cardinale Roberti e di Monsignor Palazzini, vol. 2, ed. Effedieffe).

Nella vita quotidiana la politica denota un certo metodo di comportamento, modo di agire con prudenza, avvedutezza, competenza, onestà, trasparenza, in vista del raggiungimento del fine, che è il bene comune, che, come sottolineava Papa Pio XII, deve avere un’attuazione duratura.

La teologia morale ci insegna, anche, che la politica deve essere propugnatrice dell’ordine. Lo Stato, ma anche il singolo Comune devono servire alla perfezione della persona umana, e non viceversa. Prima la virtù dell’uomo e poi la potenza del Paese. Importantissimo, specialmente al giorno d’oggi, è che non possono esserci fini contrari alla morale, tanto quanto non può esistere una doppia morale, una per la vita privata e un’altra per la vita pubblica. Si parla di principi fondamentali propri della Dottrina Sociale della Chiesa. Non appare anomalo che nessuno l’abbia richiamata nel suo programma per queste ultime elezioni amministrative la cui affluenza si è scandalosamente attestata ad appena il 20%?

E’ necessario, dunque, fare due esempi, perché ieri quasi 900 municipi italiani sono stati chiamati a rinnovare le amministrazioni cittadine.

Il principio di legalità è fondamentale per il corretto agire del politico, al fine del bene comune. C’è disaffezione verso la politica moderna, ma in tutto il Belpaese ci sono centinaia di migliaia di candidati. Il giorno prima del voto, la Commissione Antimafia, presieduta dal grillino Nicola Morra, ha reso noti i nomi di 18 “candidati impresentabili”.

Noi – ha spiegato Morra – ci basiamo su criteri giuridici che rinviano ad atti processuali e investigativi già avviati e definiti“. E all’agenzia Agi del 10/06/22 ha dichiarato che “c’è un numero cospicuo di ‘impresentabili’ e sono emerse alcune situazioni a mio avviso imbarazzanti”. La tempistica di queste affermazioni è alquanto ad orologeria rispetto alle elezioni amministrative di ieri. Non si poteva agire prima? Parlando da garantista, ritengo che queste elezioni siano “viziate” ab origine, almeno nei comuni ove sono state ravvisate le “situazioni imbarazzanti”, legate a presunte collusioni, estorsioni ed altri reati contro la pubblica amministrazione che sarebbero riconducibili ai clan, da Nord a Sud.

Il principio di moralità. E’ cronaca di questi ultimi giorni quella delle sfilate dei Gay Pride, spesso osceni e contrari al pubblico pudore, ma anche blasfemi contro la Santa Vergine Maria, Gesù e la Chiesa. Come sempre, a reagire sono i cattolici seri, non i tiepidi baciapile al bisogno elettorale. Moralità e legalità vanno a braccetto perché patrocinare manifestazioni che oltraggiano la Religione è un reato, purtroppo non perseguito da una Magistratura che va riformata, a partire dai suoi vertici nel CSM e il Referendum pare venire a pennello per finirla con le correnti sinistre, che fanno ciò che gli pare. Non fa parte della storia della civiltà europea chiamare diritti quelli che sono i desideri di alcuni. Né, tantomeno, assecondarne quelli riguardanti i minori o, addirittura i feti, autorizzandone la vendita, come al supermercato.

Altrimenti, non ci possiamo lamentare se molti europei, non per forza cattolici, guardano con simpatia alla posizione del Patriarca di Mosca Kirill, che, in un sermone del marzo di quest’anno, ha esplicitamente parlato di una battaglia contro i valori degenerati dell’Occidente, rappresentato dalle parate del gay pride, tanto da spingerlo a paragonare il matrimonio tra persone dello stesso sesso a quelle approvate nella Germania nazista. Sarà un test vedere quanti sindaci, schierati con noi prima delle elezioni, saranno altrettanto coerenti nel vietare manifestazioni oscene e blasfeme, dimostrando che le nostre comunità hanno ancora il buon senso e la retta ragione dei nostri nonni.

 

Gratteri: “Il virus è ossigeno per le mafie”

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Epidemia, crisi economica e riemersione del fenomeno mafioso. Sembra questo l’assunto da cui partirà il dibattito (rigorosamente sul web) che il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro ha organizzato assieme a Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, autori del saggio ‘Ossigeno Illegale’. Il giornalista Pierluigi Senatore dialogherà con i due autori, ma poi ci sarà anche spazio per eventuali domande dei partecipanti. L’evento rientra tra le azioni di Legalità & Cittadinanza responsabile, Progetto di pedagogia civica, promosso dall’amministrazione comunale di Rubiera. L’evento sarà in streaming su piattaforma web www.educativvu.it 

Per partecipare occorre registrarsi gratuitamente sul sito. Eventuali domande dei partecipanti dovranno essere inviate invece all’indirizzo mail info@caraco.it

Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro, e Antonio Nicaso, docente universitario e storico delle organizzazioni criminali, raccontano come le mafie coglieranno l’occasione di questa crisi per fare attività di riciclaggio, crearsi nuovi spazi nell’economia e radicarsi nel settore agricolo, della logistica, della grande distribuzione, della finanza o in altri settori strategici per l’Italia.

Fonte: https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/il-virus-%C3%A8-ossigeno-per-le-mafie-1.5726013

Quante cose abbiamo imparato in queste ore

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di Maurizio Blondet

Quante cose abbiamo imparato in queste ore

Fonte: Maurizio Blondet

In poche ore, sotto il golpe, abbiamo imparato alcune verità fondamentali che questi avevano nascosto, fino a renderle vaghe alla nostra coscienza.

Che  la Giustizia è una necessità radicale scritta nel cuore dell’uomo, non nei codici. Non nelle leggi positive. Sappiamo di aver subito una ingiustizia, qualunque cosa dicano la loro costituzione, i loro codici, le loro invenzioni “legali”  – o le loro tv e giornali.  Diventare coscienti di questa divaricazione, è la prima maturazione  politica: avere sete di giustizia, volontà di riscattare la Giustizia tradita dalle istituzioni.

Abbiamo imparato che “sovranità nazionale” e “libertà politica” sono la stessa cosa, che “populismo” è vera democrazia nel senso forte – potere del popolo  e quella che loro chiamano democrazia è una menzogna dell’oligarchia plutocratica transnazionale. Nell’interesse degli stranieri.

Abbiamo imparato che “Legalità” è priva di Legittimità. Che la “Legalità” vigente è profondamente illegittima,ossia delinquenziale. Spiegare la differenza tra legalità e legittimità, richiederebbe pagine di filosofia politica: ma lo abbiamo imparato sulla nostra carne, in poche ore,  e sappiamo, sentiamo, che oggi viviamo oppressi sotto la loro “legalità”.

Abbiamo imparato che la Libertà è una esigenza umana solenne e severa, che nulla ha a che vedere con le “libertà” che ci hanno regalato loro, con le loro ideologie liberiste e libertarie e “trasgressive”, i “diritti lgbt”,  le nozze gay, la  marijuana libera, la scelta eutanasia. Cominciamo a intuire che la Libertà, quella vera, ci è stata tolta nel mentre ci davano queste false che a loro costavano niente  –  che bisogna lottare per riconquistare la libertà, perché non è gratis. Tutti i libertarismi e liberismi, sono le ideologie del padrone che ci opprime: io loro media, tutti uguali, ci stanno in queste ore predicando che dobbiamo obbedire ai “mercati”, è perché  sono loro che ci prestano i soldi per pagare il debito. Il debito che hanno fatto i nostri kapò.

I tedeschi  hanno sciolto i Dobermann. E i  Kapò.

Abbiamo imparato che la Unione Europea non è una riunione di popoli liberi e uguali, con pari diritti e doveri., E’ un lager tedesco. E appena abbiamo provato a proporci di uscirne, loro hanno elettrificato i reticolati, sciolto i doberman e distribuito i bastoni ai kapò italiani, perché  punissero questi “insolenti”, disciplinassero a bastonate questi “mendicanti scrocconi” che osano ribellarsi.

Abbiamo imparato la Fraternità.  Ritrovato una Fraternità politica  di cui fino a ieri ci credevamo incapaci: “grillini” coi “leghisti”, meridionali insieme ai settentrionali, “giovani” che trovano in un vecchio di 81 anni la loro bandiera, prodromo speriamo di un fraternità fra generazioni. Fraternità politica, consapevole che ci è stata tolta la libertà e che bisogna essere e rimanere uniti per riconquistarla.

Noi “fratelli” non siamo la maggioranza del paese, non ci illudiamo nemmeno un attimo. Ma siamo la minoranza viva  e consapevole fra  la massa di zombi da discoteca e da cocaina. Siamo il Terzo Stato sveglio tra le amorfe masse gelatinose del Quinto Stato senza coscienza, senza capacità di organizzazione perché votato a obbedire ai propri impulsi primari, sesso droga rock,n,roll, esistenze sub-umane e corpuscolari.

Gli “americani” non ci aiuteranno

Qualche stimabile amico complottista aveva dato per certo che l’ascesa di Lega e M5S  avesse “l’imprimatur di Washington e Londra”. Con argomenti e indizi molto interessanti.

Gli angloamericani giocano la carta M5S-Lega puntando alla Germanexit

Tendo tuttavia a dissentire, almeno in parte. “Washington”  non è più un termine che denota un potere unitario.  Steve Bannon non è alla Casa Bianca, e  l’ambasciatore  Eisenberg (Goldman Sachs) ha ricevuto sì Salvini e Di Maio, ma per metterli in guardia dal pendere verso Putin. La lobby ebraica vuole portare l’Occidente alla guerra contro l’Iran.

Non deve sfuggire l’opposizione feroce, anzi delirante, degli esponenti  italiani dell’ebraismo al progetto di governo Lega-Salvini.

Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio – l’organo dei più faziosi neocon disponibili fra noi – e Premio Menora 2017, ha da ultimo inventato questa menzogna calunniosa:

E’  la stessa mezogna che stano ripetendo in queste ore le radio e i giornali liberisti e libertari, dal Corriere a Radio Radicale. E’  menzogna che un lieve e momentaneo aumento dello spread (che oggi, Draghi farà scendere per mostrare che Cottarelli ci salva) si traduca in un aggravio diretto della spesa pubblica. E’ una menzogna non solo senza fondamento, ma configura i reati di aggiotaggio e manipolazione del mercato.

 

 

 

 

 

ma abbiamo imparato che la “legalità” non viene opposta a chi fa parte della Ingiustizia. A loro è permesso tutto.

Ancor più rivelatrice  la sprezzante contrarietà di Gad Lerner:

Al posto di #Mattarella prenderei in considerazione l’idea di rassegnare le dimissioni, affinché la nuova maggioranza penta-fascio-leghista possa eleggere al Quirinale il papà di Di Battista o Calderoli o chissà chi. Ma si rende conto #PaoloSavona della compagnia in cui è finito?

https://twitter.com/gadlernertweet/status/1000626094729519104

Poiché non è intelligente  (è la smentita incarnata al mito che gli ebrei siano tutti intelligenti; lui è solo ben ammanicato, tanto che gli danno programmi in prima serata sulla Rai di Stato), Gad Lerner – fa qui in pieno il “difensore della razza”. Sua.  Esibisce  in tre righe, senza vergogna e senza scrupoli, il suo razzismo ebraico e genocida: spregio e sputi sui goym e gli animali parlanti della maggioranza “penta-fascio-leghista”, e l’invito a Paolo Savona: come hai fatto tu, ebreo, a metterti dalla parte degli italiani esseri inferiori alla nostra razza? Hai mancato  alla solidarietà razziale.

Anche questo abbiamo imparato.

Stavo dimenticando: Federico Fubini, sul Corriere, il più deciso a diffondere il panico e fake news sul governo 5Stelle-Lega, “Faremo la fine dell’Argentina”, pagheremo  di più il muto,  eccetera:

Il prozio Renzo Fubini, andato in Usa  con una borsa della Rockefeller Foundation,  ha lavorato a Wall Street…

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