Antifa armati difendono LGBT+Q etc.

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di Alfio Krancic

https://nypost.com/2022/08/30/armed-antifa-proud-boys-clash-at-texas-kids-drag-brunch/

Traduzione:

Attivisti conservatori armati e Proud Boys si sono scontrati contro contro-manifestanti antifa armati di armi durante un brunch per bambini in Texas durante il fine settimana.

Un video virale ha mostrato i manifestanti di destra e di sinistra che si urlavano addosso domenica pomeriggio fuori dalla Anderson Distillery & Grille a Roanoke.

Il tutto esaurito “Barrel Babes Drag Brunch” è stato pubblicizzato dai suoi organizzatori come un luogo in cui “la gentilezza e l’inclusione incontrano un divertimento favoloso”.

Ma come mostra il video, c’era più rabbia che divertimento in mostra fuori dal locale, con membri del gruppo conservatore armati di pistola che picchettavano il ristorante e antifascisti mascherati vestiti di nero che facevano la guardia fuori mentre brandivano fucili in stile AR-15 e Gay Bandiere dell’orgoglio.

I membri di Antifa armati di fucili d'assalto hanno affrontato manifestanti di destra fuori da un ristorante di Roanoke, in Texas, che domenica ha ospitato un "drag brunch" per bambini e famiglie.
I membri dell’Antifa armati di fucili d’assalto hanno affrontato i manifestanti di destra fuori da un ristorante di Roanoke, in Texas, che domenica ha ospitato un “drag brunch” per bambini e famiglie.
Domenica, antifascisti mascherati che brandivano fucili hanno circondato il ristorante per proteggerlo dai manifestanti.
Domenica, antifascisti mascherati che brandivano fucili hanno circondato il ristorante per proteggerlo dai manifestanti.
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Lo scontro rabbioso, che è stato sorvegliato da una folla di agenti di polizia che agiscono come forze di pace, non è sfociato in violenza fisica e non ha provocato arresti noti, secondo un funzionario del dipartimento di polizia di Roanoke, ha riferito Dallas News .

La notizia del brunch, che ha visto i drag performer intrattenere i bambini con numeri musicali e scenette comiche, rimbalzava da giorni sulle piattaforme dei social media, spingendo i gruppi conservatori a chiedere proteste, nonostante le rassicurazioni del proprietario del ristorante che l’evento non avrebbe incluso contenuti sessuali, linguaggio volgare o “comportamento erotico”.

“Non è mai stata mia intenzione ospitare un evento che avrebbe provocato polemiche, odio e divisioni”, ha scritto Jay Anderson su Facebook prima del brunch. “È mia intenzione accogliere persone di TUTTI i ceti sociali in Anderson Distillery & Grill.”

Anderson ha notato che suo figlio, Bailey, che si esibiva sotto il nome di drag “Trish Delish”, avrebbe supervisionato lo spettacolo in stile varietà e si sarebbe assicurato che “rimanesse pulito”.

Il "Barrel Babes Drag Brunch" includeva numeri musicali e scenette eseguite da drag queen.
Il “Barrel Babes Drag Brunch” includeva numeri musicali e scenette eseguite da drag queen.
I membri di Antifa che portano le bandiere del Gay Pride sono usciti in forze dopo che i gruppi conservatori hanno chiesto una protesta.
I membri di Antifa che portano le bandiere del Gay Pride sono usciti in forze dopo che i gruppi conservatori hanno chiesto una protesta.

Poco convinta, Protect Texas Kids – un’organizzazione no profit fondata da un attivista anti-trans per proteggere “i bambini formano l’agenda tossica della sinistra” – ha esortato i suoi sostenitori “a presentarsi in piena forza e dimostrare che la maggior parte di noi è contraria al coinvolgimento dei bambini in questi spettacoli inquietanti e sessualmente espliciti”, ha riferito Fox News Digital .

I manifestanti di Protect Texas Kids sono stati raggiunti da altri della loro specie, tra cui una persona identificata come un presunto membro del gruppo neofascista di estrema destra Proud Boys, che è stato fotografato con in mano una mazza da baseball avvolta nel filo spinato, ha riferito il Los Angeles Blade.

I picchetti sono apparsi fuori dal ristorante affollato con cartelli che dicevano “Trascina le regine fuori città” e “I bambini non possono acconsentire”. Ma erano in inferiorità numerica rispetto ai contro-manifestanti.

Nonostante il brouhaha per la performance di drag, il brunch all'Anderson Distillery & Grille è stato un evento tutto esaurito.
Nonostante le proteste per la performance di drag, il brunch all’Anderson Distillery & Grille è stato un evento tutto esaurito.

Nonostante la palpabile ostilità tra le due parti, che si è manifestata soprattutto in scontri urlanti e sguardi minacciosi, il brunch è stato un successo, secondo il proprietario del ristorante.

“Sì, tutti i tavoli erano pieni prima dell’apertura ufficiale. Sì, abbiamo raggiunto la capienza massima e avevamo una lista d’attesa per entrare. Sì, abbiamo finito il cibo. Sì, abbiamo superato l’ispezione “nessun contenuto sessuale” dell’ufficio del controllore del Texas. E, sì, l’amore ha vinto oggi”, ha scritto Anderson dopo l’evento.

Usa, sentenza storica: la Corte Suprema cancella il diritto all’aborto

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La decisione lascia liberi gli Stati di usare la loro legislazione in materia. Insorgono gli abortisti

 

Da oggi, 24 giugno 2022 il diritto costituzionale all’aborto negli Stati Uniti d’America non esiste più. Da quando a maggio, il giornale americano Politico, in un atto che non ha precedenti nella storia, aveva pubblicato la bozza della sentenza che in qualche modo annunciava quello che solo oggi è certo, negli Usa di Biden si è scatenato l’inferno. Una guerra civile di cui pochissimi hanno raccontato. Non solo, infatti, le abitazioni dei giudici della Corte Suprema coinvolti nella stesura della sentenza, sono state prese d’assalto.

La rivolta abortista

Ma, in queste settimane, i violenti gruppi abortisti hanno incendiato diversi centri pro life in Wisconsin, Alaska, Washington, Oregon e New York; hanno vandalizzato più di una dozzina di chiese e centri di gravidanza; hanno incendiando con bombe molotov un altro centro di aiuto alla gravidanza in Oregon e distruggendone uno in Florida. Ci sono poi le indagini sulle cause dell’incendio che ha distrutto la chiesa cattolica di Nostra Signora del Santo Rosario di Hostyn, in Texas (l’indagine è ancora in corso e non si esclude la causa dolosa).

Il gruppo Jane’s Revenge solo il 15 giugno invitava tutti i suoi adepti ad iniziare, anzi, a proseguire la guerra contro chiese, giudici e centri pro vita del Paese. Lunedì 13 giugno gli stessi terroristi avevano bloccato le vie d’accesso alla Corte Suprema, dopo averlo ampiamente annunciato e solo per la solerzia della polizia, non sono passati all’assalto dei giudici. Per settimane il New York Times ha aizzato le folle e spinto verso l’occupazione permanente di strade e piazze per protestare sine die. Secondo il Guardian, in sintonia con la stampa liberal americana, la possibile decisione della Corte Suprema porterà ad una grande “guerra civile”. Il sindaco di Chicago, Lori Lightfoot, del Partito Democratico, ha chiesto pubblicamente sui social di “imbracciare le armi” per difendere l’aborto contro la Corte Suprema.

Il segretario al Tesoro Janet Yellen, in un’audizione al Senato, a maggio, sulla preoccupante situazione economica e la crescita dell’inflazione nel Paese, si è preoccupata di dilungarsi sulla decisione della Corte sostenendo che “avrebbe portato a una grave crisi economica”. I grandi gruppi editoriali hanno vietato ai propri giornalisti di prendere le distanze dalle manifestazioni pro aborto e introdurre opinioni pro life nei propri articoli. Il Washington Post ha addirittura chiesto ai produttori di videogame di schierarsi chiaramente contro la sentenza attesa.

Sentenza capovolta

Ma cosa è accaduto oggi e perché si parla di un capovolgimento della sentenza Roe v Wade? Sulla scrivania dei giudici della Corte Suprema c’era il caso Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization che vede contrapposto lo Stato del Mississippi alle organizzazioni abortiste. Considerato da subito, dagli addetti ai lavori il più importante fin dai tempi della Casey contro Planned Parenthood, la sentenza del 1992 che confermò il diritto di abortire introdotto dalla Roe nel ’73, è nato in Mississippi.

Il 19 marzo 2018, il governatore repubblicano dello Stato meridionale, Phil Bryant, firmò una legge che dichiarava illegali in Mississippi tutti gli aborti praticati entro le 15 settimane di gravidanza. Si è trattato di un affronto diretto alle sentenze Roe v. Wade e Planned Parenthood v. Casey, nelle quali è stato stabilito principalmente che l’aborto è legittimo in qualunque caso fino a quando il bambino non è in grado di sopravvivere al di fuori dell’utero materno. La legge del Mississipi non è mai entrata in vigore, perché l’Organizzazione di Jackson per la salute delle donne, che gestisce l’unica clinica abortista di tutto lo Stato di 3 milioni di abitanti, presentò un esposto alla corte federale distrettuale, che bloccò la legge nel novembre del 2018. Il Mississippi non è il primo Stato ad approvare una legge simile nella speranza di riuscire a portarla davanti alla Corte Suprema. Ma nessuno c’era mai riuscito.

Stati liberi di legiferare

Il ministro della Salute del Mississippi, Thomas Dobbs, che ha dato il nome alla causa, ha chiesto che agli Stati, cioè ai cittadini, sia restituito il diritto di legiferare a piacimento in materia. La clinica, invece, voleva porre la parola fine alla possibilità da parte dei Parlamenti locali di intralciare la libertà delle donne. Ora che la Corte Suprema si è pronunciata a favore della norma del Mississippi le opzioni saranno diverse diverse: ci sarà una revisione della Roe v. Wade che renderebbe liberi gli Stati di vietare l’aborto al primo e secondo trimestre di gestazione, oppure di vietare a tutti gli Stati gli aborti oltre la 15esima settimana. Un passo ulteriore sarebbe invece quello di permettere ai parlamenti locali non solo di limitare l’aborto ma di proibirlo del tutto, con sanzioni e pene per chi vi partecipasse.

I giudici della sentenza Roe legalizzarono l’aborto puntellandosi al principio della privacy che discendeva implicitamente da un altro principio contenuto nel XIV emendamento: il principio di libertà. Con quella sentenza, nel 1973, venne stabilito che il bambino nel grembo materno non fosse, come dicono gli americani, una “persona costituzionale” e che l’aborto potesse rientrare nei diritti costituzionali statunitensi.

La sentenza pubblicata oggi stabilisce, invece, che Roe e Casey debbano essere annullate perché la Costituzione Usa non fa alcun riferimento all’aborto, e nessun diritto del genere è implicitamente tutelato da alcuna disposizione costituzionale. E che la decisione non si basa su alcun giudizio in merito a quando uno Stato dovrebbe considerare la vita prenatale come avente dei diritti o interessi legalmente riconoscibili. La Corte quindi demanda ai singoli Stati tale questione legata all’eventuale soggettività giuridica del nascituro e, a monte, allo status personale dello stesso. Le due sentenze di cui sopra sono illegittime. Ritengono che il Quattordicesimo Emendamento non tuteli il diritto all’aborto, e, soprattutto, hanno confermato quando per decenni, fior fiori di giuristi hanno dimostrato: la struttura della decisione Roe nel 1973 somigliò più che a una sentenza, a un testo di legge, cosa che creò un’anomalia giurisprudenziale enorme.

“Non possiamo permettere che le nostre decisioni siano influenzate da condizionamenti esterni come la preoccupazione per la reazione del pubblico al nostro lavoro. […] Non pretendiamo di sapere come reagirà il nostro sistema politico o la nostra società alla decisione odierna di annullare Roe e Casey. E anche se potessimo prevedere cosa accadrà, non ci potremmo permettere che questa conoscenza influenzi la nostra decisione”, c’era scritto a pagina 63 e 65 della bozza della sentenza trapelata a maggio. I giudici sono stati di parola, ma tutto lascia intende che davvero ci sarà una guerra civile dopo questa sentenza.

Lorenza Formicola, 24 giugno 2022 – https://www.nicolaporro.it/usa-sentenza-storica-la-corte-suprema-cancella-il-diritto-allaborto/

Texas, ripristinata legge contro l’aborto: “L’Italia prenda esempio”

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UNA CORTE D’APPELLO FEDERALE AMERICANA HA RIPRISTINATO L’EFFICACIA DELLA LEGGE TEXANA CHE VIETA L’ABORTO QUANDO SI RILEVA IL BATTITO CARDIACO FETALE, POCHI GIORNI DOPO CHE UN TRIBUNALE DI GRADO INFERIORE L’AVEVA SOSPESA

di Angelica La Rosa

«Mentre qui in Italia si discute su come si possono eliminare le persone che soffrono (col suicidio assistito o con l’eutanasia proposta dai Radicali), una Corte d’appello federale americana ha ripristinato l’efficacia della legge Texana che vieta l’aborto quando si rileva il battito cardiaco fetale, pochi giorni dopo che un tribunale di grado inferiore l’aveva sospesa», nota Toni Brandi, Presidente di Pro Vita & Famiglia.

«I sostenitori della vita non devono mai darsi per vinti» prosegue Brandi: «Sta a noi perseverare con la testimonianza e con l’azione per promuovere la cultura della vita e tutelare il diritto di esistere dei più fragili, di coloro che non hanno voce: il “prodigioso duello” imperversa, ma alla fine la vittoria è della Vita e della Verità».

Fonte: https://www.informazionecattolica.it/2021/10/11/texas-ripristinata-legge-contro-laborto-litalia-prenda-esempio/

La Florida manda la guardia nazionale al confine di Texas ed Arizona contro l’immigrazione. Intanto Biden dorme

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Il governatore della Florida Ron DeSantis ha annunciato mercoledì di aver autorizzato l’invio della polizia al confine tra Stati Uniti e Messico in Arizona e Texas, a seguito di una richiesta da parte di questi stati.

DeSantis, un repubblicano, ha affermato che la Florida è il primo stato a rispondere a una lettera dei governi. Greg Abbott e Doug Ducey, entrambi repubblicani, che hanno chiesto aiuto a tutti gli altri stati per controllare il confine. Una accusa indiretta verso il governo Federale, a cui spetterebbe la difesa  dei confini, ma che non sta facendo, oggettivamente, nulla.

“Siamo qui oggi perché abbiamo problemi in Florida che non sono interni  alla Florida,  che siamo stati costretti ad affrontare da molti anni, ma soprattutto negli ultimi sei mesi, a causa del fallimento dell’amministrazione Biden nel proteggere il nostro confine meridionale”, ha detto DeSantis durante un evento mercoledì. “E, in effetti, fare davvero qualcosa di costruttivo su ciò che sta accadendo al confine meridionale”.

Sebbene DeSantis non abbia approfondito la natura dello spiegamento della polizia, ha affermato che ci saranno “maggiori informazioni sui contorni dell’assistenza reciproca” in futuro. “Sono sicuro che in ognuno di questi dipartimenti dello sceriffo, ci sono vice che scalpitano per essere in grado di aiutare”, ha aggiunto.

“Penso che ci siano molte persone del tipo, ‘Amico, vorrei poter fare qualcosa per aiutare’. Beh, hanno l’opportunità di farlo. Penso che vedrai molte mani alzarsi dicendo: “Ehi, mandami, voglio essere utile”, ha aggiunto il governatore repubblicano.

DeSantis ha anche usato la conferenza stampa per criticare le politiche sull’immigrazione dell’amministrazione Biden, affermando che il presidente Joe Biden ha annullato una serie di mandati di successo dell’era Trump progettati per frenare l’immigrazione illegale

Abbott e Ducey, nella loro lettera in cui chiedevano aiuto mettevano in luce come questa richiesta fosse finalizzata a risparmiare problemi e costi anche agli altri stati:

“Con il tuo aiuto, possiamo fermare meglio  questi autori di crimini statali e federali, prima che possano causare problemi nel tuo stato”, hanno scritto i due governatori.

I dati rilasciati questa settimana da Customs and Border Protection mostrano che gli agenti hanno arrestato circa 180.000 persone entrate illegalmente negli Stati Uniti a maggio, che è la cifra più alta registrata in circa due anni. Più di 112.000 di questi immigrati illegali sono stati espulsi ai sensi della disposizione sanitaria del Titolo 42, che è stata autorizzata tramite una dichiarazione di emergenza lo scorso anno a causa della pandemia di COVID-19. Però il flusso sembra inarrestabile, anche per l’effetto attrazione esercitato da Biden.

Fonte: https://scenarieconomici.it/la-florida-manda-la-guardia-nazionale-al-confine-di-texas-ed-arizona-contro-limmigrazione-intanto-biden-dorme/