Il conformista paneuropeo

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di Maurizio Blondet

(Pensieri per ferie)

“Trionfa oggi in tutta l’area continentale […]  un tipo d’uomo fatto di fretta, montato su null’altro che su alcune esigue e povere astrazioni e che, perciò stesso, è identico da un capo dell’Europa all’altro. A lui si deve il triste aspetto di asfissiante monotonia che va assumendo la vita in tutto  il continente.  Quest’uomo  massa è l’uomo previamente svuotato della propria storia, senza passato nelle viscere e, pertanto,  docile  a tutte le discipline chiamate “internazionali”. Più che un uomo, è una carcassa d’uomo costituito di meri idola fori; manca di un “dentro”, di una intimità sua, inesorabile e inalienabile, di un io che non si possa revocare.  Di qui il fato che è sempre disponibile per fingere di essere qualsiasi cosa. Ha solo appetiti; crede che ha solo diritti e non crede che ha obbligazioni: l’è l’uomo senza nobiltà che obbliga, – sine nobilitate, snob.

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