I non vaccinati sono i nuovi kulaki

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Abbiamo ripetuto più volte che noi del Circolo Christus Rex non apparteniamo alla categoria dei “no vax”. Fin da subito, abbiamo ritenuto di chiedere ai cattolici e alle persone non cattoliche di osservare i fatti in maniera critica, facendo attenzione alla realtà, come insegnavano Aristotele e San Tommaso d’Aquino. Più volte ci siamo spesi in appelli ad evitare tifoserie da stadio o posizioni dogmatiche, laddove si inventino dogmi dal nulla su questioni ampiamente disputate. Soprattutto, sarebbe veramente avvilente cadere nella satanica trappola di distribuire patenti di cattolicità a chi sceglie la via del vaccino e a chi no. Per questo, ci siamo sempre dichiarati “free vax”, che si pongono interrogativi, crediamo fondati, sull’esempio di quanto fanno pubblicamente in pochi. I giornalisti Mario Giordano e Nicola Porro, addirittura Massimo Cacciari ci sembrano degli esempi da seguire, seguendo questo filone critico, basato su domande più che lecite, anche se scomode.

di Claudio Romiti

Durante la puntata del 15 settembre di Otto e mezzo, salotto televisivo condotto da Dietlinde Gruber detta Lilli, sul tema infinito del green pass, Stefano Feltri ci ha fornito uno straordinario esempio di ortodossia sanitaria. Ortodossia sanitaria che, in questo drammatico momento per la nostra democrazia, risulta sempre più sganciata dai più elementari criteri logici. Contrapposto ad un sempre più affranto Massimo Cacciari, trattato dal giovare direttore di Domani, come un anziano confuso e disinformato in preda a ingiustificate preoccupazioni costituzionali, Feltri è partito in tromba sui vaccini, sostenendo con certezza assoluta che essi ridurrebbero “del 95% la possibilità di morire”.  Di conseguenza, facendo quattro conti, ciò vorrebbe dire che in questo periodo di fine estate, se non avessimo avuto a disposizione i miracolosi vaccini, conteremmo ben oltre i mille morti al giorno a causa del Covid-19. Cosa altamente improbabile per un virus che sembra seguire il classico andamento stagionale di tante altre epidemie di carattere respiratorio. Quindi delle due l’una: o il Sars-Cov-2 si è trasformato in qualcosa di catastrofico oppure questi vaccini non sono poi così miracolosi come li dipinge questo giovanotto cresciuto professionalmente sotto l’ala di Marco Travaglio.

Vogliono limitare i diritti dei non vaccinati

Ma questo non è niente. Interpellato dalla Gruber sulla stretta che il governo sta imponendo a chi si rifiuta di vaccinarsi, inasprendo l’applicazione del summenzionato lasciapassare sanitario, l’intervento di Feltri è stato degno di un romanzo orwelliano: “Vogliamo  esporre i vaccinati e gli altri a un rischio, o vogliamo, come dire, limitare la libertà dei no vax e spingerli a vaccinarsi? La scelta politica è questa. Si sta andando verso la scelta politica di dire: proteggiamo i diritti di chi ha scelto di vaccinarsi e di cooperare e restringiamo i diritti di quelli che io chiamo gli evasori vaccinali, perché sono come gli evasori fiscali, cioè scelgono di avere un piccolo beneficio proprio, scaricando i costi sulla collettività”.

I non vaccinati come i kulaki

Ora,  codesto agghiacciante punto di vista trova un formidabile parallelismo storico con la collettivizzazione forzata imposta ai contadini, definiti spregiativamente kulaki, dal compagno Stalin durante i suoi forsennati piani quinquennali.  Anche in quel drammatico frangente l’idea di togliere diritti a chi non aderiva ai dogmi economici del partito comunista non sembra poi tanto diversa da quella di emarginare i kulaki italiani che non vogliono vaccinari, per le più disparate ragioni.

Ma al di là della preoccupante visione totalitaria espressa da Feltri,  accompagnata dall’altrettanto preoccupante tendenza a voler trattare come nemici del popolo anche i semplici dubbiosi, non sembra esserci alcuna logica nel ragionamento di costui. Se infatti il vaccino abbatte drasticamente la possibilità di morire a causa del Covid-19, e se lo stesso Feltri ha ammesso che pure i vaccinati possono trasmettere il contagio, quale diamine sarebbe il danno che la sempre più sparuta minoranza di no vax causerebbe al resto della popolazione?

Forse l’unico danno, analogo a quello che i dissenzienti possono causare ad ogni regime autoritario che si rispetti, è quello di sollecitare il sopito spirito critico delle masse, opponendosi con l’esempio o semplicemente esprimendo dubbi e perplessità, così come l’eroico Massimo Cacciari, assolutamente isolato nella sua area politica di riferimento, sta disperatamente cercando di fare da molto tempo

Claudio Romiti, 17 settembre 2021

Fonte: https://www.nicolaporro.it/i-non-vaccinati-sono-i-nuovi-kulaki/

 

 

Covid, il dato del Regno Unito spaventa il mondo: nei vaccinati il tasso di letalità è più alto che nei non vaccinati

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Fonte: Fabrizio Fratus

Covid, nel Regno Unito il tasso di letalità è più alto tra i vaccinati che tra i non vaccinati: i dati che spaventano il mondo
Il Regno Unito è uno dei Paesi al mondo che ha completato per primo, insieme a Israele, la campagna vaccinale raggiungendo numeri elevatissimi di popolazione vaccinata (oltre il 70% dell’intera cittadinanza, più del 90% dei maggiorenni con più di 18 anni) già la scorsa primavera. Tuttavia la vaccinazione di massa non è bastata ad evitare la nuova ondata estiva provocata dalla variante Delta, che ha nuovamente riempito gli ospedali britannici di malati e portato la media dei morti giornalieri nelle ultime due settimane ad oltre 110 vittime ogni 24 ore.
Nei giorni scorsi il governo britannico ha pubblicato il consueto bollettino mensile con l’analisi dettagliata dell’andamento epidemiologico. Il documento originale è il seguente:

https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1012644/Technical_Briefing_21.pdf se

Nel bollettino vengono fornite le analisi degli gli effetti delle varie varianti del virus nel Regno Unito in un sottoinsieme di pazienti covid in cui il genoma è stato identificato. La tabella 5 (pagina 22 e 23) si riferisce alla variante delta che ora è dominante. La tabella fornisce i dati di contagi, ricoveri e decessi per stato vaccinale e riporta quanto segue:

Non vaccinati: 183.133
Vaccinati con ciclo completo: 73.372
Totale morti dal 15 Febbraio al 15 Agosto:

Non vaccinati: 390
Vaccinati con ciclo completo: 679
Tasso di letalità (percentuale di morti tra i contagiati):

Non vaccinati: 0,21%
Vaccinati con ciclo completo: 0,92%
Quindi, visti così i dati, sembrerebbe che i vaccinati hanno una più alta probabilità di morire in caso di contagio rispetto ai non vaccinati. Ma il dato potrebbe essere fortemente condizionato dall’età dei contagiati, perchè sappiamo che i giovani non hanno gravi conseguenze dal Covid e quindi un alto numero di contagi tra i giovani non vaccinati potrebbe condizionare il tasso di positività. Fortunatamente nella tabella fornita nel documento del governo britannico i dati sono anche differenziati per due fasce d’età: under 50 e over 50. E allora possiamo approfondire meglio:

Totale contagiati dal 15 Febbraio al 15 Agosto:

Non vaccinati under 50: 178.280
Non vaccinati over 50: 4.891
Vaccinati con ciclo completo under 50: 40.544
Vaccinati con ciclo completo over 50: 32.828
Totale morti dal 15 Febbraio al 15 Agosto:

Non vaccinati under 50: 72
Non vaccinati over 50: 318
Vaccinati con ciclo completo under 50: 27
Vaccinati con ciclo completo over 50: 652
Tasso di letalità (percentuale di morti tra i contagiati):

Non vaccinati under 50: 0,04%
Non vaccinati over 50: 6,5%
Vaccinati con ciclo completo under 50: 0,06%
Vaccinati con ciclo completo over 50: 1,99%
Questo dato è molto importante perchè da un lato documenta l’efficacia dei vaccini per la riduzione del rischio da Covid nelle persone con più di 50 anni, seppur non in modo trascendentale, mentre dall’altro certifica come i giovani abbiano addirittura un aumento del rischio di morte da Covid nel caso in cui siano vaccinati.
L’efficacia dei vaccini è messa fortemente in discussione da questi dati: se vi dicessero che in caso di contagio potreste ridurre il rischio di morte dal sei al due per cento, cambierebbe significativamente la vostra preoccupazione nei confronti del virus? Ebbene, il risultato delle vaccinazioni di massa è nel Regno Unito la riduzione del rischio di morte in caso di contagio da Covid proprio dal 6,5% all’1,99% per gli adulti e anziani (over 50 anni). Una riduzione del rischio, seppur minima.
Al contrario, nel caso dei giovani (under 50 anni) il tasso di letalità (percentuale di morti sui contagiati) aumenta per chi ha ricevuto il vaccino (0,06%) rispetto a chi non ha ricevuto il vaccino (0,04%).
Molti esperti, come Peter McCullough, avevano già annunciato uno scenario di questo tipo argomentando già dai mesi scorsi come i vaccini sperimentali stessero danneggiando in generale la salute delle persone e anche se efficaci per la protezione dalla prima variante del virus (che adesso non circola più), non lo sarebbero stati altrettanto per le altre varianti con il rischio che se infettati da queste ultime sarebbe stato più difficile sopravvivere all’infezione perché nel frattempo il sistema immunitario era stato danneggiato dal vaccino.
La cosa più allarmante è che adesso i vaccini, con il passare dei mesi, perdono ulteriore efficacia proprio rispetto al contagio: ecco perchè la terza dose si rende necessaria per le persone fragili e debilitate (come accade da sempre, ogni anno, per l’influenza stagionale) mentre sarebbe opportuno evitare di continuare a vaccinare i giovani sani che già di base non hanno rischi dal Covid. Già in Italia avevamo documentato un sensibile aumento del tasso di letalità tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati negli over 80. Questi numerosi segnali d’allarme che arrivano dal mondo basteranno per aprire gli occhi ai governi?
https://www.meteoweb.eu/2021/08/regno-unito-tasso-di-letalita-vaccinati-non-vaccinati/1717671/

PS
SARS-CoV-2, identificata una nuova variante in Sudafrica: “ha maggiore trasmissibilità e maggiore capacità di eludere gli anticorpi”
Identificata in Sudafrica, una nuova variante di SARS-CoV-2 che ha un preoccupante numero di mutazioni: ha “una maggiore trasmissibilità” e una maggiore abilità di eludere gli anticorpi
Allora prenotiamo scorte  la 4 dose!
l’Italia è ancora oggi il paese con il più alto tasso di morti per milione di abitanti.
SPERANZA CON I SUOI ESPERTI HANNO FALLITO E NON È UNA QUESTIONE POLITICA MA DI VITA O MORTE